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Autore: biatris    21/11/2016    1 recensioni
Sam si guardò intorno e sperò ancora una volta che arrivassero a salvarla il prima possibile. L'avevano lasciata sola per gran parte del tempo. Ogni tanto una donna del villaggio passava a portarle del cibo e dell'acqua e le chiedeva se andava tutto bene. Lei rispondeva sempre di sì. Cos'altro avrebbe dovuto dire? Era prigioniera su un altro pianeta solo in quanto donna e aspettava che qualcuno venisse a recuperarla spacciandosi per il suo compagno. E quel qualcuno sarebbe probabilmente stato il suo ufficiale superiore.
Ma lei stava bene, si disse. Era quello che si diceva sempre in fondo, pensò. Ne sarebbe uscita viva in qualche modo.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack O'Neill, Samantha 'Sam' Carter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Siete sicuri?” chiese il capovillaggio ancora una volta a Sam e Jack.
“Lo siamo” disse Jack convinto.
“Sete consapevoli che nel caso in cui la pietra del matrimonio non dovesse provare il vostro legame come veritiero potrebbero esserci spiacevoli conseguenze?” domandò ancora l’uomo.
Sam sospirò.
“Non credo possano esserci conseguenze peggiori che vivere una vita da prigioniera, schiava di qualcuno che odio” disse poi.
L’uomo più anziano la fissò, poi annuì.
Anche Jack la fissò. Non era da Sam usare parole così forti. Ma forse quell’esperienza la stava segnando più di quanto lui potesse sospettare.
“Portate la pietra” disse allora il capovillaggio.
Due uomini entrarono poco dopo nella capanna dove si trovavano Sam, Jack, il capovillaggio, Daniel, Teal’c e pochi altri. Portavano un oggetto di forma circolare dello spessore di circa un centimetro e di colore arancione. Sam fissò Jack, che la sentì irrigidirsi nonostante lo spazio che li separava.
“Tutto bene?” le chiese.
La donna deglutì, poi annuì.
“Sam?” la chiamò.
“È un artefatto Goaul’d” sussurrò lei.
Jack la fissò.
“Non credo” le disse piano “Probabilmente i Goaul’d si sono impossessati di questa tecnologia, ma non credo possano averla creata”
Sam scosse la testa.
“Comunque sia è appartenuto a qualcuno di loro, posso sentirlo” disse ancora.
Jack annuì. Sperava che la faccenda della pietra del matrimonio finisse in fretta, ma a quanto pare non doveva essere così.
“Allungate le mani” disse il capovillaggio interrompendo i pensieri di Jack.
Sam fissò l’uomo, poi Jack, che cercò di sorriderle incoraggiante, per quanto anch’egli temeva il responso della pietra, e infine allungò la mano.
Il capovillaggio le posò la pietra sul palmo della mano.
Sam la fissò. Per il momento sembrava tutto normale.
“Dovete unire le vostre mani” disse allora l’uomo “Metti la tua sopra la pietra”.
Jack allungò la propria sopra la mano di Sam.
Il contatto tra la pelle della donna e la sua lo colse di sorpresa. Sam era fredda. La fissò. Inizialmente nulla sembrò succedere. Probabilmente l’artefatto non era altro che un amuleto.
Fu solo dopo qualche secondo che qualcosa accadde. Jack non sentì altro che un lieve pizzicore al braccio ferito. Non si sarebbe nemmeno accorto di ciò che stava accadendo se non fosse stato per il repentino cambio di espressione di Sam.
Fece per allontanarsi, ma non fu possibile. Era come se le loro mani fossero fuse in un unico arto. E mentre la ferita che segnava il suo braccio si rimarginava, il volto di Sam indicava sempre più sofferenza.
“Sam” la chiamò, ma fu inutile. Lei non sembrava sentire.
“Sam!” urlò più forte e solo allora lei sembrò riscuotersi.
“Jack” disse tra i denti.
Lui la fissò.
“Cerca di staccare la tua mano” le disse.
Sam scosse la testa.
“Non posso” disse solo.
“Sam!” urlò lui “Provaci ti prego!”
La donna chiuse gli occhi. Fu solo un istante, dopodiché tutto finì e Jack si trovò in piedi, perfettamente sano, mentre davanti a lui Sam si accasciava al suolo inerte.
Si inginocchiò davanti alla donna, mentre Daniel e Teal’c accorrevano in aiuto.
“Sam, ti prego, apri gli occhi” sussurrò Jack dandole dei leggeri colpi sul viso.
Il capovillaggio fissava la scena incerto. Jack lo fissò.
“Mi aiuti!” urlò.
L’uomo si inginocchiò accanto a lui.
“Certo. Vi aiuterei, ma non so cosa potrei fare. Una cosa del genere non era mai capitata…”
Jack sospirò.
“Wow, siamo i primi anche questa volta! Che onore!” disse sarcastico.
In quel momento Sam aprì gli occhi.
Fissò Jack, Daniel e Teal’c.
“Cosa mi succede?” chiese poi.
Daniel scosse la testa.
“Bella domanda. Come ti senti?” chiese.
“Ho dolori ovunque, ma credo di poter sopravvivere” disse.
Jack si passò una mano sugli occhi.
“Sam, fammi vedere il tuo braccio” disse poi.
Lei lo fissò interrogativa, poi capì.
“Io…” fece per parlare, poi sospirò e alzò la manica dell’uniforme. Un taglio solcava il suo braccio destro.
“Sembra che questa maledetta pietra abbia trasferito le mie ferite su di lei” disse Jack “O sbaglio?”
Teal’c fissò il colonnello.
“Non sbaglia O’Neill” disse “Il maggiore Carter ora ha le sue ferite.”
Il capovillaggio fissò i due confuso.
“Non credevo potesse succedere” disse.
“Succedere cosa esattamente?” chiese allora Daniel.
“È un transfer” spiegò l’uomo “Si dice che la pietra del matrimonio fosse usata dai nostri antenati come strumento per guarire. Si dice che se fra le due persone il legame è vero esse possano sfruttare questo potere e il più forte dei due possa sobbarcarsi la sofferenza dell’altro. Normalmente l’uomo può sobbarcare il dolore della donna, non credevo potesse succedere il contrario” concluse poi.
Jack sospirò.
“Probabilmente questo è dovuto ai resti del simbionte che il maggiore Carter porta con sé” disse allora Teal’c “L’oggetto deve aver percepito la capacità del simbionte di guarire il corpo, pensando quindi che fisicamente il più forte tra i due fosse lei.”
Daniel guardò prima Jack, poi Teal’c e Sam.
“La spiegazione ha un senso” disse poi.
Jack annuì.
“Può anche avere senso, ma come ne veniamo fuori?” chiese allora.
Il capovillaggio lo fissò.
“Sul vostro pianeta avete la possibilità di curare la vostra donna, giusto?” chiese.
Jack annuì.
“Sì, ma mi pare che lei sia vostra prigioniera al momento…” disse cinicamente.
L’uomo lo fissò.
“La pietra del matrimonio non avrebbe permesso uno scambio di questo tipo se il vostro legame non fosse stato autentico” disse poi “Credo sia possibile per voi tornare al vostro pianeta ormai.”
Jack fissò l’uomo esterrefatto. Era così preso dalle condizioni di Sam che non aveva nemmeno pensato a cosa implicassero quegli avvenimenti. Daniel fissò Jack e scosse la testa. Intanto che le cose stavano così era meglio approfittare di quell’insperato momento di fortuna.
Pima che qualcuno cambiasse idea Jack fissò la donna, poi si avvicinò e le passò un braccio attorno alla schiena.
“Vieni, andiamo a casa” disse aiutandola ad alzarsi.
  
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