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Autore: Elizabeth Elinor Earnshaw    10/05/2009    7 recensioni
Dietro le etichette di Grifondoro e Serpeverde ci sono due ragazzi che si stanno avvicinando all'età adulta, pieni di dubbi e di incertezze.
Dietro gli appellativi di Purosangue e Mezzosangue ci sono due persone estremamente simili, che appartengono a due mondi completamente diversi.
É possibile rendersi conto di non sapere assolutamente niente di una persona che si conosce da sei anni?
La lenta e difficile evoluzione di un rapporto fondato esclusivamente sull'odio e il disprezzo reciproco.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II

STORM CLOUDS



storm clouds appear

always looming near

as my soul begins to die

bleeding inside

crying out, oh why?

Destiny's End, Storm Clouds


Malfoy percorse velocemente il corridoio che portava alla Sala Comune di Serpeverde.
Cosa gli era preso? Stava forse diventando matto?
Non gli era mai capitata una cosa del genere. Non poteva e non voleva crederci, ma era sicuro di aver provato una sensazione di vergogna. Arrabbiato con se stesso, quasi per scacciare quei pensieri scomodi, Draco mollò d'impulso un pugno al duro e freddo muro di marmo, ma la fitta di dolore che gli trapassò le ossa lo fece subito pentire del suo gesto avventato.
Sicuramente si stava sbagliando. Non sapeva nemmeno cosa significasse dispiacersi per qualcuno, figuriamoci provarlo per una Sanguesporco. Avrebbe dovuto essere orgoglioso di aver fatto piangere quella Mezzosangue, cosa che non gli era mai riuscita nonostante la provocasse ogni volta che se la trovava davanti. Hermione Granger gli assomigliava, in un certo senso. Dietro l'immagine di ragazza modello sapeva essere orgogliosa, testarda e aggressiva, in particolare nei suoi confronti, e questo gli dava sui nervi in una maniera allucinante.
Draco si sedette sul pavimento, ravviandosi i capelli.
Si sentiva strano.
Adesso che ci pensava, non aveva mai fatto frignare una ragazza in vita sua, per quanto odiosa e rompiscatole. Non era nel suo stile. Doveva averle detto delle cose particolarmente terribili per averla fatta piangere così.
Bisogna avere il meno possibile a che fare con le donne. Portano solo guai.
Ricordando le parole di suo padre, Draco sbuffò infastidito.
Ogni volta che derideva il trio di Potter era raggiante, pregustava già qualche nuova cattiva battuta.
Adesso invece si sentiva pervadere da qualcosa di ben più lontano dalla felicità.
Provare compassione di aver trattato nel modo giusto una… Sanguesporco? Pazzesco.
Si stupì di aver potuto anche solo pensare di aver provato una simile sensazione.

Probabilmente non si sentiva bene. In effetti aveva un leggero mal di testa. Forse gli stava salendo la febbre.
Draco, sta’ calmo. Se perdi il controllo della situazione è peggio. Vai in infermeria. Adesso.
Sì, la cosa migliore da fare era invertire la rotta e dirigersi da Madama Chips.
Dracuccio! È tutto a posto, tesoro mio?”
Fa che non sia lei.

Malfoy sapeva perfettamente a chi apparteneva quella voce così petulante e melensa, ma non che questo gli sollevasse il morale, anzi. Detestava Pansy Parkinson più di ogni altro Serpeverde. Quella ragazza odiosa, sebbene fosse Purosangue e di conseguenza degna dell’attenzione di Draco, non faceva altro che infastidirlo e seguirlo come un'ombra ventiquattro ore su ventiquattro. Nonostante Malfoy avesse cercato di spiegarle almeno un centinaio di volte che non erano fidanzati, lei continuava a stargli appiccicata e lo trattava come se fossero praticamente sposati, cosa che lo faceva andare su tutte le furie.
Quasi quasi preferiva la Granger.
Beh no. Insomma, quello no.

Sì, sto benissimo, non vedi? Adesso togliti di mezzo, Parkinson, devo andare in infermeria” eruppe il ragazzo cercando di allontanarsi, ma Pansy gli si avventò conto, lo afferrò per un braccio e iniziò a strattonarlo con malgarbo.
Ma tesoro! Se stai bene perché vai in infermeria? Ho capito, non volevi farmi preoccupare! Ah, che cosa romantica! Comunque ti accompagno lo stesso, è un piacere per me!” gioì la ragazza sbattendo le ciglia, sotto lo sguardo imbarazzato e infastidito di Malfoy.
Draco cercò inutilmente di divincolarsi dalla stretta di Pansy, che per tutta risposta si strinse ancora di più al suo braccio. “Credo di potercela fare da so..”

Non se ne parla. Potresti svenire! E cosa farei senza il mio amatissimo Draco?”
Per me puoi fare quello che ti pare, basta che la pianti di strusciarti su di me. Te l’ ho detto mille volte di darti un contegno. Non sono il tuo ragazzo. E smettila di abbracciarmi” protestò Malfoy, innervosito.

Bene, ragazzi! Vediamo se avete seguito la spiegazione. Adesso chiamerò qualcuno di voi per vedere se avete capito. Non preoccupatevi se sbaglierete, ci vuole tempo ed esercizio per imparare l’incantesimo di Appello”
L’ora di Incantesimi era iniziata da un pezzo, ma né Harry né tantomeno Ron avevano prestato attenzione alle parole del professor Vitious, preoccupati com’erano per Hermione.

Harry… ma dove può essersi cacciata? Non ha mai perso nemmeno i primi cinque minuti di una lezione da quando ha messo piede a Hogwarts! Deve essere accaduto qualcosa di tremendo” sussurrò Ron al vicino di banco, inquieto.
Harry ragionò sottovoce. “Neppure Malfoy si è visto. Allora Piton faceva sul serio, l'ha veramente esonerato dalla lezione di Incantesimi!”
Per quanto si sforzasse di stare calmo, anche lui era un pò preoccupato per l’amica. Forse un normalissimo studente di Grifondoro che sapesse chi fosse Hermione di vista non ci avrebbe nemmeno fatto caso, ma sia lui che Ron conoscevano la ragazza meglio di chiunque altro, e sapevano benissimo che se la loro amica mancava a una lezione la fine del mondo doveva essere vicina.
Cosa diavolo poteva esserle accaduto?

Vediamo un po’… Ronald Weasley! Potresti farmi vedere l’incantesimo di Appello? Mi raccomando, massima attenzione da parte di tutti!” esclamò allegramente il professor Vitious, avvicinandosi al banco di Ron.
Anche se la carnagione del giovane Weasley era molto chiara di suo, Harry si accorse che l’amico era sbiancato di colpo. Figurarsi se sapeva fare un incantesimo di Appello così su due piedi, senza aver prestato la benché minima attenzione alle parole dell’insegnante.

Ehm…” cominciò Ron, prendendo la bacchetta e lanciando uno sguardo eloquente a Harry, che significava senza ombra di dubbio sbrigati a creare un diversivo che nel frattempo mi faccio aiutare da Seamus.
Harry stava per rovesciare una bottiglietta di inchiostro sul pavimento sperando di distrarre il professore, quando qualcuno bussò alla porta dell’aula. Sia Ron che Harry tirarono un sospiro di sollievo: il primo per la mancata interrogazione, il secondo per la mancata pulizia del pavimento.

Sì, avanti!” esclamò il professor Vitious, per niente infastidito dall’interruzione.
Hermione entrò risolutamente nella stanza e si avvicinò al professore di Incantesimi, trascinandosi dietro un volume spesso tre dita intitolato Incantesimi e formule magiche: teoria ed esercizi pratici.

Mi scusi il ritardo, professor Vitious, ma il professor Piton mi aveva mandato fuori dalla porta e Gazza mi ha costretto ad aiutarlo nelle pulizie fino a pochi minuti fa. Visto che ormai ho sicuramente perso la spiegazione, per sicurezza ho fatto un salto in biblioteca in modo da poter recuperare la lezione da sola questo pomeriggio” spiegò la ragazza all’insegnante.
Ecco perché ci ha messo così tanto” sussurrò Harry all’amico.
Ron stava ancora osservando Hermione con aria inquisitoria, alle prese con chissà quali interrogativi.

Ti sbagli, Harry, deve esserle davvero successo qualcosa. La conosco troppo bene. Quando Hermione è nervosa, arrabbiata o preoccupata si mordicchia sempre il labbro inferiore. Non vedi? E’ tesa, molto tesa. Ci metterei la mano sul fuoco”
Harry osservò Hermione, che stava andando a sedersi vicino a Lavanda Brown. E dovette concordare con Ron, perché in effetti l'amica sembrava parecchio in ansia e si vedeva chiaramente che aveva la testa altrove. Aveva iniziato a dimenarsi sul banco e il suo sguardo fissava tutto tranne il professor Vitious.

Senti, alla fine dell’ora ne parliamo con Hermione. Ti chiedo solo di non arrabbiarti se magari non vuole dirci cosa la turba, va bene? Sai com'è fatta. Se è nervosa e preoccupata per qualcosa, l’ultima cosa di cui ha bisogno è litigare con te” concluse Harry a bassa voce, tornando a concentrarsi sulla lezione.

Hermione non riusciva proprio a prestare attenzione, in preda com’era ai più tormentosi pensieri.
Se guardava il professore, vedeva la faccia di Malfoy che la derideva.
Se spostava lo sguardo su Harry e Ron, una coppia di Draco strafottenti la scrutavano a loro volta.
Se si girava verso Lavanda, il suo biondo compagno di banco con la divisa di Serpeverde la guardava con aria arrogante.
Malfoy, Malfoy e Malfoy.
Disgustoso.
Avrebbe dovuto scacciare certi pensieri dalla mente e concentrarsi sulla lezione di Vitious, ma nemmeno se ci avesse messo tutta la buona volontà del mondo sarebbe riuscita ad ascoltare con attenzione Draco Malfoy parlare dell’Incantesimo di Appello.
Aprì a caso il libro che aveva preso in prestito da Madama Chips. Inutile dire che poteva benissimo intitolarsi: “Album Fotografico di Draco Lucius Malfoy”. Malfoy che sogghignava. Malfoy che ridacchiava. Malfoy che la prendeva in giro, Malfoy che…
Che la faceva piangere.
Hermione ci era rimasta malissimo per quello che lui le aveva detto, e non sapeva perché. Aveva sempre ignorato sia Draco sia le sue battute offensive. Dopotutto la insultava ogni giorno, e non era la prima volta che la bersagliava con certi epiteti, ma non le era mai capitato di rimanerci così male. Ciò che era accaduto le aveva lasciato addosso una così profonda sensazione di sgomento che non riusciva proprio a concentrarsi sul libro di testo, cosa che non finiva di stupire la ragazza. Non aveva mai permesso a nessun agente estraneo di impedirle di seguire una lezione.
Aveva voglia di mettersi a distruggere l’aula da quanto era demoralizzata, ma sapeva che la cosa migliore era tenere duro e confidarsi più tardi con Harry e Ron, anche se di sicuro non avrebbero avuto tempo di ascoltare le sue lamentele. Harry avrebbe avuto l’allenamento di Quidditch per tutto il pomeriggio in preparazione alla partita contro Corvonero, e l’ultima cosa che Hermione voleva era metterlo ancora più in ansia. Ron doveva studiare per prepararsi al compito di recupero di Pozioni, e già l’amico odiava quella materia, figuriamoci se ci si doveva mettere lei a distrarlo ulteriormente dallo studio.
No, Hermione, non è giusto, come puoi essere così egoista?
Sarebbe stato meglio non annoiarli con certe cavolate.
Non erano altro che stupidaggini, in fin dei conti.
Un po’ più tranquilla, stava quasi per interessarsi a ciò che il professore di Incantesimi stava spiegando quando si trovò a ripensare al comportamento strano di quel Serpeverde enigmatico dopo che l’aveva vista piangere. Non riusciva a capire cosa significasse. Si rifiutava categoricamente di prendere in considerazione l’ipotesi che Malfoy avesse avuto qualche tipo di rimorso per quello che le aveva detto. Era una cosa impossibile. Inammissibile. Assurda. Insensata. Irrazionale. Un Purosangue altezzoso come Draco di certo se n'era rallegrato, considerando che detestava i Sanguesporco e in particolar modo lei.

C’era da dire però che, per quanto Hermione si scervellasse, il comportamento del ragazzo non aveva esattamente fatto trasparire felicità e tripudio. Forse - e ripeteva, forse - anche uno come Draco, senza sentimenti, poteva rendersi conto di aver esagerato. Forse. Forse.
Già, era meglio pensare che Draco, contro la sua natura bellicosa, avesse cercato, implicitamente o involontariamente, di chiederle scusa. Riflettendo su questa remota ed altrettanto improbabile possibilità, Hermione non riuscì a reprimere un sorriso.
Era strano, però. Ultimamente, ogni volta che provava sentimenti forti, era sempre colpa – o merito..? - di un insopportabile ragazzo biondo di Serpeverde che rispondeva al nome di Draco Malfoy.

Ronald Weasley non era certo un tipo che si faceva scrupoli nel chiedere le cose, anche a costo di scatenare un litigio. Il consiglio di Harry di usare discrezione nel rivolgersi ad Hermione, per quanto saggio e ragionevole, non aveva sortito alcun effetto su di lui, figuriamoci se gli aveva impedito di fare il terzo grado all’amica.
Ti ho già detto che sto benissimo! Invece di farmi stupide domande, ripassa il programma di Pozioni, che domani hai il compito di recupero! Sei anche fortunato, ti presto i miei appunti, così almeno la pianti di infastidirmi! Sto cercando di studiare, se non te ne sei accorto” sbottò Hermione, impaziente, posando la penna e schiaffando all’amico una pila di fogli scribacchiati.
La ragazza sbuffò, ritornando a dedicarsi al tema sulle rivolte dei Goblin che stava cercando di stilare.
Non ne poteva proprio più di Ron che la tediava in continuazione, non riusciva a concentrarsi sui compiti e poi, anche se il suo primo istinto era stato di raccontargli tutto, preferiva evitare che l’amico venisse a sapere della sua sconcertante esperienza.
E non perché si vergognasse a dirgli che si era messa a piangere proprio davanti a Malfoy. Il problema era che Ron se la sarebbe sicuramente presa con Draco, ed Hermione voleva evitare che si scatenasse l’ira di Dio per una stupidaggine. Adesso che si era calmata e aveva ripensato con lucidità agli ultimi eventi, non serbava più rancore per quello stupido Serpeverde. Non ne valeva la pena.
Ron però cominciava a metterla alle strette, ed Hermione non voleva bisticciare con il ragazzo, dato che si erano appena rappacificati. Se l’amico avesse continuato ad insistere avrebbe ceduto, e l’avrebbe messo al corrente di ogni cosa. Che succedesse quello che doveva succedere.

Insomma, Hermione! Sai benissimo che cosa intendo! A me non la dai a bere, ti conosco troppo bene. Sei così strana, e non hai prestato nemmeno attenzione al professor Vitious. Perché non mi racconti la verità? Non ti fidi di me, vero? Preferiresti raccontare tutto a Harry, vero?” perse il controllo Ron, sparpagliando gli appunti di Hermione sul tavolo. Molti studenti si voltarono a guardare il ragazzo, curiosi.
Sì, Ron, preferirei raccontare tutto a Harry, almeno eviterei uno sterminio di massa tra i Serpeverde e la tua espulsione a vita da Hogwarts.
Hermione fece scivolare il libro che stava consultando dall’altra parte del tavolo e sospirò.
Era il momento di ammettere la sconfitta.

Ma cosa diavolo… ”
Prima che lo sbalordito Ron potesse rendersi conto di quello che stava succedendo, si sentì afferrare per il mantello e trascinare fuori dalla Sala Comune.

Visto che insisti tanto ti racconto tutto, ma non qui” lo zittì Hermione, prima che il ragazzo potesse aprire bocca.
I due camminarono fino a raggiungere la porta del bagno delle ragazze, poi Hermione si fermò di botto.

Ehm, Herm, non vorrai… “ cominciò l’amico, imbarazzato.
Dentro, svelto!” lo interruppe Hermione, spalancando l’ uscio e spingendo con malgarbo Ron all’interno della stanza.
Appena lei lo raggiunse nel bagno, il ragazzo dai capelli rossi la investì, rosso fino alle orecchie. “Ma era proprio necessario trascinarmi qui? Se un professore mi becca qua dentro, sono in guai seri! Non è la prima volta che io e Harry facciamo una capatina alle toilette femminili!”

Solo una piccola precauzione. Anche se di sicuro barricarci qui non serve a niente… tanto di sicuro tutto Serpeverde ne sarà già al corrente, questo è fuori da ogni ragionevole dubbio” rimuginò Hermione, parlando più a se stessa che a Ron.
Potresti essere un po’ più esplicita?” la interruppe lui, cominciando a dare segni di impazienza.
“… ah, sì. Come sai, stavamo pulendo i corridoi quando… ”
Stavamo? Vuoi dire che non eri l’unica a pulire i corridoi con Gazza?” la interrogò l’amico, curioso.
Hermione abbassò la testa con aria colpevole. “No, infatti.c’era anche Malfoy con me. Scusa se non te l’ ho detto, ma… ”

Ron sembrò non farci caso. “E allora? E’ solo questo? Cavolo, io me la sarei spassata un mondo a vedere Malfoy alle prese con una scopa! Almeno sapeva da che parte usarla? Gli hai fatto una foto? Magari fosse passato Colin Canon! Poteva scattargli un’istantanea! Una scena da immortalare... immagino che si sia messo a bestemmiare in tredici lingue diverse contemporaneamente...” esclamò Ron con aria sognante.
Non interrompermi! Sto cercando di spiegarti cos’è successo, non rendermi le cose ancora più difficili!” saltò su Hermione togliendo la parola all’amico, che sembrava essersi dimenticato del vero motivo per cui se ne stava in un bagno femminile, continuando a sognare ad occhi aperti.
Allora non si trattava solo di questo? Beh, effettivamente… non era una cosa che avresti avuto motivo di nascondere… cioè, è imbarazzante, sì, ma per Malfoy, non certo per te! Allora? Qual'è il problema?” chiese il ragazzo dai capelli rossi, uscendo dal suo strato di trance e rivolgendo finalmente la sua attenzione all’amica. Ma prima che Hermione potesse spiegare l’accaduto, Ron la interruppe di nuovo.
Aha! ho capito! Se quello ti ha fatto una cosa talmente imbarazzante da… da impedirti di raccontarla ai tuoi migliori amici... scommetto che Malfoy, appena Gazza si è tolto di torno, ti ha bloccato contro il muro e… e… ti ha fatto delle avances! E’ così! Ma questa… questa la pagherà, con la vita!” urlò Ron, fuori di se, prendendo a calci la porta di un cubicolo.
No, no, no! Non si tratta di questo! Secondo te Malfoy è, insomma, quel tipo di ragazzo? Non farebbe mai una cosa del genere, lo sai bene che non mi può vedere! Ma che razza di idee ti saltano in mente?”
Ron smise di tempestare di pedate tutto quello che trovava e respirò profondamente per riprendere la calma.
"Oh, grazie al cielo! Ma allora di cosa si tratta?”

È che… mi ha preso in giro e io… ti prego, non sgridarmi, Ron… ho praticamente pianto davanti a lui. Non ce l’ho fatta a trattenermi… e ti prego, non dirlo a nessuno, o penseranno tutti che sia una stupida ragazzina fragile” spiegò Hermione, esitante.
Che cosa? Quel pezzo di imbecille! Insensibile! Ha osato farti piangere, eh? Ma adesso, adesso lo sistemo io! Ti vendicherò! Quel mostro si pentirà di averti trattato male!” sbraitò il ragazzo, completamente fuori di sè, ingaggiando un combattimento immaginario contro un’altrettanto inesistente Malfoy.
No, Ron! Non bisogna risolvere tutto con la violenza. Lascialo stare. Per favore. Non mi va che tu gli faccia del male, non ce l’ho con lui… è solo che ci sono rimasta male” sputò fuori la ragazza.
Ron interruppe bruscamente il suo kata e guardò l’amica con gli occhi fuori dalle orbite e la bocca spalancata. Non riusciva a credere alle sue orecchie.
Hermione arrossì vistosamente e tentò di giustificarsi, imbarazzata.

Cioè, volevo dire, ehm… non fraintendere, Ron, io… voglio dire che forse sarebbe meglio mettere una pietra sopra a tutta la faccenda, perché Malfoy… insomma, quando mi ha visto piangere, si è comportato in modo molto… ”
Ma Ron aveva già lasciato il bagno delle ragazze, e dal modo in cui aveva sbattuto la porta – cioè mandando in frantumi gran parte degli specchi della toilette – Hermione capì che non aveva la minima intenzione di ascoltarla.

Dopo aver appoggiato i piedi sul tavolo ed essersi fatto riempire un calice di succo di zucca da Goyle, Draco Malfoy sorseggiò tranquillamente la bevanda, guardandosi attorno con aria annoiata. Nonostante apparisse rilassato in realtà Draco era piuttosto scosso, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per ritornare indietro nel tempo, almeno prima della figuraccia con la Granger.
Sebbene Madama Chips gli avesse detto che non aveva neanche una linea di febbre, continuava a sentirsi molto strano. Quella insolita sensazione era persistita per tutto il pomeriggio, impedendogli di concentrarsi sui compiti, tanto che Tiger e Goyle avevano dovuto fargli copiare sia la ricerca di Trasfigurazione sia la relazione da consegnare al professor Piton. Come se non bastasse, persino a cena non riusciva a prestare attenzione a ciò che stava mangiando.
Innervosito, Malfoy chiuse gli occhi e si massaggiò le tempie. I suoi pensieri erano tutti rivolti a quella piccola Mezzosangue. Nonostante cercasse di distrarsi, continuava a ritornargli in mente il diverbio con la ragazza. Per quanto si sforzasse, non riusciva in nessun modo a toglierselo dalla testa.
Il ragazzo più snob di tutta Hogwarts sbuffò, innervosito.

È tutto il pomeriggio che sospiri guardando il vuoto. Dì, non ti sarai mica innamorato!” bofonchiò Tiger, distogliendo Malfoy dai suoi tormentosi pensieri.
A volte mi chiedo se spari così tante cavolate perchè non colleghi la bocca al cervello prima di parlare, oppure perchè il cervello non ce l'hai proprio. Ti sembro il tipo che si innamora? Ma fammi un piacere!” esclamò il ragazzo biondo, irritato.
Si sentiva le guance più calde di una pentola a pressione.

Hey boss, guarda chi si vede. Quello non è l’amichetto del cuore di Potter? Ma lui non è di Grifondoro? Che ci fa al nostro tavolo?” borbottò Goyle, puntando il ditone tozzo verso un punto imprecisato del tavolo di Serpeverde.
Malfoy si sporse per vedere meglio, e non riuscì a trattenere una smorfia di disappunto.
Sì, era proprio quell’idiota di Weasley, e si stava dirigendo di gran carriera nella sua direzione.
In meno di un minuto i due si trovarono faccia a faccia.

Buonasera, Weasel. Chi ti ha dato il permesso di umiliare gli studenti di Serpeverde con la tua presenza?” cominciò Draco, con la sua solita aria strafottente.
Il resto avvenne tutto in pochi secondi, tanto che Malfoy non se ne rese nemmeno conto.
Ron, che tutto ad un tratto gli sembrava così pericolosamente vicino, lo afferrò per il colletto e lo mandò a sbattere contro il muro, mollandogli un pugno in pancia che fece quasi vomitare a Draco tutto quello che aveva mangiato nel corso delle ultime ore.
Malfoy riuscì a rialzarsi, sebbene facesse fatica a respirare, e non risparmiò a Ron una risatina di scherno.

Certo che sei proprio un imbecille. Non che la cosa mi stupisca, chiunque abbia la sfortuna di parlare con te si rende immediatamente conto che sei abbastanza limitato, intellettualmente parlando. A quanto pare hai scoperto che la Granger fa il filo a quel Baston, e dato che crepi di gelosia hai bisogno di un capro espiatorio su cui scatenare la tua ira repressa. In ogni caso ti consiglio di darti una calmata. Se mi fai fuori Tiger e Goyle non saranno molto entusiasti” ghignò, puntando i suoi occhi chiari su Ron, che per tutta risposta lo strattonò violentemente per il mantello e gli mollò un cazzotto.
Che cosa? Fai finta di non sapere il motivo per cui voglio farti sparire dalla faccia della terra? Mostro! Hai approfittato del fatto che Hermione fosse sola per insultarla in tutti i modi possibili! Tu non devi neanche avvicinarti a lei!” ululò il ragazzo dai capelli rossi, cercando di colpire Malfoy con un altro pugno.
A quel punto Draco cominciò ad arrabbiarsi sul serio. Sfortunatamente per Ron nemmeno Malfoy se la cavava male nei pestaggi, infatti schivò con facilità il colpo del giovane Weasley e gli mollò un calcio all’altezza delle rotule che lo fece cadere a terra, dopodiché lo bloccò sul pavimento e gli affibbiò un pugno in un occhio. Ron gridò dal dolore e si portò l'avambraccio davanti al viso per proteggerlo.

Weasley, credo che tu non abbia afferrato il punto della situazione. Primo, non c’entri affatto con questa faccenda, ed è meglio se non ti impicci in cose che non ti riguardano, se non vuoi finire male. Secondo, la Granger ha abbastanza carattere da poter fare a meno di una bodyguard come te, e se lei vuole farmela pagare accetto con piacere la sfida, ma tu e Potter statene fuori. Terzo, se sei talmente sfigato da non trovare il coraggio di dichiararti alla tua Hermione, nonostante ti venga soffiata da sotto il naso da quel pagliaccio di Oliver Baston, evita di coinvolgere me o gli studenti di Serpeverde nelle tue crisi isteriche, che nel caso non te ne fossi accorto non siamo certo la causa della tua sfiga in amore. Quarto, se fossi così gentile di tornare al tuo tavolo te ne sarei infinitamente grato, in quanto desidererei finire il mio invitante Yorkshire Pudding prima che si raffreddi del tutto”
Draco si rialzò, gli occhi che dardeggiavano.
Dal labbro tagliato gli uscì un rivolo di sangue che andò a macchiare il colletto immacolato della divisa, ma non ci fece caso.
Pansy Parkinson scoppiò in un pianto isterico.
Quasi tutti gli studenti della scuola, attratti dal baccano, avevano posato coltelli e forchette e si erano raggruppati attorno ai due litiganti. I ragazzini del primo anno, che erano troppo impauriti per avvicinarsi, erano saliti sul tavolo e sulle sedie per non perdersi il combattimento.
I due rissosi, troppo presi a scrutarsi minacciosamente con sguardo omicida, sembravano non accorgersi che gli occhi di tutti, insegnanti compresi, erano puntati su di loro.

Adesso scusati, Weasley” ghignò Malfoy, incurante del sangue che gli colava dal mento.
"Vaffanculo!” urlò Ron, l’occhio sinistro tumefatto.

Ronald! Cosa diavolo succede?”
Era la voce di Hermione.
La ragazza, che non aveva visto l’amico a cena, sentendo un gran fracasso provenire dal tavolo di Serpeverde aveva capito che i suoi più orribili timori si erano concretizzati, e aveva avvisato Harry. I due erano riusciti dopo non poche difficoltà ad aprirsi un varco tra gli studenti, e ora fissavano Ron e Malfoy con un’espressione a metà tra la rabbia e la commiserazione.

Ma… Hermione! Lui… prima Malfoy… deve pagare… quello che ti ha fatto… “ balbettò Ron, incredulo.
I due Grifondoro si avvicinarono a Ron, agitatissimi.

Se solo mi stessi ad ascoltare qualche volta!” si lamentò Hermione, sconsolata.
Harry, più preoccupato che indignato, prese a trascinare via Ron per evitare che si scagliasse su Malfoy un’altra volta. “Ma guarda come ti sei ridotto! Serviva proprio scatenare una rissa? E sei anche un Prefetto... poveri noi! E che ti sei fatto all’occhio? Ci stanno guardando tutti, andiamo via!”
Per quei pochi minuti che erano occorsi per soccorrere Ron, Hermione non aveva degnato Malfoy nemmeno di uno sguardo. Mentre si stava allontanando con i suoi amici non resistette alla tentazione di voltarsi, trovandosi faccia a faccia con Draco - ma anche prima era così vicino? - imbarazzata di doversi imbattere in lui così presto dopo il loro ultimo violento scontro verbale.
Quale non fu la sua sorpresa, quando si accorse che anche Malfoy la stava squadrando.
Rimasero lì, a fissarsi come se si fossero visti per la prima volta.
Ma Draco aveva sempre avuto degli occhi così? E come mai non aveva mai fatto caso al suo profilo, tanto altezzoso quanto perfetto?
Hermione tossicchiò, un po’ imbarazzata.
Malfoy, nervoso, distolse gli occhi dalla ragazza.
Draco, torna al tuo tavolo. Adesso.

Stai.. stai sanguinando” riuscì a sillabare Hermione.
Malfoy annuì, l'espressione del viso completamente indecifrabile.

Ma allora pulisciti, per l’amor del cielo, fai impressione!” sbottò la ragazza, allungandogli un fazzoletto.
Draco era confuso.
Non si sarebbe mai aspettato un simile atteggiamento da parte della Granger, in particolare dopo che lui l’aveva trattata più male del solito.
Le donne si comportano sempre in modo enigmatico. Se per di più sono Sanguesporco, sicuramente non aiuta.
Hermione, vedendo che Malfoy non accennava ad accettare il fazzoletto, fece per rimetterselo in tasca, imbarazzata. Avrebbe dovuto sapere che Draco non era solito accettare aiuto da alcuno, tantomeno se ad offrirglielo era una Mezzosangue di nome Hermione Granger.

Sì, beh, non fa niente, come non detto” sbottò Hermione, sentendosi una perfetta idiota.
Benissimo, ora poteva tranquillamente entrare nel guinness dei primati per il maggior numero di gaffes con la stessa persona in una sola giornata.

Granger, sospendiamo un attimo le ostilità e dammi quel maledetto affare” sbottò Malfoy, avvicinandosi alla ragazza e strappandole il fazzoletto dalle mani.
Per quanto ci provasse, Hermione non riusciva a farsi venire in mente una volta in cui aveva provato più felicità di quel momento. Beh, forse l’anno prima, quando Grifondoro aveva vinto la Coppa delle Case. Rivolse a Draco un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
Malfoy esibì un ghigno meno sarcastico del solito, anche se ben lontano dall’assomigliare a un sorriso vero e proprio. “Non gasarti troppo solo perché mi sono abbassato ad accettare un dannato fazzoletto da una come te. Sappi che dal momento in cui riavrai ciò che mi hai offerto, le ostilità sono ufficialmente riaperte. Non posso di certo attaccar briga con te e i tuoi amichetti delle favole dovendoti ancora restituire quel coso, dico bene? Mi sentirei un idiota” ghignò Malfoy. Dopo essersi tamponato la ferita sul labbro, fece sparire il fazzoletto nel mantello e tornò al tavolo di Serpeverde.
Prima che Hermione potesse aprir bocca per replicare, le si parò davanti il professor Piton.
L’insegnante di Pozioni si era avvicinato senza farsi notare già da alcuni minuti, ma aveva aspettato ad intervenire per permettere a Ron di fare più danni possibili a Malfoy, in modo da togliere un buon numero di punti alla Casa di Grifondoro. Tralasciando, naturalmente, che anche Draco aveva fatto la sua parte.

A quanto pare tu, Potter e Weasley non vi siete ancora resi conto che vi trovate in una scuola, e non ad un incontro di judo. E’ necessario capire che in una sede scolastica ci sono particolari regole da rispettare, quindi riferisci pure al tuo amico Weasley che saranno tolti cento punti a Grifondoro per la sua totale ignoranza delle regole basilari di buona educazione”.


days are passing and filled with sighs

tears of blood cried

with every breath I feel the pain

goin' insane from the games you play

Destiny's End, Storm Clouds


*

E con questo siamo a due!

stefy89d Sei stata la prima a recensire la mia storia, ti ringrazio moltissimo! Sono davvero contenta che la storia ti piaccia, e spero che tu abbia apprezzato questo secondo capitolo! Fammi sapere, un bacio!
Lyla_sly Ciao! Innanzitutto grazie mille per la bellissima recensione che mi hai lasciato, mi fa molto piacere che la storia ti abbia colpita! Anch'io adoro la coppia Draco/Hermione, e penso che le ff su di loro siano fra le più appassionanti, ma anche le più complesse da scrivere. Questo perchè si devono inevitabilmente tenere conto di diverse problematiche, Purosangue e Mezzosangue, Grifondoro e Serpeverde, ovvero il superamento dei pregiudizi da entrambe le parti. In altre parole, una bella gatta da pelare :) Un grosso rischio che inevitabilmente si presenta quando si scrive una Dramione è quello di ritrarre personaggi OOC, soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione di Draco. Io ho cercato di fare del mio meglio per descrivere esattamente il Malfoy arrogante e insensibile che ci ha fatto conoscere la Rowling. Anche perchè, diciamocelo, è proprio questo il bello del personaggio :) Fammi sapere cosa ne pensi di questo nuovo capitolo, e grazie ancora! Bacioni!
Tanny Ti ringrazio molto per i complimenti, e sono contentissima che ti piaccia la storia! Sono d'accordo con te, chissà cosa è saltato per la testa a Draco per mettersi a rincorrere Hermione.. chissà! Visto che ho aggiornato in fretta? Spero che ti sia piaciuto questo secondo capitolo!
littledramy Ciao! Ti ringrazio moltissimo per le recensioni! Sono davvero contenta che ti piaccia la mia storia! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, mi farebbe davvero molto piacere! Un bacione e a presto!


  
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