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Autore: Kilar_BlueMoon    16/10/2016    2 recensioni
Instagram: @aetarnalumen
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❝Eevee Armor, arrogante, orgogliosa e sicura di se, tende sempre ad avere la meglio rispetto agli altri, ma questo fino a quando non farà la conoscenza di colui che la farà cambiare.
Colui che le terrà testa.
Colui che sfiderà l'impossibile.
Colui che viene da un mondo parallelo.
Colui che nasconde un grande segreto.
Riuscirà Eevee a scoprire quale verità nasconde?❞
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Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eevee
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Anime, Manga
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CAPITOLO 10
 
Al mio risveglio, la situazione non era delle migliori. 
Mi ritrovai sdraiata in una stanza di pochi metri quadrati: pareti bianche, sporche, con qualche scritta realizzata col sangue, tra cui "Help me!" o tanti "No" sparsi. Erano raccapriccianti. 
Le zampe tremarono alla vista del sangue. Il cuore ricominciò a battere all'impazzata. 
 
Più che stanza, era una cella. Probabilmente all'interno di queste ci rinchiudevano i più matti. 
Perciò io sono adatta. 
Mi dissi e per un secondo mi venne da ridere, ma a dirla tutta non c'era molto che facesse ridere lì. 
In più la testa mi faceva molto male, in entrambi i sensi, mi avevano buttata nella cella come un sacco della spazzatura a quanto pare. 
Mi sentivo fin troppo stordita. 
Alzandomi, sentii girarmi le pareti attorno, avevo le vertigini e traballavo, ma nonostante questo decisi comunque di non rimanere chiusa là dentro. 
Pochi passi ed ero di fronte alla porta: grigia scura, con qualche macchia di sangue e la maniglia arrugginita. 
Tirai la fredda maniglia e per qualche strano motivo la serratura era aperta, non dovetti forzarla molto seppur vecchia. 
Per l'ennesima volta mi pentii della mia scelta, quasi quasi era meglio se rimanevo in quella cella. 
 
Uscita, richiusi la porta alle mie spalle. 
Non vedevo proprio l'ora di assistere all'inferno e non credo neanche di aver avuto così tanta paura fino a quel momento. 
Nessun tipo di riscaldamento, si gelava. 
Non riuscii a capire esattamente dove mi trovassi rispetto a quando vidi l'edificio dall'esterno, ma, immaginavo che non avrei trovato molto facilmente un'uscita. 
Insomma, avrei passato tutta la notte lì.
Feci un grosso respiro e iniziai a guardarmi attorno cercando di capire da dove iniziare la ricerca dell'uscita, ma, all'improvviso qualcosa mi bloccò, ricordandomi di colui che magari, dovevo ritrovare. 
La colpa era tutta sua. 
Se non fosse stato per la sua testardaggine e il suo egoismo a quest'ora probabilmente sarei a letto. 
Mi resi conto che forse, era inutile prendersela con Zorua ormai. Nemmeno lui poteva prevedere una cosa del genere, ma,  il modo in cui aveva capito che c'era qualcuno dietro di noi mi lasciò piena di dubbi. 
Zorua li aveva già incontrati in passato? 
Forse, quel mondo di cui mi parlò settimane prima? 
Rimasi dell'idea che pian piano la sua memoria stava tornando, molto lentamente. 
Dopo altre piccole riflessioni ripresi la ricerca. 
C'erano delle scale in fondo al piano, una che portava al piano successivo, l'altra invece, al piano inferiore. 
Già ero di fronte ad una scelta. 
Deglutii e prima di arrivare alle scale guardai attraverso la finestrella sulla porta delle altre celle, solo per curiosità. 
Ma, la curiosità mica uccide? 
Le altre celle mostravano cose davvero poco rassicuranti. 
Alcuni pokemon svenuti, pieni di lividi e graffi, palese pensare che se li fossero fatti da soli. Dopotutto, era un centro psichiatrico. 
Molte malattie mentali possono portare la vittima a vedere cose che non esistono e a farsi del male da sola.
Deve essere orribile vivere di continue allucinazioni, io non ci riuscirei. 
Adesso però, questo è un manicomio abbandonato. 
Qui tutti fanno come gli pare e piace. 
Arrivai alle scale dopo qualche altro minuto. 
Non sapevo proprio che fare. Quale scala dovevo prendere? Non sapevo neppure a quale piano mi trovassi. 
Ma nel mentre che riflettevo su quale scelta dovessi fare, in un istante sentii qualcosa spingermi, facendomi di conseguenza scivolare sui gradini. 
 
 
[Zorua]  
 
Riuscii a trovare il modo di entrare. 
Trovai una scala sul retro, che mi portò ad una finestra, ma, appena entrato, mi venne subito voglia di uscire.
Anzi, da quando riuscii a liberarmi mi venne voglia di scappare, tornare a casa, però, Eevee era qui dentro. 
Chissà cosa le era successo. 
Evitai di pensare a cose troppo tragiche e uscii dalla stanza in cui mi trovavo. 
Il corridoio era lungo e stretto: le pareti sporche, con tracce di sangue, il che mi inquietò parecchio. 
Ma sono sicuro di essere in un centro per aiutare i malati?  
Okay che è diventato abbandonato, ma, è di un inquietante. 
Pensai. 
D'improvviso con la coda dell'occhio notai una porta in fondo al corridoio: scura.
Sapevo che non ci sarei dovuto andare, ma lo feci lo stesso, tanto, una stanza valeva l'altra. 
Pian piano aprii quella porta. 
Feci qualche passo all'interno, e la luce del corridoio sparì completamente. 
La finestra aiutava ben poco, riuscivo a malapena a vedere le mie zampe. 
Cercai di andare ad olfatto, ma neanche quello riuscì molto ad aiutarmi: si sentiva puzza di morto. 
Scossi un po' la testa, decidendo di uscire. 
Ritrovai la porta, ma, non si apriva. 
L'avevo socchiusa.
Non chiusa. 
Qualcosa mi diceva che sarebbe finita male. 
Cercai in tutti i modi di forzarla.
-APRITI!-
Tutto inutile. 
Qualcuno l'aveva chiusa a chiave. 
Iniziai a tremare. 
Mi girai e mi sedetti, mi corse un brivido sulla schiena non appena alzai la testa. 
Una presenza si avvicinò a me, abbassai le orecchie non sapendo minimamente cosa fare. 
Volevo scappare, non ero solo in quella stanza. 
Qualcuno mi afferrò per il collo e strinse la presa. 
Ansimai leggermente, tossendo e agitandomi cercando di tornare a terra. 
Era una figura alta, ma non riuscivo bene a capire di quale pokemon si trattasse. 
L'unica cosa certa era che non aveva buone intenzioni. 
-Lasciami!- cercai di urlare, ma lui sghignazzando, mi mise più in alto, ero come un giocattolo. 
Avevo la coda tra le zampe. 
Il ricordo di quel momento, è la cosa più orribile. 
Non potevo fare assolutamente nulla, la presa era forte, voleva strozzarmi. 
O meglio, era quello che pensavo io. 
Accadde in un decimo di secondo. 
Non credo di aver mai più provato un dolore simile. 
Mai. 
Una lama che mi distrusse l'occhio destro. 
Un taglio netto, che si sovrapponeva al taglio sulla guancia di prima. 
Urlai come mai avevo fatto, sofferente e disperato, con le lacrime che mi scendevano da un occhio e il sangue dall'altro. 
Mi scaraventò a terra e con un calcio distrusse la serratura, correndo via. 
Mi trascinai nell'angolo, con una zampa sull'occhio, che nel mentre si sporcava del mio sangue. 
Qualche luce penetrò nella stanza, riuscendo a farmi vedere l'orrore, avevo già perso tanto. 
Singhiozzavo. 
Neanche 20 minuti prima ero sulle 4 zampe, con solo qualche graffio e livido. 
L'odore del sangue poi, non aiutò per niente, anzi, mi vece solamente sporgere un po' più avanti il muso per vomitare. 
Sono sempre stato molto debole di stomaco, certe cose non riesco proprio a reggerle, mangiavo poco anche per questo e quando finalmente riuscii a fermarmi, chiusi gli occhi abbassando la testa, respirando profondamente, sempre tremando, dopodichè deglutii e mi spostai un po'. 
Stavo meglio di stomaco, ma non di tutto il resto del mio corpo. 
-Ee...vee...- 
In tutto quello, non mi ero mai scordato di Lei. 
Dovevo ritrovarla. 
Avevo solo bisogno di riprendermi un attimo dallo shock. 
Da quell'evento, mi resi conto di quanto stessi diventando forte. 
Pensavo al mio obiettivo anche se ero mezzo morto. 
O forse, era solo il pensiero di Eevee che mi rendeva forte.
 
   
 
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