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Autore: vampirosolitario91    10/05/2009    5 recensioni
Questa storia parla di una ragazza che ama leggere, soprattutto libri sui vampiri.
E se un giorno ne incontrasse uno?
Vi ha incuriositi?
Varie coppie SasuSaku NaruHina e altre...
Beh leggete e commentate...
Baci Vampy
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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21- rimorsi Salve!
Nello scorso capitolo sono successe un po' di cose, la nostre dolce Sakura è stata rapita da quel cattivone di Itachi XD
Dopo questo capitolo mi fermerò per un po', non so quando ritornerò ad aggiornare, spero mi aspetterete.
Un bacio a: Carolavale - Yunie the Black Angel - Misa_chan - Gryffindor_ery - Aizyoo no tensi - Angel23 - Liyen - Sasusaku11 - Sakuchan_94




*°* 21° Capitolo - Rimorsi *°*


Sasuke era ancora inginocchiato con affianco Naruto, che cercava di calmarlo mettendogli una mano sulla spalla.

<< DANNAZIONE!!! >> urlò il moro, tirando un pugno al pavimento che al contatto andò in mille pezzi.

<< calmati >>

<< COME POSSO CALMARMI, NARUTO >>

L’amico non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo, intanto gli invitati accorsero in mucchio a vedere cosa fosse successo.
Si misero in cerchio attorno a loro, vedendo la situazione il biondo, prese l’amico per un braccio trascinandolo fuori, lontano dagli sguardi curiosi.
Gli amici li avevano seguiti di nascosto, si misero dietro un grande cespuglio ad ascoltarli.
I due non si erano accorti di nulla

<< LO SAPEVO, LO SAPEVO CHE SAREBBE SUCCESSO, E’ TUTTA COLPA MIA.. >> iniziò ad urlare Sasuke

<< non è colpa tua Sas.. >> ma il biondo non fece in tempo a finire la frase che l’amico lo aggredì

<< COME PUOI DIRE QUESTO! LO SAPEVI ANCHE TU CHE PRIMA O POI SAREBBE ACCADUTO >>

<< m-ma.. >>

<< DOVEVAMO CAPIRLO DA QUEGLI OMICIDI , DOVEVAMO ANDARCENE E TUTTO QUESTO NON SAREBBE SUCCESSO, NON SAREBBE SUCCESSO NIENTE A SAKURA.. >> continuò, ma man mano che urlava, il suo tono si abbassava sempre di più.

Cadde ancora una volta in ginocchio sul pavimento.

<< ti prometto Sasuke che la ritroveremo, forza >> disse Naruto

Lo aiutò ad alzarsi, gli altri che avevano assistito alla scena erano scioccati, Shikamaru e Choji cercavano di trattenere Ino, che era diventata una furia e lo stesso facevano Ten Ten e Neji con Kiba.
Alla fine i due riuscirono a togliersi i loro amici di dosso e andarono incontro ai due come due matti urlanti.
I due ragazzi li videro solo ora, anche gli altri erano usciti dal nascondiglio e si stavano dirigendo nella loro direzione ma calmi.

<< COSA DIAVOLO E’ SUCCESSO A SAKURA? >> chiesero sbraitando la bionda e il castano

<< non sono affari vostri >> rispose freddamente Sasuke guardandoli negl’occhi

<< NON SONO AFFARI NOSTRI? CON CHI CREDI DI PARLARE UCHIHA? >> domandò Kiba, aggredendolo

<< non osare toccarmi >> rispose il moro togliendosi di dosso le sue mani

<< voglio sapere cos’è successo a Sakura!!>>

<< non immischiarti >>

<< certo che m’immischio, è mia amica, dimmi dov’è oppure.. >> disse minacciandolo

<< oppure cosa? Mi picchierai o altro? Provaci, ma non penso che funzioni con me >> disse in un ghigno

Kiba accecato dalla rabbia gli tirò un pugno.
Il moro non si mosse neanche quando il pugnò lo colpì, non si fece nulla, al contrario dell’altro, che sentì le ossa frantumarsi.
Subito ritirò la mano per il dolore, gli occhi di Sasuke erano cambiati, da neri erano passati a rossi, rosso sangue.
Lui e gli altri lo guardarono stupefatti e impauriti

<< cosa diavolo sei? >> chiese Kiba

<< fai ancora domande? >> domandò l’altro arrabbiato

A calmare la situazione ci pensò Naruto, che si mise in mezzo, prendendo Sasuke per le spalle

<< ti vuoi calmare, loro non centrano niente.. >> disse il biondo, facendo mutare anche lui i suoi occhi, da quell’azzurro d’estate a rosso.

<< c-che diav-diavolo siete>> chiesero di nuovo gli altri

Naruto si girò guardandoli, era arrivato il momento di svelare le loro vere identità

<< a questo punto, dobbiamo dirgli la verità >> disse il biondo al moro

Dopo essersi calmato, acconsentì

<< cerchiamo un posto tranquillo >>

Gli altri erano ancora sotto shock, specialmente Hinata che quasi svenne, tra le braccia di suo cugino, Ino si riprese e andò in casa, annunciando che la festa era finita, anche se controvoglia gli ospiti se ne andarono lasciando la casa libera.
Uno dopo l’altro entrarono in casa e andarono verso il salotto, i due si accomodarono su un divano e gli amici su quello davanti.
Calò il silenzio quando Kiba si fece coraggio e parlò

<< possiamo sapere ora cosa diavolo siete? >>

<< vampiri >> rispose Sasuke

<< non ho voglia di scherzare >>

<< ti pare che io stia scherzando Inuzuka? >> chiese gelido

<< dimostratelo, fate qualcosa che riescono a fare solo i vampiri >>

<< speri che mi trasformi in un pipistrello, in un lupo? Vuoi una dimostrazione, ok l’avrai>>

Sasuke si alzò in piedi, ma Naruto intuendo le sue intenzioni lo fermò

<< accidenti calmati, loro non centrano nulla, vai a chiamare Kakashi, ci servirà il suo aiuto >>

<< cosa centra Kakashi? >> chiese Ino

Senza dire nulla, Sasuke uscì come un lampo dalla casa, non prendendo la porta, ma saltando dal balcone.
Gli altri video solo una scia scura andare verso il terrazzo, uscirono anche loro e videro il moro giù, senza un graffio che riprendeva la corsa.

<< spero che questo vi sia sufficiente >> chiese il biondo << se volete sedervi, vi spiegherò tutto >>

Fecero così come gli era stato detto, così il biondo iniziò il racconto.
Finito i ragazzi restarono senza parole, Naruto uscì su terrazzo, dove poco prima era sparita Sakura e Sasuke aveva tirato un pugno.
La piccola Hinata, durante il racconto era stata in silenzio non distogliendo mai lo sguardo da quei bellissimi occhi azzurri che poco prima erano diventati rossi. Lo raggiunse fuori.
Era appoggiato alla ringhiera, gli si avvicinò, mettendosi al suo fianco e lo guardò in volto.
Il suo viso era rigato dalle lacrime e lei senza pensarci lo abbracciò.
Gli altri assistettero alla scena e i ragazzi erano pronti a intervenire, ma le ragazze li fermarono, avevano capito che Naruto era buono e che non avrebbe mai fatto del male alla loro amica.

<< mi dispiace per non averti detto la verità, ma volevo solo proteggerti.. >>

<< non ti preoccupare, capisco le tue ragioni.. >>

<< mi dispiace Hinata, ma è meglio per tutti se noi due ci lasciamo, non potremmo continuare la nostra storia, fin dall’inizio sapevo che sarebbe.. >>

<< non voglio lasciarti >> intervenne lei << io ti amo, se l’unico ragazzo che voglio, e ora che ti ho trovato non voglio perderti, ti prego non mi lasciare.. >> gli disse stringendosi a lui

<< ti amo anch’io, ma.. >>

<< niente ma! Se ci saranno problemi, li supereremo insieme, io non ti lascio >>

Naruto la fissò dritta negl’occhi, vi poteva leggere forza, determinazione e tutto l’amore che provava per lui.

<< va bene >> disse in conclusione, arrendendosi a quel viso dolce ma deciso.



Sasuke, correva all’impazzata verso casa di Kakashi, suo professore ma anche cacciatore di vampiri.
In pochi minuti arrivò davanti a un palazzo, cerco il nome e il piano e salì velocemente le scale.
Si ritrovò di fronte all’appartamento numero 203, bussò violentemente, sentì una voce dire che arrivava, aspettò impaziente finchè non aprì la porta, trovandoselo davanti.
Si vedeva chiaramente che era sorpreso di vederlo e quando gli stava chiedendo il motivo della sua visita, lui lo anticipò
<< hanno preso Sakura, ci deve aiutare >>
<< calmati e spiegami tutto >>
Lo fece entrare in casa, si ritrovò in un lungo corridoio buio, che poco più in là, il si apriva nella sala, composta da una grande finestra, un divano e un televisore, opposta c’era la cucina, con i mobili e un tavolo in legno con due sedie, e davanti al corridoio c’era una porta con un’altra affianco.
Era tutto molto ordinato, lo fece accomodare il cucina intanto che lui entrava in una delle due porte.
Sasuke lo aspettò in silenzio e seduto, continuava a ripensare a quello che era successo, aveva stampato nella mente l’immagine di Sakura, la sua dolce Sakura tra le braccia di suo fratello, il colpevole, colui che gli aveva rubato tutto, la felicità, l’affetto dei loro genitori, per colpa sua era diventato un vampiro, e adesso, quando finalmente era riuscito a metterlo da parte, ed era ritornato a essere felice, lui ricompare, togliendoli ancora un volta tutto, rifacendolo ricadere in quel baratro oscuro e triste.
Finalmente Kakashi fece il suo ritorno, si era cambiato, al posto della tuta grigia, ora indossava una maglietta attillata e pantaloni neri, una cintura con molti taschini, coltelli e sulla schiena una spada e una falce.
In viso portava una maschera, ma diversa da quella che aveva di solito, era leggermente più lunga e copriva il naso, la bocca e tutto il collo, era nera.
<< forza dimmi com’è andata >> gli ordinò
Sasuke gli raccontò tutto, dopo di che i due si alzarono e uscirono di casa, dirigendosi verso l’abitazione di Ino, dove c’erano gli altri ad aspettarli.



Intanto Itachi, il fratello maggiore di Sasuke, si muoveva velocemente tra le vie buie e oscure della città, passando accanto a umani che non si accorsero neanche della sua presenza.
Correva con in braccio quella ragazza svenuta, sotto ordine di Orochimaru, che era venuto a conoscenza della festa.
Era stato facile, un gioco da ragazzi rapirla sotto lo sguardo furioso e anche schioccato del fratello, che non aveva mosso un dito per impedirglielo.
Arrivò alla base, un vecchio magazzino diroccato, il posto perfetto per loro. Entrando vide dei sottoposti, gli ultimi arrivati che si stavano contendendo un corpo ormai senza vita, l’odore di carne morta arrivò fino alle narici del ragazzo, che subito aumentò il passo, lo disgustava quell’odore.
Scese nel sotterraneo, dove ci trovò la serpe, il suo fidato sottoposto Kabuto e la nuova arrivata, Karin, ragazza viscida e senza scrupoli come egli altri due.
<< bene Itachi, ottimo lavoro >> si complimentò Orochimaru
<< grazie signore >> rispose il ragazzo inchinandosi davanti a lui,  sdraiando la ragazza ai suoi piedi.
<< e così questa è la famosa ragazza per cui il nostro adorato Sasuke ha perso la testa, beh dovrò fargli i complimenti è davvero molto bella.. >> disse, passandosi la lingua sulle labbra << adesso non dobbiamo fare altro che aspettare il nostro Romeo che salvi la sua Giulietta.. >> continuò per poi scoppiare a ridere
Karin e Kabuto erano rimasti zitti, godendosi la scena.
Dentro di se la rossa ribolliva di rabbia, anche il sol vedere il volto della sua acerrima nemica la irritava, in quel momento l’avrebbe fatta volentieri a pezzi, ma sapeva che non le era permesso.
Cercò di calmare la rabbia, ripromettendosi che finita quella storia, l’avrebbe uccisa con le sua mani, impossessandosi anche di Sasuke.
<< rinchiudila in qualche stanza e falle da guardia >> ordinò al moro il vampiro
<< come desidera >>
Riprese la ragazza tra le sue braccia e si avviò all’uscita, ripercorrendo il corridoio umido e buio di poco prima, dove l’odore di morte era all’ordine del giorno.
Si fermò davanti una porta in ferro, tutta arrugginita, con un colpo secco l’aprì.
La stanza era piccolissima, c’erano solo una piccola finestra, con i vetri sporchi e delle catene fissate al muro.
Depose la rosa vicino a quelle catene e l’ammanettò per i polsi.
Era ancora priva di sensi, e l’Uchiha, rimase li seduto di fronte a lei a guardarla.














  
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