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Autore: saphira247    09/11/2016    1 recensioni
Non sono una brava scrittrice, ma ho voluto scrivere questa storia . Non vado oltre, accetto qualsiasi critica, buona lettura,
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Arrivare all'aeroporto non ci volle molto, e Georgiana era sempre meno convinta di ciò che stava facendo, l'unica cosa che la spingeva a farlo era Benjamin, ma si stava fidando di uno sconosciuto. In Europa, distava miglia e miglia da dove si trovava al momento, come poteva andare via senza nessun rimorso per le amiche, e il suo Pito? Si stava dando solo delle scuse, sapeva bene che le sue amiche avrebbero capito, e per Pito ci avrebbe pensato sicuramente Gloria, era sempre cosi quando andava via qualche settimana. Insomma, non stava mica andando via per sempre, o almeno cosi cercava di convincersi, voleva si scappare da Ben, ma non per sempre, magari si sarebbe stancato di chiamare e se ne sarebbe fatto una ragione.
<< Avanti andiamo >>
disse Lucas distogliendola dai suoi pensieri mentre l'accompagnava verso quel singolo aereo che si trovava isolato in pista, Georgiana non faceva altro che ruotare gli occhi ovunque, come se da un momento all'altro qualcuno sbucasse dal nulla e la " salvasse ", ma da cosa poi? Credeva di essere rapita, ma le gambe correvano quasi verso quell'affare enorme che da un momento all'altro l'avrebbe portata lontanissima dalla sua nazione patria.
<< Lucas.. >>
<< Dimmi >> rispose sorridendo ammaliante
<< N-nulla,  andiamo >>
<< Non preoccuparti, questo aereo appartiene alla mia famiglia, siamo solo noi, quindi nessuna pressione >>
Non ci volle molto per mettere in moto, e salire piano piano in aria, nel cielo, e Giorgiana rimase paralizzata al suo posto, Lucas le afferrò la mano
<< Tranquilla, sono solo delle turbolenze, è normale >>
<< Mi sembra di cadere Lucas >>
Scoppiò a ridere tenendosi la pancia
<< Smettila di prendermi in giro, non e divertente >>
<< Scusami, vieni >>
disse sfiorandole i fianchi mentre le toglieva la cintura di sicurezza e afferrandole la mano
<< Guarda fuori >>
Georgiana si affacciò da quel piccolo oblò, rimase senza fiato quando le sembrava di sfiorare le nuvole, il paradiso, si voltò verso Lucas che la osservava incuriosito
<< Vedi, nulla d'aver paura, vuoi qualcosa da bere? >>
<< No grazie, non vado molto daccordo con gli alcolici >>
<< come preferisci >>
<< Potrei sapere qualcosa di te? >>
<< cosa vorresti sapere ? >>
disse mentre si dirigevano verso la zona bar, quell'aereo sembrava una casa lussuosa, con l'aggiunta delle ali .
<< Dimmi un pò tu, sono salita con uno sconosciuto su di un aereo, quale persona sana di mente lo farebbe >>
<< Nessuna >> disse serio mentre prendeva del ghiaccio
Georgiana tornò a sedersi fissando il pavimento, chissà cosa stava facendo al momento Benjamin.
<< A cosa pensi >>
<< A nulla >>
<< Perchè sei scappata >>
<< Avevo bisogno di aria pulita >>
Lucas non sorrideva più, era serio mentre le studiava il viso
<< Sai, dovresti chiamargli? >>
Lei si destò dai suoi pensieri fissando intensamente Lucas
<< Chiamare chi? >>
<< Chiunque tu stia pensando >>
<< I-io  non...  No! >>
<< Come preferisci >> disse alzando il bicchiere in aria in segno di resa.
Non vi furono altre parole scambiate nelle ore successive, neanche quando scesero dall'aereo, fu solo in macchina che disse qualcosa lui seccato
<< Potresti anche smetterla di mostrarti quasi arrabbiata per ciò che io ti abbia detto, lo fatto per farti destare dai tuoi pensieri >>
Parlava e si comportava come se si conoscessero da sempre, come se fosse un compagno di viaggi da anni.
<< Senti ti ho seguito in mezzo al nulla, si perchè siamo in mezzo al nulla >> diceva mentre idicava gli alberi che scorrevano fuori
<< Non ti conosco nemmeno, per quel che posso saperne, mi porterai in mezzo al bosco e mi seppellirai viva, senza darmi nemmeno la grazia di essere uccisa prima. O magari vuoi darmi in pasto a degli scagnozzi che si trovano in chissà quale baia affamati e..e .. >>
Lucas scoppiò a ridere
<< Donna, ma ti ascolti? >>
Gerogiana si destabilizzò a quella parola voltandosi d'improvviso verso di lui
<< Come mi hai chiamato? >>
<< Donna? Non è quello che sei? Dovrei preocuparmi che tu non lo sia? >>
<< Falla finita >>disse voltandosi per guardare fuori
<< Non preoccuparti siamo arrivati >>
La macchina si fermò sul viale di una villa di un bianco quasi spento, ma che le dava quel senso di lussuria
<< Certo che potevo aspettarmi? Un appartamento? No! Una villa >>
<< Scusatemi se sono ricco >>
gli disse lui sussurrandoglielo all'orecchio
<< No tranquillo, sono io che sono troppo povera >>
<< I soldi non sono un problema, prego, scendi >>
un uomo le aprì lo sportello, scesa dall'auto venne raggiunta da Lucas che l'accompagnò all'ingresso
<< Fa come se fossi a casa tua >>
<< scherzi? Casa mia non è neanche un quarto di questa >>
Lucas l'accompagnò sorridendo dentro
<< Licia ti accompagnerà nella tua camera >>
<< La mia camera? >>
<< Si certo, Vai >>
Sembrava tutto così organizzato, possibile che fosse così ingenua da aver accettato l'invito di un pazzo possibilmente. In quel momento, mentre veniva quasi spinta da quella donna dai capelli rosso brillante vestita di nero, verso la camera, non sapeva se scoppiare a ridere o ad urlare e scappare via da li. Pensò a Benjamin, lui era l'unico che l'avrebbe potuta trovare, cercò il suo cellulare.
<< Dove l'avrò messo >>
<< Andiamo forza signorina >>
<< Dovreste smetterla di spingermi >>
rispose nervosa alla donna,  aveva deciso che avrebbe chiesto a Lucas, sperando in qualcosa di positivo.
  
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