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Autore: DarkViolet92    21/10/2016    2 recensioni
DESCRIZIONE DELLA STORIA:
Francesca Di Biase, Chiara Greco, Lorenzo Verde, Floarea Lecis, Luca Strozzi, Viola Acqua.
Sei ragazzi italiani, tutti più o meno della stessa età, come mai si trovano nella scuola di magia di Hogwarts invece di quella italiana o meglio ancora in quella francese di Beauxbatons?
Che cosa nasconde in realtà Viola?
TRAMA DELLA STORIA:
Tutti sapete la storia di Harry Potter, Lord Voldemort ammazza i suoi genitori, ma l’amore materno lo protegge dall’Avada Kedavra, l’Anatema che Uccide, la più letale delle Tre Maledizioni Senza Perdono, di Lord Voldemort lasciando al piccolo Harry solo una cicatrice a forma di saetta sulla fronte come unico ricordo tangibile di quell’avvenimento nefasto.
Poi, all’età di undici anni, nonostante i suoi zii cerchino di ostacolarlo in tutti modi, grazie ad Hagrid, il giovane Harry Potter viene a conoscenza delle sue origini di mago e della vera causa della morte dei genitori.
Fino a quel momento, infatti, gli zii gli avevano detto che erano morti in un incidente d’auto…
Ma, se oltre ad Hermione e Ron con cui stringerà una solida amicizia, facesse la conoscenza durante questo suo primo anno ad Hogwarts anche con degli studenti italiani?
Genere: Commedia, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Draco/Astoria, Hannah/Neville, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
Capitoli:
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CAPITOLO CINQUE: VIAGGIO PER HOGWARTS E CERIMONIA DI SMISTAMENTO.

POV VIOLA

A causa dell’arrivo, durante l’ora della colazione, nel ristorante dell’albergo, di un gufo per Catalina, quando torniamo in camera, dopo una rapida lettura della lettera innattesa, dobbiamo sbrigarci a lasciare la camera libera, (oltre a sistemare in ordine tutte le nostre cose in modo che trasportandole giù non si rompino, oltre che a stare attente a non rompere niente della mobilia della stanza, per evitare costi ulteriori).
Questo, perché il suo treno partirà con un’ora di anticipo, anziché alle 10.30 previste, sarà alle 9.30, sballando così, la tabella di marcia che lei aveva programmato accuratamente anche per oggi.
La mia vicina di casa, approffittando delle tende ancora abbassate, sistema tutti i nostri oggetti con degli incantesimi non verbali, lo zaino che aveva sempre portanto con sé sulle spalle, scopro ora essere un baule particolamente ingombrante.
Inoltre, ne fa comparire un altro altrettanto voluminoso, ma estremamente decorato (oltre che del colore del mio nome) per me, infilandoci dentro tutti i miei bagagli e gli acquisti fatti in questi giorni (ad eccezione della borsa a mano, contenente anche l’uniforme scolastica, che indosserò sul treno al momento opportuno, e della gabbia contenente la mia civetta Aria).


POV CATALINA WHITE

Detesto con tutta me stessa i fuoriprogramma!A causa dell’ennesimo di questi malaugurati accadimenti, mi accorgo solamente adesso che il mio treno è partito (dal binario 8 e ¾), che non ho detto a Viola come fare per arrivare al suo… Accidenti!
Ok, lei mi ha sicuramente osservata mentre attraversavo il mio, poiché il binario è vicino al suo, ma non ho la certezza che abbia capito con sicurezza come funzioni, anche perché c’erano molti babbani.
Non mi stupirebbe affatto scoprire che loro possano avermi coperta innavvertitamente alla sua vista durante ciò, è una cosa molto comune e che capita di frequente.
Dopo circa una ventina di minuti, nei quali intanto ho indossato le mie vesti da strega e ho imprecato mentalmente per altre duecento volte ai contrattempi e agli imprevisti dell’ultimo minuto, la porta della mia carrozza viene spalancata con molta irruenza da mio nipote Mathieu, seguito da sua madre, mia sorella maggiore Isadore White.
(*la madre delle due sorelle è francese, mentre il padre è bilingue, [inglese dal ramo paterno e italiano da quello materno], i due genitori hanno deciso i nomi delle due figlie in base al verdetto finale di una partita con le Gobbiglie, poco prima del termine d’ognuna delle due gravidanze*).
“Viola andrà ad Hogwarts quest’anno?Non ti sei mai fatta sentire in questi giorni!Era perché dovevi aiutarla nell’acquisto del suo materiale scolastico zia?”, sono abbastanza sorpresa dal sapere così all’improvviso che lui sa tutto, o quasi.
Mia sorella, sorride alla mia occhiata di traverso, prima di rispondermi con assoluta tranquillità: ”Ha un occhio di lince tuo nipote, è stato impossibile tenerglielo nascosto a lungo, sono solamente riuscita a fargli promettere di non accennarle nulla, quando la rincontrerà all’inizio della scuola babbana”.

(*Viola e Mathieu sono compagni di scuola e di classe, si conoscono fin dalla scuola materna[tuttavia, lei non gli ha mai prestato molta confidenza, per via del suo padre adottivo, Giorgio Acqua, uomo estremamente protettivo con la figlia, da questo punto di vista, notando che fin da piccola, otteneva sguardi fin troppo morbosi dai maschi, coetanei suoi, o anche con parecchi anni di differenza]*).
Il viaggio sull’espresso per Beauxbatons trascorre in tranquillità, nonostante l’eccitazione del nipote e le sue continue domande su Viola.
Vediamo come se la passa quest’ultima, se è riuscita ad attraversare da sola il binario, per salire sul treno, o se ha dovuto chiedere aiuto a qualcuno.
 POV VIOLA

Rimango ferma a guardare preoccupata il binario 9 e il 10 per un’ora intera, prima di sentirmi toccare improvvisamente sulla spalla sinistra.
Quando mi volto, vedo un ragazzo più grande di me, circondato dai suoi rispettivi genitori e con davanti a se un carrello dal mio stesso contenuto (un baule ed una gabbia con un barbagianni nel suo caso).
“HGWARTS-STUUDENT-TSYOU? (* comprensione della domanda detta velocemente dallo studente a Viola*) ” dice, guardandomi in modo curioso.
Caspita!Adesso capisco quando Catalina mi aveva detto che avrei fatto fatica a capire, consultando solo i vocabolari e i dizionari economici che uso in Italia!
Deve aver intuito che sono straniera però, il ragazzo, dato che mi ripete lentamente la domanda: ”Are you a student to Hogwarts school’s ?”, (*Sei una studentessa della scuola di Hogwarts?*), stavolta riesco a  capire e a rispondergli; ”Yes, it’s my first year…” (*”Sì, è il mio primo anno…”*).
Deve aver capito immediatamente che sono italiana, dopotutto il nostro accento si riconosce dappertutto, i suoi genitori gli dicono qualcosa alla loro velocità normale, per cui io non riesco a capire, ma poi lui mi si riavvicina per parlare.
“It’s half past ten; give me an hand, so we can cross together the correct platform and I can help you to get on the train, and to put on your luggage in a wagon of the train”. (*“Sono le dieci e mezza… Dammi una mano, così possiamo attaversare insieme il binario corretto e ti posso aiutare a salire sul treno e a caricare i tuoi bagagli in un vagone del treno”, traduzione della frase, chiaramente per bagagli s’intendono il baule e la civetta, ma il ragazzo, notando che lei è straniera, usa termini molto semplici per farsi capire al volo*).
 Pur non conoscendolo, e non sapendo come fare altrimenti a raggiungere l’Hogwarts Express, decido di fidarmi e di proseguire assieme, così come lui mi ha detto.
I suoi genitori ci seguono da dietro e sorridono alla mia reazione, prima terrorizzata e poi di stupore, prima dell’impatto col muro apparente e poi nel ritrovarmi con loro figlio, davanti al binario corretto, pieno di altri studenti con i rispettivi familiari.
È totalmente innaspettato anche l’abbraccio che mi danno sua madre e suo padre, prima che il loro figlio mantenga la promessa data precedentemente, aiutandomi a issare su il baule (la gabbia con Aria la tengo io in mano), oltre a trovare un posto vuoto, in cui sistemarmi per passare tutto il viaggio fino ad Hogwarts in tranquillità.
“Now I can leave you, my friends are waiting for me in another wagon… Let’s se again, when we arrive at Hogwarts!”, (*“Adesso posso lasciarti, i miei amici mi stanno aspettando in un altro vagone… Ci vedremo di nuovo, quando arriviamo ad Hogwarts!”*), esclama, salutandomi educatamente e chiudendo lo sportello della mia carrozza.
Solo dopo pochi minuti che si è ormai allontanato, mi sono resa conto, che a parte ringraziarlo a bassa voce per l’aiuto ricevuto, non ci siamo minimamente presentati a vicenda.
Cinque minuti prima della partenza effettiva del treno, vedo cinque studenti, accompagnati dalle rispettive famiglie, attraversare di corsa il binario per salire: “Mancano cinque minuti dai!Non sono ancora le 11.00!”, esclamano quasi all’unisono in italiano, facendomi capire involontariamente, d’essere i miei connazionali e gli unici altri studenti con cui posso parlare senza paura di fraintendimenti.


POV FLOAREA LECIS

Storco il naso, quando realizzo che l’unica carrozza semivuota in cui mi posso sistemare, assieme agli altri quattro italiani arrivati con me, è occupata da una Sporca Nata Babbana.
Loro non sembrano farsi molto problemi al riguardo: ”Ion non ho intenzione di passare tutto il viaggio in piedi, perciò entro e mi siedo, tu fai come ti pare”, afferma per l’appunto uno degli unici due maschi del gruppo, facendo da portavoce anche alle altre due ragazze presenti, poco prima di spalancare lo sportello è chiederle se questa carrozza è libera, in inglese.
“Potete parlare tranquillamente in italiano, sono italiana come voi, comunque sì, è libero” la Sangue Sporco risponde immediatamente, anche se non direttamente.
L’ultima cosa che mi aspettavo era di avere anche una connazionale Babbana, però almeno ho la sicurezza che mi capisca se le volessi dare degli ordini, penso tra me e me, trovando un lato positivo in questa situazione.
Chiaramente, gli altri miei quattro connazionali, non hanno a cuore come la sottoscritta, la purezza del loro sangue, oppure, effettivamente, sono semplicemente stanchi di girare sul treno in movimento, alla ricerca di una carrozza completamente libera, per cui mi adeguo e mi siedo anch’io, ovviamente nell’angolo opposto al suo, vicino allo sportello.


POV LORENZO VERDE

Caspita!E poi dicono di noi italiani che siamo rumorosissimi!Regna un silenzio cimiteriale in questa carrozza!Si sente perfettamente il chiacchiericcio degli studenti inglesi negli altri vagoni del treno, oltre al cigolio delle ruote del carrello dell’inserviente lungo il corridoio, tanto è forte il contrasto!
La ragazza che ci ha accolto, poi non ha più fiatato, è estremamente concentrata a guardare il paesaggio che scorre fuori dal finestrino.
La più bassa, in questo sestetto, è chiaramente una Purosangue, da come ha storto il naso vedendola dal vetro dello sportello, le altre due potrebbero essere come lei ma Filobabbane, oppure potrebbero essere delle Mezzosangue.
Io sono seduto davanti a quella snob, mentre il secondo maschio, a farmi compagnia in questo gruppo prettamente femminile, è seduto vicino alla ragazza che ci ha accolto.
Tra loro quattro, lei è anche la più alta, anche se non di tantissimo.
Dopo aver atteso altri venti minuti, stufo di aspettare che qualcuno rompi il silenzio assoluto all’interno di questa carrozza, decido di farlo io.
“Io mi chiamo Lorenzo, vengo dalla Campania, voi di dove siete?”, finalmente riesco a smuovere l’animo di questo gruppo.
L’altro maschio risponde subito: ”Io sono Luca, vengo dall’Emilia Romagna”, poi è il turno della snob, ”Io mi chiamo Floarea Lecis, vengo dalla Sardegna, Sono una Purosangue”.
 Direi che l’intenzione di far comprendere l’origine del proprio sangue sia arrivata a tutti, anche se la ragazza del finestrino non accenna ancora a parlare, intanto si presentano le altre due.
“Io sono Francesca di Biase, sono anch’io una strega Purosangue, vengo dall’Abbruzzo”, ottiene subito uno sguardo interessato dalla snob del gruppo; ”Io invece sono una strega Mezzosangue, mia madre è babbana mentre mio padre è un mago, vengo dalla Puglia e mi chiamo Chiara”.
L’ultima che rimane, e che ho sopprannominato mentalmente La Ragazza del Finestrino, finalmente si decide a voltarsi e a presentarsi a sua volta: ”Mi chiamo Viola, vengo dalla Valle d’Aosta”.
La ragazza più bassa delle quattro, nonché la snob dell’intero gruppo, non sembra essere completamente soddisfatta dalla sua risposta, come neanche dalla mia e da quella dell’altro maschio, dato che noi tre non abbiamo specificato l’origine del nostro sangue.
 “Non avete specificato il vostro sangue”, afferma, infatti, in modo altezzoso, ”Rosso come il tuo!”, le risponde piccata Viola, facendo scoppiare a ridere tutti; eccetto Floarea, che non lo gradisce affatto, a giudicare dal suo sguardo torvo.
L’unica cosa che la blocca dal lanciarle un incantesimo addosso, è lo spalancamento improvviso dello sportello della nostra carrozza, da parte di un ragazzo moro sovrappeso piangente e da una ragazza mora, con i denti davanti sporgenti, che indossa già la divisa della scuola, al suo fianco.
È proprio quest’ultima a parlare: ”Have you seen his frog?” (*”Avete visto la sua rana?”*), ”No!”, esclama sgarbata Floarea, infastidita d’essere stata interrotta per una cosa simile.
“Italians students?” (*”Studenti italiani?”*) esclama stupita la ragazza, osservandoci tutti e sei con attenzione, prima di andarsene via chiudendo lo sportello, dato che nessuno aveva voglia di parlare con lei o con quel ragazzo.
“Io sono Mezzosangue come Chiara”, affermo, evitando alla Snob (ormai la chiamerò così, Floarea) di ripetere, magari in termini più antipatici e offensivi, la sua domanda sul nostro sangue, ”Io invece sono un mago Purosangue come te e Francesca”, afferma Luca con tranquillità.
Prima che Viola possa rispondere alla domanda, anche se non si è mossa minimamente, per cui non credo che ne abbia la minima intenzione, lo sportello della nostra carrozza viene nuovamente spalancato, stavolta dall’inserviente con il carrello, pieno di leccornie d’ogni tipo.
Lei è l’unica, tra noi sei, che rimane seduta composta al suo posto e che quindi non si prende niente da mangiare.
In ogni caso, a Floarea è passata totalmente la curiosità verso l’origine del suo sangue, è troppo impegnata a gustarsi dei Cioccalderoni al momento.
Dev’esserne anche molto golosa, vista la foga con cui se li sta mangiando, senza badare a non sporcarsi!


POV LUCA STROZZI

Anche se sono un mago Purosangue come Floarea, non gli do tutta questa importanza, faccio parte di una famiglia di Filobabbani, rispetto a quella da cui proviene lei, per cui non ho alcun problema a relazionarmi rispettivamente con Lorenzo e Chiara, oltre chiaramente a lei e a Francesca.
Farei lo stesso anche con Viola, se lei me lo permettesse… peccato, che questultima abbia deciso di passare quasi tutto il vaggio verso Hogwarts, rivolta verso il finestrino della nostra carrozza, impedendo di fatto, ogni possibile tentativo di coinvolgerla in qualche conversazione.
Possibile che Floarea le abbia fatto perdere la voglia d’interagire, soprattutto con noi che parliamo tutti la sua stessa madrelingua?
Mi sembra piuttosto strano questo, anche perché ha saputo risponderle perfettamente a tono, quando quest’ultima ha fatto notare, facendo la superiore, a me, a lei e a Lorenzo, che non avevamo specificato com’era il nostro sangue; contrariamente a lei, Chiara e Francesca.
“All the students are advised to start wearing the uniforms and to leave the luggage in the wagon because it will be transferred separately to Hogwarts Castle’s”. (*”Tutti gli studenti sono avvisati d’iniziare a indossare le uniformi scolastiche e di lasciare i bagagli nelle carrozze perché verranno trasferiti separatamente al castello di Hogwarts”*).
Chiunque abbia parlato, deve sapere che ci sono degli studenti stranieri a bordo, dato che ha ripetuto più volte l’annuncio scandendo per bene le varie parole.
Io, Lorenzo, Floarea ed anche Chiara e Francesca siamo andati nei bagni a cambiarci, mentre Viola, essendo rimasta da sola nella carrozza, può cambiarsi tranquillamente lì.


POV FRANCESCA DI BIASE

Io e Floarea siamo le prime a tornare nella carrozza, Viola è nella medesima posizione in cui ha passato tutto il viaggio, solo che adesso indossa pure la divisa scolastica che fa risaltare irrimediabilmente le sue gambe lunghe.
Dopo pochi minuti siamo raggiunti anche da Lorenzo, Luca e Chiara, solo in questo momento, in coincidenza con l’arresto effettivo del treno nella stazione di Hogsmeade, la nostra compagna di viaggio silenziosa, eccetto che per la presentazione personale e per la risposta provocatoria alla puntualizzazione sul sangue da parte di Floarea, finalmente si alza in piedi.
Quando usciamo nel corridoio, ci ritroviamo tutti ammassati tra di noi e con gli altri studenti, sia della nostra età, sia più grandi di noi.
Dopo essere scesi dal treno, la voce tonante di un uomo altissimo e barbuto, mette in silenzio il vociare di tutti gli studenti: ”First Year’s Students, with me!”. (*“Studenti del primo anno, con me!”*).
Gli studenti degli altri anni li perdo immediatamente di vista, per non rimanere indietro in fondo al gruppo di tutti gli studenti primini come me.
Con mio disappunto, Viola, nonostante sia comunque indietro rispetto a tutti gli altri studenti britannici, è davanti a noi italiani e riesce a reggere il passo, mentre noialtri arranchiamo, per via del sentiero posto su un terreno accidentato.
Per lei a quanto pare è una bazzeccola invece, dev’essere molto simile a dove vive lei, in Valle d’Aosta.


POV VIOLA

Dopo il breve percorso a piedi, (che è durato circa una decina di minuti, ma ho sentito molti dei miei connazionali lamentarsene, assieme anche ad alcuni degli altri studenti), dobbiamo passare una ventina di minuti su delle barche a remi da quattro posti ciascuna, guidate con la magia… c’è solo un piccolo problema tecnico.
Rispetto al numero totale degli studenti del primo anno, le barche non bastano per trasportare tutti quanti.
L’uomo barbuto molto alto non ci fa caso, per cui io e gli altri cinque italiani, per non rimanere appiedati sul bordo del lago, in attesa dell’ipotetico ritorno di qualche altra barca, dobbiamo infilarci velocemente tutti e sei nell’ultima rimasta.
Per fortuna sono lente durante la navigazione, per cui non c’è pericolo di cadere nelle acque gelide del lago, salvo che non sia tu a sporgerti troppo oltre il bordo.
Dopo essere sbarcati ed aver scarpinato una ripida scogliera, con l’aiuto tempestivo dell’uomo barbuto a sollevarci nei punti più pericolosi, per farci raggiungere le scalinate della scuola di Hogwarts, a un certo punto ci troviamo all’interno di una saletta con davanti una signora, che lo congeda gentilmente.
La donna fa un piccolo discorso di benvenuto, soffermandosi con lo sguardo su alcuni degli studenti che sono in prima fila, ma a parte, il dover aspettare per un altro po’ di tempo, prima di entrare in un’altra stanza ancora, non riesco a comprendere il resto delle sue parole.
Conseguentemente, non capisco il nervosismo e il brusio generale che pervade improvvisamente tutti gli studenti britannici.
Ad un certo punto, tutto questo vociare s’interrompe a causa della comparsa improvvisa di un nugolo di fantasmi, ma non rimangono a lungo a parlare con tutti noi, poiché la signora di prima ritorna e ci ordina di seguirla, nello stesso tempo loro scompaiono alla nostra vista.


POV PROFESSORESSA MCGRANITT

In base alla descrizione fattami da Pomona, Severus e Vitious, sono riuscita a capire chi è, tra i sei studenti italiani, quella con cui loro tre hanno avuto più difficoltà a convincere i genitori a farle frequentare la nostra scuola, oltre ad aver dovuto cedere ad una loro condizione.
Si tratta della ragazza con la gobba, continuava a guardarsi attorno con un’espressione meravigliata, prima che ordinassi a tutti gli studenti di seguirmi silenziosamente nella Sala Grande.
Lei ha continuato comunque a guardare il soffitto rispecchiare il colore del cielo all’esterno, però ha anche seguito senza particolari problemi il resto degli studenti, senza accorgersi minimamente degli sguardi di quelli più grandi, seduti alle quattro tavolate.
Nonostante la grande sorpresa nel vedere e sentire la voce del Cappello Parlante, posto sullo sgabello davanti al tavolo degli insegnanti, la ragazza ha ascoltato attentamente il suo discorso di benvenuto, ma non mi pare che sia riuscita comprendere tutte le sue parole.
E gli altri suoi connazionali non sembrano essere molto inclini ad aiutarla, tutt’altro, sembrano più propensi a pensare solo a se stessi.
Dopo che l’intera Sala Grande torna in silenzio assoluto, mi schiarisco un attimo la voce, prima di spiegare la pergamena tra le mie mani e d’illustrare brevemente in cosa consiste la Cerimonia di Smistamento.
“Quando sentite il vostro nome, fate un passo avanti ed infilate il cappello in testa, dopo che vi sarete seduti, sarete smistati nella vostra casa”.
Adesso è riuscita a capire esattamente le mie parole.
“Abbott Hannah!”, la prima ragazza chiamata finisce a Tassorosso, tra gli applausi calorosi dei suoi compagni di casa.
La seconda dovrebbe essere proprio lei, ma cedo la pergamena a Vitious per chiamarla, in accordo chiaramente, anche con Silente che impone immediatamente il silenzio, all’innalzarsi di un improvviso mormorio comune a tutti i quattro tavoli.
“Acqua Viola!”, ancora prima che lei mi si avvicini, si sente quasi all’unisono da tutti e quattro i tavoli, esclamare in tono sbigottito: ”Studenti Italiani ad HOGWARTS?”, subito zittiti dalla voce pacata di Silente.
 Dopo che le ho infilato il Cappello Parlante sul capo e che lei si è seduta sullo sgabello, finalmente il silenzio s’instaura completamente in tutta la Sala Grande.
Come per ogni studente, il Cappello Parlante parla mentalmente con l’allievo da smistare prima di annunciare la Casa assegnata, ma con lei ci sta impiegando molto tempo, sono già passati dieci minuti da quando si è accomodata sullo sgabello.
L’unica cosa certa, per ora, è che lei è una Testurbante (*si chiamano Testurbanti, gli studenti per i quali, il Cappello Parlante impiega più di un minuto, per decidere in che Casa smistarli, capitano molto raramente e sono sempre soggetti a molta attenzione*).
È giunto finalmente il momento dell’annuncio finale: ”Scelta davvero difficile la tua, hai molte caratteristiche comuni sia a tuo padre, sia a tua madre, ma la tua casa è… CORVONERO!”.
 Dopo un iniziale silenzio, iniziano gli applausi, il primo è Cedric Diggory, di Tassorosso, seguito gradualmente da tutta la sua tavolata, poi anche i Grifondoro e i Serpeverde, gli ultimi sono proprio i Corvonero.
Lei si siede composta e silenziosamente in una sedia in fondo al tavolo, prima di mettersi in ascolto anche degli esiti degli altri primini.
“Bones Susan!”…”TASSOROSSO!”, ”Bulstrode Millicent!”, ”SERPEVERDE!”…”Brown Lavanda!”, ”GRIFONDORO!”, ”Di Biase Francesca!”.
Alla chiamata di una nuova studentessa italiana, sempre effettuata da Vitious, piomba di nuovo il brusio d’incredulità avvenuto precedentemente con Viola.
“TASSOROSSO!”, finora è l’unico tavolo che applaude per primo e con uguale entusiasmo, l’assegnazione delle case di tutti i nuovi studenti, in particolare le due italiane che si sono succedute finora.
D’italiani ne rimangono altri quattro; due femmine e due maschi, ma sono sparpagliati per tutto l’alfabeto.
“Finch-Fletchley Justin!”, ”TASSOROSSO!”, ”Finnigam Seamus!”, ”GRIFONDORO!”, “Gaius Sally Anne!”, ”CORVONERO!”, ”Goyle Bob!” (*nome di fantasia inventato da me*), ”SERPEVERDE!”… “Granger Hermione!”, ”GRIFONDORO!”, ”Greco Chiara!”.
Di nuovo un silenzio sbigottito, ”GRIFONDORO!”per poi il ripetersi di un silenzio iniziale, seguito da un graduale crescendo di applausi, sempre con la stessa base di partenza.
“Lecis Floarea!”, ”SERPEVERDE!”, è l’unica italiana ad avere avuto un applauso immediato, dopo l’assegnazione della casa da parte del Cappello Parlante.
“Lunn Patricia!” (* nome di fantasia inventato da me*), ”TASSOROSSO!”, ”MacDougal Morag!”, ”CORVONERO!”, ”McTass Mandy!”, ”CORVONERO!”, ”Malfoy Draco!”, ”SERPEVERDE!”, ”Nott Patrick!” (*nome di fantasia inventato da me*), ”SERPEVERDE!”, ”Nott Theodore” *studente aggiunto da me*), ”SERPEVERDE!”, ”Paciock Neville!”, ”GRIFONDORO!”, ”Patil Padma!”, ”CORVONERO!”, ”Patil Calì!”, ”GRIFONDORO!”, ”Parkinson Pansy!”, ”SERPEVERDE!”, ”Potter Harry!”.
Finalmente mormorii e silenzio come nel caso degli studenti italiani! Anche lui, come la prima italiana ad essere stata smistata, è un Testurbante, ma alla fine…”GRIFONDORO!”, il tavolo della mia casa è il più scalmanato.
“Steeval Terry!”, ”CORVONERO!”, Strozzi Luca!”, ”GRIFONDORO!”, anche a lui, come all’unica italiana smistata in Serpeverde per ora, fa seguito un immediato applauso a seguito dell’assegnazione della casa.
“Tiger Vincent!”, ”SERPEVERDE!”, ”Turpin Lisa!”, ”CORVONERO!”, ”Verde Lorenzo!”, ”TASSOROSSO!” e finalmente anche l’ultimo italiano è stato smistato.
Dopo di lui, Vitious ritorna a sedere al tavolo dei professori, lasciandomi il compito di chiamare gli ultimi due primini ancora senza Casa.
“Weasley Ronald!”, ”GRIFONDORO!”, ”Zabini Blaise!”, ”SERPEVERDE!”.

(*Nei libri, la Cerimonia di Smistamento avviene in ordine sparso, io l’ho fatta svolgere per piacere  personale in ordine alfabetico… chiedo venia se non sono riuscita ad essere abbastanza precisa*).
POV PROFESSOR VITIOUS

Finita l’assegnazione delle Case ad ogni studente del primo anno, finalmente il Banchetto che inaugura l’inizio del nuovo anno scolastico può finalmente cominciare.
L’unica cosa che mi lascia infastidito, è che mentre i tavoli di Tassorosso, (*hanno ricevuto 6 studenti in tutto, compresi i due italiani*), Grifondoro (*loro hanno ricevuto 9 studenti in tutto, di cui due italiani*), Serpeverde (*9 nuovi studenti in tutto, inclusa una studentessa italiana*), sono molto amichevoli, anche con gli studenti non britannici, i Corvonero (* 7 nuovi studenti in tutto, tra cui un’italiana*), non lo sono affatto con Viola.
Mangiano e parlano tra di loro, lanciandole qualche sguardo furtivo, tra una pausa e l’altra, ma nessuno di loro è incline a rivolgerle la parola, per coinvolgerla in una conversazione assieme agli altri nuovi studenti.
Ah, ecco il fantasma della nostra casa, Priscilla Corvonero, venirle a fare compagnia!Non è il massimo, come inizio, ma è pur sempre meglio che passare tutto il pasto senza poter parlare con nessuno!
Se questa situazione non cambia in fretta, a breve farò un discorsetto ai prefetti e ai Caposcuola della mia Casa.


POV PROFESSORESSA POMONA SPRITE

Vedo che nemmeno Vitious è soddisfatto che Viola passi quasi tutta la cena a parlare con il fantasma della propria casa, Priscilla Corvonero, ma nessuno dei suoi compagni e compagne di casa è intenzionato a farlo, per cui la si può definire una magra consolazione.
Le altre Case, Serpeverde prima fra tutte, sono molto amichevoli con gli italiani, questi ultimi sono circondati e costretti a parlare in inglese costantemente, anche, (come nel caso di Tassorosso e Grifondoro) se sono capitati in due e quindi si sono seduti vicini per non rimanere da soli, sono comunque coinvolti da tutti gli altri studenti.
A Corvonero, solo il fantasma coinvolge Viola, in una conversazione, facendole perdere anche quel poco appetito che aveva, (la ragazza ha lasciato più di metà piatto intatto!), il lato positivo è che così si esercita a parlare in inglese, ma l’ideale sarebbe stato se avesse trovato un clima d’accoglienza dai suoi compagni e compagne di casa, se non pari, almeno simile a quello che gli altri suoi connazionali hanno effettivamente trovato nei loro rispettivi tavoli.


POV HARRY POTTER

Ron, passato il terrore d’essere smistato in una Casa diversa da quella di famiglia, si è decisamente tranquillizzato e adesso, mangia a volontà.
Il fantasma della nostra Casa, Sir Nicholas de Mimsy-Porpington, dopo aver zittito quegli studenti che gli avevano chiesto, infastidendolo tralaltro, il motivo del sopprannome Nick-Quasi-Senza-Testa, c’incita a cercare di fare del nostro meglio per vincere il campionato annuale delle Case, di cui la professoressa McGranitt ha accennato molto brevemente nel discorso di benvenuto precedente alla Cerimonia di Smistamento.
C’informa anche, che Grifondoro è da molto tempo che non lo vince, oltre al fatto che la vittoria consecutiva per sei anni da parte dei Serpeverde, ha reso più insopportabile che mai il fantasma di quella casa, Il Barone Sanguinario.
Spostando lo sguardo su quel tavolo, vedo che Malfoy sta cenando proprio vicino a lui e non ne è particolarmente felice.
Questo non può che farmi gongolare, visto il suo fare supponente, quando ho avuto la sfortuna di averci a che fare, prima di arrivare ad Hogwarts, all’interno del negozio di Madame McClan, con i suoi discorsi sulla purezza del sangue, e poi nella saletta affianco alla Sala Grande, quando disprezzando apertamente i vestiti non nuovi di Ron e la povertà della sua famiglia, mi ha offerto d’essere amici, cosa che io ho rifiutato senza alcun problema, naturalmente.
Hermione Granger, la ragazza saccente incontrata sul treno, mentre provava ad aiutare Neville Paciock a ritrovare il suo rospo Oscar, in questo momento è impegnata a chiacchierare con uno dei fratelli maggiori di Ron, Percy, riguardo all’inizio delle lezioni e alle materie.
 Lei è interessata in particolare a Trasfigurazione, anche se avendo già letto molti dei libri, sa che è una materia molto complessa e quindi difficile.       
Una volta che Percy si libera della sua parlantina, ne approffitto per chiedergli chi è il professore che sta parlando con Raptor.
 Dopo l’iniziale stupore, per il fatto che conosco già uno degli insegnanti, mi risponde prontamente.
“Quello è Piton, è il professore di Pozioni, nonché il Direttore della casa di Serpeverde, è da anni che fa la corte alla cattedra d’insegnamento di Difesa contro Le Arti Oscure, ma Silente l’ha sempre assegnata ad altri docenti, più o meno competenti, nonostante sia a conoscenza, che Piton ha anche una buona conoscenza delle Arti Oscure”.
I fratelli gemelli, Fred e George s’intromettono immediatamente nel discorso: ”Piton è famoso anche per fare favoritismi agli studenti della propria Casa, anche quando sono nel torto, oltre a togliere spesso e volentieri molti punti a noi Grifondoro!”.
Percy li rimbecca prontamente: ”Come se voi due non gli deste corda, con tutti i guai che combinate, ogni anno!”, mancando totalmente nell’intento di farli sentire, anche solo vagamente, dispiaciuti, infatti, ridono entrambi soddisfatti alle sue parole.
In ogni caso, il loro battibecco familiare e il banchetto della scuola hanno termine in poco tempo, dato che il preside Silente si è alzato in piedi e ha chiaramente intenzione di parlare.
“Ho degli annunci d’inizio anno da farvi: gli studenti del primo anno devono ricordare che l’accesso alla foresta qui intorno è proibito a tutti gli studenti. E alcuni degli studenti più anziani farebbero bene a ricordarlo”.
Con questo primo annuncio, si rivolge palesemente verso Fred e George, lo vedono tutti i tavoli che li ha guardati entrambi con molta attenzione, prima di procedere con l’esposizione degli altri.
“Inoltre, il signor Gazza, il guardiano, mi ha chiesto di ricordare che è assolutissimamente vietato fare gare di magia nei corridoi. Le prove di Quidditch si terranno durante la seconda settimana dell’anno scolastico. Chiunque sia interessato a far parte della squadra della propria Casa è pregato di contattare Madama Bumb. Infine, devo avvertirvi che da quest’anno è vietato l’accesso al corridoio del terzo piano a destra, a meno che non desideriate fare una fine molto dolorosa”.
Tutti i prefetti delle quattro Case reagiscono con un brusio, incluso Percy, ma né io, né i suoi tre fratelli minori, riusciamo a chiedergli qualcosa in proposito, perché Silente deve dire ancora qualcosa, dopo questi tre annunci.
“E ora, prima di andare a letto, intoniamo l’inno della scuola!”esclama, infatti, in tono estremamente entusiasta.
L’annuncio finale di un coro collettivo, fa innorridire l’intero tavolo degli insegnanti!Sono estremamente comici da vedere!
Ma alla fine, tutti cantano, chi più intonato, chi più stonato…. anche se è molto disordinato, a dire il vero!
È chiaro che non era stato organizzato precedentemente, la reazione dei professori è stata piuttosto eloquente in proposito.
(*** in quasi tutto questo pov[point of view, punto di vista] di Harry Potter, ci sono contenute molte informazioni, presenti anche nei libri e trasposte successivamente nei film, più o meno fedelmente, ai libri di J.K.Rowling***).
(**il battibecco familiare tra i tre fratelli maggiori di Ron, non è presente nei libri, ce ne sono degli altri, di momenti di complicità della famiglia dei rossi, [questo l’ho inserito per scelta personale] e Percy, in modo più o meno diretto, fa capire, nel corso dei libri e dei film in cui compare, che non approva particolarmente il comportamento irrispettoso delle regole della scuola tenuto da Fred e George**).
(*Il momento del coro è presente nel primo libro, ma il regista ha deciso che non era essenziale ai fini della comprensione della trama del primo film della saga, perciò l’ha eliminato*).
POV VIOLA

Che incubo il momento del coro!Non che non mi piaccia la musica e il cantare in generale!Tutt’altro, ma il non sapere le parole, il ritmo, e infine, la mia scarsa conoscenza della lingua inglese, ecco non mi hanno dato un grande aiuto… di conseguenza, mi sono limitata a muovere le labbra, stando attenta a finire almeno assieme al mio tavolo!
Con l’aiuto di Priscilla Corvonero, riesco a non rimanere indietro a tutti i miei compagni di Casa, mentre i prefetti, che fanno da capofila, ci guidano a passo svelto, fino alla torre del castello in cui ha sede la nostra sala comune e quindi, anche il nostro dormitorio.
Beh, dato il nome della nostra Casa, era piuttosto logico immaginare che saremmo stati in una posizione alta del castello.
 Svelta, dopo che i prefetti rispondono correttamente alla domanda formulata dalla statua posta davanti all’ingresso della nostra Torre (Priscilla, durante la cena, mi ha detto che l’altra torre, situata nel lato opposto alla nostra, è occupata dagli studenti di Grifondoro, mentre gli studenti di Tassorosso e quelli di Serpeverde devono stare nei sotterranei del castello… poverini, chissà che freddo avranno laggiù!) riesco ad entrare prima che il passaggio venga di nuovo bloccato.
Il fantasma della nostra Casa, mi guida subito al dormitorio femminile e al piano riservato alle studentesse del primo anno.
Pochi minuti dopo, prima di entrare e vedere com’è effettivamente, sento entrambi i prefetti dire: ”First year’s girls, follow your italian roommate and the Ghost of our’s House”. (*“Ragazze del primo anno, seguite la vostra compagna di stanza italiana e il fantasma della nostra Casa”*).
Fantastico!Il mio letto è a baldacchino ed ha anche una finestra ed una scrivania vicina, così, posso scrivere comodamente i compiti, o sul mio diario personale, oppure le lettere ai miei genitori e a Catalina, sotto la luce della luna!
Quando dopo essermi lavata, facendo una rapida doccia, ed essermi asciugata per bene con dei teli, (oltre ad essermi struccata e aver indossato il mio pigiama), esco dal bagno comune, trovo anche tutte le mie cinque compagne di stanza in attesa per entrarvi mentre Priscilla Corvonero è seduta compostamente sul mio letto.
Quando loro escono, io ho appena finito di scrivere le mie impressioni personali sul lungo viaggio per arrivare alla scuola di Hogwarts, incluso il tragitto a piedi e il viaggio in barca, oltre alla cerimonia di smistamento e la mia amicizia col fantasma della nostra Casa, sul mio diario personale e tre lettere: la prima è destinata a mio padre, la seconda a mia madre e l’ultima a Catalina White.
Mentre le prime due sono meno dettagliate e scritte in italiano, francese e tedesco; la sua è l’unica a essere scritta esclusivamente in inglese, su sua richiesta precisa, in modo da esercitarmi.
Non credo che lei sarà molto contenta, quando scoprirà che ho fatto amicizia solo con un fantasma e che nessuno dei miei compagni e compagne di Casa ha intenzione di rivolgermi la parola.
(i miei cinque connazionali non li conto nemmeno, erano troppo interessati all’origine del mio sangue, e poi sono finiti nelle altre Case, come ho scoperto anche, essere il caso del ragazzo educato che mi ha aiutato nella stazione e poi sul treno).


POV FRANCESCA DI BIASE

La mia passione per la musica e il canto mi saranno di grande aiuto, dato che per accedere alla nostra Sala Comune, oltre a dire una Parola d’Ordine, dobbiamo anche bussare una botte, con un motivetto melodico armonico ben preciso.
Lorenzo, come me, ha un eccezionale orecchio musicale, per cui noi due partiamo avvantaggiati, rispetto ai nostri rispettivi compagni di stanza, nell’imparare a ricordarlo a memoria.
Forse i primi studenti Tassorosso erano molto calmi e tranquilli, ma qui, a parte due casi isolati, sono tutti piuttosto chiacchieroni e festaioli, infatti, non sufficientemente pieni e soddisfatti dal banchetto e dal coro dell’Inno della scuola, stiamo partecipando attivamente ad un altro festino, solamente che questo è clandestino, perché è organizzato da noi studenti.
Grazie all’improvvisa comparsa del fantasma della nostra Casa, il Frate Grasso, smontiamo in fretta tutto, per non essere puniti da Gazza, dato che è stato attirato dal volume della nostra voce un po’ troppo alta, anche solo per essere giustificata con il semplice russare!  
Ho già fatto amicizia con alcune delle studentesse più grandi e con parte delle mie compagne di stanza.
Con queste ultime, ho concordato che il Capitano della nostra squadra di Quidditch, Cedric Diggory, è davvero molto carino come ragazzo, oltre che ben educato.
Con Lorenzo poi, dato che viviamo nello stesso Stato, anche se siamo in due regioni molto distanti tra loro, ci siamo anche scambiati i relativi recapiti telefonici e gli indirizzi, per mandarci eventuali cartoline e lettere, al di fuori della scuola magica di Hogwarts.
Anche Floarea, nonostante l’altezzosità dimostrata sul treno, sul voler sapere l’origine del sangue d’ognuno di noi sei italiani, ad eccezione di Viola che non l’ha rivelato, dovrà abbassarsi ad usare questi mezzi babbani.
Anche se è una Purosangue come me, dovrebbe sapere bene, che in Italia, le regole della convivenza pacifica con i babbani e quelle sul mantenere segreta la nostra esistenza a loro, prevedono anche l’utilizzo dei loro mezzi di comunicazione, oltre ad avere una casa contenente anche oggetti di manifattura non magica, oltre ai nostri.


POV LORENZO VERDE

Altro che Casa di mollaccioni e bradipi!Come avevo sentito descriverla da alcuni studenti di Serpeverde, sul treno per arrivare a scuola… noi siamo quelli che sanno divertirsi senza esagerare e socializzare maggiormente delle altre Case, senza finire in punizione e senza devastare la Sala Comune, cosa importantissima.
Oltre ad aver smontato in fretta il festino, grazie alla pronta comunicazione del nostro fantasma, alcuni degli studenti più grandi e che quindi, chiaramente, sono più pratici di noi primini, con gli incantesimi, hanno pulito e messo tutto in ordine in pochissimo tempo!
Finora mi trovo benissimo in questa scuola, anche se non abbiamo ancora iniziato le lezioni, posso già dire di trovarmi bene come atmosfera.
A proposito dell’inizio delle lezioni, poco dopo aver sistemato la nostra Sala Comune, sui vari tavolini presenti si sono materializzati i rispettivi orari delle lezioni, divisi per anno di frequenza.
Io, Francesca e il resto dei primini, domani mattina, subito dopo la colazione, abbiamo due ore di lezione di Erbologia con i Serpeverde. (Non la snob di primo mattino, proprio nel primo giorno, no!Speravo vivamente di rivederla il più tardi possibile, in questa prima settimana di scuola, lei!Evidentemente, però, non sono così fortunato).
Dopo, seguono due ore di Storia della Magia con i Corvonero (per cui rivedremo La Ragazza Del Finestrino, cioè Viola Acqua… sul treno aveva detto d’essere originaria della Valle d’Aosta, eppure il suo cognome è tipico laziale… perché ha mentito?), poi abbiamo la pausa pranzo e infine, alla sera, due ore dopo la cena, terminiamo la giornata di studio con la lezione di Astronomia, in compagnia dei Grifondoro.


POV FLOAREA LECIS

Mamma mia che freddo, che c’è quaggiù!Pensavo, che Serpeverde, la Casa per eccellenza di noi Purosangue, fosse anche la migliore, come arredamento e come stanze!Ed effettivamente, l’ingresso e la Sala Comune non hanno tradito le mie aspettative iniziali: sono entrambi estremamente eleganti, lussuosi, caldi e puliti… fatta l’eccezione dell’acqua del Lago Nero, che sbatte continuamente contro le finestre, impedendo, di fatto, un sonno regolare e continuo.
 Per non parlare del freddo che regna all’interno dei dormitori! Devo subito trovare una soluzione per contattare i mei genitori per aiutarmi a trovare un modo per non gelare durante la notte.
Le coperte e le lenzuola del mio letto non sono sufficentemente coprenti e spesse per i miei canoni!
Sono stati proprio questi ultimi tre fattori ad averle abbassate bruscamente!
Mi costa molto ammetterlo, ma in questo momento, mentre sto chiudendo accuratamente le buste, in cui ho appena infilato le lettere per i miei familiari, sull’esito del viaggio fino alla scuola e della Cerimonia di Smistamento, (e che ho intenzione di spedire domani mattina presto), sto invidiando non poco quella Lurida Nata Babbana smistata a Corvonero e i due connazionali, Purosangue e Mezzosangue, smistati a Grifondoro.
Le mie compagne di stanza, ad eccezione di Bulstrode Millicent (ancora non riesco ancora a crederci che una ragazza così brutta possa essere finita nella mia stessa Casa!), rispondono perfettamente ai miei canoni… per fortuna ho almeno questa magra consolazione!
Stiamo guardando assieme l’orario delle lezioni di domani, in cui sono inclusi, chiaramente, anche gli orari dei pasti: dopo la colazione abbiamo due ore di Erbologia con i Tassorosso (almeno rivedrò Francesca, l’unica ragazza, tra le italiane, ad essere Purosangue come me), di seguito due ore di Pozioni con i Grifondoro (per cui rivedrò Luca, l’unico Purosangue tra i due maschi), in mezzo la pausa pranzo, subito dopo abbiamo due ore di lezione di Trasfigurazione con i Corvonero (con quella Sporca Babbana che non mi ha ancora detto l’origine del suo sangue, oltre a dovermi ripagare dell’affronto sul treno, per essersi presa gioco di me, con quella sua ignobile risposta!), infine… non ancora lei!Infine, anche le ultime due ore di lezione di domani di Astronomia, prima di cena, dovrò comunque passarle in compagnia di quella Feccia e dei suoi compagni di Casa.
Guardando gli altri giorni della settimana, quest’orario di lezioni è anche sopportabile, dato che il mercoledì è l’unico in cui ho il pienone di ore in comune con i Corvonero, negli altri invece, questa Casa è sostituita alternativamente da Tassorosso e Grifondoro.
Soddisfatta, anche se non pienamente, sistemo tutto all’interno del cassetto del mio comodino e mi metto a dormire, o perlomeno, mi cimento nel tentativo! 
   
 
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