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Autore: PrincipessaLove    25/10/2016    0 recensioni
-Non mi dovete nessuna spiegazione. Se avrete voglia lo racconterete voi quello che state vivendo.- Edmund dimostrò maturità per quello che disse. Peter abbassò lo sguardo imbarazzato. Mise da parte la sua presunzione e la sua arroganza e non fiatò. Caspian, al contrario, abbracciò Edmund, il quale nascose tale piacere a quell'abbraccio.
-Grazie, Ed. Sei un vero amico.-Mormorò Caspian accarezzandogli la testa in tono affettuoso.
-Scherzi? Io sono sempre un amico.-Il tono sarcastico del fratello lo colse solo Peter che disse:
-Ed, quando saremo pronti lo diremo anche a Lucy e a Susan che ci siamo innamorati. Per il momento....- Non fece in tempo a finire la frase che Edmund lo interruppe di nuovo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Peter Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nei giorni seguenti, Peter si era reso molto disponibile nei confronti di Edmund. Cercava di addestrarlo con la spada, di insegnarsi a difendere meglio nel caso qualche nemico avesse attaccato Narnia. In più cercava di lasciare da soli sempre il suo fratello più piccolo con Caspian, il quale voleva ogni volta dirgli cosa è successo la sera della festa ma il biondino sembrava non volesse sentire tali parole.

Edmund, una sera dopo una cavalcata, vide Caspian che con aria triste, stava andando in spiaggia da solo.

Il mare, a Caspian, dava un senso di pace, di tranquillità. Doveva schiarirsi le idee. Non era più sicuro di niente: dei suoi sentimenti, della sua vita e della sua storia con Peter. Quel bacio lo aveva confuso, eppure quel ragazzotto era sempre stato come fratello per lui. Nello stesso tempo, amava il suo ragazzo e non voleva ferirlo.

-Ehi... Posso farti compagnia?- La voce era timorosa. Edmund si sentiva responsabile in modo negativo con Caspian se la sua storia non funzionava. Il più grande gli fece posto facendolo sedere sul pezzo di spiaggia vicino al mare.

-Certo.-

Imbarazzati in coro chiesero:

-Hai parlato con Peter?-

-No, sembra che non voglia ascoltarmi e quando facciamo l'amore è distante.-Il rossore sul volto bianco del più piccolo Caspian lo intravide benché la spiaggia fosse illuminata.

-Scusa, non avrei dovuto parlare di queste cose con te che sei suo fratello.-

-Ehi, so cosa fanno gli innamorati. Comunque è con lui che dovresti parlare. Io sono solo un ragazzino.-

-Sai che non è vero, L'ho detto perché ho iniziato a essere confuso. Non so più cosa provo Peter e cosa provo per te.-Per Edmund fu musica per le sue orecchie. Caspian non sapeva cosa provava per lui?!

“Allora non gli sono poi cosi indifferente.” Erano i suoi pensieri a passargli per la testa. Avrebbe voluto che Caspian gli riconfermasse quel bacio di qualche giorno prima ma capiva che gli serviva tempo per chiarire le idee. Avrebbe parlato con Peter che si era innamorato del suo ragazzo anche se ciò avrebbe voluto dire rovinare il rapporto con il fratello e le sue sorelle.

 

Quando rientrò, il solo pensiero che aveva era trovare Peter. Vide da lontano una criniera, un manto luminoso, e occhi grandi come la luna lo guardarono man mano che si allontanavano. Aslan era stato li. Il vero re di Narnia era stato li. Solitamente Aslan non si presentava mai a Cair Paravel senza un motivo preciso.

“Forse me ne dovrò andare. Il nostro tempo è finito.”

Seguirono poco dopo anche i suoi fratelli. Susan e Lucy avevano un aria turbata e i loro sguardi si posarono prima su Peter e poi su Edmund. Il maggiore non fece trasparire nessuna emozione. Si era chiuso in se stesso e si recò in camera sua aspettando Caspian.

-Ed, Aslan ci ha detto che noi tre dovremo andarcene.-Spiegò la maggiore mentre si massaggiava il mento imbarazzata e a testa bassa.

-Voi tre? Perché? Avete fatto qualcosa di sbagliato?- Gli crollò il mondo addosso sapendo che se ne sarebbero andate le persone che di più amava al mondo. La cosa che lo sconvolse di più fu che Aslan non glielo aveva detto direttamente con lui.

-No, non abbiamo sbagliato niente. Crede che noi abbiamo imparato appreso tutto quello che c'era da capire qui. Crede che tu hai ancora molto da dare qui e Peter ha acconsentito.-

-Peter, cosa ha fatto?- Edmund preso dall'ira decise di raggiungere il biondino nella sua camera. Lo trovò che stava sistemando la sua stanza. Più che sistemando, la stava tirando giù con i goccioloni agli occhi. La testa gli pulsava, ma sapeva che quella era la soluzione giusta.

-Così hai deciso ancora una volta per tutti?- Il minore chiuse la porta intanto che il maggiore sospirò e si asciugò quelle lacrime con le mani.

Guardò dalla finestra Caspian che stava rientrando. Andava a passo veloce, come se avesse capito cosa avesse deciso cosa fare.

-Si, Ed, io amo Caspian ma non abbastanza.-

-Non puoi lasciarlo andare via in questo modo. Lui ti ama.- Cercò di rassicurarlo il più piccolo mettendo da parte i propri sentimenti. Per Edmund fu una dura prova. Voleva vedere il fratello felice e realizzato e lui si sarebbe per sempre dimenticato di Caspian.

-Lui non ha ancora capito che il suo cuore glielo scalda qualcun altro. Non sono io a scaldargli il cuore come dovrei.- A quel punto guardò il più piccolo che lo fissava interrogato su chi potesse essere questa persona. Non si ricordava nemmeno che Caspian gli aveva detto di essere confuso sui sentimenti per lui, in quel trambusto.

-Tu resterai, Ed. Caspian avrà bisogno di un amico.- I due si abbracciarono.

-Non so se ne sarò in grado.-Sussurrò il più piccolo.

 

Quando Caspian rientrò, si rifugiò, come tutte le notti, in camera del suo ragazzo. In quel momento gli sembrava di avere le idee più chiare. Aveva fatto chiarezza con se stesso. Il sentimento di amore che aveva per Peter era molto più forte di quanto pensasse e tutta la sua confusione per Edmund, aveva deciso che avrebbe soffocato tutto pur di salvare il suo rapporto. Era talmente felice di stare con Peter che poteva esserci anche la fine del mondo che non gliene importava niente. Non si era nemmeno reso conto che Peter aveva rotto un vaso. Non aveva la più pallida idea di cosa lo stesse aspettando.

Il biondo era steso sul letto con un braccio sulla fronte e i due si scambiarono sguardi di intesa. Peter si sedette e, senza dire una parola, si baciarono. Si fecero scivolare via i vestiti. Caspian aveva capito che questa volta non era come altre. Peter tremava nonostante tutto. Aveva paura per le conseguenze che avrebbero potuto esserci il giorno dopo quando sarebbe partito.

Quella notte fare l'amore era diventato qualcosa di magico per entrambi.

Quando quel momento magico terminò, i due rimasero abbracciati sul letto. Caspian con l'amaro in bocca, aveva capito che la tristezza che Peter aveva avuto per tutto il tempo nascondeva qualcosa.

-Questo è un addio? Mi stai lasciando?-

Il biondo si sollevò e appoggiò la schiena al poggia testa del letto e con rammarico pronunciò quella parola che Caspian non voleva sentire.

-Si...-

A quel punto Caspian si arrabbiò ma cercò di contenersi.

-Quando pensavi di dirmelo? Quando domattina non ti avrei trovato qui?-

-E' complicato. Aslan apre le porte per tornare nel nostro mondo a me, Lucy e Susan.-

A Caspian girava la testa. Stava per essere abbandonato dall'unica persona che avrebbe mai amato.

-E' buffo come vanno le cosa. Sai ho avuto modo di riflettere e volevo chiederti di restare qui per sempre con me.- Peter sobbalzò in piedi e si vestì imbronciato.

-Non posso.-

-Non puoi o non vuoi?-

Il biondino sputò tutto quello che aveva dentro.

-Non mi accetto Caspian. Io ti amo ma non abbastanza da vivere con un uomo.-

Il moro nel frattempo si vestì e nascondendo il suo viso da quello freddo e gelido di Peter, pianse.

-Rinneghi te stesso perché hai paura di non essere accettato dai tuoi genitori e da tutti?-

-Si, non ho la forza che hai tu. Non ho la forza che hai tu... Edmund.-

A quel punto non seppe più contenere le proprie emozioni e pianse. Peter si ripeteva che doveva essere forte e se sarebbe scoppiato a piangere non lo avrebbe più lasciato.

-Edmund cosa c'entra? Stiamo parlando di noi.-

-Lui è molto più coraggioso di me.-

Caspian cercò nuovamente contatto fisico con Peter, il quale non si seppe sottrarre. I due si guardarono negli occhi e poi si baciarono.

-Non so se ho la forza di lasciarti andare.-

Peter trovò anche la forza di dire quello che non gli era stato bene per tutto il periodo che lui e Caspian avevano condiviso la loro storia d'amore.

-Non siamo mai andati in camera tua. Perché? Se non mi hai permesso di entrare nel tuo mondo vuol dire che mi hai permesso in parte nella tua vita, non completamente.-

Caspian si rifiutò di percepire quelle parole. Tra i singhiozzi e il pianto spezzato disse:

-Io ti amo. Avrei voluto che io e te un giorno avremmo creato qualcosa.-

Passarono il resto della notte abbracciati nel letto. Molte verità erano state dette e malgrado tutto non negarono che l'imminente distacco sarebbe stato duro per entrambi.

 

Il giorno seguente, era l'ora di lasciarsi, era l'ora di dirsi addio. Caspian teneva Peter abbracciato forte forte a se, non voleva che se ne andasse.

-E' ora.-

-Credi che ci rivedremo un giorno?-

-Voglio che tu sia felice.-

Un ultimo bacio e Peter lasciò quella che era stata per un po' la sua stanza e la sua casa e Caspian rimase nel letto senza forze, credendo di avere perso l'unico che aveva mai amato. Il suo amore. Depresso si lasciò andare ad un pianto disperato e con il profumo di Peter aveva lasciato in quella stanza che sapeva tutto di lui.

 

 

 

  
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