Michael
''Cioè? Cosa significa?'' mi chiese Alex, confusa.
Possibile che non ha ancora capito? O forse sta solo facendo finta.
Forse vuole che lo dica direttamente.
Ma non riesco...come dovrei dirlo? -Io sono il tuo idolo, Michael Jackson e ti ho mentito per tutto questo tempo, facendoti credere che fossi un'altra persona-
''Nulla, lascia stare. Non credo sia così importante'' dissi, finendo di mangiare e pulendomi le mani con il tovagliolo.
''Ma io voglio saperlo, Ben!'' ribattè.
''Lo capirai più in avanti. Ti va di passeggiare ancora?'' chiesi, alzandomi dalla panchina e porgendole la mano.
''Va bene, Ben'' disse, alzandosi anche lei e prendendo la mia mano.
Cominciai ad odiare il nome Ben.
Mi sentii pieno di sensi di colpa, in quel momento.
Dovevo dirle dall inizio chi fossi...
Ma ho fatto una promessa e ho intenzione di mantenerla.
Eppure, il nome 'Ben' lo dice con una tale enfasi, che non riuscii a pensare che non l'avesse ancora capito.
Continuammo a passeggiare, mano nella mano.
Adoravo quel momento... Sembravamo due fidanzatini.
Sentii un sentimento grande per lei e capii che anche per lei fu lo stesso.
''Come mai sei diventato così silenzioso, Ben?'' mi chiese, guardandomi.
Ci risiamo.
''Mi fa davvero bene stare con te e mi piace molto camminare mano nella mano'' dissi, cercando di parlare di altro.
Mi sorrise e mi strinse ancora più la mano.
Com'è dolce...
Camminammo ancora un po', parlando del nostro passato.
E' incredibile come una persona, nonostante il male che ha subito, trova sempre la forza di sorridere e di andare avanti.
E questo io lo so bene, visto ciò che ho passato.
Alla fine, l'accompagnai a casa.
Alex
Quindi questo segreto? Me lo dirà prima o poi?
L ho capito benissimo che è lui, non c'è più bisogno di mentire.
L ho capito da quando ho strinto la sua mano.
Quelle mani.
Quelle mani potrei riconoscerle fra mille...
Ricordo ancora di quanto le sue mani erano calde e morbide, delicate.
Poi la sua voce, inconfondibile.
Era lui, ne ero sicura.
Ma perchè continuare a mentire?
Io non dirò nulla, voglio vedere fin quanto continuerà il suo 'gioco', se così si può definire.
Mi accompagnò a casa e mi strinse in un abbraccio.
''Credo che domani sarò molto impegnato. Ti va di vederci di notte, nel parco di prima?'' mi chiese, speranzoso di un mio si.
''Certo, perchè no'' risposi, sorridendo.
''Buonanotte, Alex'' disse, baciandomi la fronte e sciogliendo quell'abbraccio.
Lo guardai sorridendo, mentre si allontanava.
-Buonanotte, Michael- pensai.