Prompt:
crossover fra
Labyrinth e Il Fantasma dell’Opera.
Gruppo facebook: il Giardino di
Efp.
Note: è il primissimo crossover che scrivo (siate clementi e compatitemi!) e non so nemmeno se può essere definito tale.
Mi sono mantenuta sul tema “Labyrinth”, teletrasportando – letteralmente – i due protagonisti sulla scena di The point of no return e la sua tematica di passione e schiavitù, che a mio avviso ben si sposa con la frase finale che pronuncia Jareth prima che Sarah lo sconfigga.
Spero che questo
piccolo e insignificante esperimento vi piaccia
almeno un pochino. I suggerimenti sono
sempre ben accetti! :)
Ormai
era fatta.
Sarah ansimava,
mentre
compiva gli ultimi passi che la separavano dal re dei Goblin, dalla sua
indiscussa e assoluta vittoria.
Aveva
attraversato il
Labirinto e, finalmente, era giunta al cospetto di Jareth, superando
ogni tremendo
ostacolo che lui le aveva posto sul cammino.
Il re la
guardava di
sbieco, per nulla intimorito. Nei suoi occhi azzurri e così
particolari
veleggiava uno strano sentore, che Sarah non era in grado di decifrare.
Era
come se, al fine, Jareth le volesse far capire con un solo sguardo che
per lui
non tutto era perduto.
E
che avesse ancora una carta da giocare.
- Con rischi indicibili e traversie innumerevoli, io ho superato la
strada per
questo castello oltre la città dei Goblin, per riprendere il
bambino che tu hai
rapito – scandì la fanciulla, scacciando i propri
timori dal cuore in tumulto –
La mia volontà è forte come la tua e il mio regno
altrettanto grande – Jareth,
dal canto suo, taceva – ...Non hai alcun potere su di me!
Il re sorrise,
di quel
suo sorriso mefistofelico che tanto lo caratterizzava, mentre tutto
intorno a
loro crollava e si dissolveva, si distorceva.
- Ne sei sicura, Sarah? – le chiese, enigmatico, mostrandole
nuovamente la
sfera di cristallo – tu hai potere su di me, almeno quanto io
ne ho su di te!
Sarah
gettò fuori un
grido, mentre dal globo s’irradiava una luce abbacinante, che
tutto divorò. Si
schermò gli occhi, mentre una potente e al tempo stesso
inquietante e seducente
melodia riempiva l’aria, le ubriacava la mente.
Quando la
fanciulla risollevò
le palpebre, si ritrovò su un palcoscenico, di fronte ad una
folla che
l’osservava terrorizzata, nel bel mezzo di una scenografia
fatta di fiamme e
passione. A pochi passi da lei, Jareth, il cui volto era celato da una
mascherina nera, le tendeva una mano.
You
have come here in pursuit of your deepest urge,
In
pursuit of that wish, which till now has been silent, silent...
I
have brought you, that our passione may fuse and merge -
in
your mind you’ve already succumbed to me,
Dropped
all defenses
Completely
succumbed to me -
Now
you are here with me:
No
second thoughts,
You’ve
decided, decided...
Past
the point of no return -
No
backward glances:
Our
games of make-believe are at an end...
Past
all thought of "if" or "when" -
No
use resisting: abandon thought,
And
let the dream descend...
What
raging fire shall flood the soul?
What
rich destre unlocks its door?
What
sweet seduction lies before us ?
Past
the point of no return,
The
final threshold -
What
warm, unspoken secrets will we learn?
Beyond
the point of no return...
I piedi di Sarah
rimasero
ancorati al terreno.
Avrebbe voluto
fuggire
via. Invece, si ostinava a rimanere lì, con lo sguardo
chiaro che oscillava fra
la platea gremita e il re dei Goblin che, seducente come il serpente
che tentò
Eva, le si avvicinava con passi lenti e misurati.
Appena le
sfiorò le
spalle nude, il suo corpo fu pervaso da un brivido di paura e piacere.
Quelle
mani erano inaspettatamente calde, grandi e in un certo qual modo
rassicuranti.
“Questo
è il punto di non ritorno, Sarah” le
sussurrò una voce nella mente,
labile come un sospiro. “Ti sto
dimostrando, mia dolce fanciulla, che niente mi è
impossibile e che tu, ora, mi
appartieni. Ti ho condotta qui, in un altro tempo e in un altro luogo,
dove si
è consumata una passione sfrenata che tutto ha divorato,
solo per dimostrarti
di quali poteri dispongo...”.
Sarah
sentì la ragione
suggerirle di respingerlo, mentre il cuore le urlava di abbandonarsi a
quell’abbraccio appassionato...
You have brought
me to that moment where words run
dry,
To that moment
where speech disappears into silence,
silence...
I have come
here, hardly knowing the reason why...
In my mind, I've
already imagined our bodies
entwining,
Defenseless and
silent -
Now I am here
with you: no second thoughts,
I've decided,
decided...
Past the point
of no return -
no going back
now: our passion-play has
now, at last begun...
Past all thought
of right or wrong -
one final
question: how long should we
two wait, before
we're one...?
When will the
blood begin to race,
the sleeping bud
burst into bloom?
When will the
flames, at last consume us...?
Le parole
oltrepassarono
la barriera dei denti senza remore, senza ritegno alcuno. Le guance
della
fanciulla s’imporporarono, la sua schiena si
raddrizzò e ora i suoi occhi erano
tutti per il re davanti a lei, che le faceva segno di avvicinarsi e
oltrepassare il ponte che, fino a quel momento, li aveva divisi.
Quanta
verità c’era in
quelle parole, in quel canto che avrebbe fatto tremare i polsi agli
Angeli del
Paradiso? Si erano combattuti, per poi arrendersi l’uno
all’altra,
inesorabilmente e, forse, inconsciamente.
Si erano davvero
odiati,
oppure nei loro cuori era fiorito pian piano un sentimento sconosciuto
ad
entrambi, che adesso li stava travolgendo, crudele?
“Vieni
da me, Sarah” la Voce le
parlò di nuovo, riempiendo ogni angolo,
insinuandosi come una serpe fra le note che, potentissime, facevano
quasi
tremare le pareti. “Passa il ponte,
Sarah, e sii in mio potere! Io conosco i tuoi sogni, come tu conosci i
miei!
Uniamo i nostri Regni... e apparteniamoci!”.
Past the point
of no return -
No going back
now:
Our passion-play
has now, at last, begun...
Past all thought
of right or wrong - one final
question:
How long should
we two wait, bifore we’re one...?
When will the
blood begin to race,
The sleeping bud
burst into bloom?
When will the
flames, at last, consume us...?
Past the point
of no return
The final
threshold
The bridge is
crossed, so stand and watch it burn
We've passed the
point of no return...!
E quasi senza
rendersene
conto, Sarah si ritrovò fra le braccia tanto desiderate di
Jareth. Le loro voci
unite gridavano al cielo desideri inconfessabili, promesse che la
fanciulla
sentiva di voler mantenere, nonostante gli indugi della Ragione. Tutto
il suo
corpo, ormai, bramava il re dei Goblin, si abbandonava alle sue
carezze,
mollemente.
“Io
non posso...”
pensò.
“Riavrai il bambino, Sarah, ma in
cambio... tu sarai mia!” rispose la Voce. “Accetti quest’ultimo patto?
Nessun inganno vi si cela dietro!”.
Sarah
risollevò le
palpebre pallide e si ritrovò di nuovo fra le macerie del
Labirinto, fra quelle
pareti senza tempo né spazio che collassavano su loro stesse.
Si
staccò da Jareth e si
volse, per guardarlo negli occhi velati. Vi si perse in quelle iridi
chiare, ne
venne inesorabilmente rapita e vi rimase incatenata per sempre.
Si
sollevò sulle punte
tutto ad un tratto e, sfiorando le labbra del re dei Goblin,
sussurrò la
propria risposta.
-
E sia – disse – rendi il bambino e prendi me.
Saremo il re e la regina del
nostro Regno... oltre il punto di non ritorno!