Capitolo nove:
Il figlio ritrovato
Commodo vide il braccialetto che Lucio aveva in mano e non ebbe più parole in bocca.
-So che potrà esservi difficile credermi e non vi obbligo a farlo...- Ammise il ragazzino, voleva solo esprimere quello che sentiva, quello che aveva nel cuore come figlio.
-Ma vi chiedo di ascoltarmi, per l'ultima volta se volete che sia tale-
Commodo non parlò, né si mosse, era incapace di reagire e non sapeva il perchè; Fece solo un cenno col capo per farlo andare avanti con ciò che doveva dire: non voleva subito farsi prendere dai sentimenti, voleva prima accertarsi.
-Non vi biasimo per avermi fatto condurre qui, anche se ammetto che il fatto che non mi credete mi fa male... venire qui a conoscervi è stato il mio unico desiderio fin da quando ho scoperto le mie vere origini; Vi assicuro che non è assolutamente mia intenzione ingannarvi perché io stesso ho vissuto in una bugia e quindi so cosa significa! Per quindici anni ho vissuto nel buio che credevo luce!-
La voce di Lucio cominciava ad incrinarsi e a stento tratteneva i singhiozzi.
L'imperatore lo ascoltava attentamente e sentiva sempre più fortemente un nodo alla gola che saliva fino alla gola.
-Ed ora cerco di ritrovarla per quel che riesco, provando a recuperare almeno mio padre...-
Lucio gli mostrò il braccialetto dorato.
-Questo lo avete regalato a lei in segno del vostro grande amore... c'è scritto il vostro nome e il suo: Priscilla! La persona che ci è stata strappata via senza pietà-
Commodo avvertiva le lacrime agli occhi mentre afferrava lentamente il braccialetto che il figlio gli stava porgendo.
Rivedeva sempre di più in lui, nella sua voce, la determinazione e la forza di volontà della sua amata Priscilla.
Lucio, ormai vinto dal pianto, diede il colpo finale: -Diceva sempre che... se fosse stato un maschio, avrebbe dato al suo futuro figlio il nome di Lucio.-
Il padre si fece dare le chiavi dalla guardia e aprì lui stesso la cella, come se servisse ad osservarlo meglio, ma ormai i dubbi erano quasi del tutto spariti. Lucio fu sorpreso da questo.
L'imperatore lo guardò negli occhi
-Non può essere...-
-Mi credete ora? Mi credete?-
-Oh dei... non è possibile... tu, tu sei Lucio... figlio-
-Padre-
Infine i due cedettero completamente alle lacrime e
Commodo abbracciò il figlio, maledicendosi per non averlo capito prima. Lo tenne stretto a sé, non voleva perderlo mai più.
-Mi dispiace per non averti creduto, figlio mio!-
Nel frattempo Crispina aveva subito capito benissimo chi era Lucio, o meglio, lo aveva intuito. A passo rapido e deciso si diresse verso una porta e l'aprì quasi furiosa.
-Mi dovete una spiegazione, e subito!-
-Chi sei?- Mormorò l'altra donna all'interno della stanza, non aveva riconosciuto subito chi fosse stato a pronunciare quelle parole.
Crispina si tolse il cappuccio e con uno sguardo colmo di rabbia fissò la sua interlocutrice.
-Salve Novia! Abbiamo una faccenda in sospeso a quanto pare!-
Spazio delle autrici:
Finalmente qualcosa di positivo in tutte queste vicende! Commodo e Lucio si sono ritrovati, anche se, c'è sempre e comunque qualcuno che trama nell'ombra!! 😉😉😉 Come avete notato è ricomparsa una vecchia conoscenza: Novia!! Chissà cosa avranno in mente lei e Crispina!! Fateci sapere che ne pensate e grazie a tutti!
Le antiche romane Fiphina e Mackenzie94!