Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: Gy_98    16/10/2016    0 recensioni
Per sfuggire ad un matrimonio impostole dal padre, Kenna Ferguson scappa di casa. Sola, senza un soldo in tasca e accompagnata solo dalla sua straordinaria bellezza, si imbatte in un gruppo di fuorilegge, decisi ad approfittare di lei. Sarà Devlin Elliot, soldato ferito nell'orgoglio da un'antica ingiustizia, a salvarle la vita. Venuto a conoscenza della cospicua somma di denaro che il padre di Kenna, Richard Ferguson, ha offerto in cambio del ritrovamento della figlia, Devlin decide di riportare Kenna alla sua famiglia, nonostante lei si ostini a dissuaderlo dall'impresa. Ma il viaggio è lungo, irto di imprevisti, e, lentamente, fra i due divampa un'attrazione sconvolgente, che complica la situazione. Perché a questo punto, Devlin non vorrebbe separarsi da lei. Ma vecchi nemici del passato, uniti a quelli del presente, minacciano il loro amore, costringendoli a compiere una scelta che cambierà le loro vite per sempre.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789), Periodo Tudor/Inghilterra
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Inghilterra, 1831 «Non lascerai questa stanza finché non te lo dirò io.»   Il sibilo glaciale di Richard Ferguson, quarto conte di Witherspoon, inchiodò la figlia al pavimento. Nonostante Kenna Ferguson non fosse mai stata troppo incline a farsi piegare, da nessuno, dal tono di suo padre capì che sarebbe stato meglio non sfidare troppo la sorte. Strinse le dita intorpidite dal freddo sulla stoffa della poltrona, deglutendo nervosamente. Lo studio di suo padre era un locale gelido, specialmente nei mesi invernali, ma anche ora che la primavera era arrivata le temperature non avevano accennato ad aumentare, e un brivido di freddo le percorse rapido la spina dorsale.  «Non ho intenzione di sposare quell'uomo, padre» ribadì per l'ennesima volta da che aveva aperto gli occhi quella mattina. Sollevò il mento. «Ve l'ho già detto.» La mano del conte si bloccò a mezz'aria, le dita strette intorno alla penna d'oca. L'inchiostro gocciolò copiosamente sulla carta stesa sulla superficie del tavolo, ma nessuno dei due sembrò notarlo.  «A quanto pare la questione non ti è abbastanza chiara» obiettò con voce rigida. -Tu farai ciò che io dico» continuò, senza degnarla del minimo sguardo. «Lo farai per il bene di questa famiglia, ma soprattutto per il tuo bene.» «Il mio bene?» sbottò Kenna, infervorandosi. «È assurdo! Volete costringermi a sposare un uomo che non ho mai visto in vita mia, per giunta talmente più vecchio di me che potrebbe essere mio padre, un uomo che non amo e non amerò mai, e non vi importa minimamente di quale sarà il mio futuro. Tutto questo solo perché la vostra sete di potere vi sta accecando e bramate terre che non necessitate! Perciò non parlate del mio bene, padre. Si tratta unicamente del vostro. L'unica cosa che vi sia mai interessata.»   Richard abbassò la mano talmente rapidamente che la penna cadde sul foglio con un tonfo netto. Kenna era troppo arrabbiata per riflettere su quanto le sue parole avrebbero influito sulla reazione del padre. «Amore»ghignò l'uomo con disprezzo -parli di amore. Ma che cosa ne sai tu, dell'amore? Sei solo una ragazzina screanzata e immatura che pensa di conoscere ogni cosa quando è tutto il contrario. Non hai la minima idea di quello che c'è là fuori! L'amore non esiste, mi hai sentito? E non ti permetterò di mandare a monte i miei piani per seguire il tuo stupido sogno. Sposerai Edward BlackWood e sarò io stesso a trascinarti all'altare, se sarà necessario. È la mia ultima parola.» «E la mia, di parola, non conta nulla?» replicò lei in un soffio. Il sangue le pulsava nella testa, impedendole di pensare con sufficiente lucidità, e le mani le dolevano nello sforzo di stringere la stoffa della sedia.  «Fondamentalmente» rispose suo padre con noncuranza «No.» Kenna avvertì il peso delle lacrime, come centinaia di lame invisibili che pungevano il retro dei suoi occhi, nel tentativo di far fuoriuscire il pianto. Avvertì il proprio sguardo inumidirsi e il battito rapido del cuore contro lo sterno. «Padre» mormorò avvicinandosi allo scrittoio, dove Richard era ancora chino su quelle dannate carte che avrebbero determinato la sua rovina. «Vi imploro. Guardatemi negli occhi.» Forse, pensò, se lui avesse sollevato la testa e l'avesse guardata, se si fosse sforzato di capirla, Kenna avrebbe cercato di scrutare nei suoi occhi chiari, così diversi dai suoi, cercato di trovare quel poco di compassione che era sicura fosse rimasta nel padre. Ma l'uomo continuò a far scorrere la penna sulla carta, intingendola di tanto in tanto nel calamaio. Kenna seguì con lo sguardo il percorso dell'inchiostro sul giallo opaco del foglio, e vide, con terribile realtà, come sarebbe stata la sua vita dal momento in cui avesse sposato Edward BlackWood. L'angoscia l'assalì, mozzandole il fiato. Ma era consapevole, sopra ogni cosa, che suo padre non avrebbe rivalutato la sua decisione. «Esci di qui, figlia.»   Non sollevò lo sguardo dal tavolo. Mai. Nemmeno una volta. Kenna venne investita da quella freddezza e fu un colpo talmente brusco e potente da toglierle il respiro. Senza dire una parola, accompagnata dalle lacrime, si voltò avviandosi a passi incerti verso la porta. Rivolse un ultimo sguardo di supplica al padre, ma la sua testa era ancora china, la sua mano scorreva ancora sulla carta. Avvertì un groppo chiuderle la gola, e una rete ingarbugliata di parole bloccate nella bocca. Ma il senso di sconfitta, il pianto, la delusione vinsero sul bisogno di urlare. Kenna non ebbe la forza di dire nulla. E nel lasciare la stanza, le spalle incurvate e il petto in fiamme, non si accorse delle lacrime che zampillarono sul prezioso tappeto rosso rubino, inzuppandolo come avrebbe fatto una cascata di sangue.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Gy_98