38. Tatto
A Leonidion, i ricordi sono sono una spilla appuntita e un
paio di orecchini dai contorni taglienti. Sono il quadrante duro dell’orologio
del bisnonno e il pizzicorio del velluto attorno ad anelli di corallo dal
cassone levigato.
“Questa era della mamma” sorride Kanon, un filo fresco di
perle a scivolare su dita ruvide di soldato.
“E questo della nonna” aggiunge, allungando a Saga un cammeo
blu. “Ti è sempre piaciuto”.
“Peccato. È rotto” mormora Saga, una smussatura sotto le dita
callose. “Qui. Senti?”
“Lo credo” ride Kanon. “L’avevi fatto cadere”.
“Mmh. Io ricordo che, a farlo cadere, eri stato tu”.
Ricompaio in punta di piedi.
Sperando di non spaventare nessuno con
questa apparizione dai tratti fantasmagorici (Halloween è passato da poco. Dai!
Ci sta!).
Sono sparita per tanto; e me ne
dispiace! Seriamente!
Ma ho scritto. Tanto. E adesso, forse,
inizierò anche a pubblicare. Chissà!
L’ho sempre saputo, e adesso lo so ancora
di più: scrivere è anche aspettare il momento. Per tirar fuori quello che ti
rimescola dentro.
E, purtroppo, i tempi si allungano.
Intanto, momento amarcord. Di nuovo.
Ma mi piace vedere i gemellini in queste atmosfere rarefatte, un po’ leggere un
po’ malinconiche. Sarà l’aria di novembre. Chissà!
Ancora Leonidion
(prima o poi ci andrò. Davvero!), ancora ricordi. Questa volta uno di quei
vecchi bauletti che ci finisco fra le mani per inciampo, quando cerchiano un
maglione in fondo a quell’armadio dove non andiamo mai a vedere.
Un po’ come a Saga e Kanon. Che si ritrovano ad ammirare vecchi tesori di
famiglia lasciati a riposare in qualche anfratto della loro casa d’infanzia.
Di Ariadne,
la madre dei gemellini, avete già fatto una sommaria
conoscenza in precedenza. Della nonna, invece, non sapete ancora nulla. Vi
anticipo solo che aveva un gran bel caratterino, un miscuglio fra quello di
Saga e Kanon.
I cammei sono di solito incisioni di
avorio montate su sfondo rosso, ma esistono anche alcune varianti (famose
soprattutto a Venezia) per lo sfondo in agata blu. Ecco: la nonna di Saga e Kanon ne possedeva uno così; e a furia di strapparselo
dalle mani a qualcuno è caduto per
terra.
Ma Kanon non
ci bada tanto, soprattutto visto che Saga sembra ricordare un particolare della
loro infanzia! Evvai! Forse ancora un po’ di tempo lo
avranno.
E anche voi, mie care lettrici e miei
cari lettori che non demordete, potere sperare che, a breve, ricompaia su
questi lidi.
Io ci spero!
A presto e grazie della pazienza!