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Autore: MissCadaverous    20/11/2016    4 recensioni
Con coraggio e una ' bella faccia tosta' vengo qui per smontare un po' le vostre fantasie e creare qualcosa di insolito ma pur sempre affascinante con questa raccolta di one shots e flashfics su Raven e Robin cronologicamente ambientate dopo Birthmark
[Robin-Raven] e accenni di [Starfire-Cyborg] e [BB-Terra].
I suoi demoni erano riusciti a prenderla, ancora una volta, e ora se ne stavano impossessando. I suoi occhi diventavano sempre più rossi , bruciando d'odio qualsiasi cosa guardasse, lui compreso e Robin si sentì per la prima volta spaventato.L'autocontrollo di Raven svaniva visibilmente mentre la ragazza cercava di resistere, invano. Si. Aveva paura di lei, ma non si sarebbe mosso di un centimetro.
< < Lasciami vedere chi sei Raven. Lasciami vedere cosa sei, lasciami vedere il peggio di te > >
ci fu un secondo di silenzio < < e poi lasciami amarti comunque > > aggiunse.
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piccole lacrime sgorgavano sul suo viso innocente in un pianto amaro ma oneroso perso nel silenzio della sua solita stanza buia. Raven piangeva

Piangeva perché la situazione la stava frustrando, perché le cose le sfuggivano di mano, perché per la prima volta nella sua vita sentiva e sentire faceva male.
Non era per debolezza.
Era un pianto per la rivolta.
Era la prima, e sarebbe stata l'ultima volta che i suoi occhi scuri assaggiavano lacrime per colpa di lui e la sua amorina.

Si chiuse nella sua stanza, nella sua anima, nella sua indifferenza cercando di chiudere anche i suoi sentimenti per Robin. Per loro. Per tutto quello che avevano avuto.

Sapeva che Robin l'aveva vista.
Lo sapeva, perché i loro occhi s'erano incontrati quel secondo che bastava per provocare a Raven il batticuore, eppure aveva baciato Starfire lo stesso, sotto lo sguardo delle stelle, come a dare loro la colpa per tutte le volte che aveva fatto lo stesso anche con lei .

Cosa aveva letto nel suo sguardo? ' pietà '
E quel gesto le aveva dato la nausea , una specie di vomito emozionale , perché poteva provocargli qualsiasi sentimento, qualsiasi maledetto pensiero, ma non pietà.

Dio
Della sua pietà non aveva bisogno.
Non era un dramma , non era la fine del mondo, magari sì, era pur la conclusione di qualcosa. Ma non del mondo.

Ed è vero che bisogna far sì che chi ama non si senta mai sicuro nel suo amore per mancanza di rivali: senza sospetti e gelosie l'amore non dura a lungo però è anche vero che più che altro il tradimento è una maschera che indossa chi non sa amare prima di tutto se stesso. Se ami non tradisci, se ami, hai il coraggio di dire a te stesso e a chi ti sta accanto che una storia è finita.

Sapeva che probabilmente sarebbe venuto a cercarla, perché può darsi fosse uno stupido ma non era certamente un cornuto, le cose fra di loro non erano state messe in chiaro e questo è vero, però la loro relazione pareva morta da qualsiasi parte ti affrettavi a tirare senza mai ritrovare quel equilibrio armonioso di cui avevano bisogno per funzionare.
E temeva quel momento, temeva di non reggerlo, perché lui sarebbe stato lì a sentire , ad osservare, le sue espressioni facciali, i suoi tremolii nella voce , il modo in cui i suoi occhi luccicavano cercando segni, cercando ferite in qualsiasi parte di lei.

Cose che non avrebbe visto.
Mai

Però lei non era pronta. Non era pronta per sbattergli un ' stai tranquillo,per me, fra di noi era già finita da un pezzo ' in faccia e riconquistarsi la dignità.

< < Raven > >

Ecco, aveva indovinato

L'eco della sua voce sbatté contro la porta della sua stanza, così come quel bacio fra di loro aveva sbattuto il cuore di Raven fra pareti della sua gabbia toracica qualche momento prima.
Quasi senza suono, quasi invisibile, senza evidenza, senza una reazione concreta... all'aspetto. Ma una vera e propia valanga all'interno.

Ignorò.

< < Raven, lo so che sei lì > > disse in modo ovvio, come se non potesse essere mai in qualche altra parte tranne che in quella. < < e lo so che hai visto > >

Raven fece finta di non sentire e questo diede a Robin il consenso di continuare.
< < Dimmi...dimmi che fare. Vorrei tanto che le cose fra di noi tornassero come all'inizio. Però sembra ca tu non mi vuoi più. Non... non mi vuoi più, non vuoi più quello che abbiamo avuto. E come se ti fossi dimenticata di me. > >

E Raven scoppiò.
In quel instante, tutta la furia accumulata uscì.
Aprì la porta e lo spinse nella sua stanza, puntandogli un'occhiata fulminea addosso.

< < Tu. Tu mi hai sempre detto che posso ....che posso scappare dal passato perché lo fai anche tu. E che possiamo scappare insieme. Che non guarderemo più indietro. Mi hai stretta fra le tue braccia come non hai mai fatto con nessuno e mi hai detto di dar tempo al tempo, di lasciarmi vestita dall'amore perché non me ne pentirò mai. E lo sto facendo. Lo sto facendo. > >

Robin crebbe, e indietreggiò preso da una certa debolezza
< < Lo stai facendo perché mi stai allontanando, perché mi hai allontanato proprio quando credevo di averti fra le mani e ha fatto male Rae. > >

Raven smise di guardarlo.
Concentrando il suo sguardo su un punto fisso, nel buio, lontano dalla vista di Robin.

< < Non ti stavo allontanando....stavo facendo del mio meglio per abituarmi a tutto questo > > lasciò una certa pausa, come a farlo ingoiare quella confessione < < però probabilmente i miei ritmi erano troppo lenti per te > >

Silenzio.

Due cuori che si spezzano in silenzio fanno più rumore di quanto i loro possessori possano sentire.

Due cuori che si riempiono di rimpianti,di odio,di variate mancanze potranno mai funzionare ancora ?

Raven aveva amato una volta e si era scottata.

Robin aveva amato due e le aveva scottate entrambe.

C'è un momento, quando un cuore si spezza , un momento specifico , in cui i nostri occhi smettono improvvisamente di piangere, le nostre pupille si dilatano e d'un tratto ci svegliamo. Torniamo alla realtà, osserviamo la nostra ingenuità. Vediamo dove abbiamo sbagliato, dove abbiamo dato troppo e abbiamo privato noi stessi di qualcosa per qualcun altro.
Oppure, vediamo dove abbiamo chiesto troppo,dove abbiamo preso con avarizia dall'altro senza chiederci se lui ce la può fare. Dove abbiamo offerto meno in cambio, cercando di coprire le nostre richieste alte con cose di un'importanza minore e abbiamo comunque preteso che le cose funzionassero bene, nonostante tutto quello che prendevamo senza sdebitarci, senza mai ricompensare.

E a volte, come nel caso di Robin , come nel caso di Raven...
A volte questa consapevolezza e tutto ciò che ci rimane.

   
 
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