RINCHIUSA
Rinchiusa in una cella
tentasti, cara sorella,
di fermare il tempo
come lo si farebbe con un incendio.
Un incendio che arde
la prigione dalle sbarre di
cristallo,
dal solitario dente che morde
come una lama di luccicante metallo.
Controllare il tempo è follia,
neppure la magia
più occulta e misteriosa
può rendere la tua prigionia meno
noiosa.
Pioggia di lamenti
tra mille e più tormenti,
solo futili pensieri
che navigano come mitici velieri.
Rinchiusa,
sola e delusa
nella prigione di un dorato castello
che in sé non ha nulla di bello.
Eppure,
il tempo scorre
inesorabile, intrattabile
come ogni giorno lo è il sole.
Un sole implacabile
che non si ferma ad aspettare
chi non ha più bile,
e ci lascia solo scivolare verso il buio del mare.
NOTA DELL’AUTORE
Grazie per aver letto anche questa poesia. Spero che vi sia
piaciuta!
Continuo a ringraziare infinitamente tutti i recensori e
chiunque continua a leggere e a sostenere questa raccolta.
Grazie di cuore per tutto e a tutti, e buona giornata! A
giovedì prossimo!