Personaggi: Geralt e Dandellion
Fandom: The Witcher
Avvertenze: E’ un tantino lunga, comunque il termine “pregiudizio” si adatta bene per il fandom di The Witcher.
 
 
26. Pregiudizio
 
“Ehi tu, buffone!”
Dandellion sospirò alzando lo sguardo dal boccale. Addio giornata tranquilla nella taverna.
Davanti a lui vi era un giovane (forse il figlio di un mercante) parecchio ubriaco, che barcollando lo fissava con uno sguardo lucido ma con una vena di disprezzo.
“Che c’è buon uomo?”
“E’ vero che sei amico di uno schifoso mutante ammazzamostri?”
“Sì, e allora?”
“Allora mi fai schifo!”
Dandellion lo fissò tranquillamente. Non gli piaceva la gente che gli dava del buffone, ma ancor meno quelli che insultavano il suo amico Geralt senza motivo, anche se per un witcher era normale essere disprezzato da chi lo assoldava e non. Anche se i witcher uccidevano su commissione quei mostri che sgomentavano anche i più audaci, le stesse persone che li assoldavano hanno paura di loro. Li consideravano un male necessario, mercenari da pagare per i loro servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile.
Dandellion cercava, anche se era un’impresa impossibile, di abbattere il pregiudizio.
“Ascoltami bene. Geralt non è un mercenario senza scrupoli, disposto a compiere qualsiasi atrocità dietro adeguato compenso: al pari dei cavalieri, ha un codice da rispettare. E stesso discorso vale per i witcher: sono mutati dalla magia sì, ma non sono mostri senz’anima”.
Quello non lo ascolta più: è crollato a terra dalla sbronza. Disgustato, Dandellion si alzò, pagò ed uscì.