Tale padre tale figlia: fobia dei ragni.
Il cuore nel petto di Scorpius si fermò allo stridio che riecheggiò nella casa. Preoccupato che qualcosa di brutto fosse successo a Rose, egli volò al piano di sopra con la bacchetta pronta in mano. Si arrestò davanti alla porta della camera da letto bussando più volte. Non ricevendo alcuna risposta, aprì la porta ed entrò dentro trovando la sua fidanzata rannicchiata sul letto, con le mani sul viso e le spalle contratte. Sempre più preoccupato si guardò intorno non vedendo niente di strano. O per lo meno, niente di rotto o di diverso da come la camera era sempre stata. Tutto sembrava essere al suo posto.“Rose, tesoro.” Scorpius disse a bassa voce. “Va tutto bene? Che cos’è successo?” Lei non gli rispose, così egli le sedette vicino e le prese una mano.
“Rose, per favore dimmelo. Che cosa c’è?” La implorò e finalmente Rose parlò.
“Quello.” Disse puntando un dito tremolante contro la finestra. “Fai uscire quell’abominio da qui!” Scorpius guardò dove lei stesse indicando e solo allora vide che cosa la stesse spaventando. Un enorme sorriso gli apparve sul viso.
“Intendi quel ragno piccolo e carino?” Chiese divertito. E in un attimo la paura di Rose si trasformò in rabbia. L’occhiataccia che gli diede fu così intimidatoria, che Scorpius non poté far altro che correre verso la finestra, aprirla e lasciare uscire il povero ragno. Un grosso sospiro di sollievo si sentì non appena egli richiuse il vetro.
Più tardi, quando Scorpius e Rose erano a cena insieme a Ron ed Hermione, egli gli raccontò quella piccola disavventura ed Hermione rise così tanto che alcune lacrime le scesero dal viso.
“Mi dispiace. È solo che è troppo divertente!”
“No, non lo è.” Ron e Rose dissero insieme. Anche Scorpius trovava tutta quella faccenda molto comica e avrebbe voluto ridere insieme ad Hermione, ma non lo fece. Primo perché un’occhiataccia da parte di Rose era stata più che sufficiente e secondo perché, il fatto che Ron gli avesse dato il permesso di sposare sua figlia, non significava che non potesse sempre riprenderselo in ogni momento e quella paura dei ragni sembrava proprio essere una seria cosa padre e figlia.