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Autore: Shadow Eyes    18/10/2016    1 recensioni
Una raccolta di storie brevi multi!verse, incentrate sul rapporto tra L e Misa.
1. Obsession;
2. Advantage;
3. Accuracy;
4. 33%;
5. Friendship;
6. Illogical;
7. The True You;
8. Troubling Thoughts;
9. A Moment in Time;
10. Everyday Magic;
11. Heart Song.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: L, Misa Amane
Note: Movieverse, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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LxMisa
Obsession
[100 Themes Challenge Writing Prompts]





99. Friendship {Death Note | Manga!Verse}




You are free to love
If that is all you need
Sia – “Rewrite”





C’era qualcosa che non andava nel suo respiro; il petto le si sollevava con una frequenza maggiore del solito, sembrava avere difficoltà ad inspirare e, inoltre, aveva gli occhi lievemente lucidi.
Non è rabbia, no... E non è neppure frustrazione.
«Mmh…»
Non appena Misa lo sorprese a fissarla con la sua tipica, indiscreta insistenza arricciò le narici, appallottolandosi fino quasi a sprofondare nello schienale della poltrona.
«Hai l’influenza.», le annunciò piattamente L, e lei sussultò come un gatto a cui era appena stata pestata la coda. «Dovresti…»
Con uno scatto di una rapidità che, dire che lo sorprese, sarebbe stato un mero eufemismo, Misa saltò giù dalla poltrona e gli si avventò contro, piantandogli con forza una mano sulla bocca.
«Zitto, Ryuzaki!», sibilò, sottolineando le proprie parole con un’occhiataccia d’avvertimento. «Matsu non se n’è ancora accorto!»
Lui la scrutò da sotto i ciuffi scompigliati della frangia; sapeva bene che esistevano metodi ben più scientifici di quello per misurare la temperatura corporea ma, per il momento, la sensazione di quel palmo bollente premuto contro le labbra, gli era più che sufficiente per stabilire che Misa aveva anche qualche linea di febbre.
Trentasette, trentasette e mezzo…
Non era un bene, dunque, che quello scemo di Matsuda non si fosse accorto delle sue condizioni. Non lo era affatto.
L batté ciglio, meravigliandosi del timore che provò nel chiedersi cosa stesse macchinando questa volta la ragazza: che avesse a che vedere con le indagini?
… Improbabile.
Non riuscendo ad imbastire alcun tipo di spiegazione sensata, decise di attendere in silenzio ulteriori spiegazioni.
«Oh, e va bene!»
Misa sbuffò, gonfiando le guance arrossate dall’agitazione; a quanto pareva il suo sguardo stralunato aveva sortito l’effetto desiderato.
«Niente deve impedire a Misa di essere pronta per il servizio fotografico di domani, chiaro?», gli sussurrò a denti stretti, «Natale si avvicina e… M-Misa ha dei preparativi da fare, ecco!»
Gli occhi le si spostarono sulla schiena di Light, beatamente ignaro della sibilante discussione che stava avendo luogo alle sue spalle.
Ah. La Vigilia di Natale, qui in Giappone, è vissuta quasi come fosse San Valentino… E in più, il venticinque è il suo compleanno..., pensò il detective, accigliandosi non appena s’accorse che, con la mano di Misa ancora sul viso, era impossibilitato a portarsi il pollice alle labbra mentre ragionava. Era oltremodo sconfortante.
«Ryuzaki...»
Quasi avesse captato i suoi pensieri, la idol si voltò nuovamente verso di lui, assottigliando lo sguardo come se stesse valutando qualcosa.
«Se non dici niente a Matsu, Misa-Misa promette che, al suo ritorno, ti porterà un regalo!»
L sospirò: avrebbe dovuto aspettarselo. Ne andava della sua salute, eppure era determinata a sottoporsi a quello stress facilmente evitabile per avere i soldi necessari a festeggiare insieme a Light. C’era una parte di lui che l’ammirava per quell’imperitura devozione. Un’altra, tuttavia, che sembrava essere in contatto diretto con i suoi dotti biliari, gli stava facendo sentire molti sintomi tipici della sepsi.
«Ora, ascoltami bene: fa’ sì con la testa, se sei d’accordo.»
Il giovane divelse, non senza una certa difficoltà, la propria attenzione da quel malessere, e prese a rimuginare invece sulla proposta di Misa: in caso avesse accettato, oltre all’abituale scorta, stabilì che avrebbe richiesto a Watari di tenerla d’occhio senza farsi notare. Dopotutto, la idol avrebbe passato qualche ora lontana dalla videosorveglianza del quartier generale, e chi meglio del suo storico braccio destro, avrebbe potuto garantirgli una certa tranquillità in quel lasso di tempo?
«... Ryuzaki?»
E poi…
Decidendo finalmente di ricambiare lo sguardo implorante di Misa, L annuì con una certa svogliatezza e, prima di cominciare a parlare, aspettò che la sua manina delicata fosse ad una discreta distanza dalla sua bocca – piccola precauzione contro eventuali rappresaglie.
«Voglio tre Christmas Cakes, un vassoio di pasticcini e dei manju!»
«Cosa?! Non ti allargare troppo, Ryuzaki!», sbottò incredula la giovane, puntellandogli un paio di volte l’indice contro la fronte. «Misa ti concede una Christmas Cake, e basta!»
«Lascia che ti faccia questa controproposta, Amane:», replicò lui, con un raro barlume di divertimento negli occhi neri, «il mio silenzio per una Christmas Cake, ed un vassoio misto di pasticcini e manju.»
Immersa in una quiete meditabonda con le labbra premute in una linea sottile, Misa parve soppesare per un’eternità la sua richiesta, prima di appoggiare le mani sui fianchi e sorridergli.
«Aggiudicat... Oh? Ma...?!», boccheggiò, inarcando le sopracciglia mentre il detective le dava le spalle senza tanti complimenti, cominciando a trafficare con qualcosa sulla scrivania. «Maleducato!»
«... Tieni.», L le porse la tazza di cioccolata calda che si era fatto portare qualche minuto prima. «Ti aiuterà a rimetterti in forze per domani. Io me ne faccio portare un’altra.»
La idol tentennò, fissando la superficie odorosa della bevanda con sospetto.
«Quanto zucchero…?», cominciò, ma d’un tratto qualcosa all’interno del suo sguardo tagliente cambiò, ed il resto della frase sfumò in un sospiro. Guardò lui, poi la tazza, ed infine gliela tolse con gentilezza di mano, bevendone un piccolo sorso.
«... Devo ammetterlo, sono sorpreso.»
L tacque per un istante, riprendendo come d’abitudine a mordicchiandosi le unghie.
«Comunque ci ho messo solo quindici bustine.»










.:~*~:.

Ambienta ancora una volta nel periodo in cui né Misa né Light ricordano nulla del Death Note.
In questa breve shot volevo esplorare un po’ come il sentimento d’amicizia (ovviamente non sempre... dipende molto dal carattere che si ha) riesca a smorzare quel meccanismo di competizione (e anche un po’ di invidia oh oh oh) che si crea quando uno dei propri idoli presta attenzione a qualcun altro. *fa comparire un arcobaleno tra le mani*
Ah, e, volevo aggiungere una piccola nota qui per dire che la maggior parte dei giapponesi non sono cristiani, quindi per loro il Natale è una semplice occasione per uscire e scambiarsi doni... E che la Christmas Cake che ho nominato qui, è una torta con panna e fragole, e altre decorazioni natalizie tipicamente venduta in questo periodo dell’anno. L non si smentisce mai hah hah hah X°D
E infine, prima di andare, vorrei ringraziare chi leggendo queste mia raccolta di storie brevi (anche io, come L, sono sorpresa... ma dal numero di visite oh oh oh), in particolare flaaminia_, che l’ha aggiunta tra le seguite! Grazie, oh anima impavida! (ノ´ヮ´)ノ*:・゚✧

See ya,

Shadow Eyes
  
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