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Autore: Diana924    14/10/2016    2 recensioni
La vita di Blaine Anderson scorre tranquilla, un lavoro normale, i soliti amici, niente di eclatante. Questo finché non viene coinvolto in qualcosa di più grande di lui, che non vorrebbe fare ma che sa di dover fare.
( AU!Modern&AU!Spy) principalmente Klaine
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Santana/Sebastian, Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian, Santana/Brittany, Sebastian/Thad
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro, diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.




Rachel aveva mandato i risultati alla base e lui aveva passato il resto della giornata cercando sintomi su internet, prima che Kurt gli sequestrasse il portatile sostenendo che era tutto inutile e che doveva avere solo pazienza. E lui aveva avuto pazienza, limitandosi a chiedere ago e filo e mettendosi a sferruzzare in silenzio, come faceva quando era nervoso.
Aveva preso l’abitudine al liceo e negli anni aveva continuato, solo Sam e Cooper lo sapevano, e Tina che una volta lo aveva sorpreso mentre era intento nella fabbricazione di un cappello con tanto di pon pon. Lo trovava un hobby rilassante, sapeva che molti non avrebbero compreso quel aspetto della sua vita ma raramente gli era importato del giudizio degli altri una volta finito il college.
<< Sai fare anche le righe? >> gli chiese Kurt che si era seduto di fronte a lui e lo stava osservando curioso.
<< Al liceo ero più bravo, adesso riesco meglio con i pois >> rispose Blaine, per il momento si sentiva bene ma non voleva dire nulla, anche Jeff Sterling prima di stramazzare a terra si era sentito bene e in salute si ripeté.
<< Se ti rilassa … Cooper potrebbe avermi accennato al fatto, ricordo di averlo trovato dolce a suo tempo, dolce e coraggioso >> rispose Kurt tornando ad osservarlo mentre la porta si priva e Rachel li raggiungeva di corsa.
<< Stai bene, non sembra che ci saranno danni ma dobbiamo muoverci, credo di essere vicina a decrittare il codice, anche se qualcosa che abbiamo trascurato, e … >> fu interrotta dal suo telefono, in quel telefono c’erano solamente tre numeri, e due dei possessori erano nella stessa stanza con lui. << pronto? >> chiese sperando di non sembrare spaventato.

Come aveva temuto l’altra voce era quella di Sebastian, c’era una nota di vittoria che non gli piacque, se l’altro avesse scoperto che lavorava per la CIA … a quest’ora sarebbe morto dunque ancora non lo sapeva si disse cercando di sembrare sicuro di sé.
<< Sicuro? Non doveva essere testato? >> chiese riferendosi al doppio S.
<< E lo è stato, ma alcuni tentativi di hackeraggio del nostro sistema mi hanno dimostrato che non potevamo correre ulteriori rischi. Parli con i suoi superiori e tra due giorni la manderò a prendere, le consiglio monsieur Hill di cambiare hotel, per quanto bello il Crillon è un luogo molto noto e un americano come lei … si riconosce >> rispose l’altro, Blaine era quasi sicuro di poterlo sentire.
<< Comprendo le sue preoccupazioni, dunque la mia offerta è risultata la migliore? >> domandò, quella era un’asta e forse aveva appena vinto, ignorava cosa avesse promesso Cooper oltre ai soldi ma si sentiva euforico in quell’istante.
<< La sua offerta … è risultata migliore di quel che credevamo tutti noi, a presto monsieur Hill >> fu la semplice risposta dell’altro prima di riagganciare, in sottofondo Blaine distinse i rumori del traffico, Sebastian doveva essere ancora a Parigi pensò.
<< Rachel, entro due giorni devi riuscire a farcela, senza che si accorgano >> disse dopo aver appoggiato il telefono.
<< Non possono essersi accorti, è un bluff ma abbiamo un’opportunità >> gli fece notare Kurt, quasi non si era accorto di come l’altro avesse lentamente fatto scivolare la sua mano lungo il suo braccio fino al polso. Kurt gli piaceva, inutile negarlo e credeva che anche l’altro se ne fosse accorto ma il castano restava impenetrabile, era sicuro che l’altro in qualche maniera lo contraccambiasse, forse aspettava la fine di tutto quello, forse aveva paura dei legami o temeva di non tornare, doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa si disse per l’ennesima volta da quando tutto quello era cominciato.

<< Non era … credo sospetti qualcosa anche se non posso esserne certo >> ammise Blaine, forse stava diventando paranoico.
<< In tutto questo c’è qualcosa che non mi torna: come faceva a sapere che Jeff Sterling era un informatore? È una domanda retorica perché voi due siete troppo impegnati ad ignorare i segnali che vi state reciprocamente lanciando ma dobbiamo riflettere su questo: come conosceva l’identità del suo informatore e come facesse ad essere sicuro che lo fosse realmente >> disse Rachel prima di salutarli con la mano e lasciare la stanza.
<< Thad … devo chiamare Thad, o meglio chiamare la sede di Lione dell’Interpol e farmi dare il suo numero, se Jeff Sterling era davvero un informatore allora Thad dovrebbe saperlo >> dichiarò Kurt prima di prendere un secondo telefono.
<< A meno che Thad non sapesse che Jeff fosse il suo informatore, potrebbero non essersi mai visti, o aver comunicato tramite una falsa identità >> gli fece notare Blaine.
<< Tu vedi troppi film di spionaggio Anderson. È probabile che non si siano mai visti ma Thad dovrebbe sapere chi fosse la sua talpa, al massimo farà una telefonata e lo saprà >> dichiarò Kurt prima di comporre un numero mentre Blaine si rilassava sul letto, le ultime parole di Rachel erano … se persino lei se n’era accorta allora doveva essere vero, eppure era stato discreto.

 

***


Quando aveva ricevuto quella chiamata dai suoi superiori Thad Harwood si era sentito morire.
All’inizio aveva pensato che lo chiamassero perché aveva perso le tracce di Santana Lopez all’Operà ma chiamavano a causa di un loro informatore. Aveva incontrato Jeff Sterling solamente la sera del ricevimento di Smythe, l’altro si era limitato ad un cenno con la testa e poi gli aveva lasciato nelle tasche del suo smoking una chiavetta USB che lui aveva visionato al suo ritorno. Lì dentro c’era tutto, tutte le prove degli inganni di Nick Duval, dai brogli elettorali alla collaborazione con Santana Lopez, i due avevano collaborato spesso, e questo lo sapeva, ma ora sapeva dove si incontravano: New Orleans sulla rue Royale, era in piena vista che il senatore e la signora della droga si incontravano per i loro affari. Aveva inviato tutto e aveva fatto una copia per sé stesso, poi aveva consegnato la chiavetta USB vuota a Jeff Sterling la sera stessa dell’opera, un lavoro pulito si era detto.
In quanto a quella sera … si era fatto rimorchiare da Sebastian Smythe e avevano passato la notte nel suo albergo, ancora ricordava come l’altro lo avesse baciato e toccato, persino in taxi era stato incapace di tenere a freno le mani e lui non aveva avuto la forza di opporsi; nella sua stanza d’albergo si era limitato a distendersi sul letto e fargli cenno di raggiungerlo. Lo aveva baciato, aveva sfiorato quel corpo così diverso dal suo e poi lo aveva sentito, non era tipo da sesso occasionale ma … in quel momento l’unica cosa che desiderava era che non finisse mai, aveva così bisogno di sentire qualcosa.
La mattina dopo si era sentito così bene, il tempo di andare ad avvisare che quel giorno preferiva la colazione a letto e l’altro era scomparso, l’unico ricordo di quella notte era stato un foglietto attaccato allo specchio del bagno con un numero. Non aveva bisogno di distrazioni sentimentali in quel momento, anche se le avrebbe volute, e forse Sebastian prima o poi lo avrebbe richiamato si era detto prima di mettere il numero nel portafoglio, era una follia ma aveva bisogno di distrazioni.
E la sera stessa l’altro lo aveva richiamato e come un idiota lui aveva accettato un secondo incontro. Sapeva bene che l’altro voleva solo sesso e niente sentimento ma fino alla fine di quella storia se lo saprebbe fatto andare bene, poi … poi.

<< Tutto bene? >> gli chiese nel vederlo chiudere con irritazione il cellulare, dargli appuntamento nella hall dell’hotel era stata una mossa disperata e saggia allo stesso tempo, aveva bisogno di ristabilire le distanze e soprattutto non fargli sapere che stava indagando su qualcuno che l’altro conosceva.
<< Piccoli problemi, niente che non possa risolvere, certa gente si fa degli assurdi film mentali, solamente perché abbiamo scopato tre volte non vuol dire che ora siamo una coppia … l’averti fatto un pompino non ti autorizza a voler sapere dove mi trovi ad ogni ora del giorno e della notte. Dimmi che non credi alla monogamia, se fosse così … meglio finirla qui perché finirei per farti del male, se non te ne ho già fatto >> gli rispose l’altro. Dunque … dunque si vedeva con qualcuno ma almeno era abbastanza sincero da dirglielo a cuore aperto, o forse si trattava di un ex pensò Thad, ora doveva rispondere, peccato che non sapesse cosa volesse esattamente.
<< Io … sono sempre stato monogamo ma … ammetto che … ieri notte … è stato fantastico e non voglio che finisca, solo … non propormi cose a tre, scambi di coppia o di guardare, non sono quel tipo >> rispose sinceramente e sperando che l’altro capisse.
<< Non te lo chiedo, sai Thad … tu mi sei stato molto utile >> gli rispose Sebastian, praticamente le loro labbra si potevano quasi toccare pensò Thad con un brivido prima di allungarsi, le labbra di Sebastian si aprirono dolcemente, come se l’altro avesse atteso solo una sua iniziativa.
<< … Al ristorante dell’albergo fanno cucina continentale >> rispose quando si separarono, aveva il fiato grosso e sentiva dei brividi per la schiena, sapeva che se ne sarebbe pentito ma era da troppo tempo che non riceva attenzioni simili e il suo corpo stava reagendo anche troppo.

<< Eccellente, preferisco il servizio in camera ma questa volta andrà bene >> replicò l’altro prima di alzarsi e fargli cenno di seguirlo, c’era qualcosa a cui doveva pensare si disse Thad ma in quegli istanti aveva la testa piacevolmente leggera. Era come se avesse dimenticato un dettaglio importante che riguardava il caso ma non sapeva quale fosse e in quel momento non voleva nemmeno saperlo, voleva solo concentrarsi sull’altro, sulla sua voce, su i suoi occhi, sulle sue labbra, sul corpo e voleva perdersi in quello, si meritava qualche minuto di piacere dopo tutto quello che aveva fatto.




Ditemi che avete capito come le informazioni su Jeff sono venute fuori, ammetto che è stata una carognata ma era l'unica cosa credibile. Ci stiamo avvicinando sia allo scontro che alla rivelazione, per ora poco da dichiarare. " non propormi cose a tre, scambi di coppia o di guardare " ... questa è un'autocitazione ad una mia precedente long fic, " It's Okay When it's in a 3-way " , una hunthadastian molto particolare
   
 
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