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Autore: YukiWhite97    21/11/2016    4 recensioni
Quarto anno, vigilia di natale, Ballo del Ceppo. E tanto Fluff gratuito
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"Ron? - chiamò - stai forse cercando di dirmi che è un altra la ragazza che ti piace?"
Bene brutto stupido, vedo che almeno a questo ci sei arrivato. Peccato che non sia una ragazza quella che mi piace.
Nonostante il rosso avrebbe tanto voluto dirgli queste stesse parole, si limitò a fare un leggero cenno con il capo.
"Davvero? - domandò - e chi è, la conosco? Potevi invitare lei al ballo se è questo il problema...!"
"Oh, insomma! - sbottò a quel punto - in questo momento sono esattamente con chi volevo essere stasera!"
Si rese conto solo dopo di aver parlato senza pensare.
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Harry/Ron
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Tutta colpa del vischio!

La serata non stava andando esattamente come se l'erano immaginata.
No, stava andando decisamente peggio. 
Non solo Harry aveva dovuto portare al ballo una ragazza che, a dirla tutta, non gli interessava minimamente, ma doveva anche guardare l'unica ragazza con cui avrebbe voluto trascorrere il suo tempo, in compagnia di Cedric Diggory.
Ovviamente. Lui era bello, forte e popolare, e ci sarebbero stati altri dieci buoni motivi per cui Cho avrebbe dovuto preferirlo a lui.
Ron si trovava nella sua stessa situazione, anche se la faccenda era un po' diversa. Il corvino si era infatti convinto che fosse geloso a causa di Hermione, la quale era stata invitata al ballo da Krum e che pareva starsi divertendo molto.
Non che simpatizzasse molto per lo studente bulgaro, o almeno non più.
Ma non era quello il motivo del suo malumore. Il motivo era la persona che gli sedeva accanto, talmente inetta che non sarebbe mai riuscita a capire, neanche tra un centinaio di anni.
Adesso entrambi i ragazzi erano stati scaricati dalle due gemelle, Padma e Calì, ma ciò si era dimostrata una specie di liberazione.
Anche se adesso, beh... erano solo loro due  e nessun'altro.
E sarebbe stato anche un bel momento se solo Harry non fosse stato apertamente etero e innamorato di una ragazza che però non lo degnava di uno sguardo.
Non degnava di uno sguardo neanche lui. O almeno sì, lo guardava, ma come si guarda un amico. No, Ron non voleva essere guardato in quel modo, se n'era reso conto da un po', precisamente sei mesi prima.
Durante l'estate aveva sentito particolarmente la mancanza di Harry, ma non ci aveva fatto troppo caso.
Il guaio era cominciato quando si erano rivisti prima della finale di Quidditch. Però era stato bravo a nascondere il rossore sulle proprie guance e il proprio batticuore.
Perché era semplicemente ridicolo. A lui non piacevano i ragazzi, o almeno era sempre stato convinto così. Ed era sicuro che gli altri non gli piacessero, a lui piaceva solo Harry.
Aveva a lungo rimuginato sul cosa fare, se cercare di dimenticare o meno. Insomma, loro erano amici, migliori amici, se gli avesse confidato una cosa del genere, avrebbe sicuramente rovinato tutto, e non voleva.
D'altro canto però, non poteva continuare a dannarsi. Era già abbastanza fastidioso l'essersi reso conto di essere gay a soli quattordici anni e l'essersi innamorato del suo migliore amico.
Poi però era successo tutto quel casino immane col il Torneo Tre Maghi, eccetera...
Già, lì lui ed Harry avevano rischiato davvero di darsela di santa ragione. Ma fortunatamente le cose erano tornate come prima, anzi, peggio.
Ron si sentiva uno stupido per davvero. Era così impacciato e alle volte così imbranato, che si era sorpreso che l'altro non avesse capito nulla.
Ma dopotutto si trattava di Harry, non era molto sveglio da quel punto di vista. Non si era neanche accorto che anche Ginny fosse innamorata di lui da tempo.
Quante volte aveva preso in giro la sorella... mentre invece adesso si ritrovava nella sua stessa situazione.
Ron aveva sperato che il Ballo del Ceppo fosse una buona occasione per provare a parlargli. Ma si ritrovava con un vestito orribile, la gola secca e il diretto interessato con la testa da tutt'altra parte.
"Ah, beh - sospirò Harry - è andata male. Le ragazze con cui vorremmo veramente stare sembrano divertirsi senza di noi"
"Cosa intendi?" - domandò crucciato.
"Dai Ron, ho capito che avresti voluto invitare Hermione. E ci sei rimasto male perché Krum l'ha fatto prima di te"
"Pff - fece alzando gli occhi al cielo - non è come dici tu"
"Non ci sarebbe nulla di male, non vedo perché dovresti continuare a nascondermelo" - disse sorridendo.
"Ho detto che non è come dici tu" - disse serio. Per Harry fu a quel punto naturale smettere di sorridere. Ron gli sembrava parecchio nervoso, e non riusciva a capire il perché.
Ron invece il perché lo sapeva fin troppo bene. Stava cercando di prendere il discorso in modo indiretto, ma si sentiva così nervoso che non era sicuro sarebbe riuscito ad elaborare un discorso logico.
"A Cho sembra piacere davvero Cedric" - disse all'improvviso il rosso.
"Ma pensa, non ci avevo fatto caso" - rispose l'altro sarcastico.
"Non pensi mai... al perché una persona preferisce qualcun'altro a te?" - domandò abbassando lo sguardo.
"Ultimamente me lo sono chiesto spesso in realtà. Beh, sarà perché quel tipo è popolare, affascinante..."
"Lo sei anche tu"- sussurrò piano, ma non abbastanza da non farsi udire.
"Cosa?" - domandò, incerto se avesse capito bene o meno.
"Niente! - esclamò - dico solo che non dovresti farti troppi complessi. Al contrario mio, invece..."
"Oh, andiamo. Fra te ed Hermione le cose si aggiusteranno. Insomma, non vedo perché dovrebbe preferire Krum a te" - disse sorridendo nervosamente.
"Non mi riferivo a lei" - disse serio.
Adesso Harry aveva la certezza, Ron era strano, oltre che lunatico.
Sembrava che stesse cercando di dirgli qualcosa, ma non sapesse in che modo.
"Ron? - chiamò - stai forse cercando di dirmi che è un altra la ragazza che ti piace?"
Bene brutto stupido, vedo che almeno a questo ci sei arrivato. Peccato che non sia una ragazza quella che mi piace.
Nonostante il rosso avrebbe tanto voluto dirgli queste stesse parole, si limitò a fare un leggero cenno con il capo.
"Davvero? - domandò - e chi è, la conosco? Potevi invitare lei al ballo se è questo il problema...!"
"Oh, insomma! - sbottò a quel punto - in questo momento sono esattamente con chi volevo essere stasera!"
Si rese conto solo dopo di aver parlato senza pensare.
Harry lo guardò con gli occhi sgranati, quella era una frase troppo smielata che in genere non gli avrebbe mai riservato.
Adesso si stavano guardando negli occhi. Quelli del rosso erano stranamente lucidi e il suo modo di osservarlo era intenso.
Non l'aveva mai guardato in quel modo.
E adesso le sue guance si erano stranamente colorate dello stesso colore dei suoi capelli.
"Emh... grazie Ron, anche io sono felice di essere qui con te"
"Tu non capisci - rispose stringendo i pugni - non capisci proprio quello che voglio dire"
"Forse lo capirei se provassi a spiegarti" - disse facendo per sfiorarlo.
Ron però si scostò prontamente.
"Lo capiresti se solo non fossi così occupato a guardare Cho! Ma sicuramente lei sarà più interessante di me!" - esclamò alzandosi di botto.
Era una fortuna che la musica fosse alta, altrimenti tutti si sarebbero sicuramente voltati a guardarlo.
Se fin ora Harry era rimasto sconvolto, adesso la situazione era sicuramente degenerata. Il suo migliore amico si stava comportando in maniera strana, sembrava quasi Hermione, e ciò non era normale.
E poi quella frase, aveva una certa nota di gelosia...
Anzi, che fosse proprio gelosia quella che stava cercando di esprimere?
Quando Ron si rese conto che l'altro avesse intuito, si portò una mano sul viso mentre il cuore gli batteva a mille.
Sono uno stupido, peggio di una ragazzina. Non sono neanche capace di dire due cose di fila senza implodere, ma che mi dice il cervello?
"Emh... Ron...?" - sussurrò.
"No, va tutto bene - disse dandogli le spalle - sono io lo stupido"
"D'accordo - rispose con fare incerto - allora io.... vado a prendere da bere!"
Nel dire ciò si dileguò immediatamente. Era stata la scusa perfetta per allontanarsi e per cercare di capirci qualcosa.
Aveva intuito che ciò che Ron provasse nei suoi confronti fosse gelosia... ma per quale motivo? Non era mai stato geloso... anche se effettivamente in quei mesi i suoi cambi d'umore erano stati parecchi.
Sapeva quanto ci tenesse a lui, ma quella era una reazione esagerata... era quasi come se fosse innamorato!
Nel pensare ciò, Harry non riuscì a versare per bene il punch nel bicchiere, con il risultato di farlo cadere sulla tovaglia.
"Accidenti" - borbottò.
Però... effettivamente non è strano da pensare. Oh, ma che sto dicendo, è ovvio che sia strano! Siamo entrambi ragazzi, e poi lui è... il mio migliore amico...
Si era chinato a prendere due bicchieri, con fare pensante. Malgrado avesse cercato in tutti i modi di scacciare via quel pensiero, il dubbio si era adesso insinuato in lui.
Da ciò che sapeva, a Ron erano sempre piaciute le ragazze. Ed inoltre non si era mai ritrovato in una situazione del genere, neanche con qualcuno del sesso opposto.
Non poteva permettersi di avere altri grilli per la testa. Aveva già abbastanza a cui pensare, c'era lo studio, poi la preoccupazione per le prove del torneo...
Forse farei prima a chiederglielo. Sicuramente mi dirà che sono uno stupido e che mi sono sbagliato, ma almeno potrò avere una conferma!
Harry gli arrivò alle spalle, così come lo aveva lasciato. Ron adesso era un po' più calmo, ma si sentiva in imbarazzo. Più tentava di controllarsi, più si innervosiva.
"Ti ho portato da bere" - disse il corvino sorridendo.
"Grazie - rispose con lo sguardo basso - Harry, mi spiace per la mia scenata di poco fa... ultimamente sono un po' nervoso"
"Sì, l'ho notato - sospirò - che succede, Ron? Qualunque cosa sia puoi parlarne con me, io sono il tuo migliore amico"
Senza volerlo, aveva detto delle parole che per Ron furono peggio di un'accoltellata al petto. Sapeva bene che tipo di legame li unisse,e  la cosa oramai gli pesava troppo.
Strinse i pugni.
Doveva controllarsi, prendere un respiro profondo... e spiegargli tutto con calma.
"Idiota! - esclamò - stupido idiota!"
"E adesso che ho fatto?!" - esclamò.
"Hai detto che sei il mio migliore amico! Smettila di ripeterlo! Mi fa male accidenti, io non voglio essere questo per te, io voglio essere qualcosa di più!"
Quella semplice frase era valsa per Harry più di mille parole. Il dubbio che Ron aveva insinuato in lui era stato confermato dallo stesso. Ma questo non risolveva la cosa.
Aveva appena scoperto che il suo migliore amico aveva gusti particolari... e lui rientrava in quei gusti.
Inizialmente l'idea lo sconvolse parecchio, ma non in negativo. Non provava disprezzo o disgusto, era piuttosto lusingato, ed anche imbarazzato. Era la prima volta che qualcuno si dichiarava apertamente a lui, e non si trattava né di Cho né di nessun'altra ragazza.
Si trattava della persona che lo aveva accompagnato nelle sue avventure sin dal primo anno. Il primo amico che aveva avuto, oltre Hermione.
E inesorabilmente, tutte le sue convinzioni crollarono, lasciando posto al vuoto più totale.
Ron adesso aveva parlato. Avrebbe dovuto sentirsi più libero, ed invece si sentiva più appesantito che mai. Il cuore gli sarebbe scoppiato da un momento all'altro.
Bel lavoro, Weasley. Adesso lo conquisterai di sicuro.
Stavano tutti e due in silenzio,, mentre la musica intorno a loro aumentava sempre più di volume. Malgrado la confusione, era come se in quel momento fossero solo loro e nessun'altro.
Quello non poteva essere uno scherzo, né una convinzione di Ron.
Perché il suo sguardo era serio come non mai.
Ma almeno adesso erano in due quelli ad essere nervosi.
Harry schiuse le labbra.
"Ron... io... ecco... insomma, tu sei gay?!"
Il rosso alzò gli occhi al cielo, infastidito.
"Non lo so, d'accordo?! Non so più niente, credevo di conoscermi, ma a quanto pare mi sbagliavo!"
"Ron... tu mi hai appena detto che ti piaccio!"
"Lo so! I ragazzi in genere non mi piacciono, mi piaci solo tu!"- esclamò rendendosi conto solo dopo dell'esagerata dolcezza di quella frase.
"Io... io non so cosa dire..." - sussurrò con una mano sulla testa.
"Non c'è bisogno che tu dica niente - borbottò - abbiamo gusti diversi, e questo lo so già"
Nel dire ciò gli era passato davanti, allontanandosi a passo veloce e lasciandolo lì come un allocco.
La serata adesso aveva preso una svolta imprevista.
Ronald Weasley, suo migliore amico indiscusso, compagno di avventure e disavventure, gli si era appena dichiarato!
Se non riusciva a provare disgusto o rabbia, allora era forse contento?
Questo è ridicolo... a me non piacciono i ragazzi. Almeno credo.
Harry non si era mai posto il problema, dopotutto aveva solo quattordici anni. Ma a quanto pare avrebbe dovuto iniziare a porselo, visto l'andamento degli eventi.
Qualche attimo dopo voltò il capo. Non poteva lasciarlo andare via, non voleva che stesse ancora male per colpa sua, malgrado non sapesse cosa fare.
L'unica cosa che avrebbe potuto fare sarebbe stata corrergli dietro. E così fece.
"Ron, aspetta!" - esclamò iniziando a correre.
L'altro lo udì, ma non si fermò. Non aveva intenzione di umiliarsi ancora. Era stata una pessima idea, avrebbe dovuto stare in silenzio e magari si sarebbe risparmiato tutto quell'imbarazzo.
E come se non bastasse, dopo quella sera la loro amicizia sarebbe finita malamente, ne era sicuro.
Sono io l'idiota, sono io lo stupido... perché combino solo guai?!
"Ron!"
Il rosso si fermò immediatamente nell'udire la mano poggiarsi sulla sua spalla.
Ormai anche un suo singolo tocco era in grado di scatenare in lui sensazioni... strane.
"Che vuoi? Lasciami in pace!"
"Neanche per sogno! - esclamò costringendolo a voltarsi - non puoi andartene così dopo avermi detto che ti piaccio!"
"E cosa dovrei fare allora? E' evidente che non sono ricambiato e...!"
Le parole gli morirono in gola quando si accorse che Harry era arrossito.
Ma certo, era stato proprio uno stupido. Quella situazione aveva messo in imbarazzo entrambi, non solo lui.
"Perché non sono ricambiato, vero?" - sussurrò con un filo di voce.
"Non lo so, Ron - disse sorridendo nervosamente e facendo spallucce - a quanto pare siamo in due a non sapere più nulla"
"Ma tu... sei chiaramente etero - disse indicandolo - ti piace Cho"
"Questo è vero. E ammetto che i ragazzi non mi sono mai interessati, ma con te ho sempre avuto un legame speciale... diverso. Non so quanto questa cosa sia normale però... - chinò lo sguardo - sentirti dire quelle cose mi ha fatto piacere"
Ron sgranò gli occhi.
Oh, miseriaccia, se sto sognando datemi un pizzico. Anzi, no, è troppo bello, non svegliatemi. Harry mi sta davvero dicendo questo...?
"Harry, ti prego, non mentirmi. Non voglio che tu abbia pietà di me" 
"Ma quale pietà e pietà - sospirò - in questo momento ti prenderai a pugni per avermi confuso le idee"
Il rosso sorrise, piuttosto divertito da quella frase.
Adesso non si trovavano più in mezzo al caos, si trovavano vicinato ad una scalinata, e sul muro vi era una finestra da cui era possibile vedere i fiocchi di neve cadere.
Improvvisamente qualcosa comparve sopra le loro teste, e quando alzarono lo sguardo, rimasero ammutoliti.
Si trattava di un vischio. Tempismo perfetto.
Si guardarono, agitati. Sapevano cosa succedeva quando una coppia di innamorati si ritrovava sotto il vischio.
Ma loro non erano una coppia, e non erano innamorati.
Anzi, su quest'ultima forse potevano pensarci.
Harry sorrise nervosamente.
"Forse sarà meglio... sarà meglio tornare alla festa"
Ron annuì.
Se non avesse provato niente, lo avrebbe lasciato andare e basta.
Ma a Ron, Harry piaceva. E si era reso conto di essere peggio di una ragazzina dagli ormoni in subbuglio, in situazione del genere.
Per questo non si sarebbe lasciato sfuggire l'unica probabilmente occasione che avrebbe avuto.
Lo afferrò per un braccio, lo attirò a sé, e senza dargli possibilità di replicare, poggiò le labbra sulle sue, premendole.
Lo stava baciando.
Ed anche Harry lo stava baciando, malgrado stesse tentando di scostarsi.
Oh, ma chi voleva prendere in giro.
Nel momento in cui aveva sentito la sensazione delle sue labbra sulle proprie, aveva capito che probabilmente non sarebbe potuta esistere sensazione migliore.
Bene, complimenti Ron. Mi hai derubato del mio primo bacio.
Diciamo che me l'ero immaginato un po' diverso... Ma va bene così.

Non ci credo, non ci credo, l'ho baciato, l'ho fatto davvero, sono pazzo, sono pazzo! E' la sensazione più strana e bella che io abbia mai provato!
Malgrado la stranezza del gesto, fu naturale per entrambi stringersi, passare con delicatezza le mani sulla schiena dell'altro.
La neve gelida cadeva all'esterno, mentre i loro visi si accaldavano e i loro profumi si mischiavano, in quel casto, eppure intenso gesto.
Avevano chiuso gli occhi. Forse per imbarazzo, o forse perchè, chiudendoli, potevano sentirsi meglio, potevano sentire tutto meglio.
Rimasero stretti l'uno all'altro per pochi secondi, ma a loro parve un'eternità.
Nello steso istante in cui si staccarono, l'enorme orologio della Sala Grande rintoccò la mezzanotte.
I loro occhi erano lucidi, i loro fiati corti ed i cuori battevano veloci.
Probabilmente ci sarebbe stato tanto da dire.
E probabilmente, nello stesso istante, ogni parola sarebbe stata superflua.
Harry si limitò solo a dire una frase, sussurrata, mentre sorrideva.
"Buon natale, Ron"
Quest'ultimo sorrise a sua volta.
"Buon natale anche a te, Harry"
"Adesso però... credo che sarebbe meglio raggiungere gli altri" 
"Oh, sì, scusa - disse staccandosi, rendendosi conto di avere ancora le braccia attorno al suo collo - tu vai avanti, io... io ti raggiungo tra poco"
"D'accordo, Ron. Ti aspetto" - disse mentre si allontanava, lanciandogli un'occhiata.
Ron sospirò con fare sognante, portandosi una mano sul cuore nel tentativo di calmare il battito.
Non ci stava capendo nulla ed era felice così. Non importava cosa sarebbe successo da quel momento in poi, aveva ricevuto il regalo di natale migliore che avrebbe potuto mai immaginare.
Si portò una mano tra i capelli, affrettandosi a raggiungere Harry,
"Miseriaccia, Ginny andrà fuori di testa quando lo saprà!"





N.D.A
Io shippo Harry con tutti, anche con Ron, ma con loro mi viene solo di scrivere cose molto fluff. Direi che non è un male visto che tutte le mie storie fanno piangere e parlando di drammi [?]
Devo dire grazie a youtube che mi ha ispirata. Io credo che in un'ipotetica relazione, Ron sarebbe stato geloso e sclerato proprio come l'ho descritto, ce lo vedo bene XD
Tra tutti i libri/film, "Il calice di fuoco" è il mio preferito, e credo che una cosa del genere sarebbe potuta succedere veramente (se il libro l'avessi scritto io, è chiaro)
Credo che potrei abituarmi a questi momento di dolcezza.... forse.
Grazie a chiunque leggerà ^^


   
 
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