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Autore: chia_99    24/11/2016    1 recensioni
'Mi sono reso conto di amarla quando ci urlavamo addosso di tutto, eppure preferivo mille volte litigare con lei che ridere con qualcun altro'
Una notizia sconvolgente metterà a dura prova il nuovo equilibrio che si era appena creato e spingerà Jade a prendere decisioni importanti.
Un futuro che appare sempre più incerto, un presente che non presenta vie d'uscita e un passato da cui non puoi nasconderti perchè tornerà sempre a presentarti il conto.
Nuovi personaggi, nuove vicende e nuovi amori si intrecceranno alla storia dei due protagonisti...
Riuscirà la coppia più improbabile e allo stesso tempo più bella di Victorious a superare gli ostacoli che la vita ha in serbo per loro? Sarà davvero possibile ricominciare?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beck Oliver, Jade West, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La campanella dell'ultima ora del venerdì era appena suonata, il che voleva dire solo una cosa: il week-end era iniziato.
Misi lo zaino in spalla e uscii dal portone principale della Hollywood Arts. Era una giornata soleggiata, anche se tirava un po' di vento,così mi strinsi nel mio giubbino di pelle nero e mi avviai verso la mia auto.
-Ehi Beck-
Mi voltai sentendo la voce di Cat che mi chiamava.
-Dimmi Cat- le sorrisi.
-Possiamo parlare?- disse guardandosi intorno, come ad accertarsi che nessuno ci sentisse.
-Ma certo, perché tutto questo mistero?- chiesi divertito, non sapevi mai cosa aspettarti da quel piccolo vulcano rosso.
Lei mi prese per mano e mi trascinò nuovamente all'interno dell'edificio ormai vuoto.
-Allora vuoi spiegarmi?-
-Aspetta potrebbero sentirci- disse dirigendosi verso lo stanzino del bidello.
-Robbie mi ha invitato ad uscire sta sera-
Io sospirai, passandomi una mano tra i capelli.
-Mmm così cosa hai intenzione di fare?-
-Non lo so, per questo ho chiesto a te. Solo tu e Chloe sapete di questa storia... sai cosa ha fatto?-
-Cosa?-
-Mi ha regalato dei pattini! Sono così belli …-
-Cat, qui non si tratta di regali, si tratta di capire cosa provi quando stai insieme a lui-
-Ma io non lo so- disse sedendosi e mettendosi le mani tra la chioma rosso fuoco.
-Beck … tu come hai capito di amare Jade?-
Io alzai le spalle.
-Non lo so di preciso... credo di essermi reso conto di amarla quando ci urlavamo contro di tutto eppure io preferivo mille volte litigare con lei che ridere con qualcun altro.
All'inizio lei per me era una sorta di sfida: era l'unica ragazza della scuola a cui non interessavo minimamente, poi però mi è bastato guardarla negli occhi per capire che era speciale e si sa le cose speciali sono le più preziose, ma anche le più fragili.
Mi sono innamorato di lei, perché era diversa dalle altre, ma non perché si vestisse in modo diverso... forse all'inizio può sembrare forte e indipendente, ma se riesci a ottenere la sua fiducia scoprirai che quegli occhi nascondono un mare di incertezze … ed io ci sono riuscito, ho conosciuto la vera Jade-
Gli occhi di Cat divennero lucidi.
-Cat … perché stai piangendo?- le chiesi dolcemente.
-Sei così dolce, mi sono emozionata... adesso ho capito, grazie Beck- disse abbracciandomi.
-Figurati Cat-
Mi avviai verso la porta, ma prima di aprirla mi girai di scatto.
-Cat?-
-Mmm?-
-Potrebbe sembrare una frase fatta, ma... ti accorgi di quanto sia importante una persona solo quando la perdi, e vedi io ho perso Jade due volte ... non fare il mio stesso errore, d'accordo?-
-Okay Beck- rispose sorridendo.
Tenevo molto a Cat, lei era una persona speciale e speravo davvero che potesse essere felice.








-Così hai rifiutato?- mi chiese Sam, picchiettando le dita sul tavolo.
Era sabato pomeriggio e io, Sam e Freddie ci trovavamo al Mango, i due avevano stretto un patto diplomatico non di pace, ma almeno di reciproca tolleranza, certo non mancavano frecciatine e sguardi di fuoco, ma almeno riuscivano a stare nella stessa stanza senza urlarsi addosso.
-Si, insomma ... come faccio a pensare alla carriera in questo momento?-
-Ma ne sei proprio sicura? È un'occasione unica- commentò il moro.
-Sicurissima, ormai ho deciso-
Finalmente arrivò il cameriere con le nostre ordinazioni, non avevo molta voglia di affrontare l'argomento.
Nel tentativo di prendere il frullato al mango feci cadere il contenuto della mia borsa sul tavolo.
Sbuffando iniziai a rimettere tutto a posto, chiedendomi cosa ci facessero dei biglietti del pullman di quattro anni prima, alcuni scontrini dell'anno scorso e un rossetto nero ormai finito nella mia borsa.
Freddie si abbassò per raccogliere un bigliettino caduto per terra.
-Meno male che eri sicurissima …- disse mostrandomi con un sorriso trionfale il biglietto da visita di Nick Handerson.
-Che significa? Non ricordavo nemmeno di averlo messo in borsa... ci sarà finito per caso...- mi difesi io.
-Jade è normale se ancora sei indecisa... è una cosa delicata e importante, si tratta del tuo futuro...- mi rispose lui.
-Senza contare che se le cose andassero bene, avresti un lavoro a tutti gli effetti con tanto di stipendio... sarebbe come avere un lavoro tipo la cameriera, ma guadagneresti di più facendo qualcosa che ami- gli fece eco la bionda.
-Ma davvero credete che sia il momento ideale per giocare a cosa vorresti fare da grande?- risposi irritata.
-Ogni momento é buono per pensare al futuro- disse Freddie facendo spallucce.
-Sono d'accordo con il nerd... volevo dire Freddie. Non dico che devi accettare subito, ma almeno riflettici bene e con calma, non dare risposte affrettate, non so ... piuttosto fai una lista di pro e contro...- disse Sam sorseggiando il suo frullato.
Lui gli rivolse un'occhiataccia.
-Okay avete vinto, prometto che ci penserò. Ora possiamo parlare d’ altro, per favore?- mi arresi. In fin dei conti avevano anche ragione, avrei dovuto trovare un lavoro in ogni caso,che poi fosse la cameriera o la cantante, era comunque un lavoro.
Loro annuirono.
-Non dovrebbe esserci 'Ney sono troppo bello non guardarmi che poi mi sciupi mar'? Non lavora qui? O l'hanno licenziato perché passava troppo tempo a flirtare con le clienti o davanti allo specchio?- chiesi poi.
Sam ridacchiò.
-Proprio non ti piace, eh Jade? Comunque no, è il suo giorno libero, oggi gioca, infatti Carly è andata a vedere la sua partita-
Io annuii.
-Chi porterebbe una ragazza ad una partita di calcio?- disse Freddie aggrottando le sopracciglia. -E sentiamo tu dove la porteresti, Freddie? O forse dovrei chiamarti Brad Pitt... in biblioteca?-
Lui fece una smorfia.
-Che c'è sei forse geloso? Oh povero piccolo Freddie, la sua Carly non lo amerà mai- continuò Sam.
-A me sembra che qua quella gelosa sia qualcun’altra- rispose lui alzando un sopracciglio.
-La smettete per favore?- dissi io scocciata, alzando gli occhi al cielo.
-Sei un bambino,Freddie- sbuffò la bionda.
-Comunque … Jade venerdì ha la prima ecografia- disse Freddie ignorando Sam.
-Si... a volte mi dimentico di essere … insomma... sembra tutto così surreale che mi chiedo se non sia solo un sogno-
Loro due mi sorrisero.
-Non preoccuparti, saremo tutti lì con te- disse lui stringendomi la mano.
-Grazie Freddie,ma preferisco andare da sola, cioè con Spencer che mi deve accompagnare per forza-
-Cosa? Ma non esiste proprio,veniamo anche noi-
-Sam ha ragione, Jade. Veniamo anche noi-
Io sorrisi. Era bello vedere come tutti loro tenessero a me, mi aveva dimostrato più affetto Spencer in quel poco tempo che mio padre in 17 anni... e potevo affermare con certezza che erano per me una seconda famiglia. Per la prima volta in vita mia mi sentivo a casa, sentivo di essere nel posto giusto, di non essere capitata per sbaglio in questo vita... e per assurdo quell'esperienza mi aveva cambiato in meglio... Alla fine é sempre così... la vita è un po' come lo yin e lo yang, niente é tutto nero, niente è tutto bianco. Come nei periodi più felici c'è comunque qualcosa che non va bene, così nei momenti bui puoi trovare sempre un aspetto positivo.
-A proposito … ma Spencer? Aveva detto che ci avrebbe raggiunto una volta finita la scultura- disse a un tratto Sam.
-Starà parlando con Diane, praticamente è stato tutta la settimana attaccato al telefono o al computer- commentai.
-Magari questa volta si é innamorato per davvero- disse Freddie.
-Da quando lo conosco non ha mai avuto una relazione stabile... ricordo ancora quando usciva con una ragazza che si comportava come fosse la sua baby - sitter- replicò Sam
Io scoppiai a ridere:-Cosa?-
-Emm storia lunga... ti dico solo che gli diceva quando andare a dormire e gli leggeva stupidi libri-
-Beh chissà può essere la volta buona che mette la testa a posto, direi che sarebbe anche ora- concluse il moro.
Scoppiammo tutti ridere.
Spencer era Spencer, e no, non doveva cambiare. La gente quando si fidanza la maggior parte delle volte tenta sempre di migliorare. Cambia se stesso per compiacere agli altri, senza rendersi conto che una persona si innamora di te proprio per le tue stranezze e follie, meno sei uguale agli altri e meglio è. Il punto é che al giorno d'oggi le persone sono così ossessionate dall'essere diversi che poi finiscono per diventare come tutti gli altri e non c'é niente di peggio che perdere la propria individualità, a quel punto non ci sono più persone, ma etichette. Il bello di questo mondo sta proprio nel fatto che ognuno è diverso e non troverai mai due persone uguali, quindi perché tentare di voler assomigliare agli altri? Tanto poi alla fine le copie restano copie non saranno mai come l'originale.








Quella domenica avevo appuntamento con André in un bar in centro, così mi preparai e uscii, avvisando Chloe che non sarei potuto passare dalla casa famiglia.
Misi in moto e partii.
Accesi la radio e le note di 'When I was your man' di Bruno Mars si diffusero all'interno dell'autovettura. Avevo sempre amato quella canzone, quelle parole ti arrivano dritte al cuore, sono belle e al tempo stesso malinconiche, nostalgiche. Alzai il volume al massimo, mentre davanti ai miei occhi apparivano nitidi i ricordi di qualche mese fa.
Io e Jade non stavamo più insieme da un po', solo che quel giorno ci trovavamo tutti a casa di Tori per una ricerca di scuola.
-Così stavo pensando che..-
-Ehi sintonizzatevi su Radio 1 parleranno della nostra scuola- urlò Trina scendendo di corsa le scale. Non riuscivo a spiegarmi come riuscisse a correre con due tacchi 12 ai piedi.
Tori mise subito su Radio 1, la radio principale di Los Angeles.
'Okay ragazzi restate sintonizzati tra poco avremo qui in studio la preside della Hollywood Arts, intanto gustatevi Bruno Mars in 'When I was your man.
Same bed but it feels just a little bit bigger now
Our song on the radio, but it doesn’t sound the same
When our friends talk about you, all that it does is just tear me down
Cause my heart breaks a little when I hear your name …’
Mi girai verso Jade e notai che anche lei mi stava fissando, potrei giurare di aver visto una piccola lacrima rigarle la guancia destra.
-Io devo andare- disse prendendo la borsa e uscendo di casa sotto gli occhi meravigliati di tutti, così decisi di seguirla.
-Jade aspetta- urlai una volta fuori da casa Vega.
Lei si girò di scatto.
-Che vuoi?-
-Perché te ne stai andando? Non abbiamo ancora finito-
-Semplicemente mi sono ricordata di avere un impegno- disse portandosi le mani ai fianchi con fare annoiato.
-Che bisogno hai di mentire?Con me poi che ti conosco meglio di chiunque altro... Stai bene?-
Lei alzò gli occhi al cielo e rise ironicamente.
-Si sto bene .... e comunque potresti almeno avere la decenza di evitare di fare la parte dell'amico?-
Io la guardai un po' confuso.
-Non ti capisco... è vero non stiamo più insieme, ma sei comunque importante per me-
Lei abbassò lo sguardo e poi si morse il labbro inferiore.
-Ti prego smettila di dire cazzate, non ti importa niente di me-
-Quali cazzate? Lo sai che ci tengo a te- provai ad avvicinarmi,ma lei fece un passo indietro, incrociando le braccia al petto.
-Oh davvero? Così tieni talmente tanto a me che hai pensato bene di baciare Tori ai Platinum Music Awards- disse con risentimento.
Abbassai lo sguardo.
-Come fai a saperlo? E poi non ci siamo baciati-
-Solo perchè lei si è tirata indietro, so come è andata, Beck. Strano vero? La mia peggior nemica si ricorda che ho dei sentimenti e il mio ex ragazzo non si fa nessun problema a calpestarli. Ti credevo diverso Beck …-
La rabbia aveva lasciato posto alla delusione e io mi sentii peggio.
La porta si aprì appena in tempo per sentire le ultime frasi della canzone
'Do all the things I should have done when I was your man'
-Tutto bene ragazzi?- ci chiese Tori.
-Si tutto bene... non abbiamo altro da dirci, non più ormai- disse prima di incamminarsi verso la sua auto.
Quante volte l'avevo fatta soffrire? Eppure era sempre tornata tutte le volte, combattendo il suo orgoglio e io non mi ero mai reso conto di niente. Ero solo riuscito a farle del male, nonostante l'amassi più di ogni altra cosa al mondo, ma nonostante questo lei mi aveva perdonato SEMPRE.
Arrivai davanti al bar, parcheggiai e mi diressi verso Andrè che aveva già occupato un tavolo per due.
-Amico- mi salutò.
-Ehi- dissi dandogli il cinque.
Poco dopo arrivò la cameriera. Era alta e snella, aveva i capelli biondi raccolti in una treccia e gli occhi di un colore tendente al grigio. Si portò la matita per annotare le ordinazioni dietro l'orecchio e si aggiustò il grembiule.
-Cosa vi porto, ragazzi?- ci chiese sorridendo.
-Una birra-
-Si anche per me- aggiunse André.
Lei annotò tutto su un taccuino.
-Arrivano subito-
Fece per andarsene ma poi si girò nuovamente.
-Mi chiamo Phoebe, e tu sei?- mi chiese giocherellando con una ciocca sfuggita alla treccia.
-Beck- risposi sentendo Andrè ridacchiare.
-Beh... sei molto carino Beck... e sei anche fidanzato?-
-Si, cioè volevo dire no... è complicato-
Lei fece un'espressione compiaciuta e tornò all'interno del locale.
Era un bar abbastanza famoso a Los Angeles, esisteva da parecchi anni e aveva visto passare diversi proprietari. L'interno era interamente dipinto di lilla. Sul lato sinistro c'era un bancone di legno dove era situata la cassa, e a destra i tavoli, anch'essi in legno, anche se la maggior parte di essi si trovava fuori, dove erano collocati anche degli ombrelloni panna.
Parlammo del più e del meno in attesa delle nostre ordinazioni che non tardarono ad arrivare.
-Ecco le birre e questo è il mio numero, se ti va chiamami- disse Phoebe facendomi l'occhiolino.
Sul biglietto a parte il numero c'era scritto con una calligrafia morbida 'Ho sempre amato le cose complicate, Phoebe'
-Hai fatto colpo, vedo- disse Andrè portandosi il bicchiere alla bocca.
Io sorrisi, piegai il foglietto e lo misi nel portafogli.
-Invece con quella ragazza che mi dicevi?- chiesi assaporando la schiuma, era la mia parte preferita.
-Ma chi? Melanie? In teoria dovevo uscirci ieri,ma poi... bho non so … diciamo che non sono molto preso-
-Ho notato-
-Non so, è carina e tutto eh, solo che...-
-Solo che non è Tori- continuai io.
Lui alzò un sopracciglio.
-E adesso che c'entra Tori?-
Io posai il bicchiere sul tavolo, passandomi la lingua sulle labbra per eliminare la schiuma in eccesso.
-Vorresti dirmi che non c'entra niente? Insomma Andrè sono o non sono il tuo migliore amico?-
Lui sbuffò.
-Non lo so neanche io cosa provo per lei. Siamo amici, le voglio molto bene, ma è da un po' di tempo che la guardo con occhi diversi … te ne volevo parlare, ma non sapevo nemmeno cosa dirti-
-Si tranquillo, avevo capito che c'era qualcosa di strano tra di voi-
-Comunque cambiamo argomento... vedo che hai legato molto con Chloe...-
-Si abbastanza, le voglio molto bene-
-È carina eh …-
Io alzai le spalle.
-Dove vuoi arrivare, Andrè?-
-Oh andiamo, non è successo niente?-
-Che doveva succedere? Sai che io amo Jade-
-Si si lo so, ma non si sa mai …-
Io aggrottai le sopracciglia.
-In effetti...-
-In effetti cosa?-
-L'altro giorno stavamo per baciarci ma ci siamo allontanati subito, non è successo niente-
-Lo sapevo- disse lui con fare ovvio. -E dimmi vi siete allontanati voi o vi hanno interrotto?-
-Ma che differenza fa?-
-Fa differenza …-
-Ci hanno interrotti, cambia forse qualcosa? Chloe é una bellissima ragazza e ci tengo tanto a lei, ma tra di noi non ci potrà mai essere niente se non una bellissima amicizia-
-Bah convinto tu-
Io roteai gli occhi, notando Phoebe fissarmi e mordersi il labbro.
-Sai cosa ti dico, Beck? Se a te non interessa quasi quasi ci provo io con Phoebe-
-Ah quindi non ti bastano Melanie e Tori?-
-Scherzavo... che antipatico-
Io risi sorseggiando l'ultimo goccio di birra.








Finalmente quel giorno avrei conosciuto la famosa Diane e sua sorella Riley.
Io, Carly, Freddie e Sam stavamo ultimando i preparativi, Spencer ci aveva dato 20 dollari a testa affinché tutto fosse perfetto, evidentemente teneva davvero molto a Diane.
-Questa era l'ultima posata- disse Carly sistemandosi la gonna a vita alta rosa cipria, indossava anche un top in pizzo bianco.
Sam invece era l'opposto dell'amica, il suo outfit era costituito da jeans e camicia a quadri blu e gialla.
Anche Freddie, come Carly,era piuttosto elegante con la sua camicia bianca e i pantaloni neri.
-Sam, ti comporterai bene, vero?-
Lei alzó la mano destra.
-Lo giuro sulle mie ali di pollo-
Carly rise contagiando anche noi.
Poco dopo sentimmo la porta aprirsi ed entrarono Spencer, Diane e Riley.
Il primo indossava una giacca nera, una camicia bianca e dei pantaloni neri, non lo avevo mai visto così elegante.
Diane era una ragazza molto carina, aveva i capelli rossi con dei boccoli alla fine, due bellissimi occhi verdi e una spruzzata leggera di lentiggini che quasi non si vedevano, era alta quanto Spencer e molto magra.
La sorella non le somigliava per niente, probabilmente aveva la nostra età,aveva i capelli biondo scuro e corti e gli occhi color nocciola,la carnagione era molto chiara, al contrario di Diane che era più abbronzata.
-Ragazzi, loro sono Diane e Riley, ragazze... mia sorella Carly e i suoi amici Sam,Freddie e Jade- Ci sorrisero e noi ricambiammo.
- Ragazzi mi fa davvero piacere conoscervi … Spencer parla molto di voi- si presentò Diane.
-Anche a me fa molto piacere, Diane. Mio fratello parla di te in continuazione- Spencer diventò tutto rosso.
-Alla mia sorellina piace sempre scherzare, non è così?- disse facendo un sorriso forzato.
-Beh spero che abbia parlato bene di me- commentò Diane sorridendo.
-Ovviamente- disse Spencer circondandole la vita con il braccio.
Diane sembrava proprio una brava ragazza, speravo davvero che potesse essere quella giusta per Spencer.
Notai Riley sorridere a Freddie, anche se lui sembrò non accorgersene, troppo occupato a osservare Sam. Quei due erano così testardi, ma allo stesso tempo così innamorati.
Il pranzo trascorse molto piacevolmente, gli spaghetti tacos di Spencer erano davvero buoni. Tra una portata e l'altra Diane ci parlò un po' di lei.
La sua famiglia era originaria di Seattle, i suoi genitori erano i proprietari della ferramenta ‘Rays of sun'. Qualche anno prima avevano deciso di andare in pensione, infatti in quel momento si trovavano nella loro casa ai Caraibi, il negozio era stato così ereditato da lei e sua sorella Riley.
Prima di Spencer aveva avuto solo una relazione seria, infatti aveva convissuto per due anni con un ragazzo di nome George, anche se poi era finita piuttosto male.
Da quelle poche battute che avevamo scambiato, potevo dire che Diane era una ragazza piuttosto semplice e sicuramente molto estroversa e simpatica.
Riley e Freddie scoprirono di avere molte cose in comune, tanto che passarono tutto il pranzo a parlottare tra di loro, a quanto pare lei era un'appassionata di informatica e aveva anche vinto una borsa di studio per Harvard, appena sentito quel nome gli occhi di Freddie si illuminarono dal momento che anche lui era stato ammesso lì.
Una volta mangiato il dolce, ovvero tiramisù alle fragole, lasciammo i due piccioncini a 'chiacchierare' tranquillamente sul divano e noi salimmo al piano di sopra.
-Così è qui che registrate iCarly? Wow è bellissimo, vi vedo ogni volta siete bravissimi-
-Si lo sappiamo- sbottò Sam che si guadagnò un'occhiataccia da parte dell'amica.
-Sam scherzava, lei scherza sempre... grazie mille Riley- le sorrise la mora.
Riley fece un sorriso non del tutto convinto, continuando a guardarsi intorno.
-Riley perché la prossima volta che registriamo non vieni anche tu?- propose Freddie.
-Sarebbe un'idea fantastica, Fred-
-Non credi che prima dovresti parlarne con noi, Fred?- replicò Sam.
Carly diede una gomitata all'amica mimando con le labbra un evidente 'che ti prende?'
-Certo, anzi potresti partecipare... sai fare qualcosa?-
-In effetti so suonare la chitarra-
-Perfetto, ehi Jade è bravissima a cantare potreste fare un duetto-
Riley mi sorrise.
-Perché no- dissi io.
-Ti lascio il mio numero, così poi ci sentiamo, d'accordo?- disse Freddie.
-Ma certo, scrivimi quando vuoi- rispose lei facendogli l'occhiolino, mentre Sam le rivolgeva uno sguardo omicida.
Alla fine della giornata Spencer riaccompagnò le sorelle a casa e io mi preparai per la lezione di canto.
Ancora una volta Nick Handerson in persona si presentò a casa Shay per accompagnare il figlio.
-Allora hai cambiato idea, Jade?-
-Diciamo che vorrei pensarci meglio-
Lui mi sorrise.
-Ma certo, solo che vedi, non permetterti fretta, ma dobbiamo presentare qualcosa entro lunedì prossimo, così hai fino a venerdì, d'accordo?-
Io annuii.
La vita ci mette sempre di fronte a delle scelte, a due possibili strade da imboccare, questo fin da piccoli, quando dobbiamo scegliere il gusto del gelato e non sappiamo quale perché infondo sono buoni tutti, ma tanto poi alla fine prendiamo sempre i soliti due, giusto per non sbagliare.

Quando si diventa grandi le scelte diventano più difficili, si può decidere se prendere il classico fiordilatte e fragola e andare sul sicuro, oppure se provare un nuovo gusto e correre il rischio.




*MY SPACE*
Olà mis queridas! 
Alluraa ... premetto che questo capitolo è lunghissimo, infatti avevo pensato di dividerlo in due parti però poi l'ho lasciato così. 
Spero che vi piaccia, ho impiegato un sacco di tempo a scriverlo ahahah.
Va beh lascio a voi i commenti <3 
Purtroppo ho in previsione delle settimane molto impegnate e non so quando posterò il prossimo, quindi vi ho lasciato questo capitolo lunghissimo ora che un attimo libero.
Vi adoro sempre di più, grazie per tutto, siete sempre dolcissime! 
Beijos, Chiara 
P.S Io sono innamorata di When I was your man di Bruno Mars... è una delle mie canzoni preferite, come Just the way you are...
   
 
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