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Autore: FaNgIrL_97    08/11/2016    5 recensioni
E chi lo ha detto che essere genitori sarebbe stata una passeggiata? Christian Grey non di certo. Sarà facile per lui ed Anastasia, crescere due figli adolescenti in preda agli ormoni?
Venitelo a scoprire!
P.S: IL RATING POTREBBE CAMBIARE!
Genere: Fluff, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Phoebe Grey, Theodore Grey, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tossicchiai leggermente non appena trovai mamma e papà intenti a scambiarsi effusioni in sala da pranzo.
-Phoebe- ansimò mamma, scansando bruscamente papà. 
Lui le lanciò un'occhiata che prometteva vendetta, poi mi sorrise sfacciato. 
Alzai gli occhi al cielo e li sorpassai sbuffando. Non era una novità trovarli appiccicati come cozze. Sapevo che si amavano alla follia, e mi faceva piacere, lo giuro, ma che cavolo! Credo che a volte si dimenticassero di avere due figli. 
-Phoebe.- Mi avvertì papà. 
Mi girai verso di lui e alzai di nuovo gli occhi al cielo, poi gli sorrisi caldamente. 
-Si, papà?- 
Mamma rise, ma lui non si divertiva affatto. Amavo farlo impazzire. Aveva questa strana abitudine di rimproverarmi ogni volta che alzavo gli occhi al cielo.
-Buongiorno!- Esclamò Teddy, scendendo le scale e sistemandosi la maglia del pigiama.
-Buongiorno tesoro!- Esclamarono all'unisono mamma e papà. 
Alzai gli occhi al cielo per quella che mi parve la milionesima volta e riempii di panna il mio pancake. Mamma e papà erano così adorabili che mi facevano vomitare. 
-Buongiorno anche a te, Phé.- Sorrise mio fratello, stampandomi un bacio sulla guancia. 
-Buomgionno.- Borbottai, con la bocca piena. 
-Phoebe.- Papà scosse la testa e sospirò. -Non parlare con la bocca piena.-
Lo ignorai. Al diavolo le buone maniere, ero in ritardo. 
-Devo andare.- Sospirai, alzandomi. -Di a Taylor che sarò pronta tra mezz'ora.- 
Non aspettai nessuna risposta e corsi in camera mia.

Avevo passato una meravigliosa estate, ma, come tutte le estati, era volata via davvero troppo in fretta e il noioso periodo scolastico era appena rientrato in pista. 
Legai i miei lunghi capelli castani in un disordinato chignon e feci una doccia veloce. Raggiunsi il mio letto e misi la divisa di scuola. Sciolsi i capelli e li pettinai per un tempo che mi parve infinto, poi conclusi l'opera mettendo un po' di mascara sulle ciglia e del lucida labbra. 
Afferrai la borsa e corsi la piano di sotto.
Mamma, papà e Teddy erano ancora comodamente seduti a fare colazione.
Socchiusi gli occhi e sbuffai. 
-Beh, io vado.- Esclamai, richiamando la loro attenzione. 
-Non dimentichi qualcosa?- Papà alzò un sopracciglio e mi porse la sua guancia. 
Alzai gli occhi al cielo e risi quando mi fulminò con lo sguardo. Gli scoccai un sonoro bacio sulla guancia e lo abbracciai. 
-Ci vediamo dopo, ti voglio bene!- 
Diedi un bacio anche a mamma e a Teddy e corsi fuori da casa. 
Taylor era già in macchina ad aspettarmi.
-Buongiorno!- Trillai, chiudendo la portiera e sistemandomi la gonna. 
Taylor mi sorrise caldamente. -Buongiorno a te, Phoebe. Pronta per il primo giorno?-
-Non ne sono ancora del tutto sicura...- ammisi nervosamente. -Non credo di essere pronta per questo nuovo anno. Sai cosa? Preferirei stare a casa.-
-Già.- Rise, confondendomi. -È quello che hai detto anche il primo giorno della seconda elementare.-
-Davvero?!-
-Oh, eccome!- Esclamò. -Sei scoppiata a piangere non appena mi sono fermato davanti a scuola. Non volevi saperne di scendere dall'auto, così ti sei attaccata al sedile posteriore e ti sei rifiutata di lasciarlo fino quando non avessi rimesso in moto la macchina.- Mi scrutò per un attimo, con un sorrisetto, prima di continuare. -Tuo padre ci ha messo un po' per convincerti che non sarebbe stato poi così terribile andare a scuola. Era nel panico. Sono sicuro che se tu non avessi ceduto avrebbe accettato a portarti a lavoro con lui.- 
-Oh mio Dio!- Scoppiai a ridere. -Taylor, non me lo ricordavo proprio! Però mi immagino già la scena. Anzi, potrei chiamare proprio adesso papà e supplicarlo di non farmi andare a scuola.- 
-Oramai sei troppo grande.- Sorrise per poi fermarsi al primo semaforo. -E poi, te la cavi benissimo in tutte le materie. Non hai nulla di cui preoccuparti. Non sono questi i problemi.- Il suo corpo si irrigidì leggermente non appena pronunciò l'ultima frase. 
-Che vuoi dire?- Indagai. 
-Che non devi preoccuparti.- Ripeté. -Okay?-
-Okay.- Sospirai, lasciando cadere il discorso. -Sophie come sta?-
Nel suo viso si aprì un grande sorriso un po' malinconico. -È difficile non averla intorno, ma lei è felice ed è questo l'importante. A proposito, vi manda a salutare. Dice che le mancate un sacco.-
-Oh, Taylor.- Sorrisi. -Ci manca anche lei a noi.- 
Sophie è la figlia di Taylor. È un "angelo biondo", così come la definisce mia madre. Nonostante fosse più grande rispetto a me e a Teddy siamo sempre stati ottimi amici. Io e mio fratello abbiamo passato l'intera infanzia con lei. Da un paio d'anni, però, aveva trovato lavoro fuori Seattle. Papà ci era rimasto davvero male quando lei aveva rifiutato un lavoro da parte sua, ma era più che contento di sapere che riusciva a cavarsela anche da sola.
Anche Teddy sarebbe dovuto andar via molto presto. Avrebbe frequentato un college a Boston e questo lo detestavo. Amavo mio fratello e non potevo pensare che tra qualche settimana non lo avrei più visto. 
-Phoebe?- Taylor mi destò dai miei pensieri.
Scossi la testa e lo guardai. -Si?-
-Andrà tutto bene, stai tranquilla. Non hai motivo di doverti preoccupare.- Sorrise e, solo in quel momento, mi accorsi che eravamo già arrivati a scuola. -Buona giornata.-
-Grazie mille, Taylor.- Gli sorrisi caldamente. -Buona giornata anche a te.- 
Ebbene sì, ero appena ritornata a scuola, pronta —più o meno— per iniziare il terzo anno di liceo. 
Sospirai un po' abbattuta e mi avviai all'interno dell'enorme cortile e, prima ancora che me ne accorgessi, un tornado di capelli rossi mi travolse. 
-Phoebe!- Strillò Sarah, stringendomi.
Sarah è indubbiamente la mia migliore amica fin dai tempi dell'asilo. È una ragazza fantastica, sempre solare e attiva. 
Non so come riuscisse ad essere così carica tutte le mattine ma lo apprezzavo. Avevo bisogno di un po' di buonumore il mattino presto. 
-Cos'è questa accoglienza?- Risi. -Ti sono mancata così tanto?- 
-Per niente.- I suoi grandi occhi verdi brillarono. -È stata più una vacanza per me, il non vederti.- 
-Invece scommetto che hai passato l'ultima settimana a piangere sul tuo letto.- Sorrisi beffarda. 
-Pff.- Sbuffò lei. -Semmai tu hai passato l'ultima settimana a disperarti per la mia assenza.-
Scoppiai a ridere e l'abbracciai. -Si, hai proprio ragione.- 
-Ho un sacco di cose da raccontarti!- Esclamò, prendendomi per un braccio. -Una in particolare!-
-Mh- mormorai. -Ha per caso a che fare con Alexander?- 
Se Sarah avesse fatto parte di un manga giapponese a quest'ora i suoi occhi sarebbe stati sostituiti da due grandi e grossi cuori rossi. Era impossibile per lei nascondere i suoi sentimenti; scoppiava ogni volta che veniva pronunciato il fatidico nome 'Alexander'. 
-Non puoi capire cosa sia successo!- Quasi urlava. -Mi ha raggiunta ad Amsterdam e... aspetta!- Si fermò così velocemente che non riuscii a bloccarmi in tempo e le finii contro.
-Sarah!- Esclamai ad alta voce. -Non fermarti all'improvviso.- 
-Come hai fatto ad indovinare che si trattava di Alexander?-
-È una domanda seria?- Quasi risi. -Ti ricordi che sei la mia migliore amica, vero?-
-E questo che c'entra?-
Sospirai sonoramente. Alle volte sapeva essere così ottusa! -Sarah, ti sei illuminata come la prima volta che mi hai raccontato del vostro primo appuntamento. Santo cielo, sei la mia migliore amica! Ormai conosco tutte le tue espressioni.- 
-Già, è per questo che mi è impossibile farti una sorpresa.- Borbottò mettendo il broncio. -Ma comunque sia, mi ha raggiunta ad Amsterdam, ti rendi conto? Mi ha chiesto scusa per come mi ha trattata in questi ultimi mesi. Mi ha portata a cena e poi, beh...-
-Okay, fermati.- Risi. -Credo già di immaginare il seguito.- 
Mi sorrise caldamente prima che il suo viso si aprisse in un gran sorriso. -Pronta per questo nuovo anno? Perché io non vedo l'ora di passare tutto il tempo con lui!-
Mi guardai indietro e sospirai. Taylor era già andato via, ovviamente.
-Credo di sì.- 
Non sapevo ancora quante cose sarebbero successe. 
Non avrei mai potuto immaginarlo.


ANGOLO AUTRICE:
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