Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian, Santana/Brittany, Sebastian/Thad, Cooper/Sebastian
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: ed ecco la coppia misterios,a in tutta la sua gloria, il background ... a suo tempo
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro, diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.
Era
un miracolo che la polizia non li avesse ancora fermati
pensò Blaine mentre
davanti a lui Rachel infrangeva per la trentesima volta il codice di
velocità,
avrebbe avuto un foto nelle corse di macchine, specialmente quelle
legali
pensò.
<<
Rallenta altrimenti arriveremo ad Orly morti! >> le
urlò Kurt che si
teneva con forza sul sedile, Blaine non riusciva a smettere di
guardarlo e
sapeva che l’altro aveva ragione, inoltre lui e Kurt avevano
un discorso
importante da riprendere.
<<
Se rallento arriveremo in ritardo e l’aereo potrebbe
già essere partito!
>> replicò Rachel poco prima che una notevole
abilità nel salto e la
prontezza di riflessi salvasse un’intera comitiva di turisti
giapponesi.
<< Credo che abbiano appena visto la loro vita passargli
davanti … e
anch’io! >> le urlò Kurt mentre la
mora continuava ad ignorarli.
<<
Smettila di lamentarti, perché non imiti Blaine che
è rimasto in silenzio?
>> gli chiese Rachel prima di tagliare la strada ad un
tandem.
<<
Perché non ha parole ed è paralizzato dalla
paura, rallenta !!! >> fu la
replica, ecco come sarebbe morto, a causa dell’alta
velocità sulle strade di
Parigi in una bella serata, poteva accadergli di peggio
pensò Blaine, o forse
no?
Ringraziò
mentalmente tutto quello in cui credeva quando sentì una
sirena della polizia,
Rachel avrebbe dovuto fermarsi per forza, se non l’avesse
fatto avrebbero
generato sospetti e non potevano permetterselo, non in quel momento
almeno.
<<
Lasciate fare a me, e sperate che non siano troppo insistenti
>> disse
Rachel mentre Kurt cercava di non ridere, veloce gli prese la mano e
l’altro si
rilassò e soprattutto non tolse la mano, era veramente
incantevole grazie alla
luce di quel lampione che Rachel per poco non aveva colpito in pieno
mentre
fermava la macchina. Incantevole era la definizione giusta, Kurt non
era
semplicemente bello, c’era qualcosa di più in lui,
incanto, delicatezza, forza
interiore, tutte qualità che lo attiravano.
E
forse l’idea funzionava, Blaine non aveva mai sentito Rachel
parlare in
francese ma in quel momento l’altra stava volutamente
accentuando l’accento,
nessuno avrebbe avuto nulla da discutere con una turista americana
chiaramente
sbronza e i suoi amici altrettanto sbronzi.
Come
aveva previsto dopo cinque minuti l’agente li
lasciò andare nonostante
continuasse a borbottare contro i turisti in generale e gli americani
in
particolare.
<<
Abbiamo perso tempo prezioso per questo Kurt ti sto chiedendo di fare
qualcosa
che altrimenti nemmeno ci passerebbe per la testa: chiama Thad Harwood.
Chiamalo e comunicagli che ha una possibilità di poter
arrestare Santana, si
precipiterà >> disse Rachel prima che Kurt la
guardasse meravigliato,
quello era grave, veramente grave.
<<
Dove crete che debbano andare? Sebastian ha parlato di un aereo, e di
come i
suoi clienti lo stiano aspettando >> disse lui mentre
Kurt componeva il numero
dell’agente dell’Interpol, se fosse stato nei panni
dell’altro sarebbe fuggito
in un Paese dove gli fosse garantita l’immunità
come la Corea, la Russia o la
Cina o un Paese africano, David Thompson sarebbe stato felice di averlo
ospite,
ospite e poi ostaggio si disse dunque niente Africa.
<<
Non ne ho idea, potrebbe andare dovunque, in Messico da Santana
sarebbero al
sicuro ma credo che non lascerebbero l’Europa, è
dove Sebastian ha potere
dunque se fosse furbo, e ha dimostrato di esserlo, rimarrà
qui. L’Interpol ha
una sede a Lione e sono anni che Thad cerca Santana, tutti fattori a
nostro
sfavore, motivo per cui dobbiamo arrivare per primi >>
rispose Rachel,
andava sempre veloce ma almeno adesso poteva contare i lampioni
pensò Blaine
mentre sentiva Kurt parlare, dopo cinque minuti l’altro
chiuse il telefono.
<<
Sta andando, se non fosse vero ha minacciato di cacciarci a calci da
Parigi e
dalla Francia … e sappiamo che i suoi superiori sarebbero
entusiasti di non
vederci più >> dichiarò il castano
prima di lanciare un’occhiataccia a
Rachel che stava per accelerare, quella sarebbe stata una lunga notte
pensò
Blaine Devon Anderson.
***
Orly
era tranquilla quando arrivarono.
<<
Mi chiedo perché abbiamo dovuto anticipare tutto, sai bene
che sarebbe stato
così facile toglierci quei due di torno >>
disse Hunter quando scesero
dalla macchina, Hunter non aveva capito nulla del piano. A differenza
di lui
Sebastian sapeva fin dall’inizio che John Hill non era John
Hill, si era
solamente voluto divertire inoltre gli ordini erano stati chiari e lui
aveva
obbedito, adorava obbedirgli.
<<
Dobbiamo solo essere abbastanza lontani, la Svizzera è
sempre un posto sicuro
>> rispose lui con un sorriso seducente. Quando Santana
li aveva
presentati si era chiesto come poter tenere Hunter stretto a
sé e si era
risposto da solo: seducendolo. Etero … erano bastate poche
cene di lavoro,
qualche uscita e quando l’aveva baciato l’altro non
aveva protestato, era stato
un po’ impacciato le prime volte ma stava imparando. Peccato
che fosse
diventato troppo possessivo, per questo aveva trovato Thad,
perché Thad era
stato un’ottima distrazione da Hunter, solo perché
l’altro adorava sbatterlo
sul letto e scoparlo non voleva dire che avessero una storia o
chissà cosa,
inoltre Thad era stato un pezzo fondamentale.
Non
per il piano in sé ma per costringere gli altri a stare alle
sue condizioni,
che fortuna che un agente dell’Interpol non avesse pensato di
proteggere il
proprio lavoro con almeno cinque password ma era anche vero che Thad si
comportava come uno che non faceva sesso da mesi. Ovviamente Hunter lo
aveva
assillato per ore dopo la prima notte con l’ispanico, questo
prima che lui
cercasse le sue labbra in un bacio appassionato, tempo cinque minuti e
i loro
abiti erano sparsi per il salotto e loro erano sul divano.
<<
Sicuro che il doppio S sia già in Svizzera? Per quanto mi
piaccia la Francia
preferisco andarmene, tra un mese voglio essere a casa mia, nella mia
piscina
circondata da belle ragazze, o a cavallo del mio migliore purosangue
>>
disse Santana stizzita mentre si avvicinavano al suo aereo privato,
quel giorno
indossava un abito rosso fin troppo vistoso ma le stava bene, i suoi
contatti
gli erano stati così utili, si erano dati una mano a vicenda
e non solo perché
la reina roja era un nome conosciuto ma perché incuteva
paura nei circoli che
contavano, lo sapevano entrambi fin troppo bene.
<<
Dovresti chiederlo alla nostra Brittany, si è occupata di
tutto lei >>
replicò lui prima che Brittany sorridesse, era evidente che
le due si
piacessero ma lì dentro era lui il capo, lui aveva avuto
l’idea ed era lui a
tenerli in pugno, che le due scopassero era secondario, ma interessante.
<<
Indossi veramente un bell’abito, Santana >> le
disse prima di sfiorare il
braccio di Hunter, era stato l’unico a cui aveva riferito che
John Hill o come
si chiamasse non era chi diceva di essere, l’altro aveva
proposto semplicemente
di ucciderlo ma lui preferiva non rischiare, avevano avuto anche troppi
problemi dopo Hudson. << Lo trovo veramente adatto a un
funerale >>
aggiunse prima che Hunter la colpisse, non per niente aveva voluto il
migliore.
Santana
Lopez per un istante lo guardò sorpresa, come se non capisse
cosa aveva appena
detto poi si portò una mano allo stomaco e
l’alzò di fronte a sé, gocciolava di
sangue, il tempo di contare fino a due ed era a terra.
Brittany
si era coperta le orecchie di istinto al suono dello sparo e li
guardò con
terrore, anche se quasi tutti la ritenevano stupida quella ragazza
aveva una
gran mente, solo che lavorava diversamente dalle persone normali. Fece
infatti
per voltarsi verso la macchina prima di stramazzare anche lei al suolo.
<<
L’Interpol non sarà felice di sapere che la reina
roja è morta, so che c’è uno
dei loro che le dà la caccia da anni >> si
limitò a dire Hunter prima di
cercare le sue labbra, glielo concesse prima di far scendere le sue
mani sui
pantaloni dell’altro, quello sarebbe stato sicuramente
interessante pensò per
un istante. << Tu … non sai quanto ti amo
… non ho mai provato niente di
simile per nessuno … e per un uomo … cosa mi hai
fatto amor mio? >> gli
chiese Hunter quando si separarono, non solo lo aveva sedotto ma lo
aveva anche
fatto innamorare, era più abile di quanto credesse, lui
aveva ragione pensò,
lui aveva sempre ragione. Hunter lo guardava come se fosse la cosa
più preziosa
al mondo ed era chiaramente eccitato, tre a uno che sognava di
scoparselo in
aereo pensò, quelli come lui erano veramente prevedibili,
per lo meno aveva
avuto la conferma che Hunter Clarington fosse il migliore nel suo
campo, valeva
tutti i soldi che aveva voluto per l’ingaggio.
<<
Hunter … credo che ci sia un piccolo, piccolissimo problema
in tutto questo
>> dichiarò con voce ferma, lui aveva pensato
a tutto, anche a quello.
<<
Quale? >> gli rispose l’altro sfiorando
lentamente ilo suo volto con le
dita, Hunter era davvero innamorato di lui, se solo avesse saputo tutta
la
verità lo avrebbe odiato, se avesse saputo di essere stato
solamente un
trastullo e uno strumento.
<<
Io non ti amo, non ti ho mai amato e mai ti amerò
>> rispose prima di
colpirlo, il silenziatore era davvero un’ottima invenzione,
se avesse provato
qualcosa il volto distrutto e stupefatto di Hunter gli avrebbe fatto
male, ma
non provò niente, solo sollievo.
<<
Devi smetterla di giocare con i cuori degli altri >>
disse una voce
dietro di lui, tutto come previsto pensò.
<<
Mi diverto così, inoltre ti ho dato il mio cuore due anni fa
e ho sempre
obbedito a tuoi ordini >> rispose voltandosi, lui era
lì, l’ideatore di
quel piano geniale era lì e finalmente sarebbero stati
insieme.
<<
Lo so, mi diverto anch’io a guardarti. E ora amor mio vieni,
entro questa notte
saremmo ricchi >> rispose Cooper Anderson prima che
Sebastian Smythe lo
raggiungesse sull’aereo privato e unisse le loro labbra in un
bacio romantico
ed appassionato.