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Autore: adorvlou    06/11/2016    0 recensioni
Non ho mai capito di preciso cosa provassi per quel ragazzo. Non ricordo il momento esatto in cui è scattato qualcosa dentro di me, facendo sì che cadessi nella sua rete. Non ho idea del perché abbia deciso di spingermi sempre più a fondo, di aggrovigliarmi in quell'insieme di nodi contorti. Forse volevo provare qualcosa di forte, volevo che qualcuno mi scombussolasse la vita, che mi facesse sentire come mai prima d'ora. Volevo qualcuno che mi insegnasse a vivere davvero, a provare emozioni, quelle vere, quelle forti. Qualcuno che mi spingesse verso il pericolo, ma tenendomi stretta fra le sue braccia.
Ho sempre desiderato vivere una vita così; spensierata, spericolata, diversa, reale.
Ma c'era una domanda che non mi ero mai posta prima d'ora: ero davvero pronta a tutto quello che quel ragazzo stava per portare nel mio mondo?
-Piacere, sono Logan.- disse lui allungando la mano verso di me.
-Piacere, io mi chiamo Isabelle.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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-Isabelle, è un segno!- la voce della mia amica fu talmente acuta che se ci fosse stato un bicchiere di cristallo, si sarebbe sicuramente rotto. Le sue minacce di torchiarmi fino al prosciugamento della mia saliva, erano del tutto vere e non appena notò che mi sentivo meglio, corse subito accanto a me per cominciare quello che sembrò quasi un interrogatorio, mancava solo la lampadina puntata negli occhi. -Ti rendi conto? Logan ti ha dato il suo numero, ti ha portata fin qui, fa gesti strani, ti appare nei sogni. Quel ragazzo ci sta provando spudoratamente con te, bella mia. 
-Taylor, mi confondi e dico davvero. Prima dici che è un figo pazzesco, poi che è troppo grande per me e ha l'aria da stronzo e adesso sei arrivata a dire che tutto quello che succede è un segno del destino. Hai per caso una gemella? Perché la Taylor di oggi mi sembra diversa da quella di ieri. 
-Ah, ah, ah, sei davvero spiritosa.- Ty fece una smorfia strana. -Okay, lo ammetto, sono leggermente indecisa su Logan, però è così sexy e se fossi in te mi butterei a tra le sue braccia senza pensarci più di tanto.- i suoi occhi avevano preso la forma di due enormi cuori rossi e la sua voce mi inquietava leggermente.
-Ehi, vacci piano. Lui è fidanzato.- dissi nel tentativo di riportare la mia amica alla realtà.
-E con questo? Non mi sembra che il nostro caro Logan si stia creando qualche problema. E poi lo hai detto anche tu che ogni volta che ti sfiora ti fa uno strano effetto.
-Lui ha solo fatto quello che era giusto, non lo trovo così anormale. E riguardo il fatto dello "strano effetto"- dissi mimando le virgolette con le dita -succede solo perché l'ho sognato ed è stato...strano, non trovo altra parola per descriverlo.- ero talmente convinta di ciò che dicessi e del fatto che lui non mi interessasse in quel senso, che non mi accorsi di quanto mi desse fastidio il fatto che la mia amica continuasse a dire quanto lui fosse bello e figo e sexy e altri aggettivi che non volevo ripetere nella mia testa. -Adesso basta parlare di lui, facciamo altro. Non so, magari guardiamo un bel film.
Taylor rise e si alzò andando verso il mio borsone. -Oppure, potresti smettere di parlare con me e cominciare a farlo con lui.- mi porse il bigliettino sul quale Logan aveva scritto il suo numero ma non lo presi. -Se non gli mandi un messaggio tu, lo faccio io e sai benissimo che conosco tutte le tue password. 
-Ty, ma cosa diavolo ti dice il cervello?- risultai più scontrosa di quanto volessi essere. -Cosa non comprendi appieno della frase: "Lui è fidanzato"?- scandii bene le parole fissandola negli occhi, credendo fosse l'unico modo per farglielo imprimere in quella testa dura che stava già fantasticando sul futuro mio e di Logan. -Non lo cercherò mai e poi mai. Non voglio essere quel tipo di ragazza che noi stesse odiamo. Lui ama un'altra, sta con un'altra e a me questo non interessa.
-Ma ti ha lasciato il numero.- sbuffò la mia amica sprofondando nella poltrona. -Significa che vuole essere cercato. 
-Oppure voleva solo essere gentile e premuroso. Perché devi sempre vedere le cose in modo totalmente diverso dalla realtà?- stavo cominciando ad arrabbiarmi. Sembrava stessi parlando con una bambina. -Non lo cercherò, Taylor. Strappa quel biglietto o rimettilo al suo posto, o se vuoi tienilo tu, ma non costringermi a fare ciò che non voglio fare e che credo sia totalmente sbagliato.- dissi seccamente e con totale certezza.
-D'accordo, fa come vuoi. Ma lasciati dire che anche questo è un segno e anche bello grosso, ma se vuoi rimanere sola per il resto della tua vita, fa pure, l'importante è che tu non venga a lamentarti da me se mai dovesse scegliere qualcun altro.- la sua voce cambiò, diventando più fredda, poi si alzò e rimise il bigliettino nella tasca del borsone. -Izzy, ascolta, non volevo forzarti o roba del genere. E' solo che nella tua vita non hai mai fatto nulla di sbagliato. Sei sempre stata così corretta e non hai mai fatto soffrire nessuno, nemmeno chi lo meritava per averti fatto un enorme torto. Ho solo pensato che se Logan ti ha lasciato il numero è perché vuole essere cercato. Magari non è vero che è fidanzato, o magri lo è ma non vanno più d'accordo. Hai più che ragione a voler essere corretta, ma cosa ti costa provare quantomeno ad essere sua amica?- Taylor non aveva poi tutti i torti, non questa volta. Se non potevo stare con lui, potevo almeno essere sua amica, cosa mai sarebbe potuto succedere?
-Beh, potrebbe essere una buona idea.- non appena pronunciai quelle parole vidi comparire sul viso della mia amica un'espressione da ebete che si sentiva fiera del discorso appena fatto. -Ho detto potrebbe, non emozionarti troppo. Ma non lo cercherò oggi, non voglio sembrare disperata. Adesso ci godiamo la nostra serata, niente uomini, niente problemi.
-Mi sei piaciuta, ragazza.- la mia amica si alzò con un balzo dalla poltrona, era al settimo cielo, le si leggeva in faccia. -Aspetta, stavo pensando una cosa.- disse interrompendo quel momento di gioia. -Lui ti ha mai detto di avere una ragazza?
-Taylor...- mi lamentai quando tornò sull'argomento. Non voleva proprio mollare.
-Dai, dico sul serio. Rispondi.- si mise accovacciata ai piedi del divano dove ero coricata. 
-No, non mi hai mai detto nulla a riguardo, perché?- chiesi annoiata facendo roteare gli occhi.
-Smettila di fare quella cosa, lo sai che mi fa impressione.- urlò coprendosi il viso con le mani. -Comunque, ho pensato ad una cosa geniale. Se Logan non ti ha mai accennato di essere fidanzato né ha cercato di tenerti distante da lui, tu come puoi sapere che ha una ragazza? Insomma, se non te lo avesse detto Becca, vuoi davvero dirmi che tu non ci avresti provato con Logan?- mi guardò con il suo solito sguardo da "avanti dimmi la verità".
-E' probabile...- risposi titubante. -Ma questo non vuol dire che lo cercherò stasera, okay. Basta parlare di Logan, sennò ci metterò un attimo a tornare a casa, lo sai.- alle mie parole Taylor sbuffò e si rimise in piedi.
-Come vuoi, Isabelle. Io vado in cucina a preparare la cena. 

Il mattino seguente mi svegliai con un mal di testa atroce. Sfregai gli occhi e mi accorsi di essere nella camera di Taylor. Guardai l'orologio ed erano le sei e mezza del mattino. Ero rimasta a dormire a casa della mia amica per non lasciarla da sola, dato che i suoi genitori erano fuori città per questioni lavorative. 
Mi stiracchiai e alzandomi dal letto strabuzzai gli occhi. Non solo Taylor non c'era, ma la stanza era sottosopra. Uscii di fretta da sotto le coperte e corsi nel salotto dove trovai la mia amica stravaccata sul divano. Lentamente mi avvicinai cercando di non fare rumore. -Ty, svegliati.- sussurrai toccandole piano una spalla. -Fra mezz'ora dobbiamo andare a scuola, alzati.- dissi più forte. Quando notai che le maniere dolci non erano sufficienti, gettai un urlo che la fece alzare di scatto. 
-Che succede?- tutta rintontita cercò di mettersi seduta. -Che botta, eh.- rise toccandosi la testa. Parlava sicuramente della sera prima. 
-Taylor, cosa diavolo è successo ieri?- chiese confusa. Non ricordavo assolutamente nulla, se non bottiglie su bottiglie. 
-Abbiamo bevuto un po'.- rise come una stupida. -Qualcuno delle due leggermente di più.- disse guardandomi. -Infatti non capisco come sia possibile che tu sia già in piedi. 
-Ho fatto un altro stupido sogno su Logan.- a quel punto la mia amica mi fissò e alzò le sopracciglia. -Io gli avevo mandato un messaggio e avevamo cominciato a parlare, ricordo solo questo. 
-Ricordi bene Izzy, peccato che non fosse un sogno.- soffocò un risatina facendomi sbiancare in volto.
-Taylor, cosa vuoi dire?- non era vero, non potevo averlo fatto.
Lentamente e scandendo ogni singola parola disse: -Tu lo hai cercato. E non scuotere la testa, perché è proprio quello che hai fatto. Ti serviva bere per trovare un po' di coraggio per scrivergli e non guardare me, eh. Hai fatto tutto da sola.- si difese ancor prima che potessi prendermela con lei.
-No, no, no, no.- corsi in camera mettendo sottosopra il tutto più di quanto non lo fosse già e quando trovai il telefono andai subito sulle chat notando un numero non registrato. Lessi i messaggi e gettai il cellulare per terra mettendomi le mani sul viso. -Non è possibile. Sono una stupida.- in un attimo mi tornò in mente tutta la serata precedente e mi sentii male. 
-Smettila di fare così, non gli hai mica chiesto di venire qui e passare la notte con te. Avete solo parlato del più e del meno. Certo, qualche messaggio che hai mandato non aveva molto senso, lo ammetto, ma non hai fatto nulla di male.- disse Taylor entrando nella stanza avvolta in una coperta quasi come fosse un involtino. -Wow, non ricordavo ci fosse tutto questo casino. Fortunatamente i miei tornano domani. 
-Ho fatto una figura di merda e tu non mi hai nemmeno fermata.- dissi delusa guardando la mia amica. 
-Ti sbagli, tesoro. Ho cercato in tutti i modi di fermarti, ma non mi hai voluto dare retta, l'alcool ha uno strano effetto su di te.- si difese lei. -Comunque, non vorrei rovinare questo momento di odio profondo verso te stessa, ma dovremmo prepararci per andare a scuola.
-Sei seria? In queste condizioni?- indicai la mia faccia facendole notare che assomigliavo a uno zombie di cento cinquant'anni. 
-Entreremo a seconda ora, vorrà dire. Ma non salteremo la scuola, toglitelo dalla testa.- si avvicinò al letto e ci si buttò a peso morto mettendosi sotto le coperte. 
-Cosa...stai facendo?- la guardai mentre i suoi occhi si chiudevano. 
-Punta tu la sveglia, va bene? Non sono nemmeno le sette, se entriamo a seconda ora possiamo dormire ancora un po', giusto per non sembrare delle morte viventi.- fece un piccolo sorriso misto ad uno sbadiglio e si riaddormentò. 

Quando la sveglia suonò, sentii la mia amica lamentarsi e dare colpi a quell'oggetto infernale nel tentativo di spegnerlo. -Isabelle!- urlò in cerca del mio aiuto. -Spegni questa stupida sveglia, ti prego.
Io, che non avevo più preso sonno, mi alzai dal divano e la raggiunsi in camera, facendo cessare quel rumore assordante. -Adesso devi alzarti, non hai più scuse. Volevi andare a scuola, andiamo!- essendo rimasta sveglia, ne avevo approfittato per farmi una doccia e mettere dei vestiti puliti presi dall'armadio della mia amica, poi avevo passato il tempo rimanente a rileggere i messaggi e odiare me stessa. 
-Ma quelli sono miei.- si girò nel letto guardandomi con occhi semiaperti. -Come fai ad essere già pronta? Aspetta, non me lo dire, so già la risposta.- disse agitando una mano e sbuffando. 
-Si, sono tuoi dal momento che non ho potuto prenderne di puliti a casa mia. Adesso alzati e preparati o sarò costretta a rovesciarti un secchio d'acqua gelida addosso e non credo sia l'opzione migliore per te.- un attimo dopo un cuscino colpì la mia faccia. -Taylor, vuoi davvero la guerra?- a quelle parole la mia amica si alzò immediatamente e saettò in bagno. 

Durante il tragitto da casa della mia amica sino a scuola, sentivo il cuore accelerare sempre di più mano mano che ci avvicinavamo all'edificio. -Forse ho cambiato idea, preferisco tornare a casa.
-Ormai è troppo tardi, siamo arrivate.- disse con un sorrisetto maligno mentre entrava dal grande cancello e posteggiava l'auto. 
-Non credo di essere mentalmente pronta. Ieri ho subìto svariate umiliazioni, non si tratta solo di Logan.- ammisi prima di scendere dalla macchina. -Tutte le ragazze della squadra di pallavolo mi prenderanno in giro e non sono mentalmente pronta. Ti prego, non farmi entrare.- feci il labbruccio e anche gli occhi da cucciola ma non funzionarono, Taylor non cambiò idea, sapeva benissimo che la mia era solo una scusa.
-Con me non funziona, lo sai bene. Prendi lo zaino, raccogli quel briciolo di coraggio che ti è rimasto ed entriamo. E poi la scuola è enorme, non è detto che vi incontrerete.
-Forse non hai del tutto torto. E poi passa la maggior parte del tempo in palestra con quel mostro di Gilbert, è quasi improbabile che lo lasci un attimo in pace.- cercai di convincermi, anche se una parte di me, sapeva che ci saremmo visti e mi preparai mentalmente anche per quello. 

-Buongiorno ragazzi.- la professoressa Williams entrò in classe. Era decisamente la mia prof preferita; simpatica, socievole, buona, giovane e mi faceva adorare la sua materia. 
Si levò un coro di saluti, soprattutto maschili. Tutti i ragazzi della mia classe erano pazzi della prof e lei ne era consapevole e sfruttava questa cosa al meglio, almeno si impegnavano nella sua materia. -Oggi vi spiegherò quello che dovrete fare in questi giorni. E' una ricerca molto importante che voglio facciate con la massima dedizione. Questa volta, però, sarò io a scegliere le coppie. Le formerò in base a quello che ho potuto apprendere dagli ultimi lavori da voi svolti. E' un compito che vi aiuterà molto anche a socializzare, perché voglio che riusciate a lavorare anche con chi avete meno confidenza, d'accordo? Quindi niente lamentele ragazzi, vi voglio seri e professionali.- alla fine fece un sorriso a tutti.
-Professoressa, io però non voglio lavorare con la metà della classe, questo potrebbe essere un grande problema.- a parlare era stata quella stupida oca di Chloe Wilson, una di quelle ragazze fin troppo ricche e viziate che non volevano "mischiarsi con la folla" o almeno era quello che diceva sempre. 
-Chloe, ho appena finito di dire che dovrete accettare il compagno che vi assegnerò senza replicare. Se non vai d'accordo con la maggior parte delle persone di questa classe, questo lavoro sarà molto utile per farti conoscere e apprezzare gente nuova.- la prof fu molto sottile nella sua risposta, ma bastava leggere fra le righe per capire che le stava educatamente dicendo di non sentirsi superiore agli altri perché era importante tanto quanto i suoi compagni. -Adesso formiamo le coppie. Chloe, tu lavorerai insieme a Morgan Lewis.- alle sue parole si levò uno strano verso proveniente dalla bocca di quella gallina.
-Assolutamente no! Mi rifiuto di lavorare con quel...coso. Lo guardi bene, le sembra il tipo di persona con cui parlerei?- disse indicando Morgan che diventò tutto rosso. 
Chloe era davvero una stupida. Certo, Morgan poteva non essere il tipico ragazzo figo, ma era molto intelligente e simpatico. Dietro quella sua capigliatura da timidone si nascondeva una persona che meritava di essere considerata. 
-Signorina Wilson, non si permetta di dire una cosa del genere. E poi si è chiesta se magari anche  lui pensa la stessa cosa?- disse la Williams guardando il ragazzo che era in forte imbarazzo. -Un giorno, quando si troverà a lavorare con gente che non apprezza, se così si può dire, si rifiuterà di fare quel determinato compito? Perché se pensa di agire così, non andrà molto avanti, mi creda.- le parole della prof ammutolirono Chloe. -Non si discute, lei e il signor Lewis siete in coppia insieme, buon lavoro.- detto ciò continuò a formare le coppie finché non fu interrotta da qualcuno che bussò alla porta. 
-Buongiorno professoressa.- Ero intenta a scarabocchiare sul quaderno quando sentii quella voce. - Mi scusi per il disturbo ma il professor Gilbert vorrebbe parlare con Isabelle Delgado, potrebbe venire un attimo in palestra?
-Certamente!- esclamò la professoressa. Poi si rivolse a me. -Per evitare ogni problema, ti dico subito che sei in coppia con Noah Price. Poi ti riferirà lui quello che dovrete fare.- guardò entrambi e tirò quasi un sospiro di sollievo quando notò che nessuno dei due aveva da ridire.
-Professoressa, preferirei rimanere in classe, non vorrei perdere la spiegazione.- inventai una scusa per non dover uscire e rimanere sola con Logan. 
-Traquilla Izzy, prenderò appunti io.- rimasi quasi sconvolta da come mi chiamò Noah. Non avevamo tutta questa confidenza, era già tanto se ci salutavamo per i corridoi.
-Si Isabelle, non preoccuparti, va pure. Sarà una cosa importante.- disse poi la Williams sorridendo. -Nel caso avessi qualche dubbio io sono sempre disponibile per chiarirti le idee, lo sai.
-Va...va bene, la ringrazio. Grazie anche a te, Noah.- mi alzai tirando un grande, enorme respiro ed uscii dalla classe.

-Cosa c'è, volevi evitarmi?- chiese subito Logan guardandomi con quei suoi occhi magnifici.
-No, è che volevo seguire la lezione. La Williams mi piace come professoressa.- risposi distogliendo lo sguardo. 
-Forse volevi rimanere con Noah.- continuò lui non contento della mia risposta. -Ho visto come ti guardava e come ti sorrideva. Ho un certo occhio.
-Logan, non farti film. Io e lui non ci salutiamo nemmeno per i corridoi.- risposi sbuffando e scuotendo la testa. -Comunque, riguardo ieri sera...ecco io...volevo scusarmi. Non ero del tutto in me, avevamo bevuto un po' e non so cosa sia successo dopo.- le parole uscirono dalla mia bocca senza che lo volessi davvero.
-Non devi scusarti, aspettavo un tuo messaggio da quando ero uscito da casa della tua amica, pensavo lo avessi capito.- a quel punto mi fu impossibile non guardarlo. -Cosa c'è? Ti sembra una cosa così strana?
-E' solo che non ti conosco. Mi sembra tutto confuso e non capisco.- farfugliai qualcosa per poi mordermi la lingua. Quanto potevo essere stupida? Tornai a fissare il pavimento, non mi andava di vedere i suoi occhi che mi fissano come se fossi una pazza che non sapeva cosa dire.
-Cos'è che non capisci? Sei una bella ragazza, simpatica e socievole. Sei atletica, anche se ieri hai preso una bella pallonata.- disse ridacchiando. -Io non ci trovo niente di strano. Mi piacerebbe avere più confidenza con te, tutto qui. Certo, lavoro in questa scuola, ma non sono un professore ed in più non mi sembra un reato essere amico di una studentessa.
-No, infatti, hai ragione.- risposi con un finto sorriso. Cosa mi prendeva? Ero delusa? Volevo ricevere una risposta diversa? -Eccoci, siamo arrivati.- dissi per allentare la strana tensione che si era formata tra noi. -Oh, a proposito, cosa voleva il professore? Sai vorrei prepararmi mentalmente. 
-Vuole vederti giocare per decidere se prenderti o meno in squadra.- guardai Logan stranita. Non era da Gilbert fare un gesto simile. -Diciamo che l'ho spinto a darti un'altra possibilità, te la meriti, ne sono certo.
-Come puoi saperlo? Non mi hai mai vista giocare.- risposi confusa dal suo comportamento. -No, lascia stare. Grazie per averglielo chiesto, adesso è meglio che vada se non voglio che si arrabbi.- girai le spalle e feci per aprire la porta quando mi sentii trattenere per un braccio. 
-Diciamo anche che mi andava di vederti di nuovo e che mi piacerebbe passare più tempo con te.- rimasi senza parole. Sicuramente gli sarò sembrata una stupida. Rimasi a fissarlo senza riuscire ad aprire bocca. Lui mi sorrise e fu ancora più imbarazzante a tal punto che desiderai di avere il super potere dell'invisibilità per non farmi notare.
Quando finalmente riuscii a prendere aria e formulare una breve frase nella mia testa, parlai. -Io entro...a dopo, credo.- scappai in palestra cercando di scomparire negli spogliatoi il prima possibile maledicendo la Williams, Noah e persino Gilbert che aveva dato retta a Logan.

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Salve, salve 🙋 eccovi il quarto capitolo della storia. Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate fino ad ora. Se vi sta piacendo e se vi state chiedendo cosa combineranno questi due. 
Spero di poter aggiornare il prima possibile. 
Nel caso vi potesse interessare, se siete fan dei One Direction e di PLL, sto scrivendo una ff  "Doctor Who?" dove i protagonisti sono proprio Harry e Ashley (non è una ff dove sono famosi).
Detto questo vi auguro una buona domenica 😘
 

-Vals💕

   
 
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