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Autore: Plando    23/10/2016    3 recensioni
1 - Judy allungò una zampa in cerca di quella di Nick che la strinse forte a se.
"Promettimelo"
"Te lo prometto"
2 - Quest'ultima rischiesta tolse il sorriso dal muso della coniglietta per sostituirlo con uno sguardo più triste, pieno di rammarico.
La volpe la osservava senza capire cosa ci fosse che non andava "Ho detto qualcosa di sbagliato?"
"No tranquillo, tu non centri, è solo colpa mia" Non riuscì più a trattenere le lacrime che cominciarono a scendergli sulle guance "è sempre stata solo colpa mia"
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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"Sono dieci dollari grazie" Rapidamente la coniglia alla bancarella incartò frutta e verdura e dopo averla messa in un sacchetto la diede al suo cliente salutandolo.

La giornata non fù delle più proficue, passavano poche auto quel giorno e di quelle ancora meno si fermavano a fare acquisti.

"Che giornata schifosa, quasi quasi chiudo prima e me ne torno a casa" Aprì il cassetto della cassa, venticinque dollari in sei ore, e sicuramente non sarebbero aumentati per le due che gli rimanevano, poi il suo sguardo andò sulla foto sul fondo, di solito veniva coperta dalle banconote ma non quel giorno.

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Una singola lacrima cadde su una banconota, lasciando un'alone scuro, ne sarebbero arrivate altre se una certa volpe non l'avesse distratta suonando il clacson del furgone.

Si affrettò ad asciugarsi il muso, nonostante andassero d'accordo l'ultima cosa che voleva da lui, e forse da chiunque, era compassione per un fatto tanto vecchio.

Il suo viso tornò sorridente "Ciao Gideon, mi hai portato una delle tue ottime torte?"

"Certo che domande" Aprì il portello del furgone e un'ondata di profumi investì il nasino della coniglietta che ritrovò subito il buon umore.

"Ecco qua, una crostata di carote, fammi sapere com'è che ho cambiato la ricetta"

Non attese nemmeno che finisse la frase che subito diede un morso alla fetta della torta, già tagliata e pronta all'assaggio, la pasta frolla era semplicemente sublime, per non parlare della confettura, neppure il miglior pasticcere coniglio di Bunnyburrow riusciva a fare una cosa del genere.

"Allora? Che ne pensi?"

"Semplicemente fantastica, ancora meglio dell'ultima volta, non so proprio come fai"

La volpe sorrise "Grazie mille, questo mi aiuterà sicuramente per domani"

"Perchè che succede domani?"

"Sto andando a Zootropolis per partecipare a una famosa gara di torte, il primo classificato vince ventimila dollari, è la mia occasione per espandermi anche nella grande città"

"In questo caso ti auguro di vincere, i pasticceri di Zootropolis non sono nulla in confronto a te, fidati lo so, li manderai tutti sul lastrico"

"Oddio spero di no, se chiudessero tutti poi mi toccherebbe lavorare tutto il giorno per tutti i giorni"

Risero di gusto per un pò, poi la coniglia riprese la sua compostezza "Sei venuto solo per questo o c'è dell'altro?"

"No, in effetti avrei bisogno di un pò di scorte"

"Bè come puoi vedere oggi gli affari sono andati da schifo, quindi c'è tutto quello che ti serve"

"Ok, allora mi servono mele, carote e pere, un chilo per tipo, a si anche i mirtilli"

Quest'ultima richiesta tolse il sorriso dal muso della coniglietta per sostituirlo con uno sguardo più triste, pieno di rammarico.

La volpe la osservava senza capire cosa ci fosse che non andava "Ho detto qualcosa di sbagliato?"

"No tranquillo, tu non centri, è solo colpa mia" Non riuscì più a trattenere le lacrime che cominciarono a scendergli sulle guance "è sempre stata solo colpa mia"

Poi lo sguardo scese sulla zampa tremante, ad osservare l'anello di fidanzamento adornato con due piccole gemme intagliate in modo da formare un cuore, l'una la metà dell'altra, uno smeraldo e un'ametista, verde e viola, gli unici due colori che contavano più di qualsiasi altra cosa e che rendevano tutti gli altri insignificanti.

La coniglietta alzò lo sguardo verso Gideon "Posso venire a Zootropolis con te?"

"Certo, ma la bancarella e la merce?"

"Non preoccuparti, chiamerò mio padre, ci penserà lui"

Prese quello che serviva alla volpe senza farlo pagare, per ringraziarlo del passaggio e salì sul furgone, i profumi che arrivavano da dietro non sortirono più alcun effetto, lasciandola assorta nei suoi pensieri, erano anni che non metteva piede nella grande città, ma non riuscì a resistere oltre.



Arrivarono alle tre del pomeriggio a Savana Centrale e la giornata era ancora lunga, aveva tutto il tempo di fare qualche tappa, la prima era sicuramente la ZPD.

Arrivata davanti all'edificio potè constatare che non era cambiato niente, era come lo ricordava, entrò nella hall e se l'edificio non era cambiato per niente di certo non poteva dire lo stesso dei suoi occupanti, c'erano molte facce nuove tra i poliziotti e per ora non vide nessuno di quelli che conosceva.

"Chissà se Bogo è ancora capitano" Mentre pensava a questo e si guardava attorno sentì chiamare il suo nome.

"Judy, Judy Hopps, sei proprio tu?" Si voltò a guardare chi l'aveva chiamata e notò un ghepardo che si avvicinava a lei.

"Ci...ci conosciamo?"

"Judy sono io, sono Benjiamin" La coniglietta alzò lo sguardo e lo fissò attonita, non poteva essere lui, non aveva ciambelle incastrate nel collo e come minimo mancavano cinquanta chili di peso.

"Ma...ma...ma..."

"Che c'è? Ti si è rotto il disco? Ahahahahah"

"Ma sei magrissimo, che cos'è successo?"

"Sapessi, ne sono successe di cose in questi dieci anni, pochi mesi dopo che te ne sei andata ho avuto un'infarto qui in centrale, mentre mi abbuffavo di ciambelle, l'ho scampata per un pelo e allora ho capito che se non fossi cambiato non ci sarebbe stata una seconda possibilità"

"è terribile, ma se non altro adesso sei in una forma eccellente" Judy lo squadrò da cima a fondo e non potè fare a meno di notare le stellette sul colletto della divisa.

"Aspetta un pò, sei capitano?"

Benjamin divenne serio di colpo "Si, come ti ho detto, ne sono successe di cose"

Judy quasi temeva a fare altre domande visto il repentino cambio di umore del ghepardo, ma voleva sapere, doveva sapere.

"Bogo?"

"Qualche giorno dopo la tua partenza è rimasto ferito in una sparatoria, le sue condizioni erano troppo gravi ed è deceduto due giorni dopo"

Judy chinò lo sguardo poi fissò negli occhi il ghepardo "Perchè nessuno mi ha avvisata?"

"Venni a casa tua, mi accolse tua madre, mi disse che eri in uno stato di profonda depressione, al punto che temeva che avresti pensato al suicidio dopo quello che è successo a... ho pensato che dirti anche di Bogo sarebbe stato troppo per te, temevo che non avresti sopportato tanto"

"Non ci ho solo pensato, ero arrivata al punto che non trovavo più conforto in niente, anzi qualsiasi parola che i miei genitori o sorelle mi dicevano per provare a tirarmi su mi faceva solo stare peggio, poi trovai una lametta in bagno, lo vidi come un segno, potevo farla finita li e forse lo avrei rivisto" Per tutto il discorso non fece altro che rigirarsi l'anello attorno al dito senza nemmeno accorgersene, ma Benjiamin lo notò "Fortunatamente i miei se ne accorsero e mi portarono di corsa all'ospedale, rischiai grosso e solo dopo mi resi conto di che idiozia avevo fatto"

"Bè" Benjiamin gli rivolse un sorriso "Sono felice che se ne siano accorti" Poi rivolse lo sguardo all'anello.

"Vedo che lo indossi ancora"

Judy fissò tristemente quell'oggetto che undici anni prima l'aveva resa la coniglia più felice del mondo.

"Ho provato più volte a riporlo, ma ogni volta che lo facevo mi sentivo come se mi fosse stata tolta l'aria, o qualunque altra cosa importante, senza la quale non si può sopravvivere"

"Judy, io, non sono nemmeno sicuro se sia giusto dirtelo o meno, quindi lo farò e basta, sarei estremamente felice se decidessi di tornare in polizia, eri la migliore e se non fosse successo quel che è successo ci saresti te al posto mio"

Judy lo fissò non troppo stupita da quella richiesta, nonostante tutti i cambiamenti lui rimaneva sempre Benjiamin Clawhauser, gli rivolse un sorriso.

"Ci ho pensato molto, in questi mesi, non ne sono ancora certa, ma una cosa te la confermo, positiva o negativa che sia molto presto avrai una risposta"

Ben non resistette più e allargò le zampe per accogliere l'amica in un abbraccio che da troppo tempo mancava ad entrambi.

"Adesso devo andare, ho parecchio lavoro da sbrigare, spero non farai passare altri dieci anni prima di farti rivedere"

"Certo che no"

Dopo essersi salutati Judy lasciò la centrale, aveva un ultimo posto dove andare e lo aveva rimandato per troppo tempo, camminava lentamente in mezzo alle numerose lapidi nel cimitero di Zootropolis, nonostante fosse passato un decennio dal funerale ricordava perfettamente dove si trovava, quando arrivò si inginocchiò a terra piangendo di fronte alla bianca lapide di marmo pensando a come si fosse arrivati a quel punto.



Ormai era passato un anno da quando aveva dichiarato il suo amore alla sua carotina con uno splendido anello di fidanzamento, era pronto a fare il passo successivo, sentiva che i tempi erano maturi e nulla gli avrebbe impedito di dichiararsi, nulla apparte un bufalo che piombò nel loro ufficio spalancando la porta.

"Hoops, Wilde c'è una rapina a mano armata alla banca Lemming Brothers, andate subito e fate attenzione"

Dannato bufalo, sapeva sempre come intromettersi nelle situazioni delicate.

"Andiamo carotina, appena abbiamo sistemato la faccenda devo dirti una cosa importante"

"Si già immagino, conoscendoti sarà una delle tue solite battutine fantasiose su quanto sono tenera giusto?"

"Più o meno"

Arrivati alla banca capirono che la situazione era più grave del previsto, appena entrati trovarono subito due mammiferi morti, colpiti svariate volte, molto probabilmente da un'arma automatica e un'attimo dopo si ritrovarono sotto attacco da due tigri munite di mitra.

Judy prese la radio "Qui agente Hoops siamo sotto il fuoco di armi automatiche ci servono rinforzi, SUBITO!"

La coniglietta era troppo impegnata a parlare alla radio e non si accorse che mentre una delle tigri sparava l'altra si era portata di fianco a lei e gli puntava l'arma contro, pronto a riempirla di piombo.

Un terrore profondo prese possesso del suo corpo impedendogli di reagire, era la fine, sarebbe morta li, crivellata di colpi come i due mammiferi all'entrata, una frazione di secondo prima che arrivasse la sua ora si fece coraggio, prese la pistola e la puntò contro la tigre premendo il grilletto, ma era troppo tardi, lui era stato più veloce e l'ultima cosa che Judy vide era una macchia arancione che gli si parava davanti, una spinta, il rumore dei colpi partire e la sua testa che cozzava sul muro, poi tutto nero "Sto morendo?"

Quando riprese i sensi si ritrovò circondata dai medici, c'era anche Bogo.

"Lui dov'è?" Prima ancora di capire se fosse stata colpita pensò a lui alla sua volpe, si guardò attorno e lo vide su una barella, i medici lo stavano portando fuori per caricarlo sull'ambulanza.

"NO, NO" Si alzò di scatto, non importava se fosse ferita o meno, ci avrebbe pensato poi, ora voleva solo andare da lui, arrivata alla barella si rese conto che la situazione era grave, prima che il colpo di Judy uccidesse la tigre aveva fatto in tempo a sparare una raffica, ma a quanto pare la volpe aveva deciso di sua iniziativa che non era giunta l'ora della sua carotina, si era preso tutti i colpi diretti a lei ed ora era in bilico tra la vita e la morte.


"NICK NON FARMI QUESTO"

"NON ABBANDONARMI"


"M...mi stai s...spaccando i ti...mpani"

"Nick, oddio grazie al cielo, non ti azzardare a morire, non te lo permetto, mi devi dire quella cosa importante, non puoi morire"

"N...non voglio mo... Ju... vuoi spo...sar...mi?"

"Si che lo voglio, cazzo si, ma devi restare vivo, devi restare vivo"

I medici si guardarono, capendo che ormai era finita, uno di essi poggiò una zampa sulla spalla di Judy che la respinse con una zampata.

"NO, RIPORTATEMELO INDIETRO"

"Non c'è più niente da fare, è morto, mi dispiace"

Judy si aggrappò al corpo senza vita di Nick piangendo e urlando come una disperata e nessuno aveva il coraggio o la forza di spostarla di li.



Una volta depositati dei fiori davanti alla lapide Judy decise di fare una cosa che prima di allora nemmeno nei suoi sogni avrebbe mai pensato di fare, parlare a una persona morta non aveva senso, non poteva sentirla, lo sapeva, ma ne aveva un'estremo bisogno, quasi la sua stessa vita dipendesse da quello.


"Vorrei starti ancora accanto amore mio, ma non posso"

"Questa città ha ancora bisogno di me"

"ma un giorno sono sicura che ci rivedremo e ci sposeremo"

"TI AMO"



Note
Spero vivamente che piaccia perchè io a scriverla ci ho perso letteralmente anni di vita.

Ringrazio tutti coloro che mi leggono e recensiscono, in particolare Redferne che mi ha dato un piccolo aiuto per questa storia, grazie a tutti, mi state facendo felice.

Fatemi sapere la vostra.

P.S. Le citazioni dei film del capitolo 1 La promessa sono riferite a Ritorno al futuro dove Twin Pines Mall era dove Doc e Marty hanno collaudato la macchina del tempo.

La seconda nella parte dell'ospedale è presa dalla scena dove muore la moglie del presidente in Independence Day.
   
 
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