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Autore: TheImpossibleJJ    13/10/2016    0 recensioni
Rose Weasley ha passato sei anni d Hogwarts subendo le prese in giro di Scorpius Malfoy. Le cose cambiano dopo il Ballo della Vittoria e l'ennesimo scherzetto del Serpeverde. Rose ha deciso di cambiare e di smettere di subire. Ha deciso di iniziare ad affrontare la vita a testa alta e di smettere di nascondersi e usare il suo peso come una scusa. Peso sì, perchè Rose dai Weasley ha ereditato l'appetito ma sfortunatamente non il metabolismo veloce. Rose torna per il settimo e ultimo anno di Hogwarts come una persona nuova, ma come prenderà Scorpius questi suoi cambiamenti? Cosa ha sempre nascosto? E soprattutto chi è che le manda quegli strani biglietti?
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus, Severus, Potter, Alice, Paciock, Alice, Paciock, Jr, Altro, personaggio, Rose, Weasley, Scorpius, Malfoy | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 13 - GUFERIA E VIAGGI IN SCOPA
Ciao a tutti! Eccomi qua! Mi dispiace essere mancata per tanto tempo ma... mi sono trasferita in Scozia!!! O_O Quindi tra una cosa e l'altra ho avuto poco tempo!!!
Spero possiate perdonarmi !!! E ora vi lascio al capitolo!! :D

“Quindi dov’eri sparita ieri sera?” domandò Alice sorniona.

Rose cercò di mantenersi composta mentre le immagini della sua serata con Scorpius le tornavano alla mente.

“N-non so proprio a cosa tu ti riferisca. Piuttosto tu” la indicò con fare accusatorio “dove sei stata. Dopo che hai seguito Albus non sei tornata più.”

Alice fece una faccia oltraggiata. “Ma guardate come gira bene la frittata la signorina SonoStataInCompagniaDiScorpiusTuttaNotteAFare-“

Rose le saltò addosso e le mise una mano sulla bocca. “Zitta Alice!”

Rose sentì qualcosa di viscido bagnarle la mano e la tirò via di scatto. “Mi hai davvero leccato la mano?” Alice le fece un sorrisino. “Ma quanti anni hai?”

“Cinque.” Le rispose Alice facendole una pernacchia.

“Lo sai vero che tu puoi essere brava a mantenere i segreti ma il mio caro cuginetto no e alla prima ansia crolla subito. Lo sai vero, mia cara piccola Alice?”

Alice e Rose si guardarono per qualche secondo sfidandosi. Una delle due sarebbe crollata, ma quel giorno, purtroppo per Alice, non sarebbe stata di certo la rossa.
“E va bene!!!” Alice buttò in aria le mani. “Adesso ti racconto tutto.”

“Nei dettagli, ma non troppo.”

“Non ti preoccupare. Non è accaduto nulla di che. Praticamente dopo che se n’è andato per Lily e Charlie, l’ho seguito e ho cercato di calmarlo. C’era davvero rimasto male. Così niente, una cosa tira l’altra e ci siamo baciati.”

“No!”

“Sì. Però dopo siamo tornati nelle nostre Sala Comuni senza dirci nulla quindi non so esattamente come siamo rimasti e sinceramente aspetto che sia lui a venirmi a dire qualcosa.”

“Aspetti veramente che mio cugino venga a dirti qualcosa? Hai presente com’è fatto?”

“Sì, Rose però non è che può fare sempre così quindi ora sta a lui.”

Si girarono entrambe verso il tavolo dei Serpeverde e notarono che anche Scorpius e Albus stavano confabulando tra di loro.

***
“Ma dici sul serio?”

“Te lo giuro, Scorpius. Dico sul serio.”

Si guardarono intensamente.

“Non ci credo che hai trovato due Cioccorane attaccate. I pacchetti sono singoli.” Rispose Scorpius mentre si tagliava un pezzo di bacon in modo molto elegante e composto.

“Non vuol dire nulla. Anche a mio zio Ron è capitato una volta, l’ho visto con i miei occhi. E’ stato argomento di conversazione per mesi.”

Restarono in silenzio.

“Ma dimmi un po’… ieri dov’eri finito insieme ad Alice?”

“Al parco.”

“A fare?”

“Parlare.”

“Albus, cavolo vuoi darmi una risposta chiara!”

“Scorp, ci siamo baciati ma ora come ora non so cosa fare. Non so nemmeno se parlarle.  Forse è meglio se aspetto che faccia lei qualcosa, no?”

“Sì forse è meglio dai.”

“Dici?”

“Sì, così rimarrete a non parlarvi per mesi visto che siete entrambi due testoni.”

“Ah sì? E tu con mia cugina? Cosa pensi che non mi sia accorto che anche tu eri tornato da poco in dormitorio? Eh Scorp, cosa hai fatto con la mia cuginetta?”

“Senti Al, non so se tu voglia davvero saperlo.”

“Scorp… guarda che è come se stessi parlando di mia sorella.” Lo ammonì l’amico.

“Al, non ti preoccupare, nulla che tu non abbia fatto con Alice.”

“Me lo farò bastare anche se la cosa non mi consola.”

“Però per ora preferiamo non farlo sapere in giro. Quindi vedi di non dirlo ai tuoi cugini e a nessun altro.”

“Conta su di me.”

Scorpius lo guardò scettico. Sperava che l’amico non avesse ereditato troppo dal lato pettegolo della sua famiglia. Il lato Weasley ovviamente.

***
La fine delle lezioni arrivò presto quel giorno e mentre tutti gli studenti si stavano recando presso le rispettive Sale Comuni per andare a preparasi per la cena, Rose decise di fare una capatina in Guferia.
Era da qualche giorno che non scriveva ai suoi genitori e prima che sua madre mandasse gli Auror a cercarla, era meglio farsi sentire.

Tirò fuori la pergamena dalla sua borsa e iniziò a scrivere, aggiornandoli soprattutto sul ballo e sulle lezioni che stava seguendo. Era così immersa nella scrittura che non si accorse dell’altra figura che aveva varcato l’ingresso e si stava dirigendo verso di lei.

Un ciuffo di capelli le cadde davanti ma nella foga della scrittura non se ne accorse. Poi improvvisamente una mano che non era la sua glieli spostò e glieli mise dietro l’orecchio, accompagnando il gesto con un bacio sulla guancia.

Rose si girò di scatto e incontrò due occhi grigi che la guardavano divertiti.

“Malfoy!!! Mi hai fatto prendere uno spavento! Ma ti sembra arrivare così di soppiatto?!”
 
Scorpius fece il girò del tavolo e si mise davanti a lei.


“Ehi Weasley, non pensavo ti scaldassi per così poco.”

Rose lo guardò male.

“Malfoy puoi andare che devo finire di scrivere? Mi stai facendo perdere tempo.”

Scorpius si mise una mano sul cuore. “Così mi ferisci però. Ero venuto fin qua per stare con te.”

Scorpius cercò di intenerirla facendo una faccina buffa e coccolosa ma Rose rimase imperterrita.

“Non mi incanti, Malfoy.”

“Va bene Weasley, rimarrò qui in silenzio finché non avrai finito poi però dobbiamo parlare.”

Rose si rimise a scrivere, e per tutti i minuti successivi si sentì addosso gli occhi insistenti del biondo. Quando mise l’ultimo punto, piegò la pergamena e la imbustò. Si diresse verso uno dei gufi della scuola e fece partire la missiva.

“Ecco ora sono pronta per-“
Ma non riuscì a finire la frase perché delle labbre si posarono sulle sue. Scorpius la avvolse con le sue braccia e la spinse contro il muro. All’inizio Rose cercò di divincolarsi ma poi si abbandonò al bacio.
Tornarono le stesse sensazioni della sera prima, ma ora era più lucida e la paura di essere visti le impedì di rilassarsi al 100%.

Le labbra di Scorpius erano una droga che non voleva smettere di prendere, così decise e volitive nei momenti che facevano sentire Rose la ragazza più desiderata al mondo. I baci si spostarono sul collo e una mano di Scorpius si spostò sul suo fianco stringendola ancora di più a sé. Ora riusciva a capire che si stava divertendo anche lui. Brividi di piacere iniziarono a irradiarsi nel corpo di Rose e non riusciva più a capire se era ancora in Guferia o in un qualche universo parallelo.

Non devi avvicinarti a Scorpius se no qualcuno si farà male.

Le parole della persona misteriosa ritornarono prepotenti alla memoria. Non potevano esser visti insieme. Non poteva rischiare che qualcuno si facesse male per colpa sua.

“Scorp.” Lo chiamò piano Rose mentre lui risaliva il collo e si avvicinava nuovamente alle sue labbra.

“Scorp.” Scorpius non dava segni di aver sentito.

“MALFOY!”

Il ragazzo si allontanò di scatto. “Cosa c’è Rose?”
“Dobbiamo fare attenzione. Qualcuno potrebbe vederci.”

“Ieri non ti facevi tutti questi problemi mi sembra.” Le rispose Scorpius sornione mentre si riavvicinava a lei e le prendeva il volto tra le mani.

“La voce mi ha detto di starti lontana se no qualcuno si sarebbe fatto male.”

“E tu gli credi? E’ solo ossessionata da te, Rose. Non arriverebbe davvero a tanto.”

“Hai visto cosa ha fatto a Lily! E’ stato per mettermi in guardia. Non posso rischiare di mettere in pericolo qualcuno a cui tengo.”

“Anche io quindi sono compreso tra le persone a cui tieni?” Disse il biondo cercando di riprendere l’azione dove l’avevano lasciata.

“Ma certo! Ma non capisci la gravità della situazione.”

“Rose-“

“E’ pericoloso e non voglio essere la causa di-“

“Rose. Ascoltami. Lo so che è pericoloso ma ora come ora non mi interessa. Voglio solo stare con te.” Scorpius fece un sorriso sghembo e Rose sentì una fitta allo stomaco. Scorpius Malfoy era davvero bello.

“Va bene. Ma ad una condizione. Non dobbiamo farci scoprire, ci vedremo di nascosto finché questa storia non finirà. D’accordo?” Rose tese la mano.

Scorpius studiò il volto della ragazza per qualche secondo. Se questo era l’unico modo per stare con la Weasley allora avrebbe accettato.

“D’accordo.” Le strinse la mano poi la tirò a sé e catturò le sue labbra. “ma stiamo ancora così per due minuti” Le sussurrò vicino al volto.

“Ok.”
 
Dopo molto più di due minuti i due ragazzi si salutarono di fronte alla Guferia.

“Possiamo vederci stasera dopo cena?” le chiese Scorpius sorridendo.

“No, devo dare ripetizioni a Steve, Liam e Francis. Gliel’ho promesso.“

“Non puoi non farlo?”

“No che non posso Scorpius. Ci vediamo domani, va bene?”

“Va bene.”
Si salutarono e Rose iniziò a scendere le scale per dirigersi verso la Sala Grande e incontrarsi con le sue amiche.
Le dispiaceva aver lasciato Scorpius in quel modo brusco ma aveva davvero paura che qualcuno potesse vederli e non volevo rischiare di mettere qualcun altro in pericolo dopo sua cugina Lily. Sperava solo che l’idea di vedersi di nascosto funzionasse. Ora che finalmente lei e Scorpius si frequentavano, non voleva perdere tutto. Mentre si avvicinava al tavolo dei Grifondoro scorse sua cugina Lily al tavolo delle Serpi vicino a Charlie. Lei che mangiava come una camionista e lui che la guardava ammirato e innamorato. Poteva esserci una cosa più bella? Sorrise tra sé e si sedette vicino ad Alice che stava borbottando frasi sconnesse.

“Ehi Alice. Che c’è?”

“Oh eccola finalmente. Finalmente qualcuno che mi viene a cercare. Da quando Grace si è fidanzata non si vede più, sta sempre con quella serpe là. Susan ha sempre la testa tra le nuvole e non mi ascolta poi tu che scompari e chissà dove vai! E io con chi parlo, diamine?”
Susan alzò la testa un attimo e la ripiegò subito sospirando in modo sconsolato.

“Ma che le succede?”

“Non lo so, non mi ascolta. E’ nel suo mondo.” Rispose Alice dando dei piccoli colpi sulla schiena dell’amica.

“Quando sarà pronta ce lo dirà, sai che fa sempre così.”

“Ma sì dai, hai ragione.”

“Ma veniamo a noi. Cosa ti è successo, Alice?”

Alice si guardò in giro con fare sospetto e piano piano si avvicinò all’amica.

“Ho parlato con tuo cugino.”

“No, non mi dire.”

“Sì, ma è capitato per caso. Sai che seguiamo entrambi Cura delle Creature Magiche, no? Ecco, Hagrid ci ha messo in coppia e ci siamo ritrovati a parlare per forza di quello che è successo ieri sera.”

“E’ stato tanto traumatico?” Le domandò Rose cercando di restare seria.
“No, dai, però tuo cugino continuava a girarci intorno e non arrivava mai al punto. Quindi alla fine ho preso, come al solito, in mano io la situazione e…”

Alice temporeggiò.

“E? Non lasciarmi sulle spine!!!”

“E niente abbiamo deciso di vederci ma vogliamo mantenere tutto nascosto, non vogliamo assolutamente che si sappia in giro. Lo sai solo tu e ovviamente lo saprà anche Scorpius tra poco.”

“Oddio che bello! Sono davvero felice per voi!” Rose lanciò le braccia intorno al collo dell’amica. “Sapevo che prima o poi sarebbe successo.”

“Sì, sì, va bene ma ora basta che poi attiriamo l’attenzione.” Alice si districò dall’abbraccio di Rose e si servì di un paio di cosce di pollo al forno.

Rose si girò verso il cugino e si accorse che anche lui stava raccontando qualcosa a Scorpius ed era ovviamente diventato rosso peperone.

“Tu invece con Malfoy? Non dirmi che hai fatto tardi perché ti sei messa a guardare le stelle perché tanto non ci credo.”

“No, diciamo che ho avuto una visita a sorpresa mentre ero in Guferia e abbiamo più o meno deciso la stessa cosa che avete deciso voi. Però non so se stiamo insieme in modo ufficiale.”

“Perché no, scusa?”

“Beh, non è che mi ha chiesto di diventare la sua ragazza, per ora ci stiamo solo frequentando diciamo.”

“Mmm capisco… quindi secondo te c’è differenza tra frequentarsi ed essere fidanzati?”

Rose ci pensò un po’ su. “Direi di sì… diciamo che ci frequentiamo è una cosa più libera, no?”

Alice la guardò in modo strano. “Più libera in che senso? Che ti va bene se esce con delle altre persone? Io non voglio che Al esce con delle altre ragazze.”

“Ma no, non in quel senso… è solo che è… più libero.”

Non sapeva nemmeno Rose la differenza tra le due cose, ma nella sua testa erano due cose diverse.

“Quindi per te Al mi ha chiesto di frequentarci perché vuole vedersi con altre ragazze?”

Alice si girò a cercare Albus con lo sguardo e lo trovò che stava ridendo con due compagne di Serpeverde.

“Dai Alice, non ci pensare ha sempre fatto così, sai che non è uno che fa il provolone con le altre.”

Alice rimase un altro attimo a guardarlo poi si girò.

“Mmm, va bene. Passami le patate arrosto va’.”

***

“Oddio Albus sei troppo divertente.” Cinguettò Moira, quarto anno di Serpeverde.

“Eh sì, è divertentissimo.” Proclamò Scorpius.

“Salvami Scorp.” Gli disse piano Albus girandosi verso di lui.

“Ma ora ve lo devo rubare perché mi deve spiegare un’importante tattica di Quidditch.”

“Uff, va bene.”
Albus si girò e ringraziò l’amico. “Quando iniziano poi non si staccano più.”

“E’ perché sei famoso, amico.”

“Sì, va bene. Comunque ti stavo dicendo che non so cosa fare con Alice.”

“In che senso? Non vi siete messi insieme?”

“No… o forse sì. Io non gliel’ho chiesto esplicitamente.”

“Allora vi state solo frequentando.”

“Ma che vuol dire? E’ la stessa cosa.”

“No, Al. E’ meno impegnativo.”

“Quindi anche tu ti stai solo frequentando con Rose.”

Scorpius sbarrò gli occhi.

“Quindi nemmeno voi.”

Entrambi guardarono verso le ragazze e sospirarono. Perché non filava mai liscio nulla?

***
“Grazie mille Rose, sei stata gentilissima a volerci aiutare.”

“Ma figurati Steve! Così ripasso anche io per i M.A.G.O., no?”

I quattro entrarono in biblioteca e si sedettero intorno a un tavolo appartato.

“Bene quindi da dove volete iniziare il ripasso?”

“E’ Liam quello che ha più bisogno quindi…”

Rose si girò verso il ragazzo e gli sorrise gentile. “Dimmi Liam!”

“Allora sì… ecco… io…” Il ragazzo diventò rosso peperone.

“Lui non sa fare gli incantesimi di Trasfigurazione e poi ha preso T nella pozione Polisucco.” ---- prese la parola.

“Anche io avevo avuto problemi con quelli! Ma il trucco per farli venire bene e agitare bene il polso. La riuscita degli incantesimi è tutta lì infatti! Fare bene il movimento. Guarda ti faccio vedere.” Rose prese la sua bacchetta e la agitò elegantemente. Una matita si trasformò improvvisamente in una mazza da baseball.

I tre rimasero stupefatti e iniziarono a provare anche loro.

“No, Liam muovi in modo troppo veloce il polso, l’incantesimo deve essere accompagnato.” Rose appoggiò la sua mano sopra quella del ragazzo e gli fece vedere come fare il movimento. “Hai capito?”

“S-sì, grazie.” Dopo il quinto tentativo anche Liam riuscì a trasformare il suo astuccio in un criceto.

“E poi la pozione Polisucco avete detto?”

“Sì, nemmeno noi siamo andati benissimo, ci sono dei passaggi un po’ difficili.”

Passarono l’ora successiva a esercitarsi su Pozioni e Trasfigurazione fino a quando Madama Pince non venne a dire loro che la Biblioteca stava chiudendo.

“Dai ragazzi, ci vediamo prossima settimana allora, va bene?”

“Ok, Rose! Grazie mille!”

Rose salutò i tre Corvonero e si diresse verso la sua Sala Comune.

Appena attraversò il ritratto della Signora Grassa sentì le urla di una voce che sembrava stranamente familiare.

“NON PUOI SBACIUCCHIARTI CON LUI, LILY!!!”

“E PERCHE’ NO?”

“PERCHE’ QUELLA E’ LA SALA COMUNE DEI SERPEVERDE E TU NON PUOI FARLO!!!”

“ALBUS MA TI SENTI QUANDO PARLI?”

“Albus che succede? Perché stai stressando Lily?” Intervenì Alice scendendo dal dormitorio femminile.

“Stanne fuori. Non sono affari che ti riguardano.”

Alice lo guardò male e disse solo 
“Ho capito.”

Poi si girò e iniziò a tornare nel dormitorio.

Albus si girò verso la sorella per continuare la ramanzina ma lei lo bloccò.

“Perché non ti preoccupi della tua vita sentimentale invece della mia? Mi sembra che tu ne abbia più bisogno.”

E detto questo andò a letto, lasciando un Albus confuso e piuttosto arrabbiato verso l’intero genere umano. “Se anche tu Rose mi dici qualcosa, ti giuro che ti mangio.”

“Non ti preoccupare cuginetto, te ne hanno già dette abbastanza.” Rose gli diede una pacca sulla spalla e raggiunse Alice nel dormitorio. Sapeva che Lily sarebbe stata consolata dalle sue amiche e ormai i battibecchi tra i due fratelli erano all’ordine del giorno.

“Rose hai visto tuo cugino come fa? Non lo sopporto!”

Rose la raggiunse sul letto e si sedette vicino a lei. “Mia piccola dolce Alice, Albus è fatto così. Vedrai che a mente fredda ragionerà meglio e verrà in ginocchio da te e da Lily a chiedervi scusa.”

“Ma non può fare sempre così.”

“Hai ragione, ma lui è uguale a mio papà quindi c’è poco da fare. Deve convincersi lui che è nel torto.”

“Va bene Rose.”

Si prepararono per andare a letto e spensero le luci. Proprio nel momento esatto in cui Rose aveva finalmente trovato la posizione giusta per dormire, qualcosa picchiettò alla finestra.

Tic tic

Tic tic

“Rose? Che cavolo è?” Chiese Grace dal suo letto in fondo al dormitorio.

“Non lo so, vai a vedere, no?”

“No, vai tu.”

“No.”

“Perché non va Susan?”

Nessuna risposta.

“Sai che Susan dorme alla grande.”

“Vado io va bene!!!” Sbottò Alice, stanca di essere il battibecco delle amiche.

Si mise le ciabatte a forma di Puffola Pigmea, regalo da parte di Susan di due Natali prima, e si diresse verso la finestra.

Tic tic

“Se è ancora Sebastian che ti manda letterine d’amore nel cuore della notte, Grace, ti giuro che- “

“Ciao Alice.”

“Albus?”

Rose si tirò dal letto e si sporse per vedere cosa stava succedendo. Vicino al bordo della finestra, fluttuante sulla sua scopa, c’era Albus Potter.

“Che ci fai qui?”

“Volevo parlarti.”

Alice incrociò le braccia e gli girò le spalle.

“Non ho niente da dirti.”

“Ma io sì, ti prego. Vieni con me.”

Alice non gli rispose.
“Alice, per favore. Mi dispiace per prima non volevo parlarti così.

Alice pian piano si girò e i due si guardarono. Albus le sorrise ma lei rimase di marmo.

“Stiamo fuori poco. Davvero.”

Alice iniziò a togliersi le ciabatte pelose e rosa e si avvicinò al suo letto.

Rose si accorse che suo cugino stava per andarsene.

“Sarà meglio che guidi bene la scopa, Potter.”

Albus rialzò lo sguardo e si trovò Alice davanti. Si era messa le scarpe.

“Avevi dubbi, Paciock?”

Detto questo si sorrisero e Alice saltò sulla scopa di Albus. Rose e Grace si affacciarono alla finestra e li videro scomparire nella notte.

“Che cosa romantica…” commentò sospirando Grace.

“Albus è proprio dolce. Dici che stanno insieme?”

“Non lo so, Gracie, ma aspetta che Alice ti aggiorni su quello che è successo al ballo…”

“Cooosaaaa?”

“Forse non dovevo dirlo!”

E per evitare un interrogatorio da parte di Grace, Rose si catapultò a letto. “Buonanotte!”

“Ma non puoi fare così! Domani mi sentite entrambe!”

***

“E poi siamo andati vicino al lago e lì mi ha detto che gli dispiaceva e che non doveva rispondermi così ma era alterato per colpa di Charlie e Lily – questa cosa proprio non l’accetta, sapete? –
allora io gli ho detto che non deve fare così perché sua sorella è grande, ma sapete come fa, quindi abbiamo litigato ancora, ma poi non so come, né perché, ci siamo ritrovati uno sopra l’altro e ci siamo baciati. E tutto in un colpo, tutta l’arrabbiatura è scomparsa. PUF. Cavolo Rose, tuo cugino bacia troppo bene davvero.”

“Non lo volevo sapere, ma grazie lo stesso.” Commentò Rose mentre Grace e Susan ridacchiavano tra di loro.
Alice si girò velocemente a guardare Albus poi ritornò al racconto.

“E poi niente mi ha detto che però è meglio di non dirlo troppo in giro per ora. Sai che ha il suo fan club… diventerei il target di troppi scherzi e sinceramente mi piace vivere in questo alone di mistero per un po’.”

“Questa Alice innamorata e tutta unicorni e arcobaleni non riesco proprio a riconoscerla.” Sentenziò Grace che si avvicinò all’amica, la prese per le spalle e iniziò a scuoterla.

“Stai bene? Alice cosa ti succede? Sei ancora lì dentro?”

“Ma smettila!” Alice si alzò dal tavolo e salutò le amiche. “Vado a prendere i libri, ci vediamo a lezione.”

“Che carini! Non vedevo l’ora si mettessero insieme, Davvero.” Proclamò Susan mentre si tagliava elegantemente un’arancia.

“E a te come va con il Corvonero? Eri depressa per lui ieri?” le chiese Rose mentre si serviva di altri due pancake. Dopo avrebbe fatto un giro di corsa in più.

“Non si è fatto più sentire, capite?”

“No, davvero?”

“Non capisco cosa sia andato storto. Io mi sono divertita, ho parlato un sacco e lui sembrava interessato. Mi ha fatto ballare, abbiamo riso, scherzato, poi, non si è fatto più vedere.”

“Susie, ogni tanto i ragazzi fanno così. Non pensarci però se vuoi sapere cos’è successo, vallo a cercare e chiediglielo direttamente.”

“Tu la fai facile, Rose.”

“Susie, Rose ha ragione. Io con Sebastian faccio così. Gli chiedo le cose precise e dirette così non può girarci intorno.”

Susan ci pensò un po’ su.

“Adesso vedo cosa fare. Andiamo a lezione?”

 
Poco più in là, al tavolo dei Serpeverde, Albus e Scorpius stavano consumando la loro colazione. L’aria che tirava tra Albus e Charlie non era buona, infatti gli altri amici cercavano di tenerli
separati almeno ai pasti. Avevano deciso di non prendere parti, anche se tutti concordavano sul fatto che Albus stesse esagerando, quindi Charlie stava con Sebastian e Thomas mentre Albus stava con Scorpius. I loro amici avevano deciso di aspettare una settimana, poi se i due non avessero fatto pace, ci avrebbero pensato loro.

“E quindi dov’eri scomparso ieri sera?” Chiese Scorpius a Albus mentre si serviva di un’abbondante porzione di bacon.

“Prima sono andato da Lily a dirle cosa ne penso su di lei e Charlie.”

“Immagino l’abbia presa bene. Scommetto che aspettava di sentire la tua opinione, Al.”

Albus lo guardò di traverso.

“Poi mentre mi arrabbiavo con mia sorella, è arrivata Alice e diciamo che le ho risposto male.”

“Cavolo Al, ma perché voi due finite sempre per litigare?”

Albus si passò una mano tra i folti capelli neri, arruffandosi un po’ il ciuffo.

“Non lo so, ma stavolta sono riuscito a farmi perdonare subito.”

“No, non ci credo.”

“Credici invece perché sono andato al dormitorio femminile con la scopa e abbiamo fatto pace.”

Scoprius rimase a bocca aperta.
“Mi stai dicendo che sei andato a prenderla con la scopa?”

“Sì.”

“E lei è venuta?”

“Sì.”

“Al, non ti facevo così romantico sinceramente.”

Scorpius era allibito. “Ecco perché non tornavi più! Stavate festeggiando vecchio marpione.”

“No comment.”

Scorpius gli fece un sorrisino poi si girò verso il tavolo dei Grifondoro per cercare Rose ma non la trovò. Dopo che aveva capito quanto fosse pericolosa la persona che le mandava le lettere,
Scorpius cercava di stare sempre all’erta e quando si accorgeva che lei non era nella stanza, si preoccupava subito.
“Non ti preoccupare Scorp. Sono uscite prima. Per prima Alice poi le altre.”

Scorpius si girò verso Albus. “Ma come-“

“Pensi di essere l’unico che sta attento alle cose. Anche io sono preoccupato per Rose. E non dimenticarti che sta sempre con Alice quindi anche lei potrebbe essere in pericolo.”
Scorpius non aveva pensato a questo fatto. Ora capiva come doveva sentirsi Rose, preoccupata di non far rischiare nessuno di finire nel fuoco incrociato tra lei e il pazzoide.

“Comunque io e Alice abbiamo deciso di tenerlo nascosto per un po’ quindi non dirlo in giro.”
“Ok, cercherò di non farlo sapere al mio circolo di GossipAHogwarts.”

Albus lo guardò in tralice e Scorpius scoppiò a ridere. “Andiamo a lezione dai!”

***
Rose uscì dall’Aula di Pozioni e si diresse verso la seconda lezione della giornata. Stava per svoltare l’angolo quando qualcuno la prese per il braccio e la trascinò dietro ad una colonna.
“Ma che cav-“

“Ciao Weasley.”
Rose aveva il volto di Scorpius a due centimetri dal suo. Il cuore le batteva all’impazzata, qualcuno avrebbe potuto vederli, ma a vedere lui che sorrideva come un bambino a Natale tutte le preoccupazioni svanirono.

“Mi sei mancata.” Le sussurrò nell’orecchio, riempiendole istantaneamente di brividi.

“Davvero?”

“Sì.”

“Allora potevi venire anche tu a prendermi con la scopa ieri sera.”

Scorpius si allontanò di scatto. “Ehi, ma mi hai detto che avevi ripetizioni!”

Rose mantenne la faccia seria per qualche altro secondo ma poi gli scoppiò a ridere in faccia. “Scherzavo dai.”

“Weasley, puoi darmi un bacio così posso andare a lezione?”

“Ti serve per avere la carica?”

“Eh già.” Il serpe verde cercò di fare una faccia compassionevole.

“E va bene dai. Però chiudi gli occhi.” Scorpius obbedì. Rose gli prese allora il volto tra le mani e gli scoccò un bacio sul naso.

“Ehi Rose, ma dai però!”

Ma Rose era già filata via verso l’aula del secondo piano ridendo e salutando Scorpius con la mano.

Scorpius si toccò il naso, scosse la testa ridendo e si avviò anche lui alla seconda lezione del giorno.

Ecco qui ragazzi!!! Cosa ne pensate? Capitolo un po' di passaggio ma spero vi sia piaciuto!
Finisco di editare anche il prossimo e lo pubblico subito!!! Ci stiamo avvicinando alla fineeee ma ho già in mente due "spin off" quindi stay tuned!

Baci,
JJ

 
   
 
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