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Autore: LatersBaby_Mery    27/11/2016    9 recensioni
Dopo aver letto numerose volte gli ultimi capitoli di “Cinquanta sfumature di Rosso” ho provato ad immaginare: se dopo la notizia della gravidanza fosse Christian e non Ana a finire in ospedale? Se in qualche modo fosse proprio il loro Puntino a “salvarlo”?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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!!Vi invito gentilmente a soffermarvi sull'Angolo me. Grazie mille e buona lettura!!


CAPITOLO 57


Un mese dopo...

POV ANASTASIA

Un suono stridulo in lontananza mi richiama alla realtà, apro lentamente gli occhi, abituandoli a fatica al buio, e mi rendo conto che la fonte di tanto fastidio è il mio cellulare sul comodino. Mi stacco dal caldo abbraccio di mio marito e mi allungo per afferrarlo, sussultando quando mi rendo conto contemporaneamente dell'ora e dell'autore della telefonata: Elliot, alle quattro del mattino. 
"Pronto?" rispondo, alzando la voce e svegliando anche Christian. 
"Ana! Ci siamo! A Kate si sono rotte le acque e stiamo andando in ospedale.." dice in maniera concitata.
"E Ava?" 
"Strada facendo la portiamo a casa di Mia ed Ethan, li ho già avvisati.."
"Okei, noi ci vestiamo e arriviamo, a dopo!" detto questo attacco e mi alzo di scatto dal letto, correndo in cabina armadio e sollecitando Christian di fare altrettanto. 
"Mentre ti vesti faccio uno squillo a Taylor per chiedere a lui e Gail di badare ai bambini" mi informa dandomi un rapido ma tenero bacio sulla testa. 
Mi vesto alla velocità della luce e poi lascio spazio in bagno a Christian. Diamo un bacino ai bambini e poi ci mettiamo subito in macchina.
A quest'ora non c'è traffico per le strade di Seattle, e dopo un quarto d'ora siamo già nel parcheggio del Seattle Hospital. Entriamo ma non ci fermiamo neanche più a chiedere dove sia il reparto, ormai lo conosciamo benissimo e procediamo spediti verso l'ascensore. Giunti al piano di ginecologia ed ostetricia, scorgiamo da lontano Elliot e Carrick in piedi accanto alla finestra e li raggiungiamo. 
"Heey" abbraccio mio cognato, visibilmente agitato "Allora? Kate è dentro?" 
"Sì, è con la mamma. I suoi genitori sono in viaggio, stanno arrivando.." 
"Non sapete ancora nulla??" domanda Christian. 
"No, è entrata dieci minuti fa e la ginecologa la sta visitando.." 
Neanche il tempo di dirlo che la porta del corridoio si apre rivelando la ginecologa di Kate. 
"Allora dottoressa??" chiede impaziente Elliot. 
"Se aveste aspettato un'altra oretta probabilmente sua moglie avrebbe partorito in macchina.." dice la donna divertita. 
"Perchè??" 
"E' arrivata con una dilatazione di sei centimetri abbondanti, è assolutamente inutile applicarle il monitoraggio, tra poco la porteremo in sala parto e aspetteremo la dilatazione completa. Un'ora e mezza al massimo e la bambina sarà nata.." 
"Oddio" mormora Elliot. 
"Non si preoccupi signor Grey, è normale che il secondo parto sia più veloce del primo.. procede tutto benissimo.." lo rassicura la dottoressa.
Elliot sospira, come a liberarsi di una parte dell'ansia che lo sta divorando, prima di chiedere alla dottoressa il numero della camera di Kate e aprire la porta del corridoio per raggiungerla. 
"Credo che sia più mio fratello ad avere bisogno dei medici che Kate.. Aveva un colorito bianco latte.." osserva Christian divertito. 
Sorrido. "Vorrei vedere te.."
"Ci sono già stato due volte al suo posto, e ti assicuro che non stavo meglio.." 
Gli accarezzo il viso e poi mi stringo a lui, lasciandomi avvolgere dalle sue braccia. 
Dopo qualche minuto ci raggiunge Grace, che ci comunica che a breve porteranno Kate in sala parto.
"Posso entrare un attimo in stanza? Vorrei vederla prima che entri in sala parto.." chiedo impaziente.
"Non si potrebbe, però..." mia suocera si guarda un attimo intorno e poi mi tiene aperta la porta del corridoio "Va bene vai.."
"Grazie!" esclamo a bassa voce immettendomi nel corridoio e dirigendomi a passo svelto verso la camera di Kate.
"Heey" dico dolcemente entrando e avvicinandomi al letto. La mia amica è seduta sul bordo, con Elliot che le massaggia la schiena, e, nonostante il dolore, mi sorride. 
La abbraccio forte, facendole posare la testa sul mio seno. "Ma cosa volevi fare? Farla nascere sul pianerottolo di casa questa bimba??" 
Kate ridacchia, mordendosi poi il labbro a causa del dolore. 
"Dimmi la verità, ieri sera avevi già le contrazioni più intense, vero?" le chiede Elliot. 
Kate chiude gli occhi e annuisce, stringendo più forte la mano di suo marito. 
"Perchè non me lo hai detto??" domanda dolcemente mio cognato, sfiorandole il viso e guardandola negli occhi. 
"Non volevo farti preoccupare, e poi sapevo che avrei passato ore ed ore magari attaccata al monitoraggio.. Non volevo lasciare Ava inutilmente.."
"Piccola.." mormora Elliot stringendola più forte. 
"Od-dio.. Non ce la faccio più..." sibila poi la mia amica tra le lacrime. 
"Dai tesoro che fin'ora sei stata bravissima.." la incoraggio, accarezzandole i capelli. 
"Ava??"
"Mia mi ha mandato un sms poco fa e ha detto che si era addormentata praticamente subito" la rassicura Elliot. "Non ti preoccupare piccola, va tutto bene.." 
"Io non resisto più, sono al limite.." si dispera la mia amica, e in questo momento sembra così piccola con i capelli biondi raccolti in una coda disordinata e gli occhi gonfi di lacrime. 
"Vado a chiamare la dottoressa" dice Elliot "Stai tu con lei??"
"Certo, vai!" mi siedo accanto a Kate e le faccio appoggiare la testa sul mio seno, e contemporaneamente le massaggio la parte bassa della schiena. 
"Ana.." 
"Cosa c'è?"
"Ho p-paura.."
Sarebbe facile dirle che non deve averne, ma avendo partorito due volte so bene quale sia lo stato d'animo che assale una donna prima di entrare in sala parto: l'emozione, la gioia, l'euforia di conoscere il proprio bambino, ma allo stesso tempo anche la paura che qualcosa possa andare storto. E al secondo parto spesso si è più timorose del primo, perchè sai che a casa hai un altro figlio che ti aspetta, e se qualcosa non andasse nel verso giusto, le conseguenze si riverserebbero anche su di lui. 
"Tesoro" le prendo il viso tra le mani "So come ti senti, e hai tutte le ragioni del mondo. Però vedrai che passerà più in fretta di quanto tu creda.. E poi ci sarà Elliot accanto a te.. Non ti preoccupare!" 
Poco dopo rientrano in camera Elliot e la ginecologa di Kate.
"Allora, vogliamo dare un'occhiata?"
"Non credo serva, dottoressa.." ansima Kate, ormai giunta al limite estremo di sopportazione. 
La ginecologa sorride ed esce a chiamare un infermiere che arriva dopo pochi secondi con una sedia a rotelle e vi adagia delicatamente la mia amica. 
"Mr Grey, se vuole entrare in sala parto con sua moglie deve indossare camice e cuffietta.." 
"S-sì, vado subito.." farfuglia Elliot, in completo stato di trance. 
"Hey, andrà tutto bene!" dico a Kate baciandole dolcemente una tempia. 
Aspetto che l'infermiere la porti in sala parto e poi raggiungo mio marito e i miei suoceri in corridoio. 
"Allora?" domanda Grace.
"L'hanno appena portata in sala parto. Elliot è con lei.." 
"Speriamo bene.." mormora Carrick, armeggiando con il cellulare. Probabilmente si sta tenendo in contatto con i genitori di Kate. 
E' un peccato che quando arriveranno la bambina sarà già nata, però per Kate è molto meglio che il travaglio sia stato così veloce, e speriamo che lo sia anche il parto. 
Provo a sedermi, ma dopo neanche dieci secondi sono costretta ad alzarmi. Quando sono in ansia non riesco a stare ferma, così mi incammino lungo il corridoio e raggiungo la macchinetta. Mentre aspetto che il bicchierino si riempia di un caffè che sicuramente farà schifo, sento due inconfondibili braccia che mi cingono la vita la dietro. 
Sorrido, riconoscendo il profumo di mio marito e lasciandomi andare contro il suo petto. 
"Hey" mormoro. 
Christian mi lascia un dolce bacio tra i capelli e poi apre al posto mio lo sportellino della macchinetta estraendo il bicchierino di caffè. Me lo porge ed io bevo un sorso, esprimendomi in una smorfia: come volevasi dimostrare. 
"Fa così schifo?" chiede Christian divertito.
Gli porgo il bicchierino. "Valuta un po' tu.." 
Lui beve un sorso e poi getta il bicchierino nel cestino. "E' buono solo perchè c'è il tuo sapore sopra.." dice prendendomi tra le braccia. 
Appoggio la testa sul suo petto, sospirando.
"Sei preoccupata??"
Annuisco. "Credimi è meglio essere lì dentro che fuori.." 
"Per me no, grazie.." 
"Vorresti dire che non rivivresti quell'emozione?" mi fingo dispiaciuta. In realtà so perfettamente a cosa si riferisce. 
"Sai benissimo che quell'emozione la rivivrei migliaia di volte.. Quello che eviterei molto volentieri è tutta l'ansia che la precede, il nodo allo stomaco e tutte quelle cose lì.." 
La mia espressione si addolcisce, sorrido e mi lascio stringere dal mio bellissimo marito.
"Non ti preoccupare piccola, vedrai che per Kate andrà tutto bene.." mi rassicura, dandomi un dolce bacio sulla tempia. 
Lo prendo per mano e insieme torniamo da Grace e Carrick, che camminano ansiosi avanti e indietro. 
Ad un tratto squilla il mio cellulare, lo tiro fuori dalla tasca dei jeans e leggo il nome sullo schermo. Mia.
"Mia?" rispondo, avvicinandomi alla finestra. 
"Ana allora? Ci sono novità?" chiede parlando velocemente. 
"Ancora no, è entrata circa mezz'ora fa in sala parto. Stiamo aspettando.." 
La sento sbuffare. "Uffa, noi siamo in ansia.. Ethan ha già bevuto tre caffè ed io ho vomitato due volte in mezz'ora, non so se sia la gravidanza o la tensione.."
Ridacchio. "Mi sa che è la prima! Ava?"
"Sta dormendo tranquilla nel nostro letto.."
"Va bene, allora ti chiamo io non appena ho novità.."
"Okei, a dopo!"
"A dopo Mia, un bacio"
Attacco giusto due secondi prima che la porta del corridoio si apra, svelando un Elliot scompigliato ma emozionato..
"Allora??" chiediamo noi quattro in coro, accerchiandolo.
"E' nata, sta benissimo ed è bellissima!" 
Grace subito abbraccia suo figlio maggiore, che ricambia la stretta di sua madre, lasciandosi andare a qualche lacrima di gioia. 
"Kate come sta?" domando, mentre Elliot prende anche gli abbracci di suo padre.
"Benissimo! E' stata bravissima, anche i medici erano sorpresi di quanto fosse stata veloce, un parto lampo praticamente.." 
"Vuol dire che tua figlia sarà scattate e peperina come il papà.." osserva Christian dandogli una pacca sulla spalla "Bravo Lelliot!" 
L'ultima ad abbracciare il neo papà-bis sono io. "Tanti auguri cognatino" mormoro al suo orecchio. 
"Grazie Ana" risponde lui emozionato. 
"Dov'è ora la piccola?" domanda Grace, mentre Carrick si allontana per telefonare subito ai genitori di Kate. 
"L'abbiamo tenuta qualche minuto e poi l'hanno portata a fare il bagnetto.."
"E vai anche tu! Cosa aspetti?" lo incita Christian.
Elliot sorride e, emozionato, si avvia verso la nursery. Io, nel frattempo, telefono a Mia, che mi spacca un timpano con i suoi urletti non appena le annuncio che la nostra nipotina è nata. Le dispiace non poter essere quì, ma sa benissimo che per Kate adesso è molto più importante sapere che ci sono lei ed Ethan a prendersi cura di Ava. 
"I signori Grey?" un'infermiera attira la nostra attenzione.
"Sì!" rispondiamo tutti e quattro in coro.
"Se volete vedere la bambina, possiamo mostrarvela dal vetro.."
Non ce lo facciamo ripetere due volte e ci fiondiamo fuori alla vetrata del nido. Scorgiamo Elliot che agita la mano per salutarci, mentre un'altra infermiera prende un fagotto rosa dalla culla e glielo mette tra le braccia. Elliot, consapevole della nostra più che giustificata impazienza, si avvicina al vetro e ci mostra quella piccola meraviglia: Elizabeth Grey. Guanciotte rosse, una massa di capelli castano scuro, e gli occhi aperti e vispi: è bellissima. Somiglia molto ad Ava appena nata. 
Grace ed io non riusciamo a trattenere le lacrime. Sento le braccia di Christian avvolgermi.
"Non è stupenda??" farfuglio tra i singhiozzi.
"Certo che lo è" sussurra mio marito accarezzandomi le braccia. 
Elliot ci sorride dall'altro lato del vetro, per poi affidare nuovamente la bimba all'infermiera e osservarla con infinito amore mentre la ragazza la adagia delicatamente nella culletta e la copre con una copertina rosa. 
"Allora, che ve ne pare?" chiede poi mio cognato una volta uscito dal nido. 
"E' un vero spettacolo, tesoro" commenta Grace tra lacrime e sorrisi, accarezzando il braccio di suo figlio. Poi la sua attenzione è attirata dal passaggio della ginecologa di Kate. 
"Lysa!" la chiama per nome: lei conosce praticamente tutti i medici di quest'ospedale. 
"Oh Grace, tanti auguri!" esclama la donna con un sorriso.
"Grazie! Mia nuora come sta??"
"Molto bene, ha praticamente fatto tutto da sola! Ora la stanno portando in camera.."
"Possiamo vederla?"
"Certo! Dovrebbe essere la numero otto.."
Ringraziamo la dottoressa e ci spostiamo in corridoio, entrando nella stanza indicataci dalla dottoressa, dove sono già state portate tutte le cose di Kate, e poco dopo vediamo entrare anche la mia amica su una sedia a rotelle, accompagnata da un infermiere. 
"Hei" mormora sorridendo, vedendoci tutti lì. 
Ha l'espressione stanca, ma emozionata e felice. 
"Amore mio" Elliot le prende il viso tra le mani e la bacia dolcemente. 
"Ce la fa ad alzarsi, Mrs Grey?" chiede l'infermiere portandola accanto al suo letto. 
"Certo! Fosse stato per me neanche ci sarei salita su questa cosa.." protesta, facendo ridere tutti noi. Kate è sempre la solita, anche ad un'ora dal parto. 
L'infermiere la aiuta ad alzarsi, sorreggendole le braccia e la schiena, e pian piano la fa stendere sul letto, aiutato anche da Elliot. 
"E' comoda così? Desidera qualche altro cuscino?"
"No, grazie mille. Va benissimo così.."
L'infermiere ci congeda con un sorriso e ci lascia soli. Elliot si siede sul bordo del letto di sua moglie, prendendole la mano e baciandogliela con amore e venerazione. I miei suoceri abbracciano Kate e la informano del fatto che i suoi genitori arriveranno a breve. 
"Auguri tesoro mio!" mormoro, chinandomi su di lei e abbracciandola forte. 
E per quanto cerchi di sforzarmi, non riesco a trattenere le lacrime, e la mia migliore amica mi segue a ruota. 
"E' bellissima sai?" dico poi, guardandola negli occhi "E' una vera meraviglia!" 
"Ava?" domanda la mia amica dopo essersi asciugata le lacrime. 
"Quando ho telefonato a Mia per dirle che la piccola era nata, mi ha detto che Ava stava ancora dormendo.."
Kate sospira, evidentemente più tranquilla. "Menomale.."
"E tu come ti senti?" chiede poi mio suocero, osservando Elliot e Kate con affetto. 
La mia amica sospira. "Stanca, e soprattutto frastornata: è successo tutto così in fretta che non ho avuto neanche modo di rendermene conto.. Però sono anche tanto felice.." stringe la mano di suo marito, ed Elliot ricambia baciandole dolcemente una tempia. 
"Adesso andiamo, così riposi un po'.." intervengo, avvicinandomi alla mia amica e chinandomi per lasciarle un bacio sulla fronte. "Torniamo più tardi.." le sussurro.
Kate annuisce e sorride. Dopo i vari saluti Christian ed io, insieme a Grace e Carrick, usciamo dalla camera di Kate: è giusto lasciarla riposare e dare modo a lei ed Elliot di stare un po' da soli per godersi questo momento così importante. 
"Io salgo direttamente su a pediatria, tra poco più di mezz'ora comincio il turno.." annuncia Grace.
"Devi fare colazione, tesoro.." si raccomanda Carrick "Almeno un caffè. Lo prendiamo insieme al bar?"
"E va bene!" asserisce infine mia suocera.
Sorrido nel vedere quanto Carrick sia ancora così premuroso con sua moglie nonostante i trenta e più anni di matrimonio. 
"Venite con noi ragazzi??" domanda il padre di Christian una volta scesi al piano terra.
"No, grazie, papà. Vogliamo andare a casa dai bambini.." 
"Va bene, allora ci vediamo più tardi.." 
Ci salutiamo e ci separiamo: Grace e Carrick si dirigono verso il bar, mentre Christian ed io usciamo dall'ospedale per raggiungere il parcheggio. 
"Perchè ridi?" chiede curioso Christian. 
"No è.. Non trovi adorabili i tuoi genitori?" 
Christian si appoggia alla fiancata dell'auto e riflette, poi ad un tratto sorride. "Non ho mai negato che loro si amino ancora come il primo giorno.. Abbiamo un bell'esempio da seguire.." 
Sorrido e mi avvicino a lui, prendendogli il viso tra le mani. "Non desidero altro.." mormoro prima di stampargli un bacio sulle labbra, dopodichè faccio il giro dell'auto e salgo a bordo. 

Quando rientriamo a casa sono ormai le otto del mattino. Mrs Jones è in salone a dare il biberon a John, e ci comunica che Teddy e Phoebe stanno ancora dormendo, non prima di aver chiesto notizie su Kate e la piccola Elizabeth. 
Christian va a svegliare Teddy, mentre io preparo la colazione. 
"Buongiorno!" sopraggiunge ad un tratto Christian con in braccio nostro figlio che si strofina gli occhi. 
"Buongiorno amore" prendo in braccio il mio piccolo e lui nasconde la testa nell'incavo del mio collo. "Vuoi sapere una bella cosa?"
Mio figlio solleva la testa dalla mia spalla e annuisce. 
"E' nata la cuginetta!!"
Teddy sembra un attimo perplesso, poi abbozza un sorriso. "Ma è piccola?"
"Sì amore, è piccola piccola.. Ti va se oggi l'andiamo a trovare??" 
Teddy annuisce convinto, ed io spero tanto che prenda bene il contatto con la nuova cuginetta. Sarà pure il nipote più grande, ma ha comunque solo tre anni e mezzo. 
Dopo aver fatto colazione, durante la quale si è svegliata anche Phoebe, Christian ed io vestiamo i bambini e poi ci sistemiamo un po' prima di uscire, accompagnare Teddy all'asilo e poi andare a lavoro. 
La mattinata non è delle migliori, ho sonno e le ore sembrano non passare mai. Comincio a risentire della sveglia alle quattro del mattino, e dopo il terzo caffè perdo il conto di quanti ne ho mandati giù. 
Finalmente alle 13 scatta la pausa pranzo, e possiamo tornare in ospedale da Kate per vedere da vicino la piccola Elizabeth. Fuori alla GIP, come sempre, mi attende il mio bellissimo marito, appoggiato con il fondoschiena (e che fondoschiena!) alla portiera dell'auto. 
Gli vado incontro sorridendo e allaccio le braccia al suo collo per baciarlo con dolcezza. 
"Direi che le sono mancato, Mrs Grey.." osserva divertito.
"Tantissimo.." mormoro, baciandolo ancora. 
Saliamo in auto e passiamo a prendere Teddy all'asilo e Phoebe a casa prima di dirigerci in ospedale da Kate. 
Quando giungiamo nella stanza della mia amica, ci sono i suoi genitori, arrivati qualche ora fa, Elliot, Ava, e la nuova arrivata che dorme nella culla. 
"Hei" mormoro avvicinandomi a Kate e abbracciandola "Come ti senti?" 
"Ho mal di pancia e mal di testa, ma è normale.. Per il resto sto benissimo.." risponde con un sorriso, guardando con amore suo marito e le sue bambine. 
Prima di precipitarmi a guardare la piccolina, mi sbaciucchio un po' Ava: credo che adesso più che mai sia importante coccolarla e farla sentire importante, per non farla sentire in alcun modo trascurata dall'arrivo della sorellina. 
"Piccola, hai visto la sorellina??" 
Ava sorride e annuisce, indicandomi la culla accanto al letto di Kate. 
"Posso vederla anche io?" le chiedo. 
"Tì" mormora la mia orsacchiotta.
Le schiocco un altro bacio e poi la metto giù, e lei viene subito raggiunta da Teddy che quasi la rincorre per abbracciarla. 
Mi avvicino alla culla dove un piccolo angioletto dai capelli castani è avvolto in una copertina rosa. E' ancora più bella di quando l'ho vista questa mattina. 
"E' bellissima" sussurro. 
"Prendila" mi incita Kate "Tanto tra poco si sveglia per mangiare.." 
Non me lo faccio ripetere due volte e prendo in braccio quel tenero fagottino, e dopo qualche mese riscopro il calore e la dolcezza di tenere tra le braccia un neonato così piccolo. 
"Amore guarda quì.." dico a Christian, che tiene in braccio Phoebe. 
"E' uno spettacolo, complimenti ragazzi!" commenta mio marito, rivolgendosi a Kate ed Elliot che sorridono orgogliosi. "Principessa, guarda la cuginetta.." dice poi a nostra figlia. 
Phoebe alterna lo sguardo tra me e Elizabeth, perplessa. Fa per allungare una mano verso la neonata, ma Christian la tira subito indietro. 
"Aspetta Christian, falla socializzare.." lo riprendo. 
Mio marito soppesa la mia richiesta, dopodichè avvicina nuovamente Phoebe alla cuginetta e le prende la manina.
"Accarezzala piano piano amore" dice a nostra figlia, guidando la sua mano su quella di Elizabeth. 
Poi ad un tratto Phoebe fa il labbruccio e i suoi occhi si riempiono di lacrime; pochi istanti dopo scoppia a piangere, allungando le braccia verso di me. 
"Noo amore noo!" esclama Christian abbracciandola, mentre i nostri familiari sorridono. 
"Ha visto la mamma con qualcuno in braccio che non è lei" osserva la madre di Kate divertita. 
Sorrido a mia volta e affido Elizabeth alla mia amica, per poi prendere in braccio la mia piccolina e stringerla forte. 
"Amore, è quì la mamma" la rassicuro, massaggiandole la schiena, mentre lei stringe le braccia intorno al mio collo e si accoccola a me come se non volesse più lasciarmi andare. 
Credo che avermi vista di punto in bianco con una bambina così piccola in braccio l'abbia fatta un po' ingelosire. In fondo ha solo un anno, cosa possiamo pretendere??
Tenendo Phoebe stretta a me, mi siedo sulla sedia accanto al letto e osservo Kate con in braccio la sua piccola meraviglia. 
"Ava, vuoi conoscere la sorellina??" 
La mia nipotina annuisce, seppur un po' perplessa, ed Elliot la prende in braccio, facendola sedere sul bordo del letto, accanto a Kate.
"Guarda amore, hai visto che bella??" 
Ava annuisce, accennando un sorriso, ed Elliot avvicina la sua manina a quella della nuova arrivata per fargliela accarezzare. 
"Ma sei bravissima!" esclama Kate emozionata, guardando con infinito amore suo marito e le sue bambine. 
Sono una famiglia splendida, e senza che me ne renda conto una lacrime mi scende lungo il viso.
Christian se ne accorge e mi accarezza teneramente i capelli, mentre Teddy insiste per sedersi sulle mie gambe. Lo accontento subito, tenendo lui su una gamba e Phoebe sull'altra. 
"Mamma.." mugugna nel frattempo Ava, arpionandosi al braccio di Kate.
"Aspetta amore" dice la mia amica, porgendo Elizabeth ad Elliot e stringendo a sè la primogenita. 
"Fa' attenzione tesoro.." si raccomanda sua madre, e Kate la tranquillizza con un sorriso e un cenno del capo. 
Ava è troppo piccola per capire che la sua mamma è stanca e deve fare attenzione, vuole solo le sue coccole, e so quanto anche Kate abbia bisogno di sentirsi legata a sua figlia, ora più che mai. 
Elliot regge con un braccio Elizabeth e con l'altro cinge le spalle di sua moglie, baciandole teneramente la tempia. 
"Aspettate un po'" interviene Christian estraendo il cellulare dalla tasca. 
Lo punta verso di loro, accertandosi di aver disattivato il flash, e scatta qualche foto. 
"Mamma" mi chiama Teddy pizzicandomi il braccio. 
"Cosa c'è tesoro?" 
Lui inclina la testa all'indietro, in modo da avvicinarsi al mio orecchio. "Anche io voglio vedere la cuginetta" sussurra, come se fosse chissà quale segreto di Stato.
Ridacchio. "E lo devi dire allo zio Elliot, non a me.."
"Che cosa?" domanda Elliot.  
Teddy si nasconde con il viso contro il mio petto, quasi come se si vergognasse. 
"Heey, dai cucciolo!"
"Noo! Dillo tu!" mugugna.
Elliot mi rivolge un cenno interrogativo.
Sorrido. "Teddy vorrebbe vedere la sua cuginetta"
"Uuuh cucciolo e perchè non volevi dirmelo??" Elliot sorride e si alza dal letto di Kate. 
Christian prende Teddy in braccio e si avvicina a suo fratello, che mostra orgoglioso Elizabeth al suo cuginetto maggiore. 
"Allora, ti piace?"
Teddy annuisce. "E' bella... Però non sa giocare.." osserva, facendo ridere tutti noi.
"Adesso non sa giocare perchè è piccola, poi diventerà grande e potrà giocare con te, Phoebe ed Ava.." gli spiega Christian, divertito. 
"Povero tesoro, solo tra tre femminucce.." commenta Elliot.
"Beh, non è detto" interviene Mr Kavanagh "Non sappiamo ancora se il bambino di Mia ed Ethan sarà maschio o femmina.."
"Giusto!!" esclamo "A proposito, ma Mia ed Ethan dove sono?" 
"Dal dottor Eakins per l'ecografia. Sono arrivati un'oretta fa con Ava, hanno visto la piccolina e sono andati.. Lo studio è in fondo a questo piano.." spiega la madre di Kate "Speriamo riescano a vedere qualcosa"
Il mese scorso, dopo una settimana dal mio compleanno, Mia ha fatto la prima ecografia, ma lei ed Ethan sono rimasti molto delusi, perchè era ancora troppo presto e non sono riusciti a vedere e sentire nulla. Il ginecologo però li ha rassicurati: si vedeva già il sacco vitellino e tutti i valori erano perfettamente nella norma. 
Inoltre, ha tenuto molto a precisare che ciò che è successo qualche mese fa aveva una causa ben specifica che è stata debellata, per cui non c'è alcun timore che possa ripetersi; quindi Mia ed Ethan devono vivere     questo bellissimo periodo nel modo più sereno possibile. 
"Sono lì da parecchio tempo, o sbaglio?" nota Kate.
Sua madre dà un'occhiata all'orologio. "Effettivamente sì. Sono più di quaranta minuti.."
Mentre ci chiediamo che fine abbiano fatto Mia ed Ethan, sopraggiunge Grace, in un momento di pausa dal suo turno in pediatria. 
"Non vedevo l'ora di staccare per qualche minuto" ammette.
Nota subito la bambina tra le braccia di Elliot, ma, sebbene sia evidente che è impaziente di precipitarsi da lei, per prima cosa saluta Ava, Phoebe e Teddy, oltre ovviamente a noi e ai genitori di Kate. 
"Questa bimba vorrebbe conoscere anche l'altra nonna" le fa notare Elliot.
Grace sorride e si avvicina a suo figlio, che prontamente le porge Elizabeth.
"Sì piccolina, anche io non vedevo l'ora di vederti.." mormora, con la voce tenera ed estremamente emozionata. "E' meravigliosa. Siete stati davvero bravi" dice poi ad Elliot e Kate, che le sorridono, orgogliosi e felici. 
"L'hai già allattata?"
"Sì, un paio d'ore fa, per questo è così tranquilla.." risponde Kate "Abbiamo già avuto modo di constatare che è una mangiona, esattamente come sua sorella.."
"In effetti c'è da dire che tutti i nipotini Grey danno molte soddisfazioni sotto questo punto di vista.." osserva mio marito con un sorriso. 
Grace continua a tenere tra le braccia Elizabeth, guardandola con amore, mentre Ava si accoccola un po' alla nonna materna. 
Pochi minuti dopo vediamo entrare Mia ed Ethan.
"Ooohi finalmente! Ma che fine avevate fatto??" domanda Elliot, mentre loro nel frattempo salutano me e Christian.
"Com'è andata l'ecografia, tesoro? Come mai ci avete impiegato così tanto?" aggiunge Grace, adagiando la piccola nella culla. 
"L'ecografia e la visita sono durate in tutto venti minuti.." spiega mia cognata "E il resto del tempo l'abbiamo impiegato per riprenderci.." 
"Riprendervi da cosa?" chiede prontamente mia suocera. 
Christian si avvicina a sua sorella e la scruta in volto. "Ma tu hai pianto.." sussurra. 
La osservo e noto che in effetti ha il viso un po' stravolto, e la cosa comincia a preoccuparmi. 
"Ragazzi per favore ci dite cos'è successo??" sbotta Mrs Kavanagh, in evidente stato di agitazione. 
"Nono, non preoccupatevi. Non è successo nulla di brutto!" ci rassicura subito Ethan "Solo che durante l'ecografia abbiamo scoperto una cosa inaspettata.."
"Cioèè??" chiediamo praticamente in coro. 
Mia ed Ethan si guardano negli occhi con un sorrisino prima di annunciare la notizia.
"Aspettiamo due gemelli!!" 
Altro che notizia, è una vera e propria bomba!!! Sinceramente è l'ultima cosa che avrei mai immaginato, però è una cosa bellissima. Christian ed io ci guardiamo con gli occhi sgranati e un grande sorriso sul volto.
"Oddio, tesoro!!" esclama la madre di Ethan abbracciando Mia "E' una notizia meravigliosa!" stringe forte sua nuora e poi suo figlio, e dopo di lei anche Mr Kavanagh fa lo stesso. 
"Complimenti cognatino! Ottima mossa!" se ne esce Elliot, dando una generosa pacca sulla spalla ad Ethan e abbracciando poi sua sorella. 
Do modo anche a Christian di complimentarsi con i futuri genitori e poi mi avvicino a mia cognata per abbracciarla forte.
"Auguri cognatina! Sono così felice per voi.." mormoro, per poi staccarmi da lei e lasciarla all'abbraccio di Grace, dal quale escono entrambe con gli occhi lucidi. 
"La prego Grace non me la faccia piangere di nuovo, che ha smesso solo dieci minuti fa.." la supplica ironicamente Ethan.
"Scemo!" Mia gli dà uno schiaffetto sul braccio, asciugandosi gli occhi e stringendosi a lui. 
Vanno a sedersi poi sul bordo del letto di Kate per coccolarla un po'. La mia migliore amica li abbraccia forte, non nascondendo la sua emozione.
Ad un tratto Teddy si avvicina a Mia e attira la sua attenzione tirandole la giacca. "Ziia, non mi hai salutato.." le fa notare.
"Oooh tesoro mio scuuusa" Mia si alza e lo prende in braccio, stringendolo forte come piace a lui. 
"Amore fai attenzione" la riprende suo marito. 
"Chiariamo subito una cosa: non voglio privarmi delle coccole dei miei nipoti solo perchè sono incinta, chiaro??" 
Ethan sbuffa. "Chiaro.." 
"E non sbuffare.." Mia gli stringe le guance e lo bacia dolcemente sulle labbra, dopodichè mette giù Teddy e regala una dose di coccole anche ad Ava e Phoebe.
Si vede che lei ed Ethan sono felici ed è bellissimo vederli così dopo il tunnel che hanno attraversato qualche mese fa. 
"Ma siete riusciti a sentire il cuore??" domanda poi Kate.
"I cuori!" la corregge sua madre. 
"Sììì! E' stato.. non ci sono parole davvero.. è stato qualcosa di magico, di unico.. E' stato un turbine di emozioni una dietro l'altra perchè prima il ginecologo ci ha detto che erano due, e poi ci ha fatto sentire i battiti quindi non ci ha dato neanche il tempo di renderci conto della cosa.." spiega Mia, divertita ed emozionata a mille. 
"Però poi dopo ci siamo resi conto e Mia ha aperto i rubinetti.. per questo abbiamo perso tanto tempo.."
"Come se tu non avessi fatto più o meno lo stesso.."
Ethan inclina il viso e sorride, anche lui visibilmente emozionato. 
"Ma sono omozigoti o eterozigoti?" intervengo, curiosa. 
"Omozigoti"
"E cioè?" chiede ingenuamente Christian. 
"Cioè si trovano nella stessa sacca, quindi saranno dello stesso sesso.."
"Spero vivamente due maschietti allora. Basta con tutte queste femmine.." scherza Elliot, guadagnandosi uno schiaffo sul braccio da Kate.
"Qualunque cosa siano, la cosa più importante è che stiano bene.." mormora Ethan stringendo a sè sua moglie. 
Dopo un po' Grace, seppure a malincuore, è costretta a tornare in reparto. Kate decide di alzarsi un po', va in bagno e poi si accomoda sulla poltroncina accanto al letto, mentre cerca di convincere i suoi genitori ad andare in albergo a riposare un po'. 
"Non vi preoccupate, ci siamo noi con lei.. Voi avete affrontato un viaggio, siete stanchi.." li rassicura Mia.
I genitori di Kate, dopo varie raccomandazioni, lasciano l'ospedale, promettendo di tornare nel pomeriggio. 

"Amore" dice ad un certo punto Kate ad Elliot "Non è che mi andresti a prendere qualcosa da mangiare? Non amo molto il cibo della mensa.."
"Se volete chiedo a Gail di mettere in qualche contenitore ciò che ha preparato per noi, e andiamo a prenderlo.." suggerisce Christian.
"Va bene per te?" domanda Elliot a sua moglie. 
Kate annuisce vigorosamente. 
"Andiamo insieme allora?" propone Elliot a Christian ed Ethan. 
I due annuiscono e, dopo aver baciato mogli e figlie, tutti e tre escono dalla camera, portando con loro anche Teddy.
Pochi minuti dopo la piccola Elizabeth si sveglia e la zia Mia può finalmente prenderla in braccio e coccolarla un po'.
"Ma sei uno splendore, lo sai? Sei bellissima!" le dà un delicato bacino sul naso e la bimba si rilassa. 
"Sarai sicuramente una mamma bravissima.." le dice Kate con dolcezza, mentre accarezza i capelli di Ava, seduta sulle sue gambe. 
Mia sorride, sospirando. "Speriamo... Sapere che sono due ha raddoppiato l'emozione, ma anche la paura.." ammette. 
E come biasimarla? Quando una donna è incinta viene assalita da mille timori, sia sulla gravidanza che sul proprio futuro di madre; posso solo immaginare quanto questi timori si amplifichino nel momento in cui scopri di portare dentro non una, ma ben due vite. 
Al contempo però è una cosa incredibile e stupefacente. 
Dopo qualche minuto Elizabeth comincia a piangere e Mia la affida alla sua mamma per allattarla, non prima di aver preso in braccio Ava e averla fatta sedere accanto a sè sul letto. 
Neanche un minuto dopo Phoebe insiste per scendere dalle mie gambe e si avvicina anche lei al letto, inchiodando Mia con i suoi occhioni magnetici, identici a quelli di suo padre. 
Mia cognata sorride e fa salire anche lei accanto a sè, avvolgendo con le braccia entrambe le sue nipotine.
"Ecco vedi? Quello è un piccolo assaggio.." scherza Kate. 
Mia guarda le bambine e ride.
"Non trovate meraviglioso che in mezzo metro quadro ci siano praticamente cinque persone?" osservo, indicando il punto dov'è seduta mia cognata. 
"Sì, è una cosa meravigliosa.." mi fa eco Kate. 
Scruto Mia e noto che i suoi occhi si fanno pian piano lucidi.
"Heey" mi alzo e mi siedo accanto a lei "Cos'è, vuoi approfittare anche tu della scusa degli ormoni?" 
Mia ridacchia, tirando su con il naso. Le cingo le spalle con un braccio. 
"E comunque, non ti preoccupare. So quanto possa fare paura, ma sono sicura che sarai una mamma fantastica.. E i tuoi bimbi saranno molto, molto fortunati.." 


Un mese dopo...

POV CHRISTIAN

"Dopo queste ho finito??" chiedo lasciando andare la penna e aprendo e chiudendo ripetutamente il pugno della mano destra, nel tentativo di far rilassare le dita, dolenti dopo almeno una trentina di firme.
Ros sbuffa. "Sì, mister pesantone!"
Appongo altri cinque o sei autografi e finalmente posso chiudere la penna. 
"Non voglio firmare altro almeno fino a domani.." 
"Guarda se dovesse essere necessario falsificherò io la tua firma, pur di non sentirti brontolare.."
Ridacchio e scuoto la testa mentre Ros raduna tutti i fogli ed esce dal mio ufficio.
Dopo qualche minuto sento bussare e, prima che possa dire "Avanti", la porta si apre, lasciando sbucare una deliziosa chioma corvina. 
"Disturbo?" chiede mia sorella. 
"Assolutamente no" rispondo con un sorriso. 
Lei entra e si chiude la porta alle spalle, raggiunge la scrivania e fa il giro per salutarmi con un bacio sulla guancia. 
"A che devo questa visita inaspettata?"
"Volevo chiederti se domani sera ti andrebbe di venire a cena da noi, ci saranno anche Kate ed Elliot, e Thomas con Roxy.. Ana ha già detto di sì.."
Scoppio a ridere sull'ultima frase. "E allora perchè lo chiedi a me, se vi siete già organizzate tu e mia moglie??" 
Mia si accoda alla mia risata. "Perchè passavo di quì e mi andava di vederti.."
Sorrido e la faccio sedere sulle mie gambe. "Sono felice e onorato di questo invito. A cos'è dovuto?" 
"Niente di particolare. Solo che vorrei trascorrere una serata tutti insieme.. E' da tanto che non lo facciamo.." risponde con un leggero broncio. 
E' adorabile. 
"Sì, hai ragione. Ci vuole proprio!"
Mia sorella sorride, ed io ogni volta mi sorprendo di quanto il suo sorriso sia lo stesso di quando aveva cinque anni, come se il tempo sul suo viso non fosse mai trascorso.
"Come stai?" le chiedo poi. 
"Abbastanza bene dai. I due diavoletti mi fanno ancora vomitare e mi portano un sacco di sonno, ma per il resto non posso lamentarmi.." dice con un sorriso. 
Il mese scorso abbiamo saputo che Mia aspetta due gemelli, e siamo tutti entusiasti della notizia. Dopo tutto quello che hanno passato, lei ed Ethan meritano questa felicità.. E come al solito hanno voluto fare le cose in grande: due pargoli in una volta sola!
"Ma poi hai notato che già si vede?" sbottona il cappotto e mi mostra un piccolo, ma ben evidente, e tenerissimo pancino. 
Sorrido. "Beh considera che anche ad Ana si cominciava a vedere già al terzo mese, ed era uno solo.. E' normale che a te si veda ancora di più.."
"A volte durante il giorno mi piazzo davanti allo specchio, sollevo la maglietta e la guardo.. per rendermi conto che sia vero.. a volte ancora non riesco a crederci.." mormora, mentre una lacrima le solca la guancia. 
Sorrido, intenerito dalla sua dolcezza. Dopo l'aborto è stata dura per lei riprendersi, e soprattutto accettare l'idea che rimanere di nuovo incinta sarebbe stato molto difficile. 
E invece due mesi fa c'è stata la bellissima scoperta. 
Le asciugo il viso e le accarezzo teneramente i capelli. "E' tutto vero invece.. E tu ed Ethan non meritate nulla di meno.. A proposito, lui come sta?"
"Al settimo cielo! E' felicissimo e super premuroso.. anche troppo.."
"Immagino" commento, ridacchiando. 
Mia scuote la testa, ridendo, e poi si guarda attorno. "Ma eri impegnato? Hai da fare??" 
"Nono, anzi, sono in pausa.. A proposito, accetteresti un invito a pranzo da parte mia?" 
"Non chiedo nulla di meglio" risponde con un sorrisetto. 
"Perfetto, allora andiamo! Alzati su che sei pesante, siete in tre!" scherzo, dandole un'affettuosa pacca sui fianchi. 
"Heeeeyy!!" protesta lei, alzandosi.
Mi alzo a mia volta, spengo il computer, chiudo le varie cartelline e poi raggiungo l'attaccapanni per prendere il cappotto.
Noto mia sorella che fissa ogni mia mossa con uno strano sorrisino.
"Cosa c'è?" le chiedo mentre indosso il cappotto.
"No è che.. qui dentro sei sempre così.. così.."
"Così come??"
"Così.. il capo! Cioè hai sempre un non so che di.. di maestoso.. come un re nel suo castello.."
La fisso per qualche secondo, riflettendo sulla sua affermazione, e poi scoppio a ridere, sinceramente divertito. 
"Su madamigella" scherzo poi, cingendole le spalle con un braccio "Andiamo a pranzo su" 
Lasciamo il mio ufficio e prendiamo l'ascensore per scendere al piano terra e uscire. 
Venti minuti più tardi siamo seduti al nostro tavolo in un delizioso ristorantino italiano scelto da mia sorella. In fatto di cucina mi fido ciecamente di lei. 
"E' bellissimo questo ristorante!" ammetto, guardandomi intorno. 
Le volte di mattoni bianchi, l'arredamento chiaro con le tovaglie rosse e le ampie finestre conferiscono all'ambiente un'aria delicata, luminosa e familiare. 
"Anche a me è piaciuto moltissimo la prima volta in cui ci sono stata.." 
Poco dopo ci raggiunge il cameriere per le ordinazioni: prendiamo entrambi un antipasto di terra e una porzione di lasagna. Non appena il cameriere ci lascia, il telefono di Mia prende a squillare. 
Non ho bisogno di chiederle chi sia, perchè il sorriso che fa non appena legge il display la dice lunga. 
"Amore..?"
Ecco appunto. 
"Sì, tutto bene.. No non sono a casa, sono a pranzo con Christian.."
Le faccio segno di salutarlo. 
"Ti saluta!" poi si rivolge a me "Ricambia.." sussurra, tornando poi a prestare attenzione a suo marito. "No amore tranquillo, non mi sono stancata.." alza gli occhi al cielo, non nascondendo un sorriso "Ho ordinato antipasto e lasagna.... No, non credo mi faccia male, almeno spero... Sì, dopo torno a casa, tu torni tardi stasera?... Ah, va bene, okei amore, a dopo.. Ti amo!" 
Attacca e sospira, poi sorride notando la mia espressione divertita. 
"Come avrai notato, mio marito è un po' apprensivo.."
Trattengo a stento una risata. "Un po'??" sottolineo. 
Mia sorella scuote la testa e ride. 
"Comunque in fondo lo capisco, anche io ero così quando Ana era incinta.."
"A me non danno fastidio le sue... ehm... attenzioni leggermente eccessive.. So quanto desideri questi bambini e quanto sia timoroso dopo.. quello che è successo.." sull'ultima frase i suoi bellissimi occhi scuri si adombrano. 
"Mia" mormoro posando la mia mano sulla sua "E' normale che abbiate paura, perchè quello che è successo inevitabilmente vi ha segnati molto.. Però.. ecco.. non lasciate che il pensiero di ciò che è stato vi impedisca di vivere serenamente questo momento.. Il periodo della gravidanza è qualcosa di meraviglioso, e ti parlo da uomo, per voi donne lo è cento volte di più.." 
Mia sorella mi rivolge uno sguardo tenerissimo e mi sorride. 
"Tu come ti senti?" le chiedo poi.
"Io.. io vivo come se toccassi il cielo con un dito. Ogni mattina quando mi sveglio mi tocco la pancia e mi sembra quasi un sogno. Non dico che qualche mese fa avevo perso le speranze, però ero molto scoraggiata. Immaginavo che avremmo aspettato mesi, chissà forse anni, per avere un bambino e invece l'abbiamo scoperto proprio quando meno ce lo aspettavamo. 
Certo, poi la scoperta che fossero due mi ha un po' destabilizzata. Ad essere sincera ho paura di come sarà gestire due bambini contemporaneamente, e a volte questo pensiero mi fa sentire in colpa.." 
"Non devi sentirti in colpa, è normale essere felicissimi e avere paura allo stesso tempo" la rassicuro "E poi non avete nulla di cui preoccuparvi: zii e nonni saranno pronti ad aiutarvi in qualsiasi momento!" 
Mia mi guarda divertita e ride, chiaramente più tranquilla e serena dopo essersi sfogata. 
Poco dopo ci vengono serviti antipasti e bibite. Devo dire che queste pietanze sono vere e proprie delizie per il palato: la cucina italiana è eccezionale, c'è poco da fare. 
Mentre gusto un mini peperone imbottito con carne macinata, provola e prosciutto crudo, noto mia sorella che mi fissa con un cipiglio divertito. 
"Perchè mi guardi così?" chiedo dubbioso. 
Lei sorride. "No è che.. riflettevo.."
"Su cosa?"
"Sul fatto che da quando ti sei sposato e sei diventato padre sei così.. dolce, così comprensivo.. Hai una capacità di rassicurare le persone che è unica.."
Sorrido, colpito da questa sua affermazione. Sono perfettamente consapevole del fatto che l'arrivo di mia moglie prima e dei miei figli poi mi abbia cambiato radicalmente, ma sentirselo dire fa sempre un certo effetto.
"Ed è una cosa bella?"
Mia annuisce. "Bellissima!" risponde sorridendomi. 
Alla fine del pranzo mi sento pienamente soddisfatto per le prelibatezze che ho mangiato, e molto molto felice di aver trascorso del tempo con mia sorella e aver parlato un po' con lei. 
Ora che ci penso, era parecchio tempo che non trascorrevamo qualche ora insieme da soli. 
"Grazie Christian" dice Mia una volta giunti sotto casa sua. 
Le accarezzo i capelli. "Non devi ringraziarmi"
Mia sorella sorride e mi schiocca un grande bacio sulla guancia prima di congedare me e Taylor e scendere dall'auto. 


Il giorno seguente, quando rientro a casa, come sempre vengo accolto da due piccoli uragani. E posso giurare che non esiste un'accoglienza più bella.
Teddy è il primo a correre nell'atrio e tuffarsi tra le mie braccia, già protese verso di lui. Phoebe, invece, corre un po' più lentamente, ed è buffissima con la sua andatura da paperetta. 
"Principessa!!" esclamo stringendo anche lei tra le mie braccia, e mi lascio coccolare dai miei meravigliosi figli. 
Li riempio entrambi di baci e poi mi alzo, prendendoli per mano, per raggiungere Ana. 
"Dov'è la mamma??"
"In cucina" risponde Teddy, trascinandovi poi me e la sorellina. 
"Buonasera!" dico alla mia bellissima moglie, impegnata ai fornelli. 
Anastasia solleva lo sguardo su di me e mi mostra il suo splendido sorriso, che le illumina il volto e gli occhi. 
E' meraviglioso sapere che la causa di quel sorriso sono io, io che non ho fatto niente di speciale, sono semplicemente tornato a casa; e tutta la stanchezza della giornata svanisce in un lampo davanti a quel sorriso e all'abbraccio dei miei figli. 
Lascio le mani dei bambini, che corrono subito in salone, e mi avvicino ad Ana, la stringo a me e le bacio le labbra, affondando poi il naso nei suoi capelli. 
"Cosa prepari?" le domando poi, curiosando sui fornelli. Subito un delizioso profumo di cioccolato mi invade le narici. 
"Cioccolata calda!" Oggi fa piuttosto freddo e ho pensato di fartela trovare appena tornato"
Non mi capaciterò mai di quanto sia premurosa questa ragazza. 
"Grazie piccola" le do un bacio sulla testa "è proprio quello che ci vuole"
Faccio per allontanarmi e andare in salone, ma Ana mi blocca posandomi una mano sull'avambraccio.
"Aspetta" mormora, mordendosi il labbro inferiore, consapevole che è un gesto che mi fa impazzire.
Mi avvicino di più a lei, inchiodando gli occhi nei suoi. "Cosa c'è?" 
"Non mi hai ancora salutata per bene" dice prendendomi il viso tra le mani e fiondandosi sulla mia bocca, regalandomi uno di quei baci per i quali andrei volentieri all'inferno.
Le nostre labbra si accarezzano, dolci e al contempo passionali. Le mani di Ana viaggiano tra i miei capelli, mentre le mie scendono a stringerle i fianchi, portandola inevitabilmente a contatto con il mio (nostro) amichetto dei piani bassi, impaziente di sprofondare dentro di lei. 
"Papààààà!!" mi chiama una vocina dal salone. 
Ana ed io, a malincuore, ci stacchiamo. Poggio la fronte sulla sua e le sorrido, cercando di placare il respiro pesante. 
"Non vedo l'ora che arrivi stanotte" sussurra mia moglie, lasciandomi un ultimo bacio sulle labbra e tornando a prestare attenzione ai fornelli. 
Mentre Ana versa la cioccolata nelle tazze, mi ricompongo e raggiungo i bimbi in salone, sedendomi sul divano. 
Teddy e Phoebe lasciano i loro giochi per venire ad accoccolarsi addosso a me. 
"Campione! Cos'hai fatto oggi a scuola?"
"Ho giocato con le macchinine e poi le cossuzioni! E poi abbiamo..." si ferma e si porta le manine sulla bocca "No, non si dice.." 
"Che cosa?"
"Una soppresa!" risponde mio figlio con un sorrisetto. 
Sorrido a mia volta, scompigliandogli i capelli. 
"E tu principessa??" 
Phoebe mi fissa, tanto per cambiare con le mani in bocca, e si accoccola sulla mia spalla. Le lascio un bacino tra i soffici capelli scuri, uguali a quelli della sua mamma, e annuso il suo profumo di bimba. 
"Ecco la cioccolata!" annuncia mia moglie, facendo il suo trionfale ingresso in salone con in mano il vassoio con le tazze di cioccolata. 
"Sììììì!!" gioisce Teddy battendo le mani.
Anche Phoebe sorride e allunga le braccia verso la sua mamma, che posa il vassoio sul tavolino e la prende in braccio, facendola sedere sulle sue gambe.
"Qual è la mia?" chiede impaziente mio figlio, osservando le tazze. 
"Quella azzurra piccola; quella bianca invece è di papà, e la rossa è mia"
Distribuisco le tazze come Ana ha indicato e poi apro i biscotti. Teddy si siede sul tappeto e si appoggia al tavolino. Non oso immaginare come diventerà tra pochi minuti quel maglioncino che ha addosso, ma non mi azzardo a proporre di aiutarlo a mangiare; ormai si sente grande e vuole fare le cose da solo.
Phoebe, invece, quasi si butta con la faccia nella tazza di Ana. 
"Maialinaa aspettaaa!!" ride mia moglie, intingendo un biscotto nella tazza di cioccolata e conducendolo verso la bocca di nostra figlia, che lo morde convinta. 
"E a papà no?" avvicino il mio viso al suo, mostrando un'espressione da cucciolo. 
La mia principessa afferra un biscotto e imita il gesto di Ana di poco fa, e poi lo allunga verso la mia bocca. 
"Grazie amore mio" mormoro baciandole teneramente la guancia. 
Mi godo la mia cioccolata, insieme all'amore di mia moglie e alla tenerezza infinita dei nostri figli. Sono questi i momenti che amo di più.


Qualche ora più tardi siamo in auto per andare a cena a casa di Mia ed Ethan. Alle 20 in punto bussiamo al campanello, e ad aprirci è proprio mia sorella. 
"Heeyy!! Finalmente!!" esclama facendoci entrare in casa e fiondandosi prima di tutto sui bambini. "Amori di ziaa!" si china per essere alla loro altezza e se li sbaciucchia un po', mentre Ana ed io ci sfiliamo i cappotti e li appendiamo all'attaccapanni. 
"In salone ci sono lo zio Elliot, la zia Kate, Ava ed Elizabeth" comunica poi Mia ai miei figli, che subito si fiondano in salone, dopodichè finalmente mia sorella ci degna di un saluto. 
"Oddio com'è cresciutaa!!" esclama affascinata Ana indicando la pancia di Mia "Posso??"
"Ma certo!" 
Mia moglie sorride e accarezza teneramente il pancino di mia sorella. "Che meraviglia" mormora poi abbracciandola. 
Ci spostiamo in salone, salutiamo Elliot, Kate e le bimbe e ci accomodiamo sul divano. 
"Datemi la piccoliinaa!" Ana reclama Elizabeth, prendendola in braccio dalla carrozzina. "Amore della zia, sai che sei bellissima??" 
Ed è vero! Elliot e Kate hanno fatto un secondo capolavoro. 
"Ethan non c'è?" chiedo, non vedendo in giro mio cognato. 
"Sta arrivando. C'è un po' di traffico" spiega mia sorella, sparendo in cucina. 
Fa ritorno poco dopo, con in mano un vassoio con sei aperitivi e stuzzichini vari. Elliot, Kate, Ana ed io ci esprimiamo in applausi e fischiettii. 
Mia ride scuotendo la testa e appoggia il vassoio sul tavolino. 
Poco dopo sentiamo scattare la serratura della porta d'ingresso, e dopo qualche secondo la stessa che sbatte. 
"Sono ioo!!" urla Ethan dall'atrio.
"Amore siamo in salone!" urla di rimando Mia. 
"Buonasera a tutti!!" esclama Ethan raggiungendoci.
Mia subito si alza e gli va incontro, circondandogli il collo con le braccia e baciandolo sulle labbra. Ethan si stacca dalla bocca di sua moglie e scende con le labbra a sfiorarle teneramente il ventre. 
Fino a qualche anno fa avrei trovato questo gesto patetico e mieloso, ma quando Ana era incinta di Teddy, la prima volta in cui l'ho fatto mi è venuto assolutamente istintivo, ed è stato bellissimo. Da quel momento in poi è stato un gesto di cui avevo bisogno, il mio rito quotidiano, un modo in cui sentirmi più vicino al mio bambino e trasmettergli il mio amore. Per cui non posso che ammirare la scena affascinato e intenerito da quel gesto ora per me dolcissimo. 
Staccatosi momentaneamente da sua moglie, mio cognato saluta tutti noi, e infine i bambini; va a lavarsi le mani e poi torna in salone, accomodandosi sul divano. 
"Sei arrivato giusto in tempo per l'aperitivo" dice Elliot, porgendogli un bicchiere con un liquido rossastro all'interno. 
Anche Mia ne prende uno e fa per bere dalla cannuccia, ma suo marito la blocca. 
"E' analcolico, vero?" 
"No, è un misto di whisky, vodka e vino rosso" risponde diabolica mia sorella, facendo ridere tutti noi. 
"Brava brava, fai la spiritosa.." si finge risentito Ethan, guadagnandosi un bacio sulla guancia da sua moglie. 
Dopo l'aperitivo ci accomodiamo a tavola, pronti a gustare le squisitezze che avrà preparato mia sorella. 
Ana e Kate si siedono con in braccio le bambine, mentre Teddy è seduto ad uno dei due capotavola, e la piccola Elizabeth dorme tranquilla nella carrozzina. Da quel che mi è parso di capire, è più tranquilla rispetto ad Ava, non piange quasi mai e, se non è lei a decidere di svegliarsi, non la si smuove neanche con le bombe a mano. 
Mentre gusto un eccellente antipasto, scruto attentamente ogni commensale seduto a questa tavola: i miei fratelli, i miei cognati, i miei nipoti e, non ultimi, mia moglie e i miei figli. 
E mi sento bene. Bene davvero. 
Come ha detto mia sorella ieri, non è necessario che ci sia una ricorrenza in particolare, stare tutti insieme è bellissimo. Prima di sposarmi non avevo mai avuto molte cose in comune con i miei fratelli, pur volendo loro molto bene. Adesso, invece, è incredibile vedere quante esperienze, emozioni e sensazioni condividiamo, e questo, inevitabilmente, ha contribuito ad avvicinarci moltissimo. 
"Volete subito i primi??" domanda ad un tratto mia sorella. 
"No ti prego Mia, aspettiamo un po'.. sto già scoppiando.." si lamenta Elliot. 
"Scoppiando tu??" lo guarda scettica Ana "Ma se sei un pozzo senza fondo.." 
"Lo ero cara cognata. Lo ero! Adesso sono una persona più matura e attenta al proprio fisico.." spiega con finta aria da saputello. 
"E questa maturità dura solo durante il giorno, come il Ramadan??" interviene Kate "No perchè dovete sapere che durante la notte, mentre io allatto Elizabeth, lui ficca la testa nel frigorifero.."
Scoppiamo tutti a ridere davanti all'espressione scocciata di Elliot e quella divertita di sua moglie. 
"Amore" dice ad un tratto mia sorella, rivolta ad Ava "Vuoi venire un po' con la zia??" 
Ava sorride e allunga le braccia verso Mia, che la tiene in piedi sulle sue gambe e le riempie le guance di baci. Phoebe, intanto, fissa la scena curiosa, ma viene distratta da Elliot che tenta di corromperla con un pezzetto di pane. 
A mia figlia si illuminano gli occhi (sì, per un banale pezzetto di pane..) e si agita tutta per raggiungere suo zio. Elliot si alza e la prende in braccio, facendola volteggiare in aria. 
"Ma è mai possibile che per avere la tua attenzione debba usare il cibo??" 
"Altrimenti non si spiegherebbero i rotolini che ha sulle cosce.." intervengo. 
In realtà io amo quei rotolini, amo darle i pizzicotti quando insieme ad Ana le faccio il bagnetto. 
Ad un tratto Kate mi urta il braccio, mi volto verso di lei e con un cenno del capo mi indica il posto a capotavola. Mi volto e noto Teddy che se ne sta con le braccia conserte sul tavolo e la testa appoggiata sopra. 
Faccio segno anche ad Ana, che subito si sporge verso nostro figlio. "Amore della mamma, cosa c'è??" 
Teddy non risponde, anzi scende dalla sedia e scappa in salone. 
"Teddy!!" lo chiamo. 
"Christian" mi richiama Kate "Lascialo stare.. Forse ha.. ha visto che eravamo tutti concentrati sulle bambine, e si sarà sentito un po'.. trascurato forse..."
Ci rifletto un attimo su e.. cazzo, mi sa che ha ragione, e anche gli altri, con il loro annuire, mostrano di essere d'accordo con lei. 
"Povero cucciolo.." sibila mia sorella, con gli occhi che le diventano lucidi. 
"Amore, hei" Ethan le cinge le spalle con un braccio "Non è successo nulla, dai.." la rassicura. 
Ma il mio cognatino deve ancora comprendere bene che per una donna incinta le lacrime sono come lo zucchero per un pasticciere: pane quotidiano. E non oso immaginare come raddoppino gli ormoni in una gravidanza gemellare. 
"Vado da lui" dice poi Mia, mettendo giù Ava e dirigendosi in salone. 
Silenziosamente Ana ed io ci alziamo e andiamo a spiare, cercando di non farci vedere da nostro figlio. 
Mia si avvicina a Teddy, che è sul divano accoccolato al bracciolo, e si china davanti a lui. 
"Cucciolo, cos'è successo? Sei arrabbiato??" 
Teddy non risponde.
"Sei arrabbiato con me?" 
Mio figlio scuote la testa.
"E allora ti va di abbracciarmi un po'? Io vorrei tanto le coccole di Teddy" mormora mia sorella, con il tono più dolce di cui è capace. 
Teddy si mette a sedere diritto e si sporge verso la sua zia preferita per circondarle il collo con le piccole braccia. Mia sorride e lo stringe forte a sè, alzandosi e tenendolo in braccio. 
Ritorna in cucina ed è inutile dire che trascorre il resto della serata con mio figlio sempre incollato. Teddy ha un vero e proprio debole per Mia, e in più nel giro di poco più di un anno ci sono stati ben tre nuovi arrivi in famiglia, ed è normale che talvolta possa sentirsi un po' trascurato, in fondo ha solo tre anni e mezzo. 
Ad un tratto, nel pieno di un buonissimo involtino di pollo con prosciutto cotto e formaggio, sentiamo Elizabeth lamentarsi.
"La posso prendere io?" domanda Ethan.
"Certo fratellino, così inizi a fare un po' di pratica" 
Mio cognato si alza e prende in braccio la piccolina, cullandola e dandole il ciuccio per farla tranquillizzare. E' bellissimo lo sguardo dolce e affascinato di Mia, nel vedere suo marito alle prese con un neonato. 
"Zioo, non si mette così il ciuccio!!" lo riprende Teddy. 
"Amore effettivamente Teddy ha ragione" osserva Mia, ridacchiando "L'hai messo al contrario, vedi che l'orsetto disegnato sopra ha le orecchie all'ingiù??" 
"Ops" mormora divertito Ethan "Mi sa che devo ancora imparare.."
"E direi.."
Teddy intanto scende dalle gambe di Mia e si avvicina ad Ethan, toglie il ciuccio ad Elizabeth e glielo rimette nel verso corretto, dandole poi un bacino sulla guancia. 
Elliot e Kate sorridono. 
"E' dolcissimo.." osserva mio fratello. 
"Ed ha anche una vista acutissima! Chi si era accorto del ciuccio.." lo appoggia mio cognato. 
Il resto della serata scorre lento e bellissimo, così com'era iniziato. 
Le nostre chiacchierate, le nostre risate, la dolcezza dei bambini, e l'infinito affetto che ci unisce. 
E la consapevolezza di essere ricchi, ricchi davvero, ricchi dentro. 



Angolo me.
Buon pomeriggio splendide lettrici e buona domenica!!
Ho molto a cuore questo angolo me, perchè, innanzitutto, comincio col chiedervi scusa (tanto per cambiare) per essere sparita per oltre un mese, ma come ben sapete ho cominciato l'Università e gli orari sono un po' pesantucci. Il tempo libero, neanche a dirlo, lo sfrutto per studicchiare. 
Ovviamente, però, come ho sempre detto e dirò sempre, non mi dimentico mai della storia e di voi, infatti alcuni stralci di questo capitolo li ho appuntati sul cellulare nelle pause tra una lezione e l'altra o mentre attendevo la metropolitana xD.
Spero che non vi dimentichiate di me e che la mia storia continui a piacervi. 
Questo è un capitolo, come al solito, zuccheroso e ricco di semplici avvenimenti quotidiani, quelli che piacciono a me, oltre, ovviamente, al nuovo arrivo in casa Grey e alla super notizia di Mia ed Ethan. Spero tanto che vi sia piaciuto e sarò felice se vorrete farmi sapere le vostre opinioni. 
Piccolo appunto sul prossimo capitolo: ho in mente una cosa carina per il Natale dei nostri protagonisti (che avrei voluto inserire in questo capitolo quì ma non ho voluto farvi aspettare oltre), poi salteremo direttamente al parto di Mia, e poi ci sarà un ulteriore salto temporale di diversi mesi perchè sta per arrivare un colpo di scena per Christian ed Ana.
Un grazie enorme a tutte voi per l'infinita pazienza e l'enorme affetto che mi dimostrate, mi rendete davvero felice!! 
Un abbraccio a tutte, a presto!!
Mery. 



 
   
 
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