«Oh,
da quanto tempo eh, vecchio panda? È passato quasi un mese
da quanto abbiamo
lasciato l’Organizzazione per quella missione in India
e… ehi, ma…! ?»
Lavi
riuscì appena in tempo a schivare un gancio destro in pieno
viso sferrato dal
suo maestro,
«
Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così, razza di
allievo snaturato?! »
Quel
ragazzo dall’aria scherzosa si divertiva spesso a prendere in
giro il suo
maestro Bookman per via delle sue occhiaie, anzi, a dire il vero, Lavi
adorava
punzecchiare chiunque. Però dietro a quella maschera di
spensieratezza si
nascondeva, purtroppo, la paura di amare, di affezionarsi agli altri
esseri
umani che, solo fino a pochi anni prima, il giovane considerava dei
“pezzi di
Storia da registrare”. Ma ora era diverso. Aveva incontrato
Allen, Komui,
Marie, tutti gli scienziati, Miranda, Crowley, persino a Kanda si era
affezionato… un po’. E poi
c’era… Ogni volta che pensava a lei sentiva una
voragine
nel petto, gli sembrava di vedere il suo viso in qualsiasi viso di
qualsiasi
persona.
Lenalee.
Ammirava la sua compagna e amica esorcista per il suo coraggio e la sua
forza.
Avevano passato periodi felici e brutti insieme, con gli altri loro
compagni.
Per esempio, quando erano rimasti intrappolati nell’Arca dei
Noah, oppure
durante il viaggio alla ricerca di Marian Cross.
Ripensando
a quell’illusione che Road, un membro della famiglia Noah,
gli aveva mostrato,
rabbrividì: lei che giaceva in una bara trasportata
dall’acqua e un altro sé stesso
che gli diceva: “Anche lei, come tutti gli esseri umani,
è solo una parte della
Storia, non deve importarti, devi restare spettatore e non lasciarti
coinvolgere”. Fu proprio allora che capì la natura
dei suoi sentimenti nei suoi
confronti. Nei confronti di Lenalee.
Ma
proprio perché l’amava, non si sarebbe esposto,
l’avrebbe di certo protetta in
caso di pericolo… ma nulla sarebbe cambiato,
poiché “Un Bookman non si può
permettere di provare sentimenti”. Lavi, però, non
era solo un Bookman, ma
anche un normale essere umano e, grazie ai suoi amici e compagni
esorcisti, era
molto cambiato. Forse il vecchio gli avrebbe permesso di essere amico
di Allen,
di Crowley… lo era già in fondo, ma innamorato?!
No, se l’avesse saputo gli
avrebbe fatto di certo una ramanzina coi fiocchi.
-
Le resterò vicino, ma per lei dovrò sempre essere
solo un amico. – pensò deciso,
ma non senza provare un’incredibile tristezza in fondo al
cuore, - Eh già, sono
davvero cambiato da quando sono qui. -
«
Lavi! Sei tornato! », Allen e Crowley andarono incontro
all’amico con un grande
sorriso stampato in faccia.
Il
giovane Bookman ricambiò entusiasta, « Kuro-chan!
Allen! Come state? »
Naturalmente
anche Crowley, loro compagno e amico dall’aspetto un
po’ cupo e vampiresco, ma
dal carattere estremamente generoso e gentile, era deciso ad aiutare
Lavi a
conquistare il cuore di Lenalee, perciò lui e Allen si
scambiarono un’occhiata
eloquente, dopo la quale entrambi esclamarono
«
Lavi, ti abbiamo preparato un banchetto di bentornato! »
I
due compagni non si sarebbero mai aspettati, conoscendo la natura
apparentemente spavalda e giocosa di Lavi, che si sarebbe mostrato un
po’
imbarazzato, ma visibilmente contento, al suono di quelle parole.
Infatti,
disse molto colpito
«
Oh beh, grazie, non dovevate! Questa missione ci ha trattenuti
più del
previsto, ma non è stata particolarmente difficile, per
fortuna! »
Sorrise
e, ad un tratto, spostò lo sguardo dai visi dei suoi amici
per poter vedere se
alle loro spalle ci fosse qualcuno… e qualcuno
c’era, ma purtroppo non chi
avrebbe sperato di rivedere dopo un mese di assenza!
« Ah, baka Usagi!
»
Era
Yu Kanda. Lavi si divertiva a chiamarlo per nome per irritarlo,
perciò rispose
prontamente alla sua provocazione,
«
Ciao Yu! Dove stai andando? »
Preparandosi
ad una sfuriata in pieno “stile Kanda” con tanto di
katana sguainata pronta a
colpire, Bookman Junior si allontanò di qualche passo, ma
quello non lo guardò
storto, sembrava non avesse tempo da perdere.
«
Ora devo partire per una missione con Marie, non ho alcuna intenzione
di starti
a sentire. Ci vediamo, Moyashi, Crowley. »
Allen
si girò di colpo,
«
Ti ho detto mille volte che mi chiamo Allen! », ma ormai il
giovane spadaccino
si era già allontanato. Perciò strinse i denti,
non aveva senso litigare in quel
momento con lui, aveva cose ben più importanti a cui pensare.
-
Spero che Miranda abbia già portato Lenalee nella stanza,
ora manca solo… -
«
… Yu è sempre il solito scontroso, non
è vero Allen? Allen? Mi stai ascoltando?
A cosa pensi? »
«
S-scusa Lavi ero sovrappensiero! Dicevi di Kanda? »
«
Mmm, niente, le solite cose… »
C’era
una cosa che voleva domandare all’amico, ma si sentiva
stranamente in imbarazzo
a chiederlo, però perché mai? Anche lei
è loro amica, no? Non c’è niente di
male. Infatti, dopo un attimo di esitazione, aggiunse,
«
Ascolta Allen, Lenalee non c’è? »
A
quelle parole, Allen sembrò di nuovo attento e lo
guardò di sottecchi. Quasi
percependo i pensieri del compagno, Lavi si sentì le guance
in fiamme e disse
in fretta,
«
S-sì, insomma, siete tutti qui e… è
strano che non sia con te, con voi! »
A
quel punto intervenne Crowley esclamando « Lo scoprirai
presto! Invero! » e,
porgendogli una benda, aggiunse « Però dovrai
indossare questa. »
«
Ehi insomma, mi dite cosa sta succedendo? Si può sapere per
quale motivo mi hai
bendata, Miranda? »
Lenalee
aveva il presentimento che i suoi amici avessero preparato qualcosa per
lei,
però non era né il suo compleanno né
ricorreva un qualche anniversario, si era
forse dimenticata qualcosa?
«
Tranquilla Lenalee, è una sorpresa, te l’ho detto!
»
La
voce un po’ tremante della goffa e impacciata esorcista non
fece altro che
farla insospettire ancora di più, ma dal tono della sua voce
capì che sarebbe
stato qualcosa di piacevole, molto piacevole. Però, ad un
tratto le venne un
dubbio,
-
Oh no, e se ci fosse Komui dietro tutto questo? Magari qualcosa di
imbarazzante
come quel “Party dell’Amichevolezza”? -
La
ragazza dai capelli neri e i tratti orientali arrossì di
vergogna al pensiero
che potesse essere qualcosa di simile, questa
“fantomatica” sorpresa.
-
Aveva architettato quell’assurdo piano solo per scoprire
l’identità del fidanzato
che in realtà non avevo affatto!
Che
sciocco! Certo, avere un ragazzo non sarebbe poi così male,
però il lavoro di
esorcista è così pericoloso… Siamo in
guerra contro il Conte, e cose come
pensare all’amore, ad una futura famiglia… Non
posso permettermele. Komui e i
miei amici sono la cosa più importante, devo pensare a
proteggerli, sono loro
la mia priorità. -
Lenalee
era così persa nei suoi pensieri da non accorgersi che
Miranda l’aveva fatta sedere
di fronte ad un tavolo, senza ancora però toglierle la
benda. Improvvisamente
sentì una voce familiare,
«
Allen, Crowley! Mi spiegate cosa sta succedendo?! Sembra che stiamo
camminando
da ore, e io sono appena tornato dalla missione con Bookman,
avrò pur diritto a
fare un sonnellino! »
-
Lavi?! -
Pensò
Lenalee, sentendosi improvvisamente felice senza capirne bene il
motivo.
Allora, non aspettò un minuto di più, si tolse la
benda e corse incontro al
ragazzo. Lo abbracciò e lui, togliendosi a sua volta il
panno che gli copriva l’occhio
sano e quello perennemente nascosto dalla benda, arrossì
sorpreso e,
sorridendo, strinse a sé la giovane.
L’atmosfera
intorno a loro si fece strana, in qualche modo… romantica.
Allen
guardò emozionato i due amici abbracciarsi,
dopodiché scorse gli sguardi
entusiasti di Miranda e Crowley, che fecero un cenno come per dire
“Sta andando
tutto per il verso giusto!”.
«
Ehm ehm… » Allen tossì, facendo notare
la sua presenza « dobbiamo forse lasciarvi
soli? »
Subito
Lenalee e Lavi si staccarono dall’abbraccio con una risatina
un po’ nervosa e i
visi accaldati, esclamando,
«Ma
no, cosa dici? ».
Entrambi,
però, non poterono fare a meno di continuare a sorridere
guardandosi l’un l’altro.