(ispirazione dalla canzone "La favola dell'amore inventato" della Banda Osiris)
Triste storia di un mastro vetraio, che non ha mai conosciuto l'amore in tutta la sua vita.
"C'era un mastro vetraio di Murano
che non sbuffava né ansimava invano.
Scolpiva l'alito dei suoi polmoni,
modellava sospiri e esalazioni.
L'anima in eccedenza espettorava,
sotto vetro il suo fiato imprigionava."