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Autore: Betulini2000    31/10/2016    1 recensioni
El secreto de Puente Viejo- Anno 1938. La famiglia Castro Castañeda vive felice e serena a Cuba, il tempo è passato in fretta ed Esperanza e Beltrán sono ormai grandi. All’Havana sono contenti, ma Puente Viejo attira come una calamita. Hanno bisogno di chiarire tutti i dubbi che abitano nella loro mente e, non potendo resistere al desiderio di scoprire quali segreti nasconde il paesino spagnolo, metteranno a rischio il loro. Lanciandosi in questa grande avventura, riusciranno a mantenere il segreto più grande? O verranno scoperti da chi in passato ha fatto tanto male ai loro genitori?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria Castañeda, Martin Castro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Aspetta, non farlo.” María si inginocchiò proprio come l’ultima volta, anche se sapeva che non sarebbe servito.
“credi di impietosirmi? Tutto il contrario, io godo a vederti così distrutta dal dolore. Mi piacerebbe vedere la vostra faccia dopo che tutto ciò sarà finito, ma non si può avere tutto, sapere che soffrirete l’indicibile mi è sufficiente” mentre i tre continuavano ad urlare e a rinfacciarsi il passato, Manuél di soppiatto si era avvicinato tantissimo all’ostaggio, quando fu abbastanza vicino, attirò la sua attenzione con un verso e le mostrò il coltello. le disse con la sola forza dello sguardo, lei annuì.
“almeno noi siamo stati felici, Mesía. Questo è l’unico senso della vita, la ricerca della felicità e tu hai miseramente fallito. FELICITÀ” quella era la parola chiave, e al sentirla tutti capirono che era giunto il momento. Manuél lanciò il coltello ad Esperanza, che lo afferrò al volo, poi con un solo colpo, deciso e disperato lei tagliò la fune che la legava a Fernando, il quale perse l’equilibrio e si sbilanciò verso il baratro. Spingerlo avrebbe significato sporcarsi le mani di sangue, ma fortunatamente non fu necessario perché quel mostro cascò nel vuoto da solo, sotto lo sguardo attonito degli altri. La Castro stava quasi per seguirlo nel salto, ma il suo fidanzato la afferrò per le spalle e la attirò a sé, stringendola con tutte le forze che aveva. Restarono tutti immobili con la bocca spalancata per un po’, poi Gonzalo e María corsero verso la figlia, che si staccò imbarazzata da Manuél e si lanciò tra le braccia dei genitori.
“figlia mia stai bene?”
“non sai quanto eravamo preoccupati per te, principessa” iniziarono a riempirla di baci e carezze mentre lacrime di sollievo rigavano i loro volti.
“ma quando siete arrivati?”
“qualche ora fa, abbiamo lasciato i gemelli con Lucía in paese e siamo corsi a cercarti.”
“abbiamo addirittura rubato un cavallo per venirti incontro” puntualizzò ulteriormente Gonzalo.
“non dare retta a tuo padre”la moglie gli dedicò uno sguardo di rimprovero.
“ma come mi avete trovata?”
“Manuél, lo abbiamo trovato nelle stalle della Casona e ci ha condotto nelle segrete, ma non c’eri più. Così grazie a lui abbiamo capito che eri qui” rispose María. Nonostante tutto, nonostante il litigio era corso subito a cercarla e le aveva salvato la vita, non esisteva ragazzo migliore di lui sulla faccia della terra.
“a proposito, figlia mia hai tante cose da spiegarmi riguardo a quello lì …” Martín lanciò un’occhiata torva al giovane, il quale abbassò la testa. Si sentì un rumore di zoccoli e poi la voce di Beltrán ruppe il breve silenzio che si era venuto a creare.
“padre! Madre! Ma voi che ci fate qui? Espe, meno male che stai bene” corse dalla sua famiglia e abbracciò tutti uno ad uno.
“è una lunga storia. Adesso non c’è tempo da perdere, dobbiamo chiamare qualcuno che ci aiuti a trovare il corpo di Fernendo nel fiume. A quest’ora chissà dove sarà finito”
“corpo? O mio dio. Dobbiamo correre a cercare rinforzi. Ma prima devo dirvi una cosa, in paese si è sparsa la notizia che Francisca sta per morire. Sembra che siano i suoi ultimi istanti di vita”
“mi occupo io delle ricerche, non preoccupatevi” intervenne Manuél e a quell’affermazioni tutti lo ringraziarono con un lieve sorriso, poi montarono a cavallo diretti alla Villa. Francisca prima di morire doveva sapere di essere stata ingannata, di aver miseramente perso la sua battaglia contro la famiglia Castro Castañeda, proprio come Fernando.
Arrivarono dietro la porta della stanza da letto di quella strega, ma la trovarono chiusa. Si poteva benissimo distinguere la voce stanca di Don Anselmo e quella fioca e morente della matrona.
“è più di un ora che siamo qui Francisca, non hai fatto altro che confessarmi tutti i tuoi peccati e ti dirò la verità, non sono per niente sconvolto dalla quantità di crimini di cui si è sporcata la tua coscienza. Delitti, inganni, manipolazioni, nostro signore nella sua infinita misericordia non credo che ti potrà perdonare, ma non perché non è abbastanza buono, ma perché non sei per niente pentita. Mi duole dire ad un parrocchiano una cosa del genere, ma hai un posto assicurato all’inferno. Ciò che più mi ha sconvolto forse è stato scoprire che hai ucciso voi Pepa, dandole degli anticoagulanti e pagando un contadino affinché ne bruciasse il corpo, fare una cosa del genere ad un essere umano è inammissibile, per di più se si tratta della donna amata da tuo figlio!” a quella rivelazione, il sangue di Gonzalo ricominciò a bollire nelle vene. Quella megera aveva anche assassinato sua madre ed impedito che le venisse data sepoltura!
“non siete qui per rimproverarmi, don Anselmo, ma per darmi l’assoluzione”
“posso assolvere solo chi si pente, e voi non rientrate in questa categoria di persone, quindi il mio compito è finito.” Le diede l’estrema unzione ed uscì, gli altri nel frattempo si nascosero per non essere visti, più tardi avrebbero dato le pertinenti spiegazioni a tutti, ma per il momento l’importante era parlare con la Montenegro. Una volta che il sacerdote andò via, entrarono nella stanza sotto gli occhi socchiusi e sconvolti della moribonda.
“voi?”
“si, noi adorata bis nonnina. Morivamo dalla voglia di vedervi per l’ultima volta.” Disse Espe.
“Ma- Ma- María. Sei viva”
“si, come potete ben vedere sono viva e vegeta e per vostra sfortuna anche mio marito lo è. Credevate di esservi liberati di lui e della stirpe dei Castro, ma vi sbagliavate di grosso.”
“co- come è possibile?” se lo chiedeva dal momento in cui aveva visto la loro foto di famiglia, era stato sicuramente quello shock a far peggiorare irrimediabilmente la sua salute.
“vi abbiamo ingannata, nonnina cara. Era tutta un’immensa bugia, il salto nel precipizio, le ricerche dei loro corpi, tutto finto. Tutto per poter vivere felici lontano da voi, ed ha funzionato. Ben sedici anni senza mali, senza cattiverie né ingiustizie, anni di gioia ed amore allo stato puro” Gonzalo scandì bene ogni parola.
“co- come ci siete riusciti?”
“quando hai una famiglia che ti vuole bene e che è disposta a tutto per aiutarti, ogni cosa è possibile, ma questo voi non lo sapete perché i vostri famigliari e i vostri figliocci li avete allontanati con la cattiveria. Bosco è morto per colpa vostra”
“ma io volevo rimediare prende-n-do-mi cu-cu cura di Beltrán”
“sicuramente sono stato molto meglio con loro che con una strega come voi”
“sei tu?” lo guardò ancora più stranita di quanto già non fosse.
   
 
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