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Autore: 365feelings    09/10/2016    1 recensioni
10. modern au in cui Arianna è in fuga; modern au in cui si rispettano le tradizioni legate al vischio; modern au in Arianna chiede a Dioniso di mettere fine ai litigi della sua famiglia
(scritte per il drabble event: 12 days of christmas)
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Arianna, Bacco
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: http://kuma-cla.livejournal.com/19113.html?thread=96169#t96169>Dioniso/Arianna, Undress - littledarkrin
Avvertimenti: urban fantasy au
Note: era da un po' che volevo scrivere di Arianna che per sbaglio evoca un demone.



In secoli e secoli di esistenza, Dioniso ha avuto a che fare con un gran numero di umani e altrettante creature magiche. Si considera un demone di mondo, al passo con i tempi, uno che ama la compagnia e che sa intrattenere (non come Ade che se ne sta sempre per conto suo e non partecipa mai alle feste). Di cose ne ha viste e sperimentate e più spesso di quanto gli piaccia ammettere gli è capitato di essere stato evocato per sbaglio da umani che non sapevano quello che stavano facendo. Mai da una strega, però. Le streghe sanno sempre quello che fanno e quali demoni stanno chiamando al loro cospetto. Ecate, ad esempio, non manca mai di fargli trovare del buon vino ogni volta che ha bisogno di lui, ogni tanto anche degli umani con cui divertirsi. Anche se deve ammettere che Ecate è al di sopra di qualsiasi altra strega. È in circolazione da quando lui era ancora un umano e quindi da molto. Si può dire che sia stata Ecate a comporre l'incantesimo per le evocazioni. Essere convocato da lei è un po' come essere chiamato da una vecchia amica che sa quello che ti piace.
Comunque, in secoli di esperienza, non gli è mai capitato di essere stato evocato per sbaglio da una strega. Questo fino a quando Arianna non lo ha fatto.
In un primo momento è stato tentato di mangiarsela. Strega o non strega, era stato un incidente. Così aveva detto, un incidente. Il ragazzo l'aveva mollata e tra un pianto e l'altro lui si era ritrovato nel salotto di Arianna, brutalmente strappato dal festino a cui stava partecipando per assistere ai piagnistei di quella femmina idiota. Non il giorno più memorabile per entrambi.
Se non l'ha mangiata è solo perché piangeva troppo e qualche lacrima va bene, qualche lacrima ci sta ed è divertente, ma per come era presa la donna era troppo perfino per lui.
Col senno di poi è felice di questa scelta e ancora di più di essere restato.
Arianna alla fine non è così male. Innanzi tutto non è una principiante che ha trovato un libro di incantesimi ad un mercatino dell'usato, ma è una strega di alto lignaggio. La magia scorre nella sua famiglia da generazioni. Sua madre è Pasifae, sua cugina Medea, sua zia Circe. Tutte streghe sopraffine, abili incantatrici e crudeli nemiche. Medea soprattutto. Ha seguito con interesse la sua vicenda, ha sempre avuto un debole per la vendetta. 
C'è poi da dire che è simpatica, ha il senso dell'umorismo ed è strana in modo quasi tenero. È anche un po' ingenua, considerando che si è fatta fregare da quel Teseo che, da come glielo ha descritto, sembra avere un'insegna luminosa addosso con su scritto "cacciatore di demoni, streghe e altre bestie" – solo che lei non l'ha vista questa insegna e si è ritrovata con un fratello in meno e una madre incazzata in più.
Nel complesso, esclusa l'evocazione accidentale, Arianna è una giovane strega in gamba e spontanea che sta cercando di farsi un nome contando sulle proprie capacità. Un po' come ha fatto lui.
Infine, ma non per questo meno importante, è bella. L'aspetto esteriore non è l'unica cosa che guarda, uno dei suoi più cari amici è brutto come la morte, ma anche gli occhi vogliono la loro parte e Arianna è ben proporzionata – complimenti a Pasifae e a Minosse. Quando gliel'ha detto, perché certe cose lui le dice in faccia alla gente, lei ha riso e poi lo ha ringraziato.
«Spero che tu non abbia consumato tutta l'acqua calda» avverte l'oggetto delle sue riflessioni riportando alla realtà. È quasi mattino e dall'altra parte della finestra la città approfitta degli ultimi minuti di buio per concludere i propri loschi affari.
«Mi serve una doccia» continua entrando nel suo campo visivo e imprecando poi a mezza voce qualcosa contro i sabba e (questo lo coglie chiaramente)quelle cretine che impongono il dress code.
È sporca di sangue dalla testa ai piedi e anche se ha cercato di darsi una ripulita, tracce notevoli sono rimaste sul volto e sui capelli. Gli abiti sono da buttare.
Arianna inizia allora a spogliarsi incurante della sua presenza nella stanza e lui certo non distoglie lo sguardo né le lascia la privacy che un momento del genere richiede. Non c'è nulla di sensuale nello spettacolo che si presenta ai suoi occhi, ma non per questo è meno gradito.
«Spero ti piaccia la vista» commenta la donna restando infine nuda davanti al demone. A tradire un leggero imbarazzo è un velo di rossore sulle guance sporche.
«Assolutamente» risponde leccandosi le labbra.
Arianna sorride. Denti bianchi e sangue secco. È bellissima.
«Ne sono felice» ribatte, superandolo per raggiungere il bagno.
Dioniso, che sa sempre dov'è la festa, la segue.

 
   
 
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