Stava osservando una vetrina quando sentì salutare forte dietro di sé: subito lo riconobbe, si illuminò e salutò anche lei.
Lui le piaceva molto, era un ragazzo simpatico, socievole, con la battuta sempre pronta. In pratica tutto il contrario di lei, che si sentiva bruttina, troppo solitaria ed esageratamente emotiva. Non meritava che lui la salutasse per strada.
Osservava sotto le luci della città gruppi di ragazzi e ragazze scherzosi che passeggiavano facendo tanto vano chiasso. Ben vestiti, allegri, disinibiti.
Non come lei che, appoggiata al muro, si limitava a guardarli passare con un velo di tristezza negli occhi, sapendo che mai sarebbe stata degna di sentirsi una di loro.