Mi giro lentamente.
E vorrei mai non averlo fatto, davvero.
Perché quello che vedo è perfetto.
La prima cosa che vedo sono i suoi denti bianchissimi circondati da due labbra sorridenti e belle.
Tremendamente belle.
Rimango a fissarle per ore, o minuti, o secondi. Non lo so.
Dio Karev, non fare l’idiota