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Autore: Nuvola Matta    06/11/2016    1 recensioni
Paul è un normalissimo liceale inglese, alle prese con la sua vita quotidiana e con una cotta per Kate, una delle ragazze più carine e brillanti della scuola. Vive con grande disagio l'essere una persona completamente ordinaria e attribuisce a ciò la causa di non aver speranza con quella ragazza.
Lui vorrebbe essere qualcuno, lui vorrebbe essere speciale.
Un giorno però l'occasione di diventarlo gli si presenta: trova un sito che gli promette che se raggiungerà un posto, otterrà dei poteri magici. Preso dalla curiosità si reca lì ed effettivamente riceve i poteri promessi, ma ciò cambierà per sempre la sua vita e forse anche il mondo intero...
Genere: Fantasy, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7

 

Inghilterra

 

Paul si maledì per aver dato retta a quell'idea balzana. Il sole stava iniziando a calare e aveva mille altre ragioni per non scendere quella stupida scala in pietra. Ma lui no; in fondo quanto ci avrebbe messo ad esplorare la cantina? Invece si era trovato in un sotterraneo assai più grande, con porte, corridoi e costruito in maniera molto diversa dall'abitazione sovrastante. In un primo momento era stato entusiasta di ciò e aveva finito per addentrarsi molto più di quanto sarebbe stato prudente, fino a quando si era reso conto di non sapere come tornare indietro. Ma avrebbe potuto essere più cretino?
Controllò la batteria del proprio cellulare. Fortunatamente era ancora quasi del tutto carica. Ciò gli avrebbe garantito una buona fonte di illuminazione da parte dell'oggetto per parecchio tempo; si augurava sufficiente per trovare l'uscita.
Maledizione, com'era tardi! Una volta tornato su, come avrebbe spiegato ai suoi che non sarebbe riuscito a tornare a casa per l'orario prestabilito? Immaginava già le loro ire quando sarebbe tornato a chissà quale ora della notte o, peggio ancora, se avesse dovuto chiamarli per chiedere che venissero a prenderlo. Per quale valida motivazione poi? Perché non aveva avuto niente di meglio da fare che entrare in un rudere che avrebbe potuto cadergli addosso da un momento all'altro!
Sospirò, forse era meglio se si concentrava a risolvere il problema vicino, altrimenti rischiava di rimanere intrappolato lì per sempre se continuava a pensare così in negativo. Magari avrebbe dovuto trovare un modo per orientarsi, anziché continuare a vagare a caso. Passò in rassegna tutte le nozioni che aveva sentito a riguardo, ma storie come la posizione del muschio e il volo degli uccelli non potevano aiutarlo lì. Una volta qualcuno gli aveva parlato di un metodo per muoversi nei labirinti, apportando dei segni ogni volta ci si trovava davanti a un bivio, ma si era dimenticato cosa fare esattamente.
Andando avanti a ragionare si rese conto che, se vi fossero state più di un'uscita, poteva generarsi una corrente d'aria che avrebbe indicato lui la strada da prendere. Forse, se stava attento e cercava di cogliere anche lievi spostamenti aerei, avrebbe finalmente risolto il problema. Si fermò, cercando di cogliere una debolissima corrente, dato che non sperava certo che arrivasse di punto in bianco un forte vento. Comunque, vuoi per la sua impazienza, vuoi perché l'aria fosse effettivamente ferma, concluse che fosse tutto inutile e riprese a vagare per i cunicoli delle rovine.
Quand'ecco finalmente intravedere un bagliore in lontananza! Doveva trattarsi dell'uscita, quindi avanzò velocemente verso il punto. Mano a mano che si avvicinava però, quella luce sembrava assomigliare sempre più ad una scritta fluorescente, anziché un'apertura verso un luogo meglio illuminato.
In breve si ritrovò in un grande ambiente circolare. All'apparenza antico e stranamente decorato. Guardando con maggiore attenzione e scostando la polvere accumulatasi sulle superfici, riuscì a vedere con più chiarezza le incisioni. Un attimo, ma quelle erano rune! Ma dunque il sito sito...
Puntò lo smartphone a terra ed effettivamente intravide ciò che poteva essere un cerchi. Dunque vi era del vero in quello che aveva letto in internet. Tra l'altro i segni erano davvero incisi, proprio come riportato nella descrizione.
Che si fosse imbattuto in una qualche costruzione antica? L'idea gli piaceva, come gli sarebbe piaciuto essere la persona che avrebbe segnalato la cosa agli archeologi. Magari però si trattava invece di un sotterrano realizzato da chissà quale setta. Ah, stava correndo troppo! Non aveva le competenze per sapere di cosa si trattasse.
Proprio allora gli tornò alla mente l'ultima parte della storia. No, davvero voleva provarci? Cosa pretendeva accadesse? La magia non esisteva, lo sapeva benissimo. Eppure... che gli costava dire semplicemente quelle parole?
Dopo tutto il tempo impiegato, i guai che aveva e che avrebbe passato, valeva la pena andare fino in fondo. Si posizionò al centro del cerchio, cercando di richiamare alla mente la formula letta. Fortunatamente se la ricordava ancora bene.
“Io scelgo di consacrarmi alla magia, di essere colonna degli incanti di questo mondo, guardia del loro utilizzo e fonte di questa splendida forza mistica, che benedice il mondo.
Magia, concedimi il tuo dono.”
L'ultima parola uscì dalla sua bocca, ma non accadde niente di strano. Il silenzio continuava a regnare imperterrito nella sala. Del resto sapeva che sarebbe andata a finire così, almeno però ora poteva non avere più rimpianti.
Fu allora che una luce intensissima lo investì.

   
 
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