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Autore: _hell_inside_    31/10/2016    1 recensioni
"Le lame fendevano l’aria, la aprivano in due, prima di squarciare la carne degli innocenti. Gli ordini dei centurioni risuonavano secchi e truci nella notte, e il rumore di centinaia di armature e sandali chiodati battevano sulla terra del villaggio e delle capanne, mentre si mischiavano agli urli di chi stava venendo bruciato vivo nelle proprie case. Qualcuno pregava che la Dea li salvasse, ma quella notte, era cieca, bendata e oppressa dal dolore, esattamente come lo era il suo popolo. "
L'oppressione romana in Britannia, bardi, sacerdotesse, druidi, guerrieri e clan. Una storia d'amore e una guerra che sembra impossibile vincere
(Cambiamento di titolo: prima era "Resistono i frammenti")
Genere: Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Antichità, Antichità greco/romana
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CAPITOLO SEI
 
Gwen intrecciò l’ultimo fiore al filo di lana della coroncina, mentre il sole stava per calare oltre gli alberi della foresta. Già si sentivano le grida degli uomini che stavano accatastando la legna per i fuochi.
-Mia mamma diceva che se mai una donna si dovesse sentire triste, lei deve intrecciare i suoi capelli con i fiori. La tristezza resta intrappolata nei nodi delle trecce- sussurrò Arwyn, sedendosi con delicatezza sul uscio della capanna, di fianco alla fanciulla –Ti vedo triste-
-Malinconia, credo. La stessa festa la celebrava anche il mio clan, ricordo che tutte le donne ballavano attorno ai fuochi e i bardi cantavano. Cantava anche mio padre… Samia ci sarà alla festa?-
-Mio figlio crede non sia saggio. Ha paura che le possano fare del male. È un attaccabrighe, mio figlio, io non posso farci nulla… ma accusare che qualcuno al villaggio potrebbe fare del male a mia figlia, è da ingrati. A volte, quando perdi qualcuno di caro a te, vorresti farla pagare a tutti- disse, facendo vagare lo sguardo
-Glyn? Chi ha perso?-
-Un fratello e una sorella. Sei anni fa. Non fu colpa di nessuno, ma mio figlio maggiore era particolarmente legato a Gwyn ap nebb e mia figlia era la sua promessa sposa. Glyn non ha mai smesso di cercare vendetta per i fratelli, incolpando Gwyn- raccontò la più anziana
-Come avrebbe potuto Gwyn portare alla morte due persone che comunque amava? Non ha esitato a salvarmi la vita-
-Ah, piccola… Devi sapere che per molti una persona è solo il suo nome. Io credo che al massimo si possa giudicare una persona da quanto grande è il suo cuore. E quello di Gwyn, posso assicurartelo, è molto grande-

Gwyn era seduto appena fuori dalla capanna di Idwal. Il profumo dei maiali e dei cinghiali che stavano venendo cotti si stava spargendo per tutto il villaggio, assieme al solito odore di zuppa di farro. Dentro, sentiva il pianto della piccola Sunbeam e i tentativi del gigante di calmarla. Tutte le donne si erano date appuntamento oltre ai fuochi per scambiarsi le corone di fiori e qualche pettegolezzo. Festa… Eppure fosse stato per Gwyn si sarebbe buttato sul suo giaciglio in un batter d’occhio. Festa… Nella sua testa, balenò un pensiero: avrebbe rivisto la fanciulla, aspetta, come si chiamava? Gwen, giusto. Aveva ancora la sua runa, chissà se lei se ne era già accorta di non averla o meno. Se l’avesse vista, decise che gliela avrebbe ridata. Anche se questo avrebbe voluto dire che non avrebbe più avuto nulla che gli facesse ricordare di lei. Lei, che gli era sembrata così fragile, alla fine si era rivelata dotata di una forza e un coraggio straordinari. 
-A che pensi, amico?- la voce del maestro di spada lo fece sobbalzare
-A nulla…-
-Non si può pensare a nulla, dimmi pure che stai pensando a quanto è blu il cielo, ma dimmi a cosa stai pensando- lo rimbeccò Myrddin
-E va bene, va bene. Pensavo alla fanciulla-
-Quella che ti ha aperto una mano?-
-Lei. Gwen, si chiama Gwen- ripetè il suo nome come a imprimerselo nella memoria
-Buona tecnica, molto istinto. E una forza, che mai vista in una donna…- la giudicò Myrddin
-Non mi aspettavo nemmeno io una forza così grande, mi era sembrata fragile. Ma quando l’ho vista duellare, mi ha ricordato Nimue-
-Nimue… La mia Nimue, si forse hai ragione, ma lei non è mai stata fragile, non l’ho mai vista piangere. Ricordo ancora quanto non volesse mai aiuto, fosse stato per lei, mi avrebbe ucciso pur di chiedere aiuto a uno sconosciuto- ricordò il maestro di spade
-Hai visto lo sguardo che aveva? Una specie di “sfidami pure, ho battuto la Morte chi sei tu per sconfiggermi?”-
-Le somiglia così tanto da farmi pensare che potrebbe essere sua figlia…- mormorò il più basso
-Sarebbe impossibile, per la Dea! Nimue era troppo giovane, non aveva nemmeno venticinque primavere!-
-Ne aveva ventiquattro quando è nato Dubhan, magari ha avuto una figlia e poi l’ha abbandonata-
-Non dire così. Aodh mi ha detto che è figlia di un bardo, pensi che un bardo avrebbe potuto sposare una donna come Nimue-
-Nimue era una sacerdotessa-
-Nimue era una guerriera, amico mio. Ricordatelo sempre-
-Mi manca. A volte penso a lei prima di dormire, sento le sue labbra poggiate sulle mie, il suo corpo stretto a me, sento la sua risata sguaiata e il suo sorriso beffardo. Ci sono giorni in cui credo che sarebbe meglio trovare una donna che faccia da madre a Dubhan, lo pensavo soprattutto quando era piccolo. Credevo che non ce l’avrei fatta ad andare avanti senza Nimue-
-Ma sei ancora qui. Ti ho visto vagare per il bosco con il cuore spezzato dopo la sua morte e ti ho visto tornare a vivere, grazie a tuo figlio. Tu avevi un motivo per non morire, mentre io, io continuo a domandarmi perché non c’ero io al posto di Gawain o di Eira. Ci sarebbe una famiglia in meno alla ricerca di vendetta-
-Ricordi quel che fece promettere tua madre a me e Idwal prima di morire?-
-Eravamo dei ragazzini Myrddin!-
-Te lo ricordi?!-
-Che mi avreste protetto le spalle-
-E che ti avremmo vendicato-
-Non ne avreste il diritto-
-Mi importa più di tua madre che del diritto. Te la ricordi ancora?-
-Lei non è più qui, cosa importa questo Myrddin?-
-Non eri tanto un ragazzino. Quindici primavere non vuol dire essere un ragazzino. Ora dimmi, te la ricordi tua madre?-
Gwyn scosse la testa: -Ricordo solo vagamente il suono del mio nome pronunciato da morente. Ma ora che importa lei non è più qui da tanto-
-Lei è sempre qui. Lei è al tuo fianco, proprio come lo sono Gawain e Eira, soprattutto Eira, ti amava.  È stata il tuo primo amore, ma Nimue diceva che per un uomo ci sono due amori nella sua vita: il primo amore e il grande amore. Ora cerca il tuo grande amore, colei che sarà il tuo rifugio, il tuo cuore. Cercati la tua donna, conquistala se la ami e proteggila, amala, rispettala e onorala. Lei scenderà in guerra per te-


-Qualcuna ha visto mia figlia? Piccola e magrolina, capelli castani. Qualcuno ha visto la mia Lexyy?- una donna girava urlando tra tutte le altre, riunite al fiume per prepararsi alla festa. Tutte scuotevano la testa, e man mano, il suo sconforto cresceva.
-Arwyn, Samia, voi avete visto la mia Lexyy?- chiese al gruppetto formato dalla moglie e dalla figlia del fabbro e da Gwen
-No, Nora. Cosa ha combinato ancora?- a parlare era stata la pacata Arwyn
-Come al solito, quella si crede un maschio, finisce sempre nei guai. Se la Dea ci ha fatto donne, tanto vale lasciare agli uomini le cose da uomini- sghignazzò Samia nell’orecchio di Gwen
-Credo che tutte noi dobbiamo imparare a difenderci. Io so combattere e cacciare-
-Davvero?-
-Certo, se vuoi un giorno posso insegnarti-
-Mi ricordi mia sorella, per quel poco che l’ho conosciuta-
-Tua sorella?-
-È morta sei estati fa. Ma prima aveva chiesto al suo promesso sposo di insegnarle a combattere, ma non so cosa ci trovasse in lui, era solo un bastardo- 
-Gwyn?-
-Esatto, un bastardo figlio di nessuno. Mio fratello dice che l’ha fatta morire apposta- 
-Ho conosciuto Gwyn, non mi sembra malvagio. E in più se non fosse stato per lui io sarei morta. Gli devo la vita, e gli porto rispetto-
-Ti conviene stargli lontana-
-Non si comanda al cuore, Samia. So di avere solo due inverni in più di te, ma ho un debito nei confronti di quel uomo e intendo saldarlo, un giorno- 
 



NOTE DELL'AUTRICE:  buon Samain, intanto! 
Allora, qui pare che di Gwyn si parli tanto e in diversi modi, e si inizia a fare luce su alcuni punti del suo passato e sul perchè Glyn lo odi così tanto. Non preoccupatevi per Lexyy, la ritroverete più avanti e sto già adorando questo personaggio, tanto diverso dagli altri.
Ringrazio la solita TremorChrist e invito tutti voi che leggete nell'ombra a lasciare una recensione.
. A presto, spero

   
 
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