By the way, you aren't so bad
 
RoseScorpius!|The Cursed Child|
 
A undici anni Rose era eccitatissima, salire sul treno per Hogwarts per la prima volta, essere smistati alla propria Casa, avventurarsi finalmente nello studio della magia e iniziare a praticarla. I suoi le avevano parlato così bene e così tanto che Rose Granger Weasley pensava di conoscere già a memoria i corridoi di Hogwarts dai soli racconti.
A undici anni, era salita su quel treno insieme ad Albus, con l'obbiettivo di farsi tante amicizie; ed eccolì lì, incappati in quello scompartimento vuoto se non per un solo bambino, biondo, con gli occhi grigi come due fantasmi. Era circondato da dolcetti e le offrì delle Api Frizzole, Cioccoshock e tanti altri dolciumi davvero allettanti.
Ma lei li rifiutò, li rifiutò perchè sapeva chi era quel Scorpius davanti a lei.
« E' così quello è il piccolo Scorpius. Cerca di batterlo in tutti glie esami, Rose, per fortuna hai ereditato il cervello di tua madre. »  Aveva detto così, alla figlia, Ron Weasley.
Ma tu le vuoi quelle Api Frizzole, giusto Rosie?
Albus la guardava, Scorpius la guardava e le chiedevano silenziosamente perchè fosse così fredda.
« La gente dice che lui è il figlio di Voldemort » e poi « Ma sicuramente è una cavolata, cioè guarda, lui ha il naso. »

A dodici anni, Rose Weasley sedeva eccitata alla sua tavolata, alla tavolata Grifondoro, molto orgogliosamente e compostamente. Ascoltava Polly Chapman e Yann Fredericks mentre si complimentavano con lei, per essere diventata il Cercatore di Grifondoro.
Era  del suo debutto nella prima partita dell'anno e Rose non stava più nella pelle; il cugino James le avrebbe assicurato che essendo Cercatore al massimo avrebbe avuto qualche arto rotto, ma niente di irrecuperabile e, comunque, ci avrebbero pensato lui e Wood a non farle finire i Bolidi addosso.
La piccola Weasley non era affatto tranquilla. James era un troglodita senza tatto, ecco.
Se ne stava andando dalla Sala Grande, per dirigersi agli spogliatoi femminili dei giocatori, quando una voce acuta e infantile la richiamò. Rose si voltò verso il tavolo dei Serpeverde e osservò suo cugino Albus, con cui non parlava più molto, guardarla annoiato; accanto a lui c'era Scorpius Malfoy che , invece, la guardava con un grande sorriso. La salutò con la mano e indicò la sua sciarpa completamente rosso-oro, agitò poi una bandierina del medesimo colore e si sistemò quel ridicolo cappello a forma di Leone che gli era scivolato sugli occhi.
« In bocca al lupo, Rose. Tiferò per te. »
Rose alzò un sopracciglio. «  Ti sei accorto, vero, che stai tifando contro la tua squadra? »
Scorpius alzò le spalle. « Serpeverde non è importante. L'odore di pane è più buono. »
L'odore di pane... ?
Non replicò, si voltò e continuò per la sua strada. « Addio, Scorpius. » esclamò prima di varcare la porta della Sala Grande, con un sorriso contento in volto, che nessuno vide.

A tredici anni, Scorpius Malfoy era diventata una persecuzione. Non solo se lo ritrovava appostato dietro l'angolo, ma anche durante la gita a Hosgmade se lo ritrovò davanti, con un sacchetto di fumanti caramelle, che blaterava qualcosa col pane, come sempre.

E, a quattordici anni, Rose continuava a ignorare del fatto che Scorpius blaterasse sul pane.
« Ciao Rose, di cosa sai? »
« Di cosa so ?»
« Un misto di fiori freschi e pane buono. Cosa c'è che non va col pane ? »
Ma, a parte le stramberie di quel Malfoy, era diventato coraggioso; ironia della sorte era un Serpeverde. Ma suo cugino e Scorpius avevano affrontato tante cose, ed era stato strabiliante. Loro lo erano stati.
Comunque, non era una buona ragione di rispondere di sì al suo, « Vuoi uscire con me? »  .  Però aveva apprezzato ed essere amici di qualcuno non aveva mai ucciso nessuno, no? Ron se ne farà una ragione.
« Sarà strano se tu permetterai che sia strano. » enfattizzò quel giro di parole per dire ai due Serpeverde che sì, voleva essere loro amica. L'aveva detto lei,  no ? Doveva scegliersi degli amici.
« Ottimo Re Scorpione. » lo stuzzicò, allontandosi con un sorriso sulle labbra.

A quindici anni, il 1 Settembre di quell'anno, durante la cerimonia di apertura, Rose si alzò dal suo tavolo e, sotto gli sguardi attoniti dei Serpeverde e, soprattutto, di Albus e Scorpius, si accomodò accanto al cugino.
« Ciao cugino, ciao Scorpius. »
E sorrise, Rose, per la prima volta al biondino.

A sedici anni, ormai stava nello scompartimento con Albus e Scorpius. Aveva lasciato perdere definitivamente James perchè era un idiota, Molly perchè era noiosa e Fred perchè era un puzzone. Ormai, in effetti, il suo tempo prezioso lo passava con quelle due piccole serpi, anche se la priorità era lo studio, e superare Scorpius, cosa che risultava un successo fino ad allora.
A sedici anni, durante l'ora di Pozioni, era stata affiancata a Scorpius Malfoy, entrambi dovevano preparare un'amorentia eccellente.
Rose buttò delle foglie di asfodelo nel calderone, provocando uno sbuffo argentato. Osservò Scorpius di fianco a lei, magro e un po' impostato, i capelli biondi che gli ricadevano sul viso. Gli occhi grigi piuttosto gradevoli.
« Rose ? » la richiamò lui sollevando lo sguardo.
« Hn? » fece lei, vagamente e arrossendo di botto per essere stata sorpresa a guardarla.
« Vuoi sapere perchè blatero sempre di pane? » un sorriso si allargò sul volto di Scorpius Malfoy. Rose inarcò un sopracciglio.
Ci risiamo.
« La mia amorentia odora di pane. »
Rose sobbalzò, visibilmente rossa in viso. Oltre che a un bell'aspetto, Scorpius aveva sviluppato anche una bella voce. Un odore acre e piaceole le arrivò alle narici.
Arancia e cioccolato.
« E tu, Rose? »
Effettivamente, fu allora che Rose realizzò che quello era l'odore di Scorpius.
« Niente, ho il naso chiuso. » sbottò.

A diciasette anni, il cuore di Rose faceva una capriola ogni volta che incrociava lo sguardo di una certa persona. A quell'età, durante la prima partita dell'anno, Serpeverde contro Corvonero, si ritrovò a tifare l'antipodo della sua Casa.
Era seduta sugli spalti, accanto a Polly Chapman. « Rose... perchè sei vestita tutta verde e argento ? » Rose scoccò un'occhiata stizzita all'amica; beh anche lei lo era, ma Polly aveva un'enorme cotta per Albus dal quinto anno. E lei... ?
« Beh è la prima partita di Albus. Voglio essere incoraggiante. » Polly la guardò come se sapesse che stava spudoratamente mentendo.
Quella partita la vinse, Serpeverde, e al termine, la scopa di Scorpius Malfoy si fermò davanti a Rose e alla sua amica, e con una mano il biondino le tendeva il boccino.
« Esci con me, Rose Granger Weasley ?»
Non esitò. « Sì. »