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Autore: Neera Everdeen    18/10/2016    3 recensioni
Quante volte avete sentito parlare di Cappuccetto Rosso e del Lupo Cattivo? Una favola per bambini, con il solo scopo di educare i più piccoli dal girare a largo dai brutti ceffi e di non dare mai loro troppa confidenza. Ma stiamo parlando di epoche in cui era tutto possibile e dove ,chissà, forse non era così strano trovarsi fronte un grande Lupo pronto a sbranarvi..
Rayane non è una Cacciatrice solo per scelta: discendente di una delle più potenti famiglie di Cacciatori della Stirpe e figlia unica, è una delle prime donne a seguire le orme dei predecessori maschi. La cosa, già di per sé scandalosa, si fa ancora più pericolosa. Un segreto, una profezia antica, sta per travolgere per sempre il destino della ragazza.
Toglietevi dalla testa l’innocente Cappuccetto Rosso e il lunghissimo (ed inutile) mantello della gotica Cappuccetto Rosso Sangue.
Ora arriva il Lupo, quello vero.
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I nostri antenati uccidevano orsi, lupi e creature malefiche per puro istinto di sopravvivenza. Ben presto , però, alcuni prevalsero su altri per la loro forza, il loro coraggio o la loro astuzia, diventando così Cacciatori. Ogni Cacciatore divenne un punto di riferimento della propria comunità, visti come una specie di protettori dei deboli e degli indifesi. Ma anche in quel caso alcuni Cacciatori vennero distinti dalla massa: i migliori, i più spietati, i più forti, i più coraggiosi, i più generosi. Di generazione in generazione le famiglie acquistarono importanza e potere, diventando figure di spicco e creando delle Stirpi. Divennero quasi dei capi e , come tali, i più esperti divennero gli Anziani, figure che hanno il solo scopo di poter diventare degli elementi fissi e capi villaggio oppure tribù.
Io non piaccio ai nostri Anziani. Non mi hanno mai sopportato, anche se sono obbligati. Non amano come mi vesto, come combatto, come mi comporto. Non sopportano di vedere una Cacciatrice.
All’inizio, quando ancora non vi erano tutte queste divisioni, le donne non erano così rare nei panni di guerriere o come accompagnatrici durante le battute di caccia. Alcune erano sciamane, altre guaritici che aiutavano i feriti, alcune semplici donne che volevano soltanto dare la caccia al Male. Il Male. Leggende, miti o terribili segreti che si sono dispersi nelle pieghe del tempo. Noi dovremmo sconfiggerlo, il Male. Se solo si facesse vivo. Con il tempo persino il Male si è piegato alla forza dei Cacciatori. E loro videro le Cacciatrici come una specie di zavorra. Chi sono, un gruppo di donne, per poter compiere una simile sfida? Chi sono loro per poter combattere, o persino sconfiggere, il Male? È per questo che io , una delle discendenti delle più grandi Stirpi che siano mai esistite, creo tutto questo scandalo. Una donna che sceglie di rifiutare fin dalla più tenera età la vita protetta di madre e donna di casa per diventare una spietata assassina. Devo ammettere che è abbastanza strano, ma se credono che mi interessi qualcosa della loro opinione sbagliano di grosso. Io non sono mai stata una bambina normale. Non mi sono mai piaciuti i bei vestiti, le bambole, pettinarmi i capelli e adornarli con ghirlande di fiori oppure parlare di ragazzi lavando i panni al fiume. Mi piace arrampicarmi sugli alberi, cacciare, allenarmi e andare a zonzo per i boschi con gli altri , pochi, Cacciatori del mio villaggio. Perlopiù siamo contadini e pastori che vivono in pace con il mondo esterno. Gli Anziani si sono rammolliti e solo mia nonna, unica donna ad avere indosso la Toga Nera, sembra aver pieno controllo degli abitanti. Sono l’unica che ha veramente voglia di inseguire lo scopo iniziale dei Cacciatori, ciò per cui sono stati creati. Ma non so nemmeno dove trovare il nemico, quindi per ora mi limito ad aspettarlo. Sono la migliore Cacciatrice nei dintorni, riuscendo persino a battere alcuni maschi più grandi e creandomi invidie da parte loro. Mio nonno mi ha allenato fin da piccola a diventare ciò che sono ora, senza di lui non credo che sarei mai riuscita ad arrivare a questo livello. È morto quando ero piccola per colpa di un orso e non me lo perdonerò mai. Dovevo andare con lui quel giorno, ma una febbre mi obbligò a stare a casa bloccata nel letto. Io potevo salvarlo, se solo mi fossi trovata lì. Ma non c’ero.
Mi insegnò lui le leggende che circolano tra i Cacciatori, dalla Strega di Tenebra al Lupo. Il Lupo è quello che noi stiamo inseguendo dalla notte dei tempi.
Il lupo non era una persona malvagia, inizialmente. Era un uomo comune, un umile pastore che viveva tra le nostre montagne con una moglie e un figlio piccolo che amava come se fossero la sua stessa vita. lavorava, anche se con una misera paga, per un nobile signorotto che viveva più a valle e che aveva bisogno di pastori per i propri greggi. Un giorno, mentre portava uno di questi su per i pascoli alti, incontrò una vecchia signora seduta sul lato del sentiero. Dopo averlo scrutato lei lo ammonì, dicendogli di scappare lontano con la propria famiglia e di rifarsi una vita, perché vedeva che qualcuno di molto vicino a loro stava per fare qualcosa di terribile.
“Su di te aleggia la morte, pastore.” Gli disse puntandogli contro un dito ossuto e scheletrico.
Lui non le diede retta e continuò la vita di sempre, portando le pecore in luoghi sempre più lontani e impervi. Un giorno, tornando da una giornata faticosa, trovò la casa completamente distrutta ed in fiamme. Qualche fuocherello ancora ardeva sulle poche macerie rimaste e la loro luce permise all’uomo di vedere il proprio figlio accasciato sulla neve, colpito alla schiena da una pugnalata. Il pastore, caricato il figlio in spalla, lo portò dalla vecchia e le chiese due favori: curare il figlio e avere la possibilità di vendicarsi.
“Sei davvero sicuro, pastore?” chiese la donna guardando l’uomo con un ghigno.
L’uomo annuì. E fu l’inizio della fine.
C’è chi dice che l’incantesimo della vecchia fosse antico, antichissimo, e tramandato delle più vecchie megere da centinaia di anni. C’è chi dice che venisse usato da alcuni popoli per poter vincere nelle battaglie più terribili. C’è chi dice che usò due formule e che la rabbia e la sete di vendetta lo fecero diventare persino più potente di qualsiasi altro suo predecessore. Ciò che sappiamo è che diventò l’ombra di se stesso e la reincarnazione del Male.
Trasformò l’uomo nel primo Lupo.
Il Lupo, non me la sento di chiamarlo ancora uomo, uscì dalla capanna e corse verso valle tra terribili spasmi e urla di dolore. Dicono che chi le sentì impazzì ,e chi lo vide giurò di aver visto l’inferno in un paio d’occhi rossi di rabbia e neri di vendetta. Arrivò al castello ed entrò con la forza , facendosi largo tra le guardie attonite e terrorizzate. Arrivato nella camera da letto trovò il giovane che , con un agile balzo, prese in ostaggio la moglie del Lupo, provando a schernirlo. Disse che la “povera sgualdrina” era stata violentata, torturata, minacciata di morte. Non servirono molte prove per credergli, perché la poveretta era ricoperta di ferite e lividi.
Non si sa come ma , forse un movimento del giovane o della ragazza, permisero al Lupo di attaccare. Sbranò il nobile, ormai sotto forma di grosso lupo feroce e spaventoso. Le guardie entrarono e credendo la povera donna una strega, la gettarono dalla finestra. Questa si affacciava su un dirupo e la poveretta precipitò nel vuoto. Il Lupo la seguì, cercò di salvarla, ma senza successo. Non morì come lei. non riuscì a sottrarsi alla maledizione come lei. Era un condannato. Peggio della morte c’è solo la non-morte.
Divenne uno spietato assassino, creò un esercito e un regno tutto suo da qualche parte ed indisturbato. I Cacciatori cercarono di ucciderlo senza successo. Solo i Predestinati possono ucciderlo, ma non se ne hanno traccia da molto tempo.
Se tornasse come faremmo a sconfiggerlo?

ANGOLO AUTRICE:
Voglio scusarmi per il disagio, ma la scuola mi tiene abbastanza occupata.
Cosa ne pensate della nuova storia' Vi piace? Beh, spero davvero di sì.
   
 
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