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Autore: Anonymous_666_    25/10/2016    1 recensioni
Un ragazzo annoiato dalla vita quotidiana avrà finalmente l'opportunità insieme ai suoi amici di entrare in un nuovo mondo misterioso che potrebbe ucciderli da un momento all'altro. Quale mondo avresti scelto con una sola possibilità di cambiarlo? E cosa succederà ai quattro ragazzi? ...
Dal primo capitolo:
[...]Posò lo sguardo sul enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano sul libro. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata.
- Certo, un ragazzo qualunque avrebbe detto "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - [...]I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine ma erano tutte giallastre senza inchiostro sopra.
- Tutto qui? -
- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? "
- Beh, che rispondiamo? -
- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! -
Sulla pagina apparirono anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "si" e ancora "si". [...]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell'autore: La traduzione in echinonz dell'ultima parte verrà aggiunta in settimana :* buona lettura :D.



CAPITOLO 34
In rovina.




Dopo lo scontro tra Meteo e Lorenz, l'intero gruppo si precipitò di fuori sotto il consiglio di Shawn. Una volta usciti dall'edificio, tutti i presenti rimasero incantati alla vista di quello spettacolo di luci colorate nel cielo buio di P-Efiesou. Ma per quanto fosse bello, Shawn si ostinava ad avvertirli del pericolo incombente.

- Ma che diamine, non avete capito? L'intera città di Neverife è stata distrutta. Un quartiere piccolo come questo verrà raso al suolo in pochissimo tempo. Se restate qui anche solo un altro minuto morirete tutti. -

Non c'era niente che Shawn potesse fare. Nessuno riusciva a distogliere gli occhi da quel meraviglioso spettacolo di luci.

- Avanti! Ma quanto siete stupidi? -

- E finiscila di urlare. - gli rispose una donna - Dove sarebbe questo grande pericolo? -

- È proprio davanti hai vostri occhi. -

- Come può una cosa così bella e lontana darci problemi? -

La donna si voltò per ignorarlo, così come il resto della folla, solo per continuare ad ammirare i fuochi d'artificio.

Non ci posso credere. Come fanno a non capire? Stanno per morire tutti.

Shawn, irritato per il loro comportamento, stava per perdere la pazienza. Li osservò ancora. Un gregge di persone che non conosceva e che lo stavano facendo innervosire gli impedivano di fuggire solo per pietà.

Ma che stò combinando? Sono io che non ho capito niente. Sto perdendo tempo per salvare questa gente. Non me ne frega niente. Mi salvo io e sto apposto. Per cercare di smuovere questi stupidi rischio di lasciarci la pelle.

Si incamminò sulla strada per la via principale, dando le spalle al gruppo, e piano piano si allontanò. Le esplosioni dei fuochi continuavano. Il ragazzo sapeva che aveva poco tempo a disposizione per abbandonare l'area, ma qualcosa lo stava ancora trattenendo.

- Perché ci sto pensando, lascialo stare. Non è certo colpa tua se non ti vuole... Non ti vogliono ascoltare. Moriranno per causa loro. -

Fece ancora qualche passo, ma prima di teletrasportarsi via, non riuscì a resistere e girò il capo per guardarli di nuovo. Anche se non riusciva ad ammetterlo a se stesso, stava cercando Lorenz con lo sguardo, ma senza risultati.

- Avanti. Tu non puoi morire. -

Con la luce di fuoco riuscì ad intravedere un ciuffo verde sbucare dalla spalla di Ghost. In pochi secondi capì che non era cosciente di quello che stava succedendo.

- Ecco perché. Lui mi avrebbe ascoltato. Mi pentirò di quello che sto facendo ma... -

Prese il suo cappello e lo lanciò lontano. Questo finì magicamente sotto i piedi di Ghost, Mirko e Lorenz. Dopo aver toccato terra iniziò ad allargarsi e in un battito d'occhio i ragazzi furono risucchiati al suo interno. Poi Shawn adagiò il suo telo sul terreno, lo tirò velocemente e fece apparire i tre amici di prima. Mentre per Lorenz però non c'era stato alcun cambiamento, Mirko e Ghost si ritrovarono legati con una catena.

- Ma che diamine è successo. E tu chi sei? -

- Mi stavate davvero ignorando allora. Mi dispiace ma questo ragazzo non può morire qui. - Il mago si sistemò il cappello e poi prese Lorenz in braccio per portarlo via.

- Ma di cosa stai parlando? Perché dovrebbe morire? Lascialo subito o dovrai vedertela con me. - il ragazzo si dimenò per liberarsi, ma senza risultati.

- Bla bla. Non hai capito niente. Tra poco morirai e non potrai evitarlo. Devo un favore a questo qui. Non lo lascerò morire perché voi volete rimanere imbambolati davanti a quattro colori. -

- Ma di che cosa parli? Ti ho detto di lasciarlo. -

- Ho perso anche troppo tempo qui. Mi dispiace per te Ghost. Forse se inizi a correre riuscirai a salvarti. -

Il cappello di Shawn si allargò nuovamente e, insieme al ragazzo svenuto, ci entrò sparendo nel nulla.

- NO! Dannazione! Ci eravamo appena rincontrati. Non posso lasciare che venga rapito in questo modo... -

- ...Mirko tranquillo... -

- Ghost? -

- ...Quel ragazzo non farà del male a Lorenz. Lo sta salvando da quello... -

Mirko si girò per vedere cosa stesse guardando Ghost e, appena comprese il pericolo che stavano correndo, gli si gelò il sangue.

- Dobbiamo scappare... -

* * *


Intanto, molti kilometri lontano da li…

Shawn uscì da un cappello situato in mezzo al deserto. All'orizzonte si vedevano solo le luci di due torri di controllo lontane. Il ragazzo adagiò delicatamente il suo amico a terra e creò gli oggetti necessari per medicarlo.

- Bene, almeno noi abbiamo fatto in tempo. Guarda come sei conciato. Non ho capito cosa hai combinato per ridurti così ma di sicuro non è stato piacevole. -

Mentre il mago passava le bende sul corpo di Lorenz, Il ragazzo sembrò riprendere coscienza e gli afferrò la mano.

- Tranquillo, sono solo io. Ora sei al sicuro. -

- …Shawn… salvali… -

- Non capisco di cosa tu stia parlando. E poi non eri svenuto tu? Ora mettiti a riposare. -

- …Portali in salvo… per favore… io non posso… -

- È inutile, io ci ho provato. Ho fatto anche più di quanto avrei dovuto. -

- Grazie… - e detto questo il ragazzo richiuse gli occhi.

- Ma grazie di cosa? Ti ho detto che non farò niente… -

Ormai Lorenz si era addormentato, con un grande sorriso sul volto.

- …Ti odio. -

* * *


Nel frattempo, i Farek Rae…

- Taisuke! Ghost! Dove siete? -

L'intero quartiere era avvolto dalle fiamme. I palazzi continuavano a crollare sotto l'attacco di incessanti esplosioni.

- Vanvan! Alyce! Meteo! C’è qualcuno? Rispondete! -

Tra le macerie del quartiere in rovina c'era ancora Mirko che, trasformandosi nel suo doom, era riuscito a sopravvivere alle esplosioni.

- Farek Rae! Qualcuno risponda! -

- Mirko sei tu? Presto aiutami! -

- Vanvan! - Il ragazzo riconobbe la voce della sua maestra e si precipitò subito per aiutarla. Superato con un salto il muro di fiamme che li separava, trovò la compagna mentre sollevava un enorme trave di ferro.

- Maestra, ce la fai? -

- Certo per chi mi hai preso? Ora sbrigati, infilati la sotto e salvalo. -

Senza pensarci due volte Mirko ubbidì all'ordine e tirò fuori dalle macerie un uomo rimasto intrappolato. Non lo conosceva ma lo prese comunque in braccio dopo essersi accertato che fosse ancora vivo.

- Ci sei solo tu? - Disse Vanvan lasciando cadere la trave.

- Si sono solo. Tu hai trovato qualcuno? -

- Si, ci siamo riuniti tutti nella piazza. Vieni. - gli disse facendo cenno di seguirla.

Ma come è potuto succedere... Se solo ce ne fossimo andati subito.



_____________________________________________________________

Trenta minuti prima...

I due ragazzi legati a terra guardavano il cielo terrorizzati. Degli oggetti luminosi si stavano avvicinando velocemente, e tutto ispiravano tranne che pace.

- Presto Ghost, non c'é tempo da perdere. Dobbiamo avvertire immediatamente gli altri. - Mirko si trasformò nel mezzo-drago, aumentando di dimensioni e rompendo la catena che lo intrappolava. Ruppe anche quella dell'amico e poi insieme corsero verso il gruppo, urlando allarmati. Questi ultimi intanto avevano iniziato a discutere su che cosa fossero esattamente quei fuochi d'artificio, sconosciuti in questa dimensione.

- Presto! Dobbiamo scappare alla svelta o moriremo tutti. -

- Anche voi con quest... -

- FIDATEVI! Non vedete che quei missili stanno puntando proprio qui? Ci faranno saltare in aria. -

- Missili? - i Farek rae si guardarono tra loro confusi. In quel momento Mirko comprese cosa stesse succedendo.

Loro... non sanno cos'è un missile. Non ne hanno mai visto uno. Ma se quelli sono missili significa che in questa dimensione esistono. E se mi stessi sbagliando io...

In quell'istante, uno di quegli oggetti volanti si schiantò a pochi kilometri di distanza da loro, dall'altra parte del quartiere, provocando un'esplosione assordante.

No questi sono missili. Non possiamo morire così!

I Farek Rae non erano riusciti a vedere l'oggetto passare sopra le loro teste per via del buio, e sentendo solo l'esplosione dietro a Mirko, iniziarono a pensare che fosse lui l'autore di tutto questo.

- Mirko, ci stai forse minacciando di distruggere tutto per farcene andare? Chi sei veramente? - Disse Adam con tono di sfida, ponendosi tra il ragazzo è il resto del gruppo per proteggerli.

Non ci credo. Non riescono a comprendere quello che sta accadendo. Delle armi che piombano dal cielo per loro deve essere qualcosa di così assurdo che non riescono a concepirlo, come quando noi vediamo tutto ciò che é enorme qui strano, ma che per loro é normale... Ma non é questo il momento. Devono fidarsi.

- Non sono io. Dei missili ci stanno... Diamine. Quelli che avete appena visto sono come delle bombe volanti, e hanno questo quartiere come bersaglio. -

Alyce si fece avanti cercando di calmare Adam - Non so neanche io di cosa stia parlando ma dobbiamo fidarci di lui. Lo conosco bene, se dice questo é solo per il nostro bene. -

- Quella di prima é stata solo una delle centinaia di esplosioni che avverranno qui, e se non ce ne andremo subito morire... - un altro missile piombò proprio in quel momento dal cielo, conficcandosi nel terreno tra Mirko, Ghost ed i Farek Rae. Rimasero tutti immobili spaventati... Ma questo non esplose.

- Era di questo che stavi parlando? Non ci ha fatto niente. Se stai cercando di spaventarci non funziona. -

Il missile fece uno strano rumore meccanico, espulse del gas e poi si aprì, allungandosi e diventando una specie di palo. Prima che potessero fare qualcosa, lo strano oggetto emise una forte onda d'urto. Mirko afferrò velocemente Ghost, proteggendo entrambi con le sue grandi ali.

E questo cos'è?

Si accorsero che l'esplosione non gli aveva fatto niente, anzi, sembrava quasi non aver provocato nessun danno. Ma quando Mirko rialzò l'ala, sotto i suoi occhi la maggior parte dei suoi compagni erano stesi a terra senza forze. Chi era ancora in piedi però non aveva accusato alcun tipo di danno.

- Ma che vi è successo? -

- Dovresti dircelo tu Mirko. - Disse Vanvan, anche lei rimasta illesa, ma visibilmente spaventata dall'accaduto.

Questa volta l'ho visto chiaramente l'oggetto di cui parlava. Proveniva proprio dai fuochi d'artificio. Significa che non é lui la causa di questo. Ma allora chi é che ci sta attaccando. O cosa...

- Che cos'era quello Mirko? - richiese insistente la ragazza mentre soccorreva le vittime.

- Non ne ho idea... Non credo di aver mai visto qualcosa del genere. -

- Ma come no? - intervenne Taisuke - A me ricorda molto una granata EMP. -

- Non può essere colpa sua... - farfuglio Adam in ginocchio, stanco ed affaticato, come se avesse appena intrapreso uno scontro - Quest'ultimo attacco ha colpito solo noi meccanici. Non ho mai visto niente del... - si sentì mancare le forze ma Alyce lo aiutò a non cadere - D'accordo Mirko ti crediamo. Ora andiamo via da q... -

Proprio mentre parlava, un missile piombò sull'edificio dove si era tenuta la riunione. L'intera struttura iniziò a prendere fuoco e crollare, con i Farek Rae svenuti proprio sotto di esso. Rapidamente, Ghost, Vanvan e un'altro ragazzo del gruppo scattarono per salvarli. Il primo creando un muro di ghiaccio, la seconda bloccando le macerie usando solamente le braccia mentre il terzo saltando e calciando via i pezzi che precipitavano. Ghost, per riuscire a reggere la barriera, si ritrovò faccia a faccia con Alyce.

- ...State bene?... -

- Si, grazie mille Ghost. - la ragazza prese in braccio Meteo, siccome Adam non era più in grado di trasportarla. Anche tutti gli altri membri ancora in piedi presero i loro compagni privi di sensi per portarli in salvo.

- Presto! Tutti da questa parte! - Mirko fece cenno a tutti di seguirlo. Iniziarono tutti a correre per andarsene da quel luogo infernale, che fino a poco fa era una bellissima città. Tutti gli edifici stavano crollando sotto il bombardamento incessante dei missili, le cui esplosioni rendevano difficile anche solo sentire la voce del compagno accanto, tanto era forte il rumore assordante. Le fiamme iniziavano a propagarsi ovunque, creando un'enorme nuvola di fumo sopra la città e bloccando quasi tutte le vie. Quella percorsa da Mirko sembrava essere l'unica via di fuga.

- Ci siamo quasi! -

Mancava meno di un kilometro all'uscita del quartiere, e nonostante il fumo, già si intravedeva il grande arco che Lorenz e i suoi amici avevano varcato entrando. I ragazzi correvano senza sosta verso la meta, ma Adam iniziò a rallentare.

- Quell'attacco di prima... È stato più forte di quanto immaginassi. -

- Adam tutto bene? - Chiese Mirko preoccupato, siccome aveva notato il distacco che si era creato tra lui ed il resto del gruppo.

- SI! Voi correte! - Fece un leggero scatto per non farli preoccupare, ma appena il ragazzo si voltò, Adam cadde a terra, come se si fosse spento completamente.

Il mio corpo non si muove più... È la fine.

Uno dei missili lo puntò, ma a pochi secondi dall'impatto, Taisuke apparve davanti a lui.

- Avanti fatti sotto! -

Il missile lo colpì in pieno ed esplose avvolgendo il ragazzo nelle fiamme. Durò pochi secondi però, perché subito dopo il fuoco iniziò a ridursi, mostrando un Taisuke completamente trasformato e con sei braccia mentre stringeva l'esplosione come se stesse sgonfiando un palloncino. Continuò ad assorbirla finche non la ridusse alle grandezze di una biglia, soffiandola poi via.

- Ahahahah, un gioco da ragazzi. -

Oh mio dio ha funzionato davvero. Che bello, che bello, che bello. Adam, esterrefatto dopo la performance del suo salvatore, quasi non si accorse che Fred ed Alyce lo stavano prendendo in braccio per soccorrerlo.

- Ottimo lavoro Taisuke, ora andiamo! -

M...mi ha detto... OTTIMO LAVORO!

- N...niente di che eh? Cose che faccio tutti i giorni. Ma se vuoi continuare ad adularmi fai pure. - il modesto ragazzo si mise in posa chiudendo gli occhi pronto ad essere ammirato, accorgendosi solo poi che era rimasto da solo.

- Nooo aspettatemi! -

Mirko conduceva ancora il gruppo verso l'uscita. Mancavo pochissimo alla loro libertà.

- Ci siamo quasi. -

La piccola Lucienne all'improvviso fece un rapido scatto, superando Mirko.

- ...Qualcosa dovevo pur farla prima che il capitolo finisse... -

Fece un enorme balzo e, intercettando un missile che avrebbe colpito l'arco d'ingresso, lo colpì con un doppio calcio, spedendolo dalla parte opposta. - ...Non sapevo neanche io di poterlo fare...-

- Perfetto! - Mirko ormai sentiva già il sapore della libertà, ma non era ancora finita. A pochi passi dall'ingresso, le fiamme intorno a loro crebbero improvvisamente e bloccarono l'uscita. Neanche il tempo di voltarsi che anche la via dietro di loro venne bloccata. In pochi secondi il fuoco li aveva circondati.

- Non è possibile! Non si sono mosse naturalmente, deve esserci qualcuno che le comanda. -

- Qui ci siamo solo noi Mirko. -

Un missile arrivò proprio in quel momento, colpendo l'arco e costringendoli ad indietreggiare. Poi un altro fece crollare l'edificio accanto, e quello seguente colpì proprio il centro del gruppo. L’esplosione li fece saltare in aria, allontanandoli l'uno dall'altro.

Aaah, il mio braccio…

Mirko trasformatosi nel suo Doom riuscì a sopravvivere all'esplosione, ma si schiantò contro un muro che gli crollò addosso, bloccandogli il braccio destro. - DIAMINE! Devo liberarmi! -

Alzò lo sguardo per cercare gli altri, e sotto i suoi occhi, vide Ghost a terra svenuto mentre veniva ricoperto dalle macerie.

- NOOO! - con forza strattonò via il braccio incastrato distruggendo l’intero muro. Iniziò a correre verso di lui ma un missile esplose proprio sotto i suoi piedi, sbalzandolo via ancora una volta. Atterrato, le fiamme crebbero, facendo sparire poco a poco l'immagine di Ghost.

- Nooo...-

_____________________________________________________________



Ora il ragazzo-drago, insieme alla sua maestra e con il sopravvissuto in braccio, si facevano strada tra le vie del quartiere in rovina, fino a sbucare in un ampio spazio circondato dalle fiamme. Al centro si trovavano tutti i loro compagni, quasi tutti svenuti e sdraiati a terra. Adam invece, tornato in se, con le sue enormi braccia meccaniche stava scavando un fosso intorno al gruppo per tentare di fermare il fuoco. Si muoveva come se metà del suo corpo fosse addormentata, ma dalla sua espressione di rabbia e perseveranza si capiva che non si sarebbe fermato neanche se avesse perso entrambe le gambe.

- Vanvan! Ci siete anche voi, state bene? -

- Si tranquillo Adam. Mirko era sopravvissuto e siamo riusciti a trovare Fred. - Disse la ragazza, aiutando Mirko a far sdraiare l'uomo in questione accanto agli altri sopravvissuti.

- Mirko sei salvo! - Taisuke felice di vedere l'amico ancora vivo gli corse incontro ma inciampò dopo pochi passi. - Aspetta, ma Ghost non è con te? -


- Per fortuna. Ora siamo tutti. Il problema sono queste fiamme. - Terminato di scavare il fossato, Adam si allontanò da esso raggiungendo gli altri. Il fuoco continuò a propagarsi, bruciando e consumando anche il terreno, ignorando la fossa. Lo spazio a loro disposizione si riduceva a vista d'occhio. Avevano poco tempo.

- Possibile che nessuno di noi possa fare niente? - chiese Vanvan disperata.

- Nessuno dei nostri poteri può spegnere queste fiamme, bruciano tutto ciò che trovano. Non importa se siano combustibili o no. Mi duole ammetterlo, ma temo che solo i meccanici si salveranno, ammesso che siano immuni a questa fiamma. -

- Non fa niente! - Mirko si ritrasformò lanciandosi in mezzo le fiamme. Adam però con un rapido scatto lo afferrò per le ali e lo alzò da terra.

- Ma sei impazzito? Che ti salta in mente? -

- Un mio amico é ancora lì dentro, devo salvarlo. -

- Salvarlo? Ma le vedi anche tu l'incendio che divora la città? Ormai sarà morto! -

- Allora significa che morirò con lui! - Il ragazzo tornò umano, facendo sparire le ali e liberandosi così dalla presa dell'uomo.

Viene dall'Eden e non ha paura di morire... Possibile che sia così...

Mirko riprese a correre ma Adam lo fermò nuovamente afferrandolo per una spalla. Lo fece voltare e poi gli sferrò un pugno in faccia.

... così stupido.

- Stai veramente buttando la tua vita così? -

- Ormai é finita, se non possiamo salvarci allora preferisco tentare anche per la più probabilità di trovarlo ancora vivo. - gli occhi di Mirko si fecero completamente blu come quelli del suo Doom, non ragionava più. -

- Finiscila! - Lo colpì nuovamente con un pugno - Finché respiri non é ancora finita. E fino a quando non é finita hai una responsabilità nei confronti di tutte quelle persone che ti vogliono bene. Saresti davvero andato ad ucciderti lasciando il tuo amico morire da solo? -

Mirko guardò Taisuke. Aveva il capo chinato e stava cercando di trattenere le lacrime per la situazione disperata.

Che sto facendo...

- Calmatevi ragazzi, vi vedo un po' troppo agitati. - Si udì una voce provenire dalle macerie, insieme al rumore degli zoccoli di più cavalli - Comprendo che la situazione potrebbe essere leggermente a vostro sfavore ma sarebbe poco dignitoso morire con quell’espressione sui vostri volti. -

In lontananza, tra il fumo e le fiamme, una figura iniziò ad intravedersi. Prima due cavalli infuocati, poi una grossa carrozza nera, e su di essa, un uomo vestito con un abito vittoriano nero.

- Chi sei? - Urlò Adam allo strano individuo.

- Un semplice carovaniere che fa una tranquilla passeggiata. - restando seduto posò le redini e fece un piccolo inchino alzando il cappello - Piacere di conoscervi, per quanto possa restarvi da vivere. -

- E questo chi è ora… -

* * *


Nel frattempo, fuori dal 2° regno...

In una zona neutra, tra i territori dei vari regni, vi si trova un tempio dove ogni 45° cave di uno xin, gli Zouruk e Gheanna si riuniscono per discutere e risolvere eventuali problemi politici, economici e conflittuali. Il tempio è a base circolare, e nella zona più esterna ha sei entrate, separate da file di colonne di ordine gigante. Ad ogni ingresso, orientato in base a dove si trova il regno corrispondente, vi è una ripida e lunga serie di scalini affiancati dalle statue raffiguranti i precedenti Zouruk. Ogni scalinata termina con una pedana apposita al bordo di una grande sala circolare. Al centro di tutto invece c'è un trono in metallo nero ornato in oro, posto del re assoluto.
Gli Zouruk, dopo essere arrivati alla loro pedana e dopo aver srotolato gli stendardi corrispondenti al loro regno, si prepararono al grande evento che stava per avere inizio. Una volta che fu arrivato anche Gheanna, l'unico che mancava all'appello, era lo Zouru di P-Efiesou.

- Mio Zouru. Come stai? Sei terribilmente ferito. - La ragazza dai capelli rossi del castello del secondo regno, che durante la cena del tove sembrava tanto seria e raffinata, ora stava goffamente seguendo il suo re sulla scalinata, mentre cercava di medicargli le ferite che si era procurato di fronte al quarto regno.

- Kate lascia perdere. Non serve a niente. - Lo Zouru con delicatezza afferrò la mano della ragazza per fermarla.

Oh, é così bello.

- Hai ragione mio Zouru, puniscimi. - Con una fievole voce da vittima Kate si accasciò su un gradino con fare teatrale, aspettando di essere colpita. Lui però la ignorò proseguendo sugli scalini.

Sarà per la prossima volta.

- D'accordo rimani così, ma non puoi presentarti dopo quello che è successo. -

- Era mia responsabilità. Ho fallito, devo accettare le conseguenze. Scappare ora non servirebbe a niente. -

Oh, è così uomo.

L'uomo continuò la scalinata lasciando Kate indietro, arrivando finalmente sulla sua pedana e srotolando il suo stendardo bianco e giallo.

- In ritardo Sakala? Oltre che codardo sei anche irrispettoso nei confronti dello nostro amato re. Che delusione. -

A parlare fu lo Zouru del 4° regno. Un uomo sproporzionatamente alto, che aveva per metà testa i capelli rasati e dall'altra metà lunghi, all'apparenza sporchi, unti e tinti di vari colori scuri. Questi gli pendevano sulla faccia, andando a coprire la sua espressione perennemente triste e annoiata. Provava un forte odio nei confronti di Sakala, e approfittò prontamente dell'occasione per mettere in cattiva luce il suo rivale.

- Ero impegnato a liberare le anime degli uomini che hai ucciso, Elsta. -

- Il nostro povero Zouru si sente solo senza il suo esercitino a fargli compagnia. Che dispiacere. -

- Finitela di bisticciare. - La voce di Gheanna, nonostante non fosse imponente, dal suo trono tuonò nell'intero tempio - Cerchiamo di essere seri. Siete comunque i più grandi esponenti di due validissimi regni. Uno più funzionante dell'altro certo, ma questi sono piccoli dettagli. -

- Un dettaglio che da oggi farà parte del passato. - Continuò Elsta, guardando Sakala con un piccolo sorrisino malizioso e le sopracciglia aggrottate.

- Sono lieto di annunciarvi che da qui a breve otterrò quel potere che bramo da ere. Questo vuol dire che quella di domani sarà l'ultima omnia. Ci tengo che sia particolarmente divertente ed emozionante. Portate il meglio che avete dai vostri regni. Anche voi avrete una sorpresa. -

- Si, re Gheanna. - risposero all'unisono gli Zouruk.

- E basta con questa formalità. Ormai siamo giunti alla fine di questo pianeta. Non avrò più bisogno di quel banale titolo da re. E voi mi affiancherete durante questo viaggio, quindi siamo compagni. Non prendetemi più così tanto come vostro superiore. Ad ogni modo, da quanto ho capito alla fine qualcuno è entrato nel quarto regno eh? Ahahahah, non sei riuscito ad evitarlo Sakala? -

Lo Zouru non rispose, rimanendo con la sua aria seria.

Ormai è fatta. Non posso tirarmi indietro.

- D'accordo, abbiamo perso fin troppo tempo. - Gheanna si alzò in piedi. Allargò le braccia, ed a quel movimento tutte le torcie e i tizzoni del tempio si accesero, illuminando la sala e permettendo agli Zouruk di vedersi in faccia. Contemporaneamente, il tetto si aprì, lasciando una grande apertura da cui si poteva ammirare la vastità del colossale pianeta rosso.

- Io, Gheanna, Re assoluto di ogni cosa, sotto la luce divina di Satourie, dò ufficialmente inizio allla 4000° edizione del panzouru-anna.
   
 
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