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Autore: dreamlper    24/11/2016    0 recensioni
Angelo Tardini è un giovane studente di informatica, conosciuto sul web come "Dvok". Un giorno, come al suo solito, si ritrova a scorrazzare per il web, quando accade un fatto che sconvolgerà la sua vita. Un'entità sconosciuta lo trasforma in Tardoman, l'uomo ritardo, e grazie alle sue neo ricevute doti crea scompiglio nel mondo.
Nel frattempo, diverse persone, tra cui i suoi più cari amici, capiscono la pericolosità di tanto ritardo, e decidono di porre fine a questa minaccia. Tra flame e post stupidi, lo scontro comincia.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO VI:

BRAINWASH

 

Angelo aveva raccontato tutto ai suoi amici. Le loro facce incredule lasciavano intravedere una certa preoccupazione per il loro amico. Per non contare la minaccia che il signor Binardi aveva fatto loro. «Io torno a casa, devo fare una cosa. Propongo di incontrarci di nuovo qui tra una settimana esatta, ed organizzare un piano per riprenderci non solo la libertà di Dvok, ma anche quella di Luke...» disse Spith. «Ci sto bastardi. Ci vediamo davanti a questo edificio tra una settimana, alle 16:00. Siate puntuali» rispose Batt8. «Beh io non posso muovermi da qui, quindi non vedo come poter ritardare» concluse Tardoman. Uscendo dalla stanza del loro amico, i quattro ragazzi sentirono il Signor Binardi parlare da dietro una porta chiusa. «Se vi do quella cifra quindi non trasmetterete il servizio? Va bene, ma quella frase non la deve sentire nessun altro, spero ci siamo capiti» diceva.

Dopo tre giorni, tutti erano indaffarati. Tornati nelle loro città si erano fiondati a fare ricerche sull'organizzazione Binardi.

iLess prese il suo coltello, che rappresentava il più grande trauma della sua infanzia. Sperava che potesse per lo meno fare qualcosa contro gli alieni con quello.

Reality si allenava giorno e notte a pugilato, sport nella quale era sempre molto bravo, col desiderio di poter riempire di pugni chi controllava Luke.

Batt8 era andata a prendere una frusta da un magazzino a pochi chilometri da casa sua, cercando di dimenticare le vicende che la legavano ad essa.

Spith invece teneva persino una pistola a casa. La pistola che aveva usato 10 anni prima per... sconfiggere le sue paure. Decise di portarla con sé, insieme alle munizioni. Disponeva in tutto di 7 proiettili, di cui 6 nella pistola.

Tardoman era ancora sotto le cure dell'organizzazione Binardi, e stava giocando al recentemente uscito Pokémon Sole. Purtroppo era molto arrabbiato dato che gli era uscito un Rowlett femmina all'inizio del gioco. Per non parlare del Pichu fisico.

Luke, anzi, l'alieno che lo controllava era nel suo rifugio segreto, di cui solo lui era a conoscenza da anni. Legati a due sedie c'erano i due alieni che avevano cercato di catturare lui e Tardoman. «B-basta...» balbettavano entrambi. Erano 2 giorni che venivano torturati da Luke, che era quasi riuscito nell'intento di distruggere completamente le loro menti, per poi farli suoi. Non avevano più unghie, né sulle mani e né sui piedi, erano pieni di tagli su tutto il corpo, il naso rotto, uno 3 e l'altro 4 costole rotte, entrambe le braccia rotte in più parti. «Avanti ditelo, “io appartengo a Laxem”, ripetetelo all'infinito, ahahah!» disse urlando Luke. «Io appartengo a Laxem» disse uno, «Ci hai rovinato l'esistenza, figlio di puttana» disse l'altro, al quale Luke ruppe poi una gamba. «Avanti, non fare l'eroe Celiox, dillo e forse smetterò di farti soffrire. Sono uno di voi, so che se non c'è nessuno nel raggio di 500 metri non potete trasferirvi. So che provate lo stesso dolore che prova il corpo contenitore. Dai diciamoci la verità, ho vinto io!» rivelò Luke. «Bleexod, non puoi dargliela vinta! Cough!» disse poi Celiox al compagno. «Non possiamo lasciare che Laxem prenda Xemit, sarebbe la fine del mon- argh!» continuò questo, venendo interrotto da Luke, che gli spezzo l'altra gamba. «Sembra che ci vorrà più del previsto» pensò Luke... o Laxem.

La settimana prevista era volata. Ed era proprio davanti all'edificio dove c'era Tardoman che i quattro ragazzi si erano riuniti. Anzi, i tre ragazzi, dato che Spith era in ritardo. «Boh, si sarà fermato a guardare Z-Factor, quel programma del cavolo» disse iLess. «Programma di merda, non del cavolo» precisò Batt8. Reality era con le cuffie ad ascoltare la OST dei Kahuna di Pokémon Sole, che gli piaceva molto. «Eccomi ragazzi, scusate ho pranzato alle 18:00 e quindi ho fatto tardi» disse arrivando Spith. Dopo averlo preso a pugni, i tre ragazzi entrarono, seguiti da Pith che era in fin di vita. Arrivati da Angelo gli chiesero subito se c'era il signor Binardi e se ci fossero telecamere nella stanza. «Quel tipo è uscito 2 giorni fa, tutto arrabbiato. Sembra volessero ricattarlo. Le telecamere le ho già rotte dopo due giorni che ero qua. Dovete dirmi qualcosa?» disse Tardoman. Batt8 gli raccontò in modo volgare di quello che aveva detto Luke alla televisione, della minaccia del signor Binardi e di tutto il resto. «Sapete, immaginavo che non fosse tutto rosa e fiori questo posto quando ci sono venuto per la prima volta. Poi quando Guzman mi ha battuto due volte a Pokémon Sole ho capito che porta pure sfortuna...» rispose lui. «Ehi, guarda che sei tu che sei scarso» replicò Reality.

Dopo la discussione Tardoman tornò serio e disse di aver ricevuto un messaggio. «Il messaggio recitava “Ci vediamo nella Forpesta tra 10 giorni, -Luke”, me lo sono ritrovato in tasca dopo che ve ne siete andati» disse. «Ma noi abbiamo trovato solo lo scontrino della Lasania Preparania... e ne siamo ancora scioccati» rispose iLess. «L'ho presa perché le Surgelania erano finite» precisò Tardoman. Tutti allora fecero un “Aaah!”. «Comunque l'altra tasca, non quella dove avete frugato voi» concluse l'eroe. «Ma la Forpesta non è stata abbattuta tempo fa? Questa città sorge proprio su di essa!» chiese perplesso Spith. «Sì, gli unici alberi della Forpesta che rimangono sono solo quelli della piazza centrale della città. Andremo là, mancano 3 giorni...» rispose Angelo. «Chissà se avremo risposte» si domandò iLess, mettendo la mano nella tasca, dove teneva segretamente il suo coltello. «Lo spero, ma nel frattempo devo riprovare a battere Guzman!» gli rispose il tardo, che ormai, essendo guarito, decise di andare in albergo con i suoi 4 amici, dopo aver avvertito Bewd. Arrivati in albergo Reality disse «Ehi ma se sei venuto con noi in albergo, non potevamo parlare di Luke direttamente qua invece di rischiare di parlarne nell'edificio dei Binardi?». La risposta fu un silenzio imbarazzante.

In una delle 2 sere di attesa, i 5 amici andarono perfino ad un concerto di Deejay Bill, fu molto divertente e soprattutto tolse loro momentaneamente molti pensieri dalla testa. Ma il giorno era arrivato... era arrivato il momento di andare da Luke.

Arrivati alla piazza centrale Tardoman disse «Sarà qui...? Chissà come doveva essere questo posto anni fa...». Fu proprio in quel momento che tutto intorno a loro cambiò. Si ritrovarono in mezzo ad una foresta. «Benvenuti nella Forpesta» disse un'ombra da dietro un albero. Uscendo dal buio, l'ombra si rivelò essere Luke. «Permettetemi, prima di uccidervi e di catturare il tardo, di raccontarvi la verità... aprite bene le orecchie, è una storia molto lunga».

   
 
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