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Autore: stardust94    30/10/2016    2 recensioni
(Pokémon S\M USUM pseudo ritorno delle vecchie generazioni)
Nel mondo esistono molti misteri.
Alcuni legati ad antiche leggende, altri a manufatti magici e altre ancora a Pokémon speciali.
Tutto sta per cambiare per alcuni ragazzi, che provengono da diverse regioni
***
Due giovani esperti di tipo drago e spettro, nati nella città della melodia color lavanda
Una principessa che proviene dalla regione dei draghi di verità, ideali e confine
Un allenatrice rovente come la cima del monte Camino e le fiamme del suo Charizard
Un allenatore freddo e deciso, come il valore della bestia marina
Una allenatrice amante dei fiori e guardiana del tempo
E infine...
Un team spietato, che vuole mettere a soqquadro le regioni.
Raziel, Kain, Astrid, Alexandra, Susan, Hayden e Zero.
Sette allenatori, destinati a salvare tutte le regioni del mondo Pokémon.
Seguiteli in questa nuova, entusiasmante e pericolosa avventura
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Blu, N, Nuovo personaggio, Rosso
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza | Contesto: Videogioco
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Lotta tra principesse e il maestro spettro

 

Scesi dal aereo. Il vento caldo, mi scompigliò i capelli, che erano color panna e in quel momento legati in due codini.
Stropicciai gli occhi, ancora un po' assonnata. Il viaggio era stato lungo e faticoso.
Ma finalmente avevo raggiunto la regione di Alola.

Mi guardai in giro, curiosa di tutto, sopratutto dei nuovi pokémon che avrei incontrato.
Quasi inconsciamente, accarezzai l'idea di cominciare subito il mio viaggio.

Ma poi, mi ricordai di dover raggiungere la città di Hau’oli.
Dovevo trovare il municipio. 
Non fu tanto facile, anche perchè la città era veramente grande.

Alla fine, riuscì a trovare l'edificio e ad incontrarmi con mia madre. Era una donna molto giovane, dai lunghi capelli panna e occhi rosa.
Io avevo preso tutto da lei ovviamente.

Mamma mi abbracciò subito, poi mi condusse all'interno dell'edificio.
- Cara, se vuoi puoi fare un giro. Le pratiche le sbrigo da sola non ci metterò molto - disse mia madre, accarezzandomi una guancia.

- Va bene mamma - risposi io entusiasta uscendo dal comune.

Fu in quel momento che mi scontrai con un ragazzo dai capelli neri e scompigliati, e due intensi occhi verde oliva.
Lui mi afferrò la mano, evitando che cadessi indietro.
Mi ritrovai ad arrossire un po', ma più che per la sorpresa, per il suo lieve e impercettibile sorriso.
- G-grazie - biascicai ancora rossa.
Lui mi rimise in posizione eretta, fu allora che notai i suoi abiti neri e viola, e la sua carnagione chiarissima, di certo anche più della mia.

- Non dovresti correre così - disse e potei notare che aveva delle pokéball alla cintura, quindi mi feci coraggio.
- Sei un allenatore vero? Ti va una lotta? - domandai, in attesa della sua risposta.

Il ragazzo mi guardò qualche istante, e fece per rispondermi quando una ragazza dai capelli viola si avvicinò.
- Ah sei davvero tu! Non ci credo, voglio un autografo! - disse la viola, mentre mi spintonava, e io cadevo sul sedere.
- Hey! - sbuffai alzandomi.
-Cosa vuoi racchia? - rispose la ragazza acida.

Io avrei anche potuto essere gentile e ignorare quel commento.
Si, avrei potuto...

- Perché non ti levi? Il campione non ha bisogno delle tue attenzioni - sbuffò lei spingendomi di nuovo a risponderle male, ma di nuovo mi calmai.
" Calmati Astrid, stai calma" ripetei mentalmente a me stessa.

In fondo, il mondo era bello proprio perchè vario. Non dovevo prendermela così tanto

- Scommetto, che anche i tuoi pokémon non sono un granché - rise la ragazza.
- Ora...Ora basta! - sbottai arrabbiata.

Sapevo di essere arrossita tutta, stile peperone, tanto per capirci. Ma stavolta era per la rabbia. Come si permetteva quella smorfiosa!?
- Passi ferire me, ma non ti permetto di insultare i miei Pokémon! - dissi.

La viola mi guardò, con i suoi occhi rossi poi incrociando le braccia sotto al seno, rise.
- Se no che fai? - mi provocò con strafottenza
- Che faccio?...Ti sfido, ecco cosa faccio! - dissi, portando una mano alla Pokéball nera e azzurra.

Il ragazzo dai capelli neri mi guardò per qualche istante, poi guardò la viola, sempre restando zitto

- E va bene! ma ti pentirai di averlo fatto. Io sono Alexandra, chiamami Alex - disse la ragazza.
- Astrid, Leila, Gropius... - risposi io sbuffando.
- Ottimo! quando ti avrò sconfitta, capirai che non sei alla mia altezza - si vantò lei
- Magari la smetterai, di dare noia al nobile Raziel - aggiunse poi facendo un sorrisino, al ragazzo moro, che la ignorò.
"Raziel?".
Guardai il ragazzo e lui fece appena un sorriso, io avvampai e scossi la testa. 
Mi sentivo un po' agitata, ma era il momento di combattere.

- Un Pokémon a testa, ti va bene? - domandai alla ragazza.

Alex annuì lanciando la sua Pokèball. In un fascio di luce e cuori, emerse un bellissimo Flareon.
Come tutte le evoluzioni di Eevee, Flareon aveva l'aspetto di una volpe di medie dimensioni.

Il suo pelo era rosso-arancione, con un collare di vaporoso pelo giallo.
La coda era gialla e molto folta. Flareon presentava un ciuffo giallo anche sulla testa. L'interno delle lunghe orecchie invece, era nero. Aveva occhi verdi e vispi e al bordo della coda, portava un fiocco rosso tempestato di diamanti.
- Io sono una Performer - disse Alex con un sorrisetto 
- Oh meglio, la migliore - sentenziò poi, decisamente sicura di se.

Sbuffai appena, cosa che fece ridere un po' Raziel. Sorrisi e presi la Pokéball, lanciandola sul campo.
Con un fulmine azzurro e alcune stelle bianche che gli roteavano intorno, comparve una figura mediamente alta e fiera.
Sorrisi, quello era il mio pokémon...
Lucario

Si presentava come un Pokémon bipede, alto circa 1,2 metri.
Le sue zampe anteriori erano nere ed avevano una punta bianca sul lato superiore del polso.
Un'ulteriore punta era situata sul suo petto. Il muso affusolato blu e nero e le orecchie nere di Lucario si erano accresciute dopo la sua evoluzione da Riolu.
Aveva un torso peloso color crema e le sue cosce avevano una forma che le facevano apparire simili a pantaloncini blu.

- Ecco appunto, tutti lo sanno che Lucario non è adatto alle gare... Che principiante - sentenziò Alex ridacchiando con un ventaglio davanti al volto.
- Lascialo scatenarsi, poi vediamo chi non è adatto - risposi, sbuffando appena.

Alex si avvicinò a Raziel, gli sfiorò la guancia con una mano lui si ritrasse, forse sorpreso o forse, almeno un po' ci speravo...Infastidito?.

- Tu ci farai da giudice, scegli la coppia migliore - disse, senza nemmeno lasciarlo parlare.

Raziel mi guardò e di nuovo io finii per arrossire di nuovo, ma stavolta tentai anche di mostrarmi sicura di me.
- Comincio io, novellina - rise Alex

Notai solo in quel' momento, il suo abbigliamento. 
Indossava una mini-gonna davvero mini e rossa, sopra un top nero senza spalline e sopra ancora, una mantella rossa.
- E ora, spettacolo sia, usa Ruotafuoco! -

Flareon cominciò a ruotare su se stesso, scatenando impulsi di fiamme tutto intorno, facendo brillare di più la sua pelliccia in mezzo al turbinio di fuoco.
- Ora Doppioteam - ordinò la ragazza.

Flareon si divise in cinque copie di se stesso. Le copie erano sistemate a formare una sorta di stella.
Alex si mise al centro, con un passo elegante poi sollevò il ventaglio sorridendo ammaliante.

- Concludi! vai con Fuoco fatuo e poi Ruotafuoco di nuovo! - disse

Flareon lanciò dei piccoli fuochi bluastri, stesso fecero le altre 4 copie poi tutti e cinque, utilizzarono Ruota fuoco facendo esplodere le fiammelle, che circondarono Alex con un manto di scintille di fuoco.

La ragazza e il suo Pokémon fecero un inchino, poi si allontanarono dal campo, andando verso Raziel
- Questa era un esibizione a dir poco perfetta - disse Alex ridendo.

Raziel non emise un solo fiato, per poi guardare me e Lucario, come se ci stesse analizzando. Cosa che mi mise un po' a disagio.

- Bene, Lucario vieni quì - sorrisi al mio compagno. 
Lui si avvicinò e io lo abbracciai.
Gli accarezzai la testa e sorrisi come sempre, allontanando qualsiasi altro pensiero.
- Cerca solo di divertirti, io farò la stessa cosa! - dissi ridendo, lui sembrò molto più tranquillo.

Mi sfilai un fiocco blu, sciogliendo una delle code, poi feci indossare il nastrino a Lucario come fosse un prezioso fiocco.
Mi voltai verso Raziel e Alex e mostrai loro un sorriso smagliante, facendo un inchino lieve.

- Spero che vi divertiate, guardando la nostra esibizione - dissi per poi guardare verso Lucario.
- Ottimo Lucario mostra a tutti cosa sai fare -

Cominciai ad improvvisare una corografia buffa, ballando con movimenti semplici. Mentre Lucario seguiva i miei passi mostrando di divertirsi moltissimo.
Sorrisi e alzai una mano, facendo una giravolta e guardando poi il "pubblico".

- Usa Forzasfera! - dissi.
Lucario portò in avanti una zampa, toccando il terreno per poi scaturire una sfera blu e con la forza di essa, eseguì uno slancio in alto.
- Ora ruota su te stesso poi ancora una volta Forzasfera - dissi.
Lucario fece un giro su se stesso, per poi scatenare molteplici forzasfere. Le sfere però, invece di esplodere restarono sospese in aria.

- Psichico! - commentò Raziel, sembrava stupito e mi guardava sgranando appena gli occhi.

Mi avvicinai e sfiorai alcune sfere. Usando Psichico, Lucario le fece vorticare intorno a me velocemente mentre la mia danza raggiungeva la fine.

- Ora Ossoraffica! concludi in bellezza! - dissi.

Lucario fece comparire un osso di energia e scattò verso di me, cominciando a colpire le sfere con una precisione incredibile, servendosi di ossoraffica, per farle esplodere e generale piccole scintille azzurre.
Sorrisi mentre con un ultima giravolta, abbracciavo Lucario che ricambiò la stretta felice.

Raziel continuava a guardarmi, stesso faceva Alex.
Sorrisi ad entrambi con una piccola riverenza, mentre Lucario chinava la testa.

- Spero che la nostra esibizione, vi sia piaciuta - dissi sorridendo, e accarezzando la testa del mio Pokèmon mi avvicinai.

- Allora chi ha vinto? - domandò Alex, mordendosi un unghia seccata, teneva Flareon in braccio.

Raziel ci guardò entrambe sospirando, come se non riuscisse a parlare.

- Posso esprimere un mio parere? - domandò una quarta voce.

Ci voltammo tutti.

Una ragazza, che stava applaudendo sorrise.
Vestiva un abitino rosa e bianco e aveva i capelli lunghi e rosa lampone, anche gli occhi tendevano a quel colore.
- La Regina di Kalos tu-tu sei Aria! - esclamò Alex.
Aria ridacchiò e guardò il ragazzo, non più noi due.

- Dimmi, quale esibizione ti è piaciuta di più? - domandò a bruciapelo.
Raziel non rispose, ma continuava a guardarmi pensai di aver fatto qualcosa di sbagliato, stavo per chiedere spiegazioni, quando Aria guardò verso di me e Alex

- Siete entrambe molto brave - commentò. 
- Ma vi manca ancora qualcosa - aggiunse poi guardando solo Alex.
- Non ce dubbio che tu e Flareon, siate molto eleganti e raffinate, la stella di Ruotafuoco è stata davvero eccellente - disse.

Ora Aria guardava verso di me.
Sentì un po' di angoscia, brividi e decisamente terrore di aver sfigurato. Lucario mi prese la mano cercando di incoraggiarmi, e io gli sorrisi.

- Tu sei molto giovane, hai meno esperienza di Alex - disse Aria. 
- Eppure, dalla vostra esibizione, traspariva la vostra voglia di divertire il pubblico e il vostro legame profondo - disse.
Io sorrisi arrossendo.
Era la prima volta che qualcuno mi diceva cose simili, e sopratutto ero felice di aver divertito chi ci stava guardando.

- Entrambe farete strada. Qui nella regione di Alola si terrà uno speciale Gran festival, spero di vedervi - detto questo se ne andò.

Alex mi guardò in cagnesco, cosa che mi fece sospirare, poi fece tornare il suo pokémon e guardò Raziel.
- Io parteciperò al Gran Festival! vieni a vedermi tesoro - disse, per poi baciargli la guancia.

Il corvino mi guardò un po' rosso, poi fece un colpo di tosse.
- C-certo, magari passerò -.
***
 
Salutata Alex, che non aveva perso occasione per sfidarmi a partecipare al Gran Festival di Alola, io e Raziel ci sedemmo in un prato sconfinato.
- Incredibile...Quindi sei davvero un campione! -

Ero rimasta stupita, Raziel era un vero campione. Era stato in tutte le città anche se lui veniva da Kanto, più precisamente dalla città di Lavandonia.
- Non esagerare adesso - disse un po' imbarazzato, portando una mano ad una Pokéball per poi farne uscire un Gengar.

Gengar era un grosso Pokémon spettro di colore viola scuro e dalla forma tondeggiante, dopo l'evoluzione da Hunter, le sue mani si erano connesse al corpo che ora aveva un paio di robuste gambe e una corta coda appuntita. La sua schiena era munita di spine e gli occhi erano rossi, mentre la bocca presentava un sinistro ghigno, ma che a me piaceva abbastanza, lo trovavo simpatico.

- Ciao Gengar, piacere di conoscerti io sono Astrid - dissi, tendendo la mano.
Lui mi guardò poi appoggiò la manina alla mia mano, era freddo e mi fece salire i brividi, ma sorrisi
- Quindi sei una Performer? - domandò Raziel.

Il moro si era sdraiato circondato da Gastly selvatici, piccoli pokèmon neri a forma di sfera avvolto da una sinistra aura violacea, sembrava a suo agio con gli spettri.
- Una allenatrice, ma si mi piacciono le gare - risposi, mentre Lucario si appoggiava con la schiena alla mia, schiacciando un pisolino.
- E a te piacciono i tipi Spettro - gli feci notare.

Lui sorrise appena e portò una mano sulla testa di Gengar, comodamente seduto in parte a Raziel.
- Si. Sono cresciuto a Lavandonia, e quindi avevo un forte legame che ho tutt'ora con gli Spettro - disse.

Continuammo a parlare tutto il pomeriggio, fino a raggiungere il municipio.

- Mamma mi ha chiamato, devo andare - dissi poi sorridendo lo guardai.

- Quindi anche tu sei ad Alola per qualche motivo, non dirmi che si tratta del "giro delle isole" - lo guardai.

Raziel sembrava curioso e un po' confuso, scosse la testa, portando le mani nelle tasche.
- Voglio diventare il migliore allenatore di tipo Spettro che ci sia - disse.

Annuì poi guardai il cielo pieno di stelle, Rotom-dex uscì dalla mia borsa e fluttuò accanto a Raziel.

- Q-questo è un...Un Pokémon?! - domandò lui, sbiancando per la sorpresa.
- Si. è un Rotom ma vive al interno di un Pokédex - spiegai.

Raziel volle accompagnarmi a casa, un po perchè era tardissimo, già la sentivo la mamma...
E un po perchè voleva i dettagli, su Rotom-dex
Alla fine mamma non si arrabbiò molto, così dopo aver salutato Raziel gli propose di restare per la notte.

Lui, che altrimenti sarebbe dovuto andare a dormire in qualche albergo, al inizio tentò di rifiutare ma poi vedendo Gengar stanchissimo, decise di restare da noi per la notte.

- Ecco puoi sistemarti qui - dissi, mostrando una stanza a Raziel.
Lui sorrise entrando poi si voltò verso di me, tenendo una mano al bordo della porta.
- Allora buonanotte - sorrise.
Avvampai ma ricambiai il sorriso e lo salutai, andando nella mia stanza.

Quella notte però...

 
***
 

Era in piedi, l'acqua di un color rosso sangue, le arrivava alle ginocchia.
Aveva caldo, molto, troppo caldo...
Davanti a lei una sorta di tempio, vedeva sfocato e si sentiva come smarrita.
Cominciò a camminare, avanzando fino a qualcosa di strano.
Era un...Cristallo? 
Sembrava più un uovo. La ragazza lo osservò per qualche istante.
Era un enorme uovo di cristallo rosso fuoco, con riflessi dorati, delle venature gialle lo ricoprivano interamente.
Sembrava pulsare di una luce bianca e dorata, quando la ragazza lo sfiorò, una crepa si formò su di esso e un ruggito avvolse l'aria.
***
 
Mi ero svegliata, madida di sudore e agitata, tentai di calmarmi ansimando per quel sogno o forse meglio dire incubo.

- Anche tu eh? - domandò qualcuno.
Mi voltai incontrando lo sguardo di Raziel, aveva gli occhi sgranati era pallido, più del solito, e ansimava anche lui.
Mi alzai andandogli incontro e arrossì quando mi strinse forte a se.
- S-scusami un attimo - mormorò.
Io annuì timidamente e gli accarezzai i capelli, ero un po imbarazzata da quell'abbraccio.
Ma nello stato in cui era, non me la sentivo di lasciarlo.

- Ho sognato...Ho sognato la distruzione del mondo - sussurrò stringendomi più forte.

Sgranai gli occhi, incapace di reagire a quelle parole, stringendolo soltanto e appoggiando la fronte alla sua spalla.


Angolo autrice
Eccomi!
Okey che saluto banale...Ah bhe. Questo capitolo è ricco di avvenimenti.
Si comincia da Alexandra una performer, che sfida la nostra protagonista, Astrid conosce inoltre un personaggio chiave, ovvero Raziel.
Questo affascinante e tetro giovane, appartiene a ZarxielZerg.
è un maestro Spettro e darà prova del suo talento, inoltre pare aver sognato niente meno che la distruzione del mondo.
Poi ecco altre rivelazioni, ad Alola si terrà un Gran Festival.
La nostra Astrid parteciperà? cosa significano le enigmatiche parole di Raziel?.
E che cosa ha a che fare questo, con il sogno di Astrid?.
Per saperlo, non vi resta che aspettare.
  
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