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Autore: Kilar_BlueMoon    01/11/2016    1 recensioni
Instagram: @aetarnalumen
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❝Eevee Armor, arrogante, orgogliosa e sicura di se, tende sempre ad avere la meglio rispetto agli altri, ma questo fino a quando non farà la conoscenza di colui che la farà cambiare.
Colui che le terrà testa.
Colui che sfiderà l'impossibile.
Colui che viene da un mondo parallelo.
Colui che nasconde un grande segreto.
Riuscirà Eevee a scoprire quale verità nasconde?❞
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Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eevee
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Anime, Manga
Capitoli:
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CAPITOLO 12
 
 
I'm about to lose my mind, 
You've been gone for so long, 
I'm running out of time, 
I need a doctor, 
Call me a doctor, 
I need a doctor, 
Doctor, 
To bring me back to life. 
 
 
« ... »
 
Il mio corpo ricominciò pian piano a rispondere ai miei comandi, non mi sembrava vero, ero vivo. 
Aprendo lentamente la palpebra dell'occhio vidi un soffitto bianco e non appena ebbi la vista chiara cercai di alzare un po' la testa, tanto per capire dove mi trovassi e come ci fossi finito.
Voltando lo sguardo verso sinistra non vidi granché: pareti bianco latte, coperte da alcuni scaffali pieni di farmaci. 
Ero in un ospedale. 
Ma come ci ero finito? 
Nel mentre che riiniziai a farmi milioni di pensieri, guadando in basso notai che le mie zampe, avevano delle sottospecie di dita, come quelle dei cani e dei lupi, infine la parte che prima era rossa era sparita. 
Quelle creature erano state avvistate da qualche anno. 
Alcuni ci credevano, altri no. 
Sarebbe stato interessante in entrambi i casi: sapere che su questo pianeta potevano esistere creature diverse da pokemon mi appassionava, e non poco. 
Ma stavamo parlando di me. 
Qualcosa mi diceva che c'era qualcosa di diverso in me. 
Avvicinai una zampa al muso e già notai quel qualcosa di diverso. 
Sentivo il muso un pochino più allungato. 
Spostando la coperta mi guardai e il mio corpo era completamente cambiato: pelo grigio, zampe più lunghe e meno robuste, orecchie più piccole e qualche ciuffo nero sulla testa coperto dalle fasciature. 
Non sapevo se andare nel panico o meno. 
La stazza di un lupo in pratica. 
Cosa mi era successo? 
Come é stato possibile? 
Mi tremavano un po' le zampe e pochi secondi dopo sentii qualcuno dall'altra parte della stanza emettere qualche mugolio. 
Eevee. 
Tossii e iniziai a sporgermi per scendere dal letto e andare da lei. 
Con fatica scesi, mi sentivo ancora molto molto debole, non riuscivo quasi a stare sulle 4 zampe: non mi sarei dovuto alzare probabilmente. 
Ma Eevee era lì. 
Era messa molto peggio di me. 
Era colpa mia se eravamo finiti in ospedale. 
Solo colpa mia. 
«Eevee... »
Aveva il muso appoggiato sul cuscino, anche lei aveva preso le sembianze di una lupa. 
Appoggiai le zampe anteriori sul letto e la testa sul cuscino, toccandole il naso col mio.
Abbassai le orecchie e in quel momento vidi i suoi occhi iniziare ad aprirsi. 
Quei suoi occhi mi hanno sempre attirato da quando ci siamo conosciuti: quell'azzurro così bello stava per morire, non me lo sarei mai perdonato. 
«Mh... Z... Zorua...» disse con un tono di voce davvero bassissimo, per poi arrossire lievemente al mio gesto. 
Realizzai di avere ancora il naso sul suo. 
Alzai la testa bruscamente e cercai di nascondere l'imbarazzo tossendo e scuotendo la testa. 
«Zorua... Il tuo occhio...» cercò di indicarlo. 
Mi toccai la benda sull'occhio destro. 
«Non so se lo ho ancora.» le dissi pregando nella mia mente il contrario. 
Alzò di poco la testa, si vedeva che era confusa quanto me. 
Proprio nel momento in cui stavo per aprire bocca, si aprì la porta della nostra stanza. 
Entrambi guardammo il lupo che entrò.
Pelo grigio, occhi azzurri e tanti ciuffi neri spettinati, un po' ricci. 
Mi guardò subito storto e riappoggiai le zampe sul pavimento. 
«Tu! Come ti sei permesso di ridurre la mia Eevee in questo stato eh?!»
La sua Eevee? 
Da quando? 
Il mio istinto mi fece controbattere ringhiandogli contro. 
«Fai prima a sparire prima che ti faccia nero l'occhio che ti é rimasto!»
«Io non vado da nessuna parte.»
«State zitti!» tuonò Eevee, scendendo dal letto. 
Non appena arrivò sul pavimento si abbassò per via dell'ingessatura che aveva alla zampa, respirava con affanno. 
Subito quel tipo le andò incontro, spostandomi bruscamente e aiutandola a reggersi sulle zampe. 
«Silver... Sei proprio tu... » disse lei guardandolo intensamente negli occhi. 
«Sunlight circa due settimane fa mi avvisò sull'accaduto... E ovviamente mi sono precipitato qui.»
Due settimane?
Pazzesco. 
«Eevee» riiniziò «Da qualche giorno si parla solamente di Pokémon che hanno subito modifiche sul loro aspetto. In particolare tutti gli eevee e gli zorua hanno cambiato radicalmente forma!»
Come? 
Silver doveva essere o un eevee o uno zorua. 
Eevee si rivelò essere molto interessata all'argomento ma proprio in quel momento entrò un Pyroar nella stanza. 
Aveva uno stetoscopio al collo, era il medico. 
«Finalmente vi siete svegliati.» sorrise avvicinandosi. 
«Ma chi ci ha portati qui?» chiese lei. 
Il Pyroar sospirò, come se l'accaduto lo avesse in qualche modo spaventato. 
Ma iniziò comunque a raccontare i fatti. 
«...L'incendio del manicomio in periferia, un paio di settimane fa, stava per distruggere metà di Heart Rising. Le fiamme erano diventate pericolosissime dopo aver distrutto praticamente tutto il bosco.»
Mi salì il cuore in gola. 
Mi sentii colpevole di tutto. 
Tranne dell'incendio. 
Ero pronto a scommettere che Darkrai lo avrebbe fatto lo stesso, mi stava cercando. 
Ma non potevo permettermi di aprire bocca su questo argomento. 
Nessuno deve sapere nulla sull'esistenza del mondo Zarkanio. 
Nessuno... A parte Eevee. 
«Gli abitanti hanno subito dato l'allarme e chiamato aiuto. Quando alcuni pokemon di tipo acqua si stavano avvicinando all'edificio notarono due individui appena fuori dall'uscita sul retro.»
Era chiaro che si stesse riferendo a noi due. 
Abbassai le orecchie. 
Se non fosse stato per Eevee nessuno ci avrebbe mai trovati. 
Sarebbe potuta benissimo scappare da sola, lasciandomi morire tra le fiamme. 
Ma non l'ha fatto. 
«Quella notte fu tremenda. Quando vi hanno portati in ospedale rimasi scioccato. Eravate ridotti davvero male. Il vostro cuore batteva ancora, ma dovevamo subito fare qualcosa: in particolare Zorua, il tuo occhio fu l'operazione più complicata. Ci abbiamo messo tante ore, ma ce l'abbiamo fatta.» 
A quel "Ce l'abbiamo fatta" mi sentii il cuore a mille. 
Non avevo perso il mio occhio. 
Appoggiai piano la zampa sulla benda sorridendo. 
Non dissi nulla, era abbastanza palese pensare a come mi sentivo. 
Il medico volse lo sguardo su Eevee. 
«Tu invece hai bisogno ancora di un'operazione alla zampa.»
Subito Silver le si avvicinò di più.
Lei appoggiò la testa sulla sua. 
«Lo so...» rispose sospirando. 
A quanto pare non era molto contenta. 
«Domani. Poi quando ve la sentite potete tornare a casa.» disse per poi andarsene. 
Ci fu silenzio tombale istanti dopo. 
«...Secondo me non ha sentimenti.» disse Silver. 
Sbuffai. 
«Silver... É normale. Credi che gli abbia fatto piacere sapere che due dodicenni sono stati in un posto così pericoloso?» 
«Ehm... Temo di no.» 
Rimasi ad ascoltarli, finché Eevee, con un po di fatica risalì sul letto e si rimise sotto le coperte. 
«Potete lasciarmi in pace adesso?»
Entrambi non riuscimmo a dirle di no. 
Ci mise poco a riprendere sonno. 
«Detesto vederla stare male.» Sospirò. 
«Chiunque soffre a vedere star male qualcun'altro, anche se non lo dice apertamente.» risposi secco. 
Ma chi é questo Silver? 
 
 
La sera del giorno dopo mi portarono in un'altra stanza per togliere le bende dall'occhio. 
L'infermiera me le tolse delicatamente, anche per questo ci mise qualche minuto in più. 
«Ecco... Fatto!» affermò buttando le ultime bende e prendendo uno specchio. 
Aprii piano l'occhio e rimasi senza parole non appena mi avvicinò lo specchio. 
«Abbiamo fatto di tutto pur di farlo tornare come prima nel minor tempo possibile, infatti guarda che bello!» 
Aveva ragione. 
Vedevo leggermente sfocato dal lato destro, ma aggiunse appunto che pian piano sarebbe tornato come prima. 
Ma oltre all'occhio, vidi l'immensa cicatrice che mi era rimasta: aveva preso un colore nero, che tutto sommato non stava neanche male con il grigio del mio pelo. 
Dovevo farci l'abitudine. 
Avevo già capito che quella cicatrice sarebbe rimasta lì fino al giorno della mia morte.
Qualche minuto dopo l'infermiera mi accompagnò nella sala d'attesa dove c'era Silver, che stava aspettando la "Sua Eevee". 
«Ehi ehi pirata dov'è la tua benda??» sghignazzò. 
La sua ironia mi faceva venire voglia di sputargli sul muso. 
Ne avevo voglia, ma alla fine mi limitati a sedermi, aspettando Eevee. 
Da quel momento passò circa una mezz'ora. 
Silver si addormentò nel mentre. 
Non che io fossi da meno, eravamo rimasti solo noi. 
Pochi istanti prima che mi addormentassi, sentii una porta aprirsi. 
Alzai subito la testa e guardandomi attorno vidi il medico accompagnare per qualche metro Eevee. 
La vidi sorridere mentre si avvicinava a me. 
Mi alzai, e feci anche io qualche passo in avanti per andarle incontro. 
Lo ricordo ancora quell'abbraccio. 
Il primo che le diedi. 
«Grazie Eevee.» 
«Una vita vale di più di mille ferite Zorua, da loro puoi guarire, dalla morte no.» 
Che parole. 
Giorno per giorno mi stupiva sempre di più. 
Rimasi ad abbracciarla per qualche altro secondo, finché lei non notò Silver dormire. 
«Matto.» ridacchiò avvicinandosi a lui. 
Ma tutt'ad un tratto di bloccò girandosi verso di me. 
«Tutto okay?» 
«Non ho neanche avuto il tempo di presentartelo per bene!» 
Ma chi? Silver? 
Preferivo non sapere nulla su di lui. 
Tossì schiarendosi la voce. 
«Zorua, lui é Silver Armor!» annunciò indicando lui, beato nel suo sonno. 
Mi venne da ridere. 
Qualche istante dopo però realizzai. 
Armor?! 
 
«Armor?!»
«Ehm si... Silver é il mio fratello gemello.» 
 
Il suo fratello gemello. 
 
«Come mai sorridi?» mi fece notare. 
«Non sto sorridendo.» 
«Si come no.» 
«Beh, non vi somigliate per niente.» 
«Si invece» gonfiò le guance «Lui é nato cromatico, ma entrambi abbiamo gli occhi azzurri.»
«Ah, ho capito.» 
Pochi secondi dopo alzò di scatto la testa arrossendo. 
«C-Chi pensavi che fosse scusa...?!» 
«Eh sapessi.» risi. 
Un peso in meno. 
«Sei un idiota! Un cretino! Come puoi pensare che io perda tempo dietro certe cose?! Sono ancora giovane!» 
Le accarezzai la testa e le sorrisi. 
«Idiota.» sbuffò Eevee. 
 
   
 
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