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Autore: paolaferrario    19/10/2016    0 recensioni
Questo mondo cela mille misteri. La magia è la chiave di questi enigmi. La magia è tutto, ma per il corpo, la mente e l'anima, è solo una fantasia, una favola da raccontare ai bambini: una storia, ben composta, per spiegare ciò che anche in una vita, non verrà mai svelato.
Questa storia la sto pubblicando anche su wattpad!
Vi auguro una buona lettura ;)
Genere: Guerra, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Una volta giunti al castello e rinchiusi Seth e gli altri nelle segrete, ci rechiamo nella sala del trono, dove si trova il re ad attenderci. Abbiamo varcato le grandi porte. Ora davanti a noi si estende un grande spiazzo. Infondo, il sedicente Re, è seduto comodamente sul suo tono: il viso rotondo ed i pochi capelli rimasti, mi rendono la sua figura ancora più comica. Trattengo per poco una risata. Il piccolo figlioletto che fino a poco prima correva intorno al trono provocandogli forti emicranie, scivola facendo scoppiare in una fragorosa risata il Re, che ora si tiene la grossa pancia per il troppo ridere. La madre, seduta sul trono affianco, si alza di scatto con viso preoccupato, e dopo essersi avvicinata al piccolo Rasmus, gli si inginocchia davanti lanciando un’occhiata di disprezzo in direzione del vecchio Celsius, che solo ora, accorgendosi della nostra presenza, smette di ridere. La regina Clirias è stata costretta dal re a diventare sua sposa, ora è lì, inginocchiata ad accertarsi che il figlio stia bene. È una giovane donna dalla pelle bianco candido, i capelli lunghi color grano ad incorniciarle il viso ovale e un paio di occhi verde acqua. Il figlio è identico a lei, l’unica differenza è la tonalità leggermente più scura di capelli. “Avete fatto presto, avete portato a termine il vostro compito?” “Ovviamente mio Re!” Risponde Seth. “Come da promessa abbiamo ucciso tutti i blender della valle dei Vald!” Dice con il capo chino. Aveva le labbra leggermente inclinate verso l’alto, come se aspettasse qualcosa, qualcosa che sapeva sarebbe arrivato. “Bene bene…” brontolò il Re. “Potrei pagarti in danari, ma sembra che tu voglia altro, non è cosi?!?” “Se mi è permesso, vorrei non uccidesse il prigioniero che ho portato qui oggi, il ragazzo dai dagli occhi blu…” disse pregandolo. Il Re rise di gusto per il suo comportamento supplichevole, ovviamente non aveva capito che si stava atteggiando così per ottenere ciò che voleva. “Intendi il ragazzo con i capelli neri scompigliati, vi ho visti mentre entravate. Va bene! Puoi fare tutto quello che vuoi di lui! Anche degli altri” disse come se non gliene importasse niente. Lo guardò per un attimo per poi spostare lo sguardo sul mio. “Tu cosa desideri ragazzo?? Intendi condividere con lui il bottino??” Dice ammiccando. Non so se quello che provo adesso è semplice nausea nei confronti di quel gesto, o è per la rabbia che mi sta montando dentro. Penso entrambe. Il Re è un uomo viziato, si vanta di ciò che non è! Dei suoi sottoposti non ce né uno che non pensi sia pazzo! Un uomo sadico, malato di sesso e capace di fare qualsiasi cosa. Vedendo che non dico niente, Thomas risponde per me. “Si signore, non c’è alcun problema! La ringraziamo della sua bontà, ora se ci può scusare siamo davvero esausti. Con il suo permesso ci dirigiamo nelle nostre stanze” disse con voce flebile. Con un gesto lesto della mano, Il Re ci congedò. POV SETH Sono sconvolto, perché l’ha fatto? Mi ero preparato a tutto, ma non potevo proprio aspettarmi quel gesto. Quello schiaffo mi ha spiazzato. Ora sono qui, rinchiuso in una delle celle del castello, da solo! Gli altri spero stiano bene, penso li abbiano rinchiusi da qualche altra parte delle segrete. Mille pensieri mi annebbiano la mente. Dov’è Thomas? Nazvar è morto o è riuscito a difendersi da Mendes? Che fine faremo io e gli altri, perché non ci hanno già uccisi?. Ho un grande mal di testa e mi sento sfinito. Poggio la schiena sulla fredda parete, mi lascio cadere. L’umidità è palpabile, ma è come se questo clima mi avvolgesse dandomi un senso di protezione. Mi sento come in una fantasia, in un sogno. Forse sto solo impazzendo!! Riempio i polmoni e sbuffo, uno sbuffo sonoro, isterico. Sento de passi avvicinarsi, passi maschile. Li riconosco perché sono pesanti e vanno ad un ritmo sostenuto. Li sento sempre più vicini e capisco che si dirigono verso di me. Non ho le forze di tirarmi su, cos’ rimango qui, fermo, con il capo chino. Lo sento fermarsi, non oso tirare su la testa. Rimango in silenzio ed anche lui. “Come ti senti?” Disse. Alzai di scatto il volto. E’ il ragazzo che l’altro giorno mi ha afferrato per il polso, ho ancora il segno. Mi guarda curioso, uno sguardo penetrante. Vorrei dire qualcosa, ma le parole, mi muoiono in bocca., inizio a tremare e mi viene da piangere; mi sento d’improvviso vulnerabile, solo ed infreddolito. Perché quel ragazzo mi fa quell’effetto? E’ certo più imponente di me! Anzi, ora che lo guardo meglio, direi che è almeno 20 cm più alto di me, ma c’è qualcos’alto. Forse sono i suoi occhi verdi come smeraldi, o forese quei ciuffi corvini che ricadono sugli occhi, con l’eccezione di alcuni ribelli che si piegano in segno di sfida verso l’alto. Continuo a tremare. “Allora, non mi rispondi?” I suoi occhi si fanno severi ed assume una posa di superiorità. Il mio cuore cessa di battere. SCUSATE TANTO IL RITARDO... IL PROSSIMO CAPITOLO LO POSTERò VENERDì! VOGLIO ANCHE AVVISARVI CHE QUESTO è IL PENULTIMO CAPITOLO PRIMA CHE LA STORIA SI INTERROMPA... VI AUGURO UNA BUONA LETTURA ;)
   
 
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