Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Darky_eyes    15/10/2016    1 recensioni
Orbis è un mondo antico, che rischia di essere distrutto da forze oscure comandate dalla perfida regina Axona, può essere salvato solo dal potere della pietra di Lux risiedente in medaglione. il suo potere può esere usato solo dalla prescelta. Abigail Black è il suo nome, diciannovenne di Miami ignara delle sue vere origini, ma non sarà sola in questa avventura nel suo cammino incotrerà amici, nemici e forse anche qualcosa di più. Riuscira la nostra Abigail a salvare Orbis? per scoprirlo basta entrare.
Premetto che questa è la mia prima storia in generale, quindi sono accette critiche e commenti e che altro dire ci si vede dentro.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
                                                  

 
Capitolo 5: Si parte ...

Buio, è tutto buio, sento la testa pulsare ma anche delle voci, riconosco i miei genitori ma c’è anche qualcun altro, ma dalla voce non mi è familiare. Provo ad aprire gli occhi e vengo colpita dai raggi del sole così li richiudo e provo di nuovo ad aprirli, all’ inizio vedo solo delle sagome sfuocate ma poco a poco cominciano a prendere forma, vedo i miei genitori che stanno parlando con un ragazzo, è giovane di sicuro non avrà più di 23 anni biondo, pelle chiara, alto e sinceramente ha davvero un bel fisico ma la cosa che mi ha colpito di più sono i suoi occhi, quello a destra è azzurro mentre quello a sinistra è verde chiaro proprio come quelli del mio sogno!, visto che non si sono accorti che mi sono svegliata mi schiarisco la voce e in quel momento tre paia di occhi vengono puntati su di me:

< Oh finalmente ti sei svegliata ci siamo preoccupati da morire >

< M-mamma ma cosa è successo?> cerco di alzarmi dal letto ma un dolore lancinante ai muscoli mi fa ricadere sul letto.

< Stai buona sei ancora debole ecco bevi questo > mia madre mi passa una tazza con del the caldo, lo prendo e ne bevo un sorso, intanto riformulo la mia domanda

< Che cosa è successo? > e questa volta a rispondermi è mio padre

< Tu cosa ti ricordi ? > 

< Mi ricordo un vicolo e un uomo strano poi una forte luce dorata e-e poi il buio> mi ricordo ben poco di ieri notte, poi un ‘altra domanda si fa spazio nella mia mente:

< Mm scusa ma tu chi saresti ? > dico al ragazzo biondo.
Rimane sorpreso dalla mia domanda, probabilmente non se l’ ha aspettava, ma si riprende subito e mi risponde:

< Sono Aiden >

< È lui che ti ha riportato a casa >

< A beh grazie >

< Figurati Abbigail>
Sono sorpresa che conosca il mio nome, ma probabilmente glielo avranno detto i miei, ma sento che mi stanno nascondendo qualcosa e in un lampo mi tornano in mente le parole di quell’uomo:

< Aspettate un secondo quel tizio ha detto qualcosa a proposito di una signora, l’ ha chiamata l’ unica vera regina qualcosa del genere e aveva del fumo nero che usciva dalle mani, non è che ho sbattuto la testa e ho immaginato tutto ? >

< Purtroppo no tesoro è tutto vero > dice mia madre con tono serio

< Quel bastardo di Egor e pensare che una volta era dalla nostra parte, menomale che c’eri tu Aiden altrimenti non oso immaginare cosa sarebbe successo > posso sentire la rabbia trattenuta nel tono di mio padre. Per la prima volta a prendere la parola è il ragazzo che di nome Aiden. 

< Ha fatto tutto da sola Damon, appena ho sentito la presenza di Egor ed Abbigail nel vicolo mi sono diretto subito lì, ma appena sono arrivato lei era svenuta e lui a terra semi-incosciente ed è sparito appena mi ha visto, così ho preso Abbigail in braccio e l’ho portata qui >

Aspetta un secondo Damon DAMON !  nessuno chiama mio padre per nome almeno nessuno sconosciuto e anche il suo racconto per quanto strano possa essere rispecchia esattamente quello che ricordo.

< Aspetta ma voi vi conoscete? >

< Beh tesoro si anche se l’ultima volta che abbiamo visto Aiden aveva 4 anni >

< Papà volete smettere di fare i misteriosi e di spiegarmi una buona volta che diavolo e successo e chi era quel tizio? > Sto cominciando ad irritarmi sul serio.

< Tesoro ricordi quello che io e tuo padre ti abbiamo detto l’altra sera, beh è la verità l’ uomo che ti ha attaccata viene da Orbis, così come Aiden e la “vera regina” di cui parlava Egor> dice con disprezzo mia madre < è la minaccia di cui ti abbiamo parlato lei vuole governare su entrambi i mondi ma per farlo ha bisogno della pietra di Lux, che tu porti al collo, ma la pietra ha deciso di concedere il suo potere a te così che tu possa fermarla>
Nonostante questa storia mi risulti ancora inverosimile, gli eventi recentementi avvenuti mi stanno facendo cambiare idea

< Ok quindi io cosa dovrei fare? Se non ho capito male ieri sera ho usato quei poteri ma sono svenuta subito>

< Beh a questo ci penseranno Aiden e gli altri e, a proposito di questo io e tua madre pensiamo che sia meglio che tu vada ad Orbis così che possano aiutarti a sviluppare e controllare i poteri > dice mio padre e posso notare una certa nota di tristezza negli occhi, anche se tutta questa storia e l’idea di andare in un posto sconosciuto insieme ad un perfetto estraneo mi spaventa un pochino, mi fido dei miei genitori e sinceramente tutto ciò che sta succedendo mi affascina, magie, pietre magiche, regni nascosti, tutto quello che ho sempre sognato.

< Ok quando bisogna partire? >  a rispondere alla mia domanda è il ragazzo:

< Oggi appena ti sarai ripresa completamente, direi che sia la cosa migliore>

< Sono d’accordo anche io, vieni tesoro ti accompagno in camera, ora ti fai un bel bagno caldo e vedrai che ti riprenderai in un attimo>. Mi  alzo dal divano aiutata da mia madre e mi accompagna fino in camera mia, io mi dirigo in bagno a farmi una doccia calda mentre lei si siede sul mio letto ad aspettarmi.
Una volta uscita dalla doccia asciugo i capelli e li lego in una coda alta indosso l’ accappatoio e torno in camera, appena mia madre mi sente uscire dal bagno punta i suoi occhi su di me e mi sorride.

< Abbi vieni ti aiuto a prendere le cose che ti serviranno quando sarai via> si avvicina al mio armadio e ne tira fuori un vecchio borsone di tessuto nero

< mamma non credi che sia un po’ troppo piccolo, non so quanto starò via però non penso che ci staranno molte cosi lì dentro> dico dubbiosa e ricevo in risposta da lei solo un sorrisetto sghembo,

< non preoccuparti, questo borsone era mio me lo diede tua nonna quando avevo più o meno la tua età è speciale, puoi metterci dentro tutti i vestiti che ti servono senza che diventi troppo pesanti>

< Wow ma è fichissimo!>

< Vieni a darmi una mano > dice facendomi l’ occhiolino, così cominciamo a infilare nel borsone la biancheria, magliette, pantaloni, leggins, infilo anche un paio di scarpe da ginnastica, quando credo di aver finito mia madre esce dalla stanza dicendomi di aspettarla lì, poco dopo ritorna con in mano un libro con la copertina in cuoio scarlatto.

< Ecco porta anche questo con te, so quanto ti piace disegnare e ho pensato che questo ti sarebbe piaciuto>

< Mamma grazie è-è bellissimo> dico prendendo in mano il libro, che in realtà è un diario e ne accarezzo i bordi, lo poggio sul letto e abbraccio forte mia madre e agli angoli dei miei occhi si cominciano a formare delle lacrime che asciugo appena ci separiamo.

< Su piccola, ora vestiti, io ti aspetto di sotto>, detto questo esce dalla camera dirigendosi al piano di sotto, intanto indosso l’intimo e infilo un paio di pantaloni lunghi neri a vita alta, una canotta grigia poco più lunga dietro e con sopra stampato un teschio bianco e indosso il mio inseparabile giubbotto di pelle nero, metto il diario nella borsa, prendo il borsone – wow è davvero leggero – e raggiungo gli altri di sotto. Sono tutti e tre in soggiorno a parlare e anche se cercavano di nasconderlo si vede lontano un miglio che i miei genitori sono preoccupati, mi avvicino a loro

< Eccoti, forza è ora di andare, mi raccomando fate attenzione entrambi > dice mio padre mettendo una mano sulla mia spalla e una su quella di Aiden

< Aspetta ma come faremo ad arrivare dove dobbiamo andare ? > di certo non ci saremmo arrivati in macchina o con qualche altro mezzo di trasporto,

< Non preoccuparti ci penso io > e Aiden tira fuori dalla tasca dei pantaloni una piccola sfera di vetro e mi fa cenno di avvicinarmi

< Vieni afferrala e non lasciarla fino a quando non te lo dico io ok? >. Mi guarda negli occhi, devo ammettere che ora mi sento più tranquilla, gli faccio si con la testa e veniamo avvolti da una luce bianca proveniente dalla sferetta.
          

Angolo di Darky
Hey ciaoo a tutti dopo tanto eccomi qua con il sesto capitolo, il viaggio di Abbi è appena cominciato e chissà cosa succederà. Ringrazio chi legge la storia chi la recenscisce, o l' ha messa tra le seguite o tra le preferite.

P.s. Probabilmente comincerò ad aggiornare il terzo sabato di ogni mese, salvo imprevisti, fatemi notare eventuali erreori grammaticali e lasciate delle recensioni perfavore, alla prossima. CIAOOO :-)






 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Darky_eyes