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Autore: Syerra    10/10/2016    3 recensioni
"Tsubasa respira e cerca di mantenere il controllo” gli sussurrò in un orecchio Taro, il capitano si mosse sconnessamente sulla sedia, vide che anche gli altri compagni della Nankatsu guardavano meravigliati la donna di fronte a loro. Chi si sarebbe mai immaginato che il medico sportivo sarebbe stata la loro ex compagna di scuola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Basta Tsubasa, dobbiamo andare, si chiederanno che fine abbiamo fatto”
“Ancora cinque minuti”
Era ormai da due giorni che continuava quella storia, appena potevano si imboscavano nel suo ufficio e iniziavano a baciarsi e a toccarsi come due adolescenti. Tsubasa armeggiò con i bottoni della sua camicetta “Capitano le ricordo le parole di Mister Gamo, niente sesso prima delle partite”
“Cazzate, il mio testosterone è a mille, ti desidero troppo”
Le mani di lui andarono alla meta desiderata, scostò il reggiseno della dottoressa e iniziò a stuzzicare le sue rotondità, Sanae non capiva più nulla, non si sentiva così da un'eternità di tempo, il suo corpo sembrava in fiamme e senza che se ne accorgesse iniziò anche a ansimare.
Dovevano fermarsi, non voleva che Tsubasa rischiasse il posto da titolare e poi da parte sua non era professionale , era il medico della squadra cosa sarebbe successo se i mister l'avessero saputo. Tentò di riprendere in mano la situazione, ma non era facile con le mani del capitano che si facevano strada nelle sue mutandine “Tsu- tsubasa asp”
“Shh lasciati andare”
Quando un dito di lui incontrò la sua femminilità si sentì persa, la testa iniziò a vorticarle, stava cedendo, ma il cellulare del capitano iniziò a squillare
“Dannazione è Taro… mi starà cercando per cena”
In un attimo si ricomposero, anche se Tsubasa dovette cercare di abbassare i suoi bollenti spiriti “Cosa ridi è colpa tua, se non fossi così sexy con quel camice riuscirei a controllarmi”
“Davvero?!”
“No non credo… vado avanti”
Mentre aspettava qualche minuto per raggiungere gli altri guardò un paio di email sul cellulare. Hitomi le aveva mandato un messaggio e le confermava che sarebbe arrivata con Soichiro prima dell'ora di pranzo, così le inviò il pass per entrare. Si sentì leggermente agitata, chissà come l'avrebbero presa quei due, per la cognata sapeva che non c'erano problemi, più di una volta le aveva detto che doveva uscire e fare nuove conoscenze. Per quanto riguardava suo figlio era un bel punto di domanda, sperò che Tsubasa gli piacesse, ma avrebbero affrontato tutto ciò dopo il ritiro.
“Come mai sei arrivata così tardi?”
Yayoi doveva essere stata troppo a contatto con Ryo e Aoi, stava diventando una pettegola, cercò di mascherare il rossore rispondendole che aveva un paio di email in arretrato, poi magistralmente cambiò discorso dicendole che il giorno seguente sarebbe arrivato Soichiro accompagnato da Hitomi. Hikaru e Jun si fecero un segno della croce, cosa che fece inviperire l'infermiera e ridere gli altri.

Non faceva altro che guardare l'orologio, mancava poco eppure quel giorno sembrava che le ore non passassero mai, studiò insieme a mister Mikami un allenamento speciale per i portieri, controllò lo stato di Tachibana e infine sistemò alcune cartelle nello studio. Poi finalmente il suo cellulare suonò, guardò Yayoi e la invitò a seguirla.
Uno degli addetti alla sicurezza stava controllando il pass della ragazza
“Tutto a posto signore? I due ragazzi sono qui per me”
Sentendo la voce di sua madre Soichiro si fiondò verso di lei, Sanae si chinò per poterlo abbracciare meglio, il piccolo si fece dar qualche carezza e bacio dalla mamma. Gli erano mancati gli abbracci di suo figlio
“Mi sei mancato tanto cucciolo, ma sei cresciuto ancora!”
“Ma che dici mamma”
Hitomi era stata leggermente in disparte, aveva aspettato l'approvazione della guardia prima di entrare. Salutò la cognata con un abbraccio, poco dopo si accorse della donna che era con lei, si fissarono per qualche secondo. Vedendo il sorriso di Hitomi lo interpretò come un invito ad avvicinarsi, con uno scatto Yayoi si avvicinò e l'abbracciò forte a se
“Hitomi, mi sei mancata così tanto, io- io mi dispiace”
Non sapeva neanche il perché, ma era scoppiata in lacrime appena l'aveva stretta a se. Forse perché dentro di lei si sentiva leggermente in colpa. A causa della lontananza si erano perse di vista e credeva che Hitomi ce l'avesse con loro, invece le aveva mostrato un bel sorriso e l'aveva accolta nei migliori dei modi.
“Hey non piangere, non hai nulla di cui scusarti. Anche tu mi sei mancata un sacco. Dimmi come ci si sente ad essere la Signora Misugi?”
L'infermiera prese la prese a braccetto e iniziò a raccontare della sua vita a Manchester mentre si incamminavano verso la struttura.

La mensa avrebbe aperto entro dieci minuti, il capitano si chiese che fine avessero fatto Sanae e Yayoi. Era passato dallo studio ma lo aveva trovato vuoto, stava per chiedere a Jun se sapesse dove erano finite, quando dalla porta d'entrata entrarono Sanae insieme a un bambino. Riconobbe subito Soichiro. Iniziò a sentirsi agitato, si era dimenticato che sarebbe arrivato quel giorno. Le mani iniziarono a sudargli e il battito cardiaco si fece un po' più veloce, con un po' di timore si avvicinò.
Vedendosi al centro dell'attenzione il bambino si nascose dietro alla madre, che istintivamente gli accarezzò la testa
“Ragazzi vi presento il mio bambino, Soichiro. Su forza non essere timido e presentati per bene” tenendo la mano della donna il bimbo uscì dal suo rifugio, con le gote leggermente rosse fece un piccolo inchino
“Piacere di conoscervi, sono Soichiro Mitsui”
Jun si avvicinò un pò di più insieme a Hikaru
“Ciao Soichiro, ti ricordi di noi, siamo Jun e Hikaru”
Il bimbo li fissò per qualche istante, riconobbe i due ragazzi. Il suo sorriso si allargò e si fece coccolare anche da loro
“E la vipera che fine ha fatto è già scappata?”
“No, è fuori insieme a tua moglie, stanno recuperando un po' di tempo perduto, ma adesso arrivano”
“O finalmente vedremo questa fantomatica ragazza” sbottò Kojiro, attirando l'attenzione di tutti “Non fate quelle facce finte stupite solo perché c'è Sanae. Ishizaki e Aoi non hanno fatto altro che parlarne, l'hanno persino cercata su facebook”
Ryo divenne bordeaux “Hey la nostra era semplice curiosità, se quei due – e indicò Jun e Hikaru – non ci avessero incuriosito così tanto ce ne saremmo stati buoni”.
La discussione fu interrotta dal rumore della porta a vetri che si apriva, finalmente avrebbero visto la temuta Hitomi, colei che aveva messo a disagio l'impeccabile Jun e fatto arrabbiare Hikaru. Calò uno strano silenzio tra i ragazzi, sembrava che trattenessero tutti il respiro.
Ci fu una sorta di stupore generale, insieme a Yayoi era entrata una ragazza alta e magra, indossava un paio di jeans, una semplice canotta nera e delle converse nere, i capelli castani di media lunghezza erano legai in una treccia di lato, il trucco leggero esaltava gli occhi color cioccolato e la bocca sottile
“Altro che demonio, è un angelo” si lasciò sfuggire Aoi, ne sembrava estasiato.
Genzo si era immaginato una ragazzina pestifera con i codini, lentiggini e forse qualche brufolo, non si aspettava nulla del genere. La ragazza si rivolse ai due mister, con un piccolo inchino li salutò “Piacere sono Hitomi Mitsui, vi ringrazio per l'opportunità che avete dato a mia cognata e nell'ospitare anche mio nipote”
Mister Mikami ne sembrò colpito, Genzo lo conosceva bene e sapeva quanto si lamentasse dei giovani d'oggi, compreso lui e i suoi compagni di squadra, a suo dire troppo occidentalizzati. Poi Hitomi si girò verso gli altri e il suo sguardo cadde su Hikaru e Jun
“Ciao è da una vita che non ci si vede”
I due si avvicinarono un po' insospettiti, come se fossero davanti a un serpente
“Ciao, se ti do la mano giuri che non riceverò la scossa”
“Ahahahha Jun non ho più dodici anni”
A quelle parole il libero della nazionale allungò la mano, ma non sembrava troppo convinto, idem Hikaru
“Dunque non sei finita in un riformatorio come pensavamo”
“Già mi sono data una calmata. Mi sono stupita quando Sanae mi ha detto che vi hanno convocato per la nazionale. Pensavo foste diventati troppo vecchi e che non riusciste più a correre dietro al pallone”
Nella stanza calò il gelo, poi Hikaru tentò di acciuffare Hitomi urlandole che era una piccola vipera, ma lei fu più lesta di lui e si parò dietro Yayoi che guardava con sguardo minaccioso il marito e l'amico
“Adesso datevi una calmata, lasciatela stare, l'avete provocata voi per primi”
All'apparenza i due giocatori sembravano arrabbiati, ma in realtà tutti poterono vedere come sorridevano con gli occhi e come si stessero divertendo a bisticciare con la nuova arrivata.

Entrarono nel salone mensa, Aoi tentò di sedersi di fianco a Hitomi per poterla conoscere, ma Jun e Hikaru marcavano stretto la ragazza, guardavano gli altri con uno sguardo intimidatorio, come due fratelli che non volevano l'avvicinarsi di altri ragazzi “Alla faccia dell'odio” disse Taro.
Durante il pranzo Yayoi monopolizzò Hitomi riempiendola di domande “Adesso cosa fai Hitomi-chan studi o lavori?”
“Studio architettura sono al secondo anno”
“E il fidanzato ce l'hai?”
A quella domanda a Jun andò di traverso da mangiare “Yayoi ma che domande sono”
“E' una domanda come un'altra”
“No non ce l'ho”
A quella risposta intervenne Aoi “Ciao io sono Shingo Aoi uno dei giocatori più forti della nazionale e sono anche io single”
Hikaru fissò il compagno di squadra come se volesse ucciderlo e gli ringhiò “Aoi ti consiglio di stare a cuccia”
il numero venti perse il suo sorriso e fissò il piatto intimorito.
Kojiro nel frattempo stava studiando la ragazza, non capiva come avesse fatto a incutere timore ai due amici, insomma era più mingherlina di loro e non sembrava una sorta di teppista“Scusami vorrei farti una domanda, cosa hai fatto ai quei due negli anni passati?”
L'intera squadra tese l'orecchio finalmente potevano avere delle risposte
“Ma niente di che” tentò di minimizzare Hitomi, ma Hiaru non fu dello stesso avviso
“Niente di che, una volta mi ha offerto un onigiri dicendomi Hikaru è buonissima, è al tonno proprio come piace a te, invece era piena di salsa piccante, per due giorni non mi sono più sentito la lingua”
“Che mammoletta non era così piccante”
“Parliamo di quella volta che hai sostituito nel mio borsone lo shampoo con uno colorante? Ci ho messo un mese per far sparire il blu dai miei capelli”
“Be non stavi poi così male Jun”
“Oppure quella volta che Hideaki ci ha chiesto di venirti a prendere a scuola e all'insegnante hai detto che non ci conoscevi e assomigliavamo a due maniaci sessuali?! Per poco non ci facevi finire arrestati”
“Se voi il giorno prima non mi aveste presa in giro non sarebbe successo nulla”
Kojiro non ce la fece più, scoppiò in una fragorosa risata, era da tempo che non si divertiva così, erano un vero spasso. Fu seguito a ruota anche dagli altri, persino da Genzo e dai mister.
Il cellulare di Yayoi iniziò a squillare “E' Yoshiko”
“Ho dimenticato il cellulare in camera, sicuramente mi stava cercando”
“Si tutto bene, certo è qui, te la passo.. Hitomi è Yoshiko, non sai come è gelosa che ti abbia visto e lei no”
sul volto di Hikaru passò un leggero lampo di delusione, ma passò subito appena Hitomi gli disse che voleva parlare con lui.

Dopo un'oretta dal fine pasto Hitomi disse che per lei era giunta l'ora di avviarsi verso casa, ci avrebbe messo un paio d'ore ad arrivare e non si voleva beccare il traffico di punta, Yayoi le chiese se volesse fermarsi per la notte e che avrebbe convito lei i due allenatori
“Mi spiace ma tra poco devo consegnare un progetto, non posso proprio fermarmi”
così salutò tutti, Hikaru e Jun le si avvicinarono, entrambi abbracciarono leggermente la ragazza raccomandandogli di stare attenta
"Sia mai che con la tua goffaggine non crei un mega incidente”
“Jun” lo ammonì la moglie, ma Hitomi sorrise e abbracciò maggiormente il ragazzo
“E' stato bello anche per me rivederti, mi raccomando tratta bene Yayoi”.

La neo signora Misugi aveva insistito per accompagnare la ragazza alla macchina insieme a Sanae e a Soichiro
“Mi spiace che tu e Yoshiko non siate riuscite a vedervi, ci è restata proprio male, ma l'editore non le ha lasciato la settimana di ferie in più”
Yayoi aveva sentito Yoshiko la sera precedente, era emozionata perché avrebbe rivisto Hitomi dopo ben tre anni, però allo stesso ne era leggermente intimorita, si sentiva in colpa verso la ragazza e Sanae. Purtroppo poco prima che Hideaki si ammalasse sia lei che l'amica si erano trasferite insieme ai propri fidanzati in Inghilterra per poterli seguire nelle loro carriere calcistiche. Nel frattempo lei era diventata un'infermiera e l'altra una traduttrice di libri.Si ricordava ancora la telefonata di Sanae quando le aveva detto che Hideaki era morto, era stato uno shock. Erano riusciti tutti e quattro a rientrare per il funerale, poi loro due erano rimaste qualche settimana mentre i due ragazzi erano dovuti rientrati dalle rispettive squadre. Avevano cercato di essere di supporto all'amica e a Hitomi, ma l'ultima era così piena di rabbia e sconforto che si era chiusa in se stessa. Passate le settimane dovettero tornare dai propri compagni, aveva chiesto a Sanae se volessero andare con loro in Inghilterra per qualche tempo, ma l'amica aveva rifiutato dicendole che dovevano elaborare il lutto e trovare un modo per andare avanti senza scappare. A causa del lavoro e della distanza le telefonate ed email erano diventate sempre più sporadiche, Hitomi non si faceva mai trovare al telefono e le rispondeva con frasi di circostanza alle email. Sanae le aveva spiegato che non ce l'aveva con loro, ma che Hitomi aveva bisogno di stare sola e di avere il proprio spazio. Eppure non si sentiva a posto, come se non avesse fatto tutto il possibile per loro, ma dopo quella giornata si sentiva decisamente meglio, anche Hitomi le aveva chiesto scusa, promettendole che si sarebbe fatta sentire più spesso “Stavo pensando, se va bene anche a Sanae, potreste venire da noi alla fine del ritiro, così potrò vedere Yoshiko”
Alla donna si illuminarono gli occhi, già aveva intenzione di chiedere a Sanae se avesse voglia di passare il resto dell'estate con lei, Yoshiko e i ragazzi, nella sua mente si vedeva tutti insieme a mangiare una grigliata al tramonto, come facevano i vecchi tempi.



Finalmente ho postato!!! Allora è stato introdotto un nuovo pg, la temuta Hitomi.Diventerà uno dei personaggi principali all'interno della storia, perciò spero vi piaccia.
Ringrazio aiuraharune_99 e riru per aver recensito e coloro che hanno letto la mia storia.
Aspetto con ansia le vostre recensioni
Un abbraccio e arrivederci al prossimo capitolo

 
   
 
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