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Autore: determamfidd    11/11/2016    2 recensioni
L'inizio della vita di Thror e Hrera come coppia sposata.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Appendici di Sansukh'
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Era quasi impossibile trovare dei porri di buona qualità ad Erebor.

Cosa i Longobarbi avessero contro i vegetali era incomprensibile per Hrera, ma lei sarebbe morta piuttosto che fare la sua zuppa speciale senza porri. Gli altri Vastifasci della città avranno anche potuto vivere senza porri nella zuppa, ma far parte della famiglia reale aveva alcune prerogative. Hrera si era fatta mandare semi di porro da Boscoverde, e se li era fatti crescere dal suo fornitore di verdure preferito. Ora poteva fare la zuppa.

Hrera non era riuscita a fare la sua speciale zuppa di gnocchi per Thrór nell'intero primo anno e un po' del loro matrimonio né nel corteggiamento che l'aveva preceduto. Era una mancanza che doveva essere risolta. E voleva anche dire che Hrera poteva usare la zuppa come una scusa per passare più tempo in privato con suo marito, un lusso sempre raro.

Gettando un'altra manciata di porri tagliati nella pentola che bolliva sul fuoco, Hrera sentì la porta della cucina degli appartamenti reali aprirsi. Si voltò verso la soglia per vedere suo marito, le sopracciglia alzate, la bocca aperta. Uno dei fogli che teneva in braccio cadde per terra mentre lei lo fissava.

Le sopracciglia di Hrera avrebbero potuto aver raggiunto i suoi capelli una volta per tutte.

«Sì, marito?»

«Stai cucinando?» Hrera si appuntò mentalmente di vedere quanto spesso fosse in grado di far nascere quell'espressione di totale meraviglia; era una vista molto insolita (anche se non negativa) sul volto del suo perpetuamente calmo marito.

«Certo che sto cucinando. Non è certo la prima volta che mi vedi qui, Thrór»

«Ma in genere era solo per farti una tazza di tè o una frittata. Non questo genere di... sforzo culinario superiore.»

Hrera storse il naso. «Il che è esattamente il motivo per cui ho deciso di fare questo sforzo. Mi manca cucinare. E non ti ho ancora mai fatto la mia zuppa.»

Thrór guardò la pentola e il tagliere. «Sarebbe per caso una zuppa di gnocchi?»

Hrera sorrise. «Lo è. Ora legati i capelli e mettiti un grembiule. Puoi aiutarmi a tagliare le cipolle.»

Thrór fece come comandato con solo una certa dose di borbottii dopo aver appoggiato i suoi documenti (incluso il foglio caduto) su un mobile lontano. «Non riesco a credere che tu sia riuscita a cancellare i miei appuntamenti del pomeriggio per fare una zuppa. Cosa hai detto a Nár? Si stava praticamente rotolando dal ridere quando mi ha detto di venire qui.»

Una scrollata di spalle. «Ho semplicemente insinuato qualcosa sul fatto che degli eredi non si faranno da soli. Nár è statum molto gentile ed ha cancellato tutti i tuoi appuntamenti per la giornata.»

Thrór smise di lavorare per fissare sua moglie. «Non è vero. Per la barba di Durin, me lo sentirò dire dietro per settimane» Girandosi di nuovo verso le cipolle, borbottò: «E non riuscirò nemmeno a godermi il mio tempo libero come si deve.»

Hrera lanciò a Thrór uno sguardo sereno. «Calmati. Non ho mentito a Nár» lo sguardo improvvisamente speranzoso di Thrór fu spento da un sopracciglio alzato «ma c'è una zuppa da fare prima che altri divertimenti si presentino. Muoviti con le cipolle.»

La coppia reale continuò a lavorare. Le verdure furono tagliate, la carne fu tritata finemente e mischiata con le erbe e poi avvolta nella pasta. Infine, tutti gli ingredienti furono nella pentola, una serie di rotolini in lievitazione erano in attesa di essere messi nel forno, e i piatti erano sistemati. Hrera spinse suo marito verso la stanza da letto mentre lui borbottava indistintamente qualcosa sulle dita tagliate.

Thrór andò a quella che lui chiamava la sua “sedia di riflessione” (che Hrera privatamente pensava fosse un orrendo abominio di velluto viola, ma piaceva a Thrór e nessun altro doveva vederla) e si sedette. Tarâk immediatamente gli saltò in braccio, e iniziò a miagolare insistentemente in cerca dell'affetto che si sentiva dovuto. Thrór lo accontentò, grattando la pancia del gatto arancione finché il gatto non si appisolò. Hrera, che stava fissando il gatto in un modo che normalmente spingeva l'interessato a scappare in fretta da lei, raccolse il felino e lo portò nel suo letto nel salotto, mollandolo con forse un po' più di energia del solito date le proteste del gatto. Tornando nella stanza da letto, Hrera si levò le ciabatte e si lasciò cadere in braccio a suo marito.

Un periodo molto piacevole di baci seguì. Hrera era quasi riuscita a togliere la camicia di Thrór quando un suono allegro dalla cucina le fece alzare la testa dal petto di suo marito.

Hrera era quasi in cucina quando Thrór si rese conto che si era alzata. Abbottonandosi la camicia e rimettendosi la tunica, la seguì, trovando Hrera che borbottava innervosita mentre mescolava. Thrór non sapeva perché lo faceva – gli oggetti inanimati non potevano reagire alle sue sgridate o occhiatacce come facevano le persona, non importa quanto lei ci provasse.

«Metti il pane nel forno, caro. Nirdal, però – se li infili troppo dentro bruceranno»

«Sì, cara» Thrór tolse il tovagliolo che copriva il pane, e aprendo il forno, spinse delicatamente dentro il vassoio.

Dato che era quasi pronto, la coppia non si preoccupò di tornare alle loro precedenti attività. Hrera diresse suo marito a preparare il tavolo mentre lei recuperava i vari condimenti richiesti per il pasto dalla stanza fredda.

Ben presto erano seduti al tavolo rettangolare, ognuno con il suo piatto di zuppa e un paio di pagnotte calde davanti a loro. Thrór prese una cucchiaiata di zuppa con l'aria di una Nano pronto ad apprezzare il cibo indipendentemente dal gusto. Si mise il cucchiaio in bocca.

«Karzith! È-»

Hrera tossì delicatamente.

Thrór ingoiò le parole e poi la zuppa.

«È deliziosa, cara. Grazie per avermela preparata»

Hrera chinò la testa. «Prego. Ora mangia. E non masticare a bocca aperta.»

«Certo, idùzhib»

La zuppa e il pane furono mangiati di gusto, anche se pulirono con molto meno entusiasmo.

La coppia reale stava tornando nella loro stanza da letto per continuare attività non concluse quando la testa di Nár fece capolino dalla porta della cucina.

«Ho perso la zuppa?» chiese.

Hrera annuì. «Ne rimane un po', ma non è calda. Hai fame, o puoi aspettare fino a dopo?»

Nari ci pensò.

«Dopo va bene»

A Hrera era sempre piaciuto il senso delle priorità di Nár.


«Perché vi sopporto?»

I capelli di Hrera erano spettinati, i suoi gioielli erano gettati per la stanza (la sua collana era scomparsa nel nulla, e uno dei suoi orecchini la stava pungendo nella coscia), e Nár stava mangiando a letto. Il che era maleducato quanto antigenico.

Nár alzò lo sguardo dalla sua ciotola. «Io ero compresum con lui» il suo cucchiaio puntò verso Thrór «E tu hai detto che ti piace il mio fondo schiena e il mio senso dell'umorismo, Oh Regina Sotto la Montagna.»

Hrera tirò su col naso. «Non far cadere la zuppa sulle coperte. E il tuo fondo schiena è solo leggermente superiore alla media.»

Thrór fece spallucce. «Io non ho onestamente idea del perché tu mi abbia sposato. O del perché continuo a passare tempo con id» Diede una gomitata a Nár, guadagnandosi una protesta.

Hrera si tirò su dal letto. «Venite, voi due. Bagno e poi dormire. Dovremo alzarci presto domani per recuperare il lavoro che non abbiamo fatto oggi.»

«Posso portarmi la zuppa?»

«No. La zuppa non va d'accordo con i bagni»

Andando verso la stanza da bagno, Hrera si chiese se la sua situazione corrente era il risultato del caso, o parte di un qualche piano superiore. Decise che non le importava molto – lei era felice.

FINE

Note

Le radici potrebbero essere meno offensive per i Nani rispetto a foglie verdi.

Nár è agender in questa fic. Inoltre è in una relazione qp con Hrera e Thrór.

Riguardo alle cucine. I regali di Erebor sanno cucinare, ma in genere non lo fanno per problemi di tempo. I Nani sono super pratici, e saper cucinare qualcosa è un'abilità che probabilmente tutti imparano. Quindi la cucina negli appartamenti reali. Come visto sopra, sarebbe usata probabilmente per piccole cose – snack, bevande calde, colazione – ma potrebbe essere usata per pasti veri. Hrera cucina seriamente quando può.

   
 
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