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Autore: rosewhite    11/05/2009    1 recensioni
Una storia basata su doveri e bugie.. piena di colpi di scena e verità dolorose.. Chi riuscirà a starmi dietro?
[Me ne starò li e guardami bruciare Ma va tutto bene Perché mi piace Il modo in cui fa male Me ne starò li E mi sentirò piangere Ma va tutto bene Perché amo Il tuo modo di mentire...Amo il modo in cui menti]
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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P.V. ROSE

 

Da quanto tempo stavo lì? Rimanevo ferma, seduta sul mio letto senza respirare. completamente immobile. l'unica cosa in movimento era la mia mente.

Stavo pensando ormai da circa due ore. Pensavo a molte cose, ad Erik, l'unica persone che mi conosceva realmente. Ricordavo, come se fosse ieri, i primi momenti dopo la trasformazione. quando lui era lì.

Non fraintendetemi, non era stato lui a mordermi, ma era stato lui ad accudirmi in quei tre giorni, ad insegnarmi tutto e ha farmi seguire questa dieta "vegetariana".

Pensavo all'Italia, e a quello alla quale avevo rinunciato per seguire la mia nuova famiglia.

Pensavo a quanto ero sola.

Pensavo agli ultimi 25 anni, quelli in compagnia di Nicole, Jason, Mark e Selene.

Pensavo ai Volturi e a Jane che interpretava solo la parte della dura, quando in realtà, fuori era ancora solo una bambina e dentro era dolce, bisognava capirla. Lei era una delle poche persone che mi avevano accolto da subito, anche se alla fine avevo deciso di non restare con i Volturi.

Diciamo che in poco tempo ero riuscita a formulare i pensieri che un umano poteva fare, solo superficialmente, in 6 ore.

Sentii dei rumori fuori, precisamente 3 macchine e due moto. Dovevano essere i Cullen, ma in questo momento non avevo voglia d'alzarmi altri 5 minuti. Sentii il rumore della porta che si chiudeva e delle voci.

Mark si presentò ai Cullen e loro si presentarono uno per volta. riuscii a sentire anche due cuori con i loro battiti, se pur veloci, regolari.

Tutta la mia famiglia si presentò, mentre io rimanevo lì ferma, incapace di muovermi.

- Mi sembra ci manchi un membro della vostra famiglia...- osservò qualcuno.

- Si, ci manca Rose. Forse sarà uscita perché non la sento - spiegò Mark. sorrisi, lui non mi sentiva perché non causavo alcun rumore.

- No, è in camera sua - disse Nicole. Ma grazie Nicole! Rinunciai a quegl'altri due minuti di solitudine.

- Sto scendendo - dissi come se fossimo nella stessa stanza, presi un gran respiro e poi mi mossi. il rumore del tessuto era quasi fastidioso. Ricominciai a respirare sentendo molti profumi diversi.

Scesi lentamente, quasi contro voglia, le scale. Mentre andavo di scalino in scalino avevo tutti gli occhi puntati adesso.

- Scusatemi - dissi affiancandomi a Selene.

- Io sono Rose, piacere - mi presentai.

- Io sono Carlisle Cullen e lei è mia moglie Esme - disse un uomo sulla trentina con i capelli biondi e gli occhi color miele, al suo fianco c'era una donna, anche lei sulla trentina con i capelli di un castano miele e anche lei con gli occhi color oro. Almeno tutti seguivano una dieta vegetariana.

Ci accomodammo nel salone, troppo grande per i miei gusti. Nicole sulle ginocchia di Jason e Selene seduta alla destra di Mark, e alla fine c'ero io, vicino al bracciolo con alla mia sinistra Jason.

Di fronte a me c'era Stefan, l'osservai meglio. Aveva i capelli di un biondo acceso, non troppo intenso ma neanche troppo cupo, fisico e lineamenti perfetti e gli occhi di un color miele che faceva venire il diabete solo a guardarli.

Parlarono per un pò del più e del meno, quando iniziai a collegare un pò di cose.

- Aspettate un' attimo! Nessie hai 30 anni? - domandai improvvisamente

- Hem... si - disse sorpresa dalla domanda che le avevo fatto.

- Quindi, Edward, tu sei suo padre e Bella è la madre. Capisco... quindi siete voi quelli di cui si parlava a Volterra! Che dote hai Nessie? -

- Riesco a trasmettere immagini - disse

- E' l'unica nella vostra famiglia con doti speciali? - chiese Nicole.

- No. Io riesco a leggere nel pensiero, Bella può creare uno scudo contro gli attacchi di tipo mentale, Jasper riesce a vedere e a cambiare gli stati d’animo,Alice vede il futuro e Stefan...- spiegò Edward

- Ed io riesco a creare illusioni - finì la frase del fratello.

- Una famiglia molto dotata! - commentò Jason.

- E nella vostra famiglia c'è qualcuno di... speciale?- chiese Renesmee.

- Io sono l'unica - dissi

- Il mio potere consiste nella telecinesi, riesco a spostare oggetti solo con la forza del pensiero -

- Bel potere anche questo - disse Emmett

- Non devi alzarti dal divano per prendere il telecomando, o per rispondere al telefono - commentò Jacob

- Si, sono punti di vista - risposi sorridendo.

Passò altro tempo, sinceramente non so quanto, non me ne curai e squillò il cellulare di Nicole. Senza che me lo chiedesse usai il mio “dono” per darglielo. Vedere un cellulare che fluttua per la casa non è cosa da tutti i giorni per i Cullen, per noi Blake si! Guardò un attimo il display e poi rispose.

- Pronto? –

- Hey Niky c’è Rose? – Erik? Perché non aveva chiamato sul mio?

- Si aspetta che te la passo Erik – disse Niky porgendomi il telefono

- Grazie – rispose. Sapevo che parlare a cellulare davanti ad ospiti era mal’educazione. Quindi chiesi il permesso di uscire e andai a parlare fuori.

- Hey Erik ma sai che ore sono? – dissi

- Oh scusa stavi dormendo? – disse ridendo.

- Ma quanto sei scemo? –

- Quanto te! Comunque perché hai staccato il telefono? –

- Forse si è scaricato. Come mai hai chiamato? – dissi alzando un sopracciglio.

- Ti dispiace? –

- No affatto, ma di solito sei troppo impegnato per chiamare – calcai un po’ troppo impegnato. Lui rise

- Scusami cara ma io so che tu ora vai a scuola…-

- Potresti NON ricordarmelo? – rise ancora più forte

- Ti odio – sussurrai. In sottofondo sentii una voce femminile.

- Chi è Rose? Erik passamela subito! – ora riconoscevo la voce.

- Rose? –

- JANEEEEEE – urlai

- Hey mi servono ancora le orecchie! Come stai cara? – mi chiese dolce

- Si scusa hai ragione! Tutto bene a te? –

- Solite cosuccie, uffa quando vieni in Italia? Ci manchiiiiiii –

- Ho già il biglietto pronto! Verrò a Natale –

- Wa e io devo aspettare tutto questo tempo? –

- Si cara mi sa che ti tocca. Scusami Jane ma ora devo andare. Ho ospiti. Vi voglio bene! Manda un bacio ad Erik da parte mia! –

- Ciaooo Rose, ti chiamo io senza questa nana in giro – disse Erik dall’altra parte. Poi lo sentì fare un gemito di dolore.

- Jane, questo ti sembra un bacio? –

- Ma mi sfotte! –

- Uccidetevi fra voi io ora devo andare. Ciaooo –

- Ciao!- staccai la telefonata. Mi mancavano un casino tutti quanti! Ritornai dentro e trovai ancora tutti ai propri posti che chiacchieravano. Ripresi posto e porsi il cellulare a Nicole, dopo esattamente un secondo, e dico uno, si alzò di scatto.

- Mi è venuta una GRANDE idea! – annunciò.

- E fattela passare – le dissi. Di solito le sue grandi idee implicavano sempre lo shopping e andare a fare shopping con lei voleva dire entrare in tutti i negozi e comprare 1000 cose che non ti saresti mai messa e che non ti piacevano. Da evitare! Mi lanciò un occhiata orribile. Si alzò anche Alice.

- Io ci sto e scommetto che anche Rosalie sarà d’accordo ad andare a fare shopping sabato – disse tutta eccitata. Nascosi la faccia tra le mani. Cosa vi avevo detto? Shopping. Edward rise, mi ero già dimenticata del suo potere.

- Naturalmente anche Rose, Bella e Renesmee sono dei nostri. – dissero.

Le guardammo tutte e tre spaventate.

- No io sabato devo andare a caccia – provai a scansarmi.

- Ci vai Venerdì – disse astuta Nicole. Guardai Bella che scosse la testa.

- Facciamo una cosa, sabato ci andate voi tre a fare shopping e sabato prossimo ci andiamo noi tre – dissi.

- Io sono d’accordo – disse subito Bella seguita a ruota da Renesmee. Ci guardarono male.

- O così o vi blocco qui tutte e tre sabato – dissi con un aria minacciosa. Nicole si irrigidì, sapeva che ne ero capace.

- Ok, mi hai convinto facciamo così…- disse Nicole. Bella e Nessie mi sorrisero, Bella mi sussurrò un grazie ed Edward mi guardò male.

- Che c’è? – gli chiesi.

- Non sono MAI riuscito a dissuadere Alice da trascinarmi in un pomeriggio di shopping ed ora, tu che la conosci da meno di un giorno, già ci sei riuscita? Come hai fatto? – mi chiese.

- Diciamo solo che sono pericolosa e che Nicole lo sa- dissi con non curanza.

- Pericolosa eh?... è un avvertimento? – chiese

- No è solo la verità – Già… la verità. Quando se ne andarono erano le cinque e noi dovevamo prepararci per andare a scuola, maledetto Carlo Magno che non poteva farsi i fatti suoi!! Mi preparai semplicemente, come sempre, con una maglietta blu scuro e un jeans anch’esso blu. Gli unici colori che c’erano nel mio armadio erano bianco, nero, viola, rosso e un po’ di blu scuro. Mi aggiustai i capelli in una coda di cavallo alta che scendeva fino a quasi metà schiena. Mark e Selene erano già andati a lavoro e Jason aspettava Nicole in macchina.

- Come mai non andate con la tua Ferrari? – gli chiesi. Mi guardò come avessi detto la bestemmia più grande del mondo.

- Se si graffia la Ferrari mi uccido e faccio una strage, ti basta come spiegazione? – disse acido.

- Scusa Jason non lo dirò mai più! – dissi facendo un passo indietro e salendo sulla moto.

- Io inizio ad andare, ci vediamo lì – annunciai salendo sulla moto, questa volta senza casco, e sfrecciando verso la scuola. Mettersi il casco con la coda alta è impossibile! Arrivata a scuola parcheggiai tra un’altra moto rossa e una nera con dei simboli rossi sulla “coda”.

- Hey per poco non le prendevi entrambi – disse una voce mentre scendevo dalla moto, mi voltai verso la voce. C’erano i Cullen a gran completo e a parlare era stato Jacob che mi guardava terrorizzato.

- Sono abituata a certe manovre – risposi avvicinandomi.

- E questo è perché Selene è nella polizia eh? – disse Emmett. Annuii e da dietro sentii la macchina di Nicole, che scese dal posto di guida mentre Jason smontò dalla parte del passeggero.

- Come mai oggi questo cambio? – domandai quando anche loro si erano avvicinati.

- Avevo voglia di guidare io e Jason non si è opposto - spiegò Nicole e suonò la campanella.

Un altro giorno di una vita eterna a fingere di essere chi in realtà non sono da tanto, troppo tempo.

 

 

 

SCUSATEMI SE NON VI RIGRAZIO 1 X 1 MA DEVO POSTARE VELOCEMENTE!!

GRZ CM1 ALLE 3 PERSONE KE HANNO RECENSITO E ALLE 5 KE L’HANNO MEXA TRA I PREFERITI! GIURO KE NEL PROXIMO CAP. VI RING 1 AD 1! SMAKKK

   
 
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