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Autore: chia_99    27/10/2016    2 recensioni
'Mi sono reso conto di amarla quando ci urlavamo addosso di tutto, eppure preferivo mille volte litigare con lei che ridere con qualcun altro'
Una notizia sconvolgente metterà a dura prova il nuovo equilibrio che si era appena creato e spingerà Jade a prendere decisioni importanti.
Un futuro che appare sempre più incerto, un presente che non presenta vie d'uscita e un passato da cui non puoi nasconderti perchè tornerà sempre a presentarti il conto.
Nuovi personaggi, nuove vicende e nuovi amori si intrecceranno alla storia dei due protagonisti...
Riuscirà la coppia più improbabile e allo stesso tempo più bella di Victorious a superare gli ostacoli che la vita ha in serbo per loro? Sarà davvero possibile ricominciare?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beck Oliver, Jade West, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Arrivò il sabato del concerto, da bravo attore avevo studiato bene il piano ed eravamo pronti a completare la missione che Cat aveva ribattezzato 'Cupido'.

Alle sei arrivarono puntuali Cat e Chloe. Rimasi a bocca aperta: erano entrambe bellissime, nonostante non potessero essere più diverse. La prima indossava un vestitino rosa che le arrivava sopra le ginocchia e un paio di tacchi fucsia vertiginosi, era truccata leggermente e aveva raccolto la sua chioma rossa in una coda di cavallo. La seconda aveva una tutina, costituita da un corpetto bianco in pizzo e un paio di pantaloncini neri, ai piedi portava delle zeppe coordinate, i capelli, acconciati in una treccia rigorosamente blu, facevano da contorno a un viso truccato alla perfezione, ma allo stesso tempo molto naturale.

-Sarò l'uomo più invidiato di Los Angeles ... vogliamo andare, signore-

Loro mi presero sotto braccio e ci dirigemmo verso l'auto. Mi sentivo un po' un intruso nel mio completo da finto agente di sicurezza.

-Lionel si è tinto i capelli di biondo platino in occasione del concerto, deve essere impazzito. E' incredibile quanto un uomo senza una donna al suo fianco sia completamente perso- commentò ad un tratto Chloe.

-Questo è amaramente ironico- constatai.

-S-scusami Beck ... io ... che stupida-

-No, tranquilla, è tutto okay-

-Ehi guardate siamo arrivati- urlò Cat.

Avevo scoperto, navigando su Internet che Lionel era diventato abbastanza famoso a San Francisco, tanto che era stato fondato un suo fan-club, infatti notammo subito una lunga fila di ragazze urlanti che sventolavano in aria i loro biglietti.

-Okay, questo è l'ingresso principale, di là c'è quello secondario- disse Chloe.

Facemmo il giro dell'edificio arrivando davanti alla porta sul retro, dove c'era un uomo in divisa che stava divorando un panino. Era il mio momento, dovevo entrare in scena.

-Ehi amico, è arrivato il cambio-

-Il cambio?- domandò lui perplesso.

-Già ... sono venuto a sostituirti, hai diritto ad una pausa di mezz'ora-

Temevo mi facesse altre domande, ma come aveva previsto Chloe, non era molto sveglio, non se lo fece ripetere due volte e sparì nel giro di pochi secondi, proprio come il suo panino.

-Via libera- dissi alle ragazze nascoste dietro ad un auto.

Entrammo dentro, per fortuna Chloe conosceva bene l'edificio, infatti arrivammo subito dietro le quinte. Vedemmo Lionel entrare nel suo camerino e per fortuna lui non ci notò. Chloe aveva ragione, quei capelli erano assurdi, tra il biondo platino e il blu elettrico quei due si giocavano ad armi pari il premio come 'Miglior capelli dell'anno'.

Chloe si recò dal ragazzo che si occupava delle luci, della scaletta ... insomma nelle sue mani era concentrata la buona riuscita del concerto, era un ragazzo basso e magrolino, aveva i capelli ricci e scuri e gli occhi marroni e portava degli occhiali con la montatura nera.

-Ehi ti hanno dato la nuova scaletta?- gli domandò Chloe, facendo uno sguardo sexy.

Lui rimase pietrificato e balbettò:- N-n-no-

-Come no? Ma è possibile che siano così poco professionali?- sbuffò lei.

-S-s-scusi ma lei chi è?- i suoi occhi vagavano dagli occhi di Chloe alla sua scollatura, non si accorse nemmeno della nostra presenza.

-Sono l'assistente personale del signor Lionel, se sta sera qualcosa andrà storto se la prenderà con me ... senti non è che mi faresti un favoruccio?- domandò facendo un labbruccio adorabile.

-Ma certo- rispose lui prontamente.

-Potresti procurartela tu la nuova scaletta?- disse sbattendo le ciglia.

-Emm sisi ci penso io-

-Grazie ... come ti chiami?-

-Oscar- disse lui deglutendo.

-Allora grazie, Oscar- gli scoccò un bacio sulla guancia e lui si diresse verso uno dei camerini, toccandosi incredulo la guancia, dove il rossetto rosso di Chloe aveva lasciato un bel segno.

-Sai Chloe, dovresti pensare di iscriverti alla Hollywood Arts, come attrice sei niente male- le suggerì Cat, poi la rossa si avviò verso i comandi, toccava a lei.

-Sei pronta?- domandò a Chloe. Lei annuì prima di dirigersi verso il palco. Cat abbassò le luci e Chloe fece il suo ingresso illuminata da un occhio di bue; le urla del pubblico si bloccarono appena la videro e furono sostituite da un silenzio pesante. Io mi avvicinai al teleschermo che permetteva di vedere cosa succedesse sul palco e poco dopo fui affiancato da Lionel e da tutto lo staff. Lionel era un ragazzo non tanto alto, i suoi occhi erano marroni e aveva la barba, oltre al tatuaggio a forma di C ne aveva tantissimi altri sul braccio. Indossava una maglietta bianca e dei jenas strappati.

-Non si preoccupi signor Messi, adesso la fermiamo-

-N-no- li bloccò lui quasi sconvolto. Fu allora che Chloe accese il microfono e rivolta al pubblico iniziò a parlare:

-C'era una volta una ragazza un po' folle che aveva tanti sogni nel cassetto ... voleva viaggiare, scoprire il mondo, innamorarsi, vivere una di quelle fiabe che la madre le raccontava da bambina per farla addormentare.

Un giorno conobbe un ragazzo e si innamorò di lui, proprio come nelle favole, il classico colpo di fulmine. Anche lui ricambiava gli stessi sentimenti, così si misero insieme. Tutto sembrava andare per il meglio come in un incantesimo, lui era il suo principe azzurro venuto a salvarla da questo schifo, perché quando sei innamorato il mondo ti sembra davvero più bello.

Poi però iniziarono i problemi, l'incantesimo si era spezzato. Lui lavorava troppo e aveva poco tempo per la sua principessa, lei si sentiva abbandonata e fece tanti sbagli, troppi, così tanti che gli spezzò il cuore. La favola si stava trasformando in realtà e si sa nella vita reale gli errori si pagano.

Lui la lasciò sola, proprio come tutti gli altri, si perché non vi ho detto che questa principessa era già stata abbandonata da quello che doveva essere il suo supereroe, da quello che doveva insegnarle a stare al mondo e invece era stato solo capace di fuggire, come i vigliacchi, perché non tutti hanno il coraggio di affrontare i problemi, è molto più semplice fuggire. Insomma la nostra principessa ne aveva passate tante e adesso anche il suo principe si era stancato di lei: era completamente sola.

Questo dovrebbe essere il finale della storia, forse non vi è piaciuta, perché non ha il lieto fine, il fatto è che nella vita reale non sempre le cose finiscono bene.

Se oggi sono qui è perché nonostante tutto io credo nelle favole, se oggi sono qui è perché tu mi hai insegnato a crederci di nuovo, se oggi sono qui è per chiederti di riscrivere il finale, perché ogni fiaba che si rispetti ha il suo 'E vissero per sempre felici e contenti', se oggi sono qui è per dirti che ti amo. TI AMO LIONEL –

Rientrò nel backstage con le lacrime agli occhi, fissò Lionel e gli disse:- Non voglio che tu mi perdoni subito, prenditi il tempo che ti serve, dovevo dirtele prima queste cose, lo so  ... Mi dispiace, ti ho rubato la scena, questa doveva essere la tua serata. Mi faccio da parte, è tuo il ruolo da protagonista, io sono solo una comparsa-

Si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia sussurrandogli 'Buona Fortuna'

Ancora una volta quella ragazza era riuscita a sorprendermi, era coraggiosa, altruista e divertente e se lo meritava proprio un finale da favola. Era una persona che odiava questo mondo, ma amava viverci. Un giorno le chiesi come fosse possibile e lei mi rispose 'Questo mondo sta andando a puttane, perché la gente ha smesso di credere nella magia delle favole, però poi quando incontri persone che come te non vogliono smettere di sognare, ti senti meno sola. E' per questo che mi piace viverci, Beck, perché io nella mia vita ne ho incontrate tante di persone così'

Avevo così compreso il significato del suo tatuaggio dietro il collo 'Non sottovalutare il potere dei sogni'

 

 

 

 

-Cara, sei proprio sicura di non volere venire?-

-Si, signora Benson, oggi non mi sento molto bene, la farò un altro giorno la visita- mentii, negli ultimi giorni stavo molto meglio.

-D'accordo, io vado in ospedale, tu vai a casa di Spancer?-

Annuii. Uscimmo insieme, ormai potevo camminare tranquillamente senza sedie a rotelle, a patto che non mi stancassi troppo.

Entrai a casa Shay e trovai Spencer intento a sfogliare un foglio di istruzioni per un nuovo aggeggio che aveva comprato. Lo salutai e lui ricambiò.

-Ehi sorellina, perché sorridi in quel modo?-

-Niente- disse Carly scendendo dalle scale con la faccia incollata sullo schermo e un sorriso da ebete dipinto sul volto.

-Quel 'niente' è brasiliano, lavora al Mango e risponde al nome di Neymar?- la stuzzicai io.

-Divertente ... comunque ci devo uscire oggi-

Solo in quel momento notai che era vestita molto bene, indossava un vestitino nero a fiori ed emanava un inteso profumo di rose.

-Esci con chi?- si intromise Spencer aggrottando le sopracciglia.

-Un ragazzo ...-

-Davvero? E non me lo presenti?-

-Beh lo conoscerai se le cose andranno bene. Di pomeriggio mi porta a vedere una partita, gioca a calcio e sta sera mangeremo al Pini's-

-Non tornare tardi- disse Spencer con fare paterno.

-Ma è sabato- sbuffò lei. –E va bene ... ci vediamo dopo, ciao Jade- disse scocciata.

Io agitai la mano.

-Allora com'è questo tizio?- mi chiese Spencer non appena Carly uscì dalla porta.

-Non ti aspettare che risponda alle tue domande, non mi piacciono gli interrogatori-

-Prendilo come un quiz-

-Non mi piacciono nemmeno quelli ... ah comunque c'è qualcosa che sta andando a fuoco- dissi tranquilla indicando il tavolo della cucina.

-Cosa? No ... non ci posso credere-

-Vado alla ferramenta a chiedere un risarcimento-blaterò dopo aver spento l'incendio.

Io restai sola, ma per pochi minuti dal momento che più o meno nello stesso istante entrarono Freddie dalla porta e Sam dall'ascensore.

Tra di loro la tensione era alle stelle in quei giorni, si parlavano a stento.

Mi salutarono e si sedettero il più lontano possibile l'uno dall'altra.

Restammo in silenzio per non so quanti minuti finchè mi alzai scocciata dal divano.

-Okay vado a fare una cosa, siete di compagnia quanto due statue, quindi se volete scusarmi, non ho intenzione di passare il pomeriggio a osservarvi mentre vi fissate in silenzio-

Detto questo mi diressi verso la stanza di Spencer dal momento che non potevo fare le scale. Una volta lì presi il mio nuovo telefono e feci il suo numero, stavo per premere il verde, ma il dito si fermò a pochi centimetri dallo schermo. Restai a fissare quelle cifre messe una accanto all'altra, finchè non sentii delle urla provenire dal salotto.

-Potevi semplicemente evitare di fare quella battuta, Freddie-

-E tu potevi evitare di prendermi in giro-

-Ma se lo faccio sempre-

-Appunto ... mi sono stancato, poi non ti sembra da ipocrita sputare nel piatto in cui hai mangiato?-

-Ma che dici?-

-Che puoi evitare di criticarmi dal momento che siamo stati ins-

-Ti ho detto che non devi dirlo, ormai è finita Freddie. FINITA. Mi sembra che almeno su questo eravamo d'accordo-

Io guardai tutta la scena in diretta, quei due mi ricordavano vagamente qualcuno.

-Non capisco neanche perché io abbia deciso di mettermi con te- sputò acida la bionda.

-Forse posso rinfrescarti la memoria-

Freddie si avvicinò e la baciò. Sam si staccò e gli tirò uno schiaffo dritto in faccia, prima di andarsene come una furia.

Freddie si stava ancora massaggiando la guancia, quando feci ritorno in salotto.

-Okay che vi avevo detto che eravate troppo silenziosi, ma avete un po' esagerato-

 

Il pomeriggio si concluse con la lezione di canto, non avevo mai amato più di tanto i bambini, ma forse perché ero incinta e mi stava venendo il cosiddetto istinto materno di cui avevo tanto sentito parlare, forse perché ero cambiata, quei marmocchi avevano iniziato a piacermi.

Finita la lezione, quel giorno avevano cantato alcuni pezzi dei  Queen, mi aveva chiamato la mamma di un bambino, Luke, dicendo che era in ritardo di alcuni minuti, così rimasi sola con lui, dal momento che Sam e Freddie erano spariti, Carly era con Neymar e Spencer non era ancora tornato dal negozio, probabilmente aveva perso tempo a 'parlare' con la commessa.

-Posso farti una domanda, Jade?-

-No- risposi scocciata.

-Tu ce l'hai un fidanzato?-

-Non è carino farsi i fatti degli altri Luke ...-

-Allora se non ce l'hai posso darti un bacio?-

-Cosa? No!-

Lui si avvicinò e mi baciò sulla guancia, una parte di me trovò quell'azione irritante, un'altra parte vide quel gesto come qualcosa di dolce.

-Secondo te cosa significa amare, Jade?-

-Ma non stai mai zitto, tu? Comunque non lo so, credimi non sono la persona più adatta a cui chiederlo-

-La mia mamma e il mio papà si amano. Loro però litigano sempre, ma l'altro giorno mamma stava piangendo e papà le ha asciugato le lacrime e le ha dato un bacio, allora lei era di nuovo felice-

-Commovente-

-Quindi ho pensato che amare qualcuno significa asciugare le sue lacrime, trasformandole in un sorriso-

-Non lo so, forse-

-Sei mai stata innamorata?-

-Si- risposi esitante.

-E allora si che lo sai-

Quando Luke se ne andò presi il telefono, mi feci forza e composi il suo numero, mettendo lo sconosciuto.

Due squilli e poi ...

-Pronto?-

La sua voce, quanto mi era mancata.

Sospirai pesantemente.

-Cos'è uno scherzo? Chloe, Cat siete voi?-

Respirai a fondo, ormai era fatta.

-Ciao Beck ...-

-Jade ...-

 

 

*MY SPACE*

Honey! Sono tornata, scusate tanto se vi ho fatto aspettare, ma la scuola è stata veramente pesante questa settimana, comunque ho anche lavorato per voi scrivendo un bel po' di capitoli. 

Dunque volevo dirvi che tutti i personaggi secondari, anche quelli apparentemente inutili, avranno un  loro ruolo, niente è stato messo a caso, comunque poi scoprirete tutto. 

Scusatemi ma da fan di Star Wars non potevo non mettere un personaggio di nome Luke, ahahahah. 

Comunque spero che vi piaccia, scusate eventuali errori, ma non ho potuto ricontrollare. 

Vi voglio bene, 

Grazie  a Albina, Giulia, Elena, Ikram e Luana <3

P.S Se volete potete trovarmi anche su Wattpad, mi chiamo chia_juve, gli aggiornamenti sono simili, ma può capitare che posto prima il capitolo su Wattpad o viceversa, quindi fate voi. 
Beijos 
   
 
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