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Autore: ghostking    05/10/2016    2 recensioni
Cosa accadrebbe se Judy Hopps sparisse? Venisse rapita e fatta sparire senza lasciare traccia?
Tra inseguimenti; indizi e scoperte agghiaccianti; Nick Wilde, a capo dell'indagine, cercherà di scoprire la verità e di riportare la propria amica a casa.
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry
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C'era una buona dose di scetticismo nella riuscita del piano da parte di entrambi.
Era stato tutto decisamente troppo facile, e con Fred, non c'era da scherzare.
Nick aveva addosso una spiacevolissima sensazione di disagio, che si rafforzò quando suo fratello, un paio di ore dopo la visita di Finnick, si affacciò alla porta, fissandoli trionfante.
≪Oh ma salve, avete dormito bene? ≫ chiese, allisciandosi il pelo.
Né Judy e né Nick risposero, decisamente poco inclini a fare conversazione, con il pensiero fisso al fennec.
≪Abbiamo messo il piede sbagliato fuori dal letto a quanto vedo. Beh, non penso che la nostra tenera coniglietta avrà altre notti per dormire e provare a svegliarsi in serenità≫
Nick gli lanciò un'occhiata di traverso, consapevole che di lì a poco suo fratello avrebbe dato vita alla parte finale del suo disegno malato.
≪Sapete, domani è un giorno speciale≫ sorrise, muovendo le mani per aria con enfasi ≪E' la data in cui sono stato rinchiuso in quel buco di nemmeno quattro metri≫ disegnò un quadratino immaginario e si voltò di scatto verso la coniglietta, che aveva drizzato le orecchie percependo il pericolo avvicinarsi.
≪E io, che amo fare baldoria, voglio festeggiare!≫ ondeggiò piuttosto teatralmente verso Judy, chinandosi con grande rapidità alla sua altezza, e posandogli una zampa sul musetto sporco.
≪Goditi questo giorno, sarà l'ultimo che vedrai≫ sussurrò, provocandole in brivido lungo la schiena che le arrivò fino alla coda.
Sbarrò gli occhi violetti e li puntò nei suoi, dove colse una scintilla folle e malsana.
≪Sei un pazzo≫ soffiò crudamente, cercando di scacciare via il disagio dal suo volto.
≪Lo so≫ le diede ragione Fred, alzandosi e dandole le spalle, per poi uscire dalla stanza in assoluto silenzio.
Nick la guardò, abbassando tristemente le orecchie.
Stava per dire qualcosa, quando entrambi sentirono riecheggiare una risata proveniente da quello che probabilmente era un corridoio.
Fred fece ancora una volta la sua comparsa, ridacchiando e sogghignando come se gli avessero raccontato la barzelletta più divertente del mondo.
≪Santo cielo come sono sbadato! Mi sono scordato di farvi sapere una cosa importantissima!≫ allargò le zampe e fece ondeggiare la coda felice.
≪Ho scambiato due paroline con un vostro amichetto. Com'è che si chiama? Fi... Finnil? Fannick?≫
Entrambi i prigionieri strabuzzarono gli occhi, incapaci di tenere le emozioni sotto controllo.
≪Al diavolo il nome, in ogni caso penso abbiate capito. Un tipo davvero simpatico devo dire, ma purtroppo con un occhio e una lingua troppo lunghe≫ 
≪Che gli hai fatto?≫ sussurrò acidamente Nick.
≪Mah, nulla di che, gli ho solo tappato quella dannata boccuccia che si ritrova≫
Inutile dire come i poliziotti sbiancarono. Judy serrò le palpebre e Nick aggrottò le sopracciglia, incenerendo il fratello con lo sguardo.
≪Non prenderla sul personale, nessuno può rovinarmi la festa≫ fece spallucce, voltandosi ancora una volta verso l'uscita.
≪Proprio. Nessuno≫ specificò, abbandonando la sala una volta per tutte.
Avrebbe dovuto saperlo. Nessuno poteva fregare suo fratello, tantomeno un fennec come Finnick.
Era solo un ladruncolo, un truffatore che si guadagnava da vivere mettendosi in mezzo ai guai ed uscendone fuori con decisamente poca classe.
Non c'era da stupirsi e adesso la volpe non sapeva davvero dove andare a parare.
Avevano le catene larghe, ma liberarsi e cercare di fuggire non sarebbe stato utile. 
Li avrebbero sorpresi e assicurati al muro con il doppio delle precauzioni per non farli fuggire.
Avrebbe escogitato qualcosa al momento, quando Fred avrebbe fatto la sua mossa.

--

Guardava il pentolone pieno di acido ribollire e la follia crescere dentro di se.
Aveva atteso quel momento per così tanto, aveva bramato la vendetta così tanto che adesso gli sarebbe stata servita su un piatto d'oro, con il posto in prima fila.
Gli ci erano voluti anni per costruire il suo sistema di conoscenze e giungere fino a quello.
Si immaginava il finale però, in modo diverso, agli inizi.
Pensava che ad essere spolpato dall' acido sarebbe stato suo fratello, e invece una ben più piccante preda gli era capitata per le mani.
Quella Judy, un coniglio.
Era assurdo abbassarsi al voler bene ad una mangia-carote, per di più a difesa della legge.
Nick e Fred erano fatti della stessa pasta, due truffatori per cui sarebbe stato impossibile trovare un posto nel mondo.
Nick si era illuso di averlo trovato e suo fratello sapeva che erano solo fandonie le sue. Avrebbe eliminato quel mammifero con le orecchie lunghe e forse suo fratello avrebbe finalmente aperto gli occhi, rendendosi conto del suo sbaglio.
Si sarebbe vendicato e con il tempo lo avrebbe fatto rinsavire.
Era un piano geniale, un piano infallibile.

--

La sera stava calando.
Judy non aveva idea di che ora fosse e nemmeno di quanto tempo mancasse alla sua esecuzione.
Non c'era via di scampo, l'avrebbe dovuto capire. I pazzi trovano sempre il modo di concludere i loro piani.
Osservava Nick, probabilmente stava ancora pensando a qualcosa per farli scappare da quel posto, non accettando il fatto che si sarebbero dovuti arrendere.
Suo padre glielo aveva sempre detto, non tutte le imprese riescono e fare la poliziotta le avrebbe portato grandi problemi e responsabilità. Tutte parole che Judy aveva ascoltato e che non aveva preso sul serio.
Per lei era motivo di grande orgoglio essere entrata in polizia, pensava che avrebbe potuto risolvere tutti i casi e migliorare la città. 
Aveva grandi sogni e aspettative, ma adesso, attaccata a quel muro, si rendeva conto che non tutti i criminali potevano essere sbattuti dietro le sbarre.
Non si era mai sentita così triste e senza speranza.
Così vuota.
≪Judy so a cosa stai pensando≫ Nick parlò flebilmente ≪Non farlo, ti prego. Io posso arrendermi ma tu no, tu sei Judy Hopps≫ disse dolcemente, guardandola atterrito.

≪Nick...≫

Venne interrotta da dei passi pesanti provenienti dal piano inferiore.
Attesero in un silenzio schiacciante e ripresero a respirare solo quando un enorme bufalo varcò la soglia, seguito da una giraffa piuttosto muscolosa. 
≪Si va ragazzine≫ disse a gran voce il bufalo, avvicinandosi a Judy ed intrappolandola con delle manette, per poi liberarla dalle catene attaccate al muro. 
Lo stesso fece la giraffa con Nick ed entrambi i presumibili scagnozzi di Fred se li caricarono sulle spalle, in modo tale da tenerli sotto controllo.
Scesero diverse rampe di scale e giunsero fino a dei cunicoli scavati sotto l'edificio per poter passare da un nascondiglio all'altro senza essere osservati.
Nick ballonzolava di qua e di la con la testa, lanciando occhiate preoccupate verso la compagna. Non sapeva davvero come si sarebbe evoluta la situazione e la sua mente in quel momento non dava cenno di collaborare, proiettandogli davanti i peggiori scenari possibili.
Strinse le palpebre e iniziò a riflettere. Ci sarebbe stato un momento in cui le difese di Fred si sarebberoincrinate leggermente, e quello sarebbe stato il momento giusto, ma sarebbe stato difficile notarlo purtroppo. La volpe tirò un sospiro, ancora una volta poteva solo che aspettare.

--

Fred era in attesa, braccia posate sui braccioli di una sedia dall'aria piuttosto comoda. 
Attendeva con ansia il loro arrivo, e quando finalmente i due prigionieri varcarono la soglia tenuti ben stretti dai suoi seguaci, la volpe si sentì ricolma di gioia.
≪I miei carissimi amici sono qui! ≫ disse felice, rimanendo seduto a fissarli.
≪Sapevo che avreste accettato il mio invito. Saranno attimi indimenticabili e non potevate assolutamente perderli!≫ rise isterico, issandosi di colpo e puntando gli occhi verso il basso, in direzione di Judy e Nick.
≪Judy cara spero che ti piacciano le altezze, perché presto ti porterò mooolto in alto per poi lasciarti andare in questa bellissima ed enorme tinozza d'acido≫
La coniglia sbiancò, ormai totalmente incapace di tenere a bada le proprie reazioni.
Deglutì così forte che Nick si girò a guardarla per un attimo, prima di riprendere la sua perlustrazione con gli occhi dell'ambiente circostante.
Era piuttosto curato quel posto. Probabilmente era un capanno poco distante dal palazzo in cui si trovavano, con una rete di canali sotterranei.  Al centro era posizionata un'impalcatura mezza arrugginita, dove c'era un piano rialzato -attualmente occupato dal suo amabile fratello - e appena sotto un'enorme vasca spessa ricolma di un liquido piuttosto somigliante al vomito.
Si poteva definire suggestivo quel posto, purtroppo non in senso positivo.
≪Quindi è così che vuoi fare? Buttare una povera coniglietta indifesa dentro una pozza di vomito per soddisfare una tua stupida fantasia?≫
Fred lo guardò interessato, sgranando gli occhi.
≪Esattamente come hai detto, fratello. Non ci saranno tracce, sparirà come fumo e finalmente tu capirai quello che ho da dirti≫
Aveva lo sguardo iniettato di sangue e i denti digrignati, il pelo dritto e la coda alzata, chiaramente in agitazione.
Senza aggiungere altro fece un cenno del capo e il bufalo che aveva intrappolato Judy si mosse verso l'alto, fino a raggiungere Fred.
Nick tentò di divincolarsi ma fu tutto inutile.
≪Guarda adesso cosa sono capace di fare! Le volpi sono esseri magnifici ed ogni altra specie dovrà riconoscerlo. Abbiamo il potere nelle nostre zampe, Nick, e adesso te lo mostrerò≫
Farfugliò qualcosa al suo scagnozzo e questi si avviò verso l'interno dell'impalcatura, dove gli occhi della volpe non potevano arrivare.
Quando si fece rivedere, teneva Judy stretta e legata come un salame con delle corde molto spesse e ben strette.
Nick la guardava atterrito, notando con immenso dispiacere che la coniglietta non muoveva un muscolo. Era inerte e totalmente succube di ciò che stava accadendo.
Fred si stava accingendo a recitare il suo monologo finale, quando un brusio sempre più forte iniziò ad avvicinarsi alla sala. 
I poliziotti sapevano cosa stava per arrivare.
Erano tanti ed inarrestabili.

Topi.

Angolo autrice
HOLAA
Sono morta e risorta, lo so.
È assurdo c'ho messo tantissimo. Dato che stavo morendo a scrivere ho preferito ancora una volta fare un capitolo breve ma pubblicarlo.
Spero vi sia piaciuto;-; perdonate il ritardo...
Vi voglio bene, giuro.
-shiver

Mi scordo i pezzi nelle note e quindi questo è un robo aggiunto dopo aver pubblicato l'angolo autrice ufficiale. 
Questa non è la fine della storia, ho solo buttato il titolo molto a caso. Non impanicatevi, doveva essere l'ultimo ma ho preferito spezzettare.
Kiau~

  
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