EPILOGO
Un
tiepido raggio di sole
penetrava dalla finestra, attraverso la tenda lasciata leggermente
aperta,
giusto uno spiraglio sul nuovo mondo che qualche settimana prima i
quattro
stregoni avevano creato.
John
continuava a ripeterlo con
orgoglio, ”un nuovo mondo”, “un nuovo
inizio” e Sherlock sapeva perfettamente
che non si riferiva solo al dettaglio che avevano evocato un
incantesimo
secolare, riportando ordine e armonia a una civiltà
altrimenti in preda al
caos. Quando il biondo stregone dell’acqua parlava di nuovo
inizio, intendeva
soprattutto loro due, insieme.
Sherlock
infilò la testa sotto al
lenzuolo, per nascondere il viso da quel primo raggio di sole che era
venuto a
disturbare il suo sonno quella mattina;
nel trascinare il lenzuolo sopra la sua chioma elegantemente adagiata
sul
cuscino, notò, con fastidio, che non trovò alcuna
resistenza, capendo solo in
quel momento che John si era già alzato e aveva abbandonato
il loro letto.
Mycroft,
nelle settimane
precedenti, aveva inutilmente insistito affinché occupassero
una delle stanze
del castello, soprattutto per tenere d’occhio il fratellino
finalmente
ritrovato, ma Sherlock aveva trascinato prontamente John nella pensione
della
signora Hudson; per tutto quello che aveva in mente non aveva alcun
interesse
ad avere suo fratello a distanza di un muro.
Sherlock
sentì il rumore della
porta del bagno che si apriva e i passi inconfondibili di John che si
avvicinava al letto.
«Sherlock?
» mormorò piano il
biondo «
Vedo che sei sveglio, alzati »
Lo
stregone dell’acqua non mosse
alcun muscolo.
«Sherlock,
faremo tardi! »
affermò John, più deciso, allontanandosi dal
letto in direzione della finestra.
«
SHERLOCK » gridò spazientito,
aprendo di scatto le tende, sperando che la luce lo avrebbe svegliato
del tutto
e convinto ad alzarsi. Vedendo che nulla cambiava, aprì la
finestra in modo che l’aria fresca rimettesse in piedi il suo
cocciuto ragazzo.
Sherlock
rimase stoicamente
immobile, segno che non avrebbe preso parte a quello che riteneva
essere un comportamento
infantile di John.
Lo
stregone dell’acqua riprovò
con una diversa tecnica, si sedette sul bordo del letto, trascinando
via piano
il lenzuolo, con un leggero tremito nel trovarsi davanti la schiena
bianca,
liscia e perfetta del moro. Sherlock trattenne il respiro, non era
sicuro di
dove John volesse andare a parare e nonostante l’aria del
mattino fosse
abbastanza fresca, cominciò a sentire sempre più
caldo quando le dita delicate
del biondo iniziarono ad accarezzargli la pelle.
«
Se fai questa cosa, poi
torniamo subito a casa » mormorò, continuando la
lenta tortura.
«
Non vedo perché dovrei
acconsentire a un simile patto » rispose, con voce incerta.
«
Credevo che ieri sera avessi
chiaramente manifestato un notevole interesse relativamente alle mie
capacità
in ambito non magico, ma se non è così,
vorrà dire che andrò da solo
all’incoronazione di Mary e poi prenderò parte al
banchetto in suo onore e infine
mi tratterrò alla festa a casa di Lestrade e non mi rivedrai
prima di domani »
Sherlock
sbuffò per le ancora più
infantili minacce di John, che però sapeva, perfettamente,
avrebbe messo in
atto pur di averla vinta « Non voglio venire »
«
Solo questa cosa, nessuno ti
chiede di far parte dell’Alto Consiglio o cose simili. Cosa
su cui tra l’altro
non sono stato nemmeno interpellato »
affermò fintamente oltraggiato «
Magari io ho
interesse ad essere
Consigliere dell’Ordine e non soltanto un fondatore
»
«
Non dire sciocchezze »
sbottò Sherlock « Come
me odi la burocrazia che mio
fratello tanto ama e non vedi l’ora che ci mandino in
missione per la contea a
sistemare i Briganti »
John
sorrise, abbracciandolo «
Signor Stregone dell’aria, abbiamo tutta la vita davanti per
vivere le nostre
avventure, ma oggi abbiamo promesso di andare
all’incoronazione, quindi muovi
il culo »
concluse,
prima di far cadere sulla testa del moro tutto il contenuto della
brocca d’acqua che
era appoggiata sul comodino, cosa che fece alzare Sherlock di scatto
per
trascinarsi di malavoglia in bagno. Dal canto suo il biondo stregone,
dopo
essere sonoramente scoppiato a ridere per l’espressione
imbronciata di uno
Sherlock costretto a partecipare ad un evento sociale, non poteva che
sentirsi
felice.
Dopo
che avevano realizzato l’incantesimo
che aveva riportato in vita la magia, sembrava davvero che fosse
iniziata una
nuova epoca felice. Il popolo aveva presto accettato la morte del Re ed
erano
stati ben contenti di apprendere che la figlia Mary sarebbe diventata
la nuova
Regina. Molti stregoni, rimasti nascosti per anni, erano accorsi al
Borgo,
richiamati dall’incantesimo e dalla magia che si era
sprigionata.
Mycroft
iniziò da subito a
radunare streghe e stregoni, in modo da riformare un Alto Consiglio
della
Magia, di cui fu prontamente eletto Presidente.
Le
varie procedure per eleggere i
Consiglieri dovevano ancora essere messe in atto, ma Molly era
naturalmente la
più quotata per diventare Consigliera dell’Ordine
degli Stregoni della Terra.
Molti
avevano richiesto che anche
Sherlock e John assumessero quella carica, ma lo stregone
dell’aria aveva
sfoggiato un’espressione disgustata e John, per quanto
onorato, non poteva che
essere d’accordo che con tutte le meraviglie che
c’erano da vedere era
insensato restarsene chiusi in un Palazzo a prendere decisioni.
No,
non era quello che John
Watson voleva, adesso che la sua vita era stata colorata di luce ed
emozioni,
non vi avrebbe rinunciato. Aveva chiesto a sua sorella di raggiungerlo
al
Borgo, per poi scoprire che Harriet aveva incontrato
un’interessante ragazza di
nome Clara e avevano deciso andare
a
vivere assieme.
Improvvisamente
tutte le cose si
erano rimesse a posto.
Sherlock
uscì dal bagno vestito
di tutto punto, godendosi l’effetto che ben sapeva di avere
su John che lo
guardava ammirato ogni volta che credeva di non essere visto dagli
occhi color
cielo dello stregone dell’aria.
«
Quanto durerà l’incoronazione? Una cosa di minuti,
vero? »
chiese, lisciandosi pigramente
il mantello.
«
Certo, come no »
risposte alzando gli occhi al cielo e stringendo la mano di Sherlock.
Sì,
ora tutto aveva un senso.
The
End
***** *****
Angolo
autrice:
Grazie a
tutti per essere stati
con Sherlock e John proprio fino alla fine.
Sono stati otto lunghi mesi (!!!) per cui devo davvero ringraziare chi è rimasto pazientemente a seguire questa storia. Mi dispiace un po’ abbandonare questo mondo, forse per questo ci ho messo tanto a finirla :)
Un
grazie particolare va a
mikimac, CreepyDoll, Athena_Laufeyson, Emerenziano per
esserci state
dall’inizio alla fine, ho apprezzato tanto le vostre belle
parole, siete state
fantastiche; un altro grazie a Koa_
e ArwenDurin,
sempre meravigliose, che si
sono gettatecon entusiasmo in questa avventura circa a metà,
facendomi anche capire che la
storia era ancora seguita; un ultimo grazie a multifandomiana e GiuiJ,
giococcinella,
alwaysJohnlock, le vostre parole mi hanno fatto
davvero piacere.