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Autore: Betulini2000    07/10/2016    1 recensioni
El secreto de Puente Viejo- Anno 1938. La famiglia Castro Castañeda vive felice e serena a Cuba, il tempo è passato in fretta ed Esperanza e Beltrán sono ormai grandi. All’Havana sono contenti, ma Puente Viejo attira come una calamita. Hanno bisogno di chiarire tutti i dubbi che abitano nella loro mente e, non potendo resistere al desiderio di scoprire quali segreti nasconde il paesino spagnolo, metteranno a rischio il loro. Lanciandosi in questa grande avventura, riusciranno a mantenere il segreto più grande? O verranno scoperti da chi in passato ha fatto tanto male ai loro genitori?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria Castañeda, Martin Castro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Adorata madre,
vorrei iniziare ponendovi una domanda: ma come avete osato tenermi nascosta la storia d’amore più romantica di tutti i tempi? Avreste dovuto raccontarmela invece delle fiabe per farmi addormentare! È così piena di difficoltà e colpi di scena, meglio dei romanzi più intriganti e con il lieto fine più bello che esista. Se mi promettete di non far leggere questa lettera a mio padre, vi racconterò ciò che è capitato a me durante questa avventura in Spagna. Sul treno che ha portato me e Beltrán a Munia, ho incontrato un ragazzo, Manuél, che è il figlio di Roque e Pía, cioè i nuovi padroni del Jaral. Lui ha gli occhi azzurri più belli che abbia mai visto, e mi fa battere il cuore all’impazzata, quando sono al suo fianco il mondo circostante sembra scomparire. Io credo che sia amore, anzi ne sono sicura. Lo amo, in un modo così intenso da togliere il respiro e la ragione e voi capirete ciò che intendo. Manuél prova lo stesso per me e mi tratta come una regina, spero di avere anch’io il mio lieto fine con lui. So che non vi piacerà affatto che lui sia un Mesía, ma non ha nulla della malvagità di Fernando ed Olmo, quindi spero che alla fine lo accoglierete a braccia aperte, soprattutto perché è deciso a non rivolgere neanche la parola al suo fratello nuovo di zecca. Vi chiedo di non far leggere la missiva a mio padre perché so che lui è molto geloso di me, mi considera ancora la sua bambina e sarebbe un colpo duro se lo scoprisse attraverso un foglio, voglio dirglielo di persona. Io tornerò sicuramente all’Havana,spero accompagnata dal mio Manuél, ma non sono sicura di poter dire lo stesso per Beltrán, che è innamorato perso di Juanita. Ieri abbiamo raccontato tutta la verità ai custodi del nostro segreto ed è stato bellissimo sentirsi davvero in famiglia. La Montenegro è sul punto di morire, quindi non potrà più farci del male e Fernando compirà qualche reato che lo farà finire nuovamente dietro le sbarre, perciò mi auguro che presto anche voi siate liberi di tornare nel paese che vi ha visti nascere e che è stato lo scenario della vostra tormentata storia d’amore.
Un bacio enorme,
E» chiuse la busta, scrisse l’indirizzo sul retro e la imbucò. Aveva bisogno di raccontare alla madre i suoi sentimenti per Manuél, lei era sempre stata la sua più grande confidente e si sentiva in obbligo di metterla al corrente; sperava di rivederla il più presto possibile, perché le mancava infinitamente.
“è pronta la mia principessa?”
“certo”
“come mi piace vederti sorridere”
“immagino che ti piaccia ancora di più sapere che sei tu la causa principale della mia allegria.”
“esattamente” a braccetto si incamminarono in campagna, per prendere un po’ d’aria fresca. Costeggiarono il fiume a passo lento e, giunti nel luogo in cui si erano scambiati il primo bacio, si fermarono un po’ per riposare, ignari del fatto che qualche metro più in là, Fernando stesse tramando alle loro spalle.
Li avrebbe storditi poi avrebbe ucciso prima il ragazzo pugnalandolo e successivamente la giovane che lo accompagnava, in mano alla quale avrebbe messo il coltello. La guardia civile avrebbe subito pensato che lei fosse la colpevole suicidatasi per i sensi di colpa, era un piano perfetto. Il Mesía però reputava le due vittime più stupide ed ingenue di quello che erano in realtà. Con passo felpato, li raggiunse stringendo tra le mani un bastone di ferro, ma il destino volle che la straniera si voltasse nel preciso istante in cui stava per darlo in testa al suo fidanzato.
“Manuél, scansati” invece di prenderlo in testa, gli ferì solo una mano, con tutta probabilità gli ruppe due falangi.
“maledetta, mocciosa. Dovevi farti gli affari tuoi, pensavo di fare fuori prima lui, ma ho cambiato idea.” Si girò verso di lei, intenzionato a colpirla mortalmente. Il figlio dei sarti urlava di dolore per la mano, ma quando vide Felicidad in pericolo, si dimenticò dell’atroce sofferenza per prestarle soccorso. Tirò un calcio a quel folle e poi anche un pugno con la mano buona, ma non riuscì a disarmarlo né a dissuaderlo dal suo intento, quindi corse verso il suo amore e le si mise davanti, come uno scudo. Mesía, con occhi ignettati di sangue e rabbia, alzò il palo ed in quell’istante Esperanza lo raggirò e gli tirò un calcio sul fianco, il dolore si intensificò grazie al tacco della scarpa della ragazza. L’arma gli cadde per terra, ma lui non si arrese e tirò la gamba di Espe facendola stramazzare al suolo, poi Manuél si getto addosso al potenziale assassino ed iniziò a riempirlo di pugni con la mano che non aveva tutte le ossa intatte.
“lo sapevo che non dovevo fidarmi di te,le persone non cambiano. Perché vuoi farci del male?” ed intanto continuava a picchiarlo.
“per i soldi di quella sgualdrina di tua madre e di quel fesso di Roque”
“mostro” Fernando a quel punto, riuscì ad estrarre dalla tasca sinistra il coltellino e lo puntò contro il fratello. Esperanza nella caduta aveva battuto la testa, vedendo tutto nero per un paio di secondi, ma prestò tornò lucida e si rese conto che Manuél stava per essere ucciso. Tutto il su corpo era scosso da un tremolio, se lui fosse morto, non sarebbe sopravvissuta. Si guardò intorno cercando un’idea con cu distrarre quel pazzo ed alla fine capì che c’era una sola cosa che lo avrebbe sconvolto e costretto a mollare la presa.
“Mesía …” urlò a squarciagola, lui si girò “… guarda questo” si scoprì la spalla facendo intravedere i tre nei. Fernando lasciò improvvisamente Manuél e si mise ad osservare l’omero della cubana, come in uno stato di trans. I nei della levatrice, i nei di Gonzalo, i nei di quella stupida Esperanza. Il coltellino gli cadde di mano ed il suo sguardo si perse nel vuoto, in uno scatto felino il fidanzato di Espe raccolse il bastone e colpì Fernando in testa, stordendolo e facendolo cascare a terra. Felicidad era quasi annegata tra le lacrime e il giovane non poté  far altro che accoglierla tra le sue braccia piene di graffi e lesioni.
 
   
 
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