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Autore: Ria_27    03/12/2016    0 recensioni
In una delle più prestigiose Università del mondo esiste un Club, dove i ragazzi ricchi
sperimentano per la prima volta il potere.
Oscenità
Ricchezza
Vizio
Corruzione
Queste sono le virtù necessarie per chi vuol far parte della più antica e
peccaminosa società segreta della St. Andrews University: l'Ouroboros Club.
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Mens rea I: The Girlfriend (part II)

Newt De Viels manda una palla in buca nella tavola da biliardo al centro di una delle stanze più lussuose di Londra: l'ufficio del padre, Carl De Viels. La famiglia De Viels vanta una prospera carriera nell'industria metallurgica inglese, una delle poche ad aver avuto abbastanza fortuna da superare il crollo del '29. In molti vociferano che tante fortuna è dovuta a un spiccato senso degli affari e a un metodo machiavellistico degli affetti. Il figlio maggiore, Newt, sembra aver ereditato queste caratteristiche persino nel sorriso sfrontato con il quale accoglie ogni singolo punto ben riuscito.

Newt << Centro, Van Der Bilt. Fai proprio schifo a biliardo>> Charles, dall'altra parte del tavolo accenna un sorriso e si piega per fare il suo tiro . Christopher, passando il gesso sulla punta della stecca, lancia un occhiata di sottecchi a Newt e prima che Charles tiri, fa un colpo di tosse distraendolo. Charles sbaglia il tiro e guarda male Chris, che ghigna soddisfatto.

Charles, guardandosi intorno, a Newt << Tuo padre non si incazzerà per la nuvola di fumo che troverà nel suo studio?>>

Newt, versandosi dello Scotch nel bicchiere << Nah, fa parte del nostro accordo. Io non dico alla mamma che lui si sbatte la stagista e lui mi lascia distruggere il suo studio>>

Charles e Christopher ridono

Eddie, un ragazzo piuttosto alto e poco socievole, è uno dei più fermi membri della ricca combriccola. Aveva sviluppato presto l'amore per le gallerie d'arte e i vini francesi, per cui preferiva trascorrere il tempo libero sgattaiolando a Parigi insieme alla migliore amica di sua madre, Penelope Tate. Si, lo stesso Tate del Tate Modern. Ma di recente sua madre aveva iniziato a sospettare qualcosa, così aveva deciso di depistarla frequentando un pò di più la vita mondana londinese. Prendendo il bicchiere di Scotch da Newt << E come mai non te la sbatti anche tu?>>

Newt << Perché me la sono già sbattuta alla festa di Natale dell'anno scorso>> sogghigna mentre gli altri ridono. Christopher manda in buca una palla e si scambia uno sguardo soddisfatto con Newt. Lui, guardando gli altri due ragazzi << Abbiamo detto Cinquecento sterline, giusto?>>

Eddie << Giusto>> sorseggia lo Scotch

Newt, piegandosi di nuovo << Allora vi conviene iniziare a mettere mani al portafoglio>> la chioma riccia gli ricade disordinata davanti gli occhi, ma non lo trattiene dal mandare un'altra palla in buca. Guarda Christopher << Mi sa che alla St. Andrews ti conviene trovarti un buon compagno. Se giochi insieme a Van Der Bilt asciugherai il saldo in un mese>>

Christopher sorride e si avvicina alla libreria. Da uno sguardo ai libri e si blocca vedendo qualcosa fra due tomi. Prende in mano un libro piccolo e nero e lo studia << Leges Maximi?>> guarda curioso verso Newt. Lui fissa un secondo il libro e poi accende un sigaro, quasi con indifferenza.

Newt << Credo sia uno dei vecchi libri di Giurisprudenza di mio padre>> cicca nel posacenere e si avvicina a Christopher

Christopher, aprendo il libro e dando un occhiata << Il Master può interferire in ogni momento allorquando l'Adepto di primo livello si trova impegnato in una relazione che ostacola o inficia il cursus honorum previsto dalla società>> chiude il libro di scatto e ride con scherno << Non credo che in tribunale siano invocate leggi che riguardano la vita personale del...>> torna a sfogliare il libro << ...adepto?>>

Newt prende in mano il libro e guarda Christopher << Dove hai preso questo libro?>>

Christopher, indicando con un cenno del viso la libreria << fra quei due tomi>>

Newt ripone il libro al suo posto << Strano, ho provato mille volte a fregarlo a mio padre per leggerlo ma l'ha sempre nascosto bene>> guarda Chris, che lo sta fissando curioso << E' il codice dell'Ouroboros>> Chris rimane in silenzio, lui riavvicinandosi al tavolo da biliardo << Una sorta di Club degli scacchi a Luci Rosse di cui faceva parte quando andava alla St. Andrews>> gli altri ragazzi lo guardano, lui tirando di nuovo << Ha sempre infinocchiato a mia madre che fosse una sorta di circolo intellettuale. Ma quando sono riuscito a leggere un paio di quelle regole ho capito che ci fosse qualcosa di più...sporco dietro>> si alza e guarda i ragazzi << Non ha mai voluto approfondire l'argomento, e visto che andrò a Cambridge non ne scoprirò di più>> fa un altro tiro di sigaro

Charles, divertito << Alla St. Andrews ci sono confraternite?>>

Newt facendo spallucce << Non so se si limitassero a prostitute e coca oppure se falsificassero anche esami>> guarda Chris che continua a fissarlo curioso << Ma si, immagino sia una specie di confraternita>>

Eddie ridacchiando << E' roba da sfigati>> si piega per tirare la palla << Solo un pezzente americano ha bisogno di entrare in una confraternita per entrare dentro la gonna di una Modella di Victoria's Secret e truccare gli esiti di un esame>> si alza in piedi e riprende il bicchiere, guardando Charles e Christopher << Roba da estate del terzo anno>>

Newt << Secondo me è per questo che mio padre fa tanto il misterioso. Non avrebbe mai il coraggio di rivelarmi di essere stato un così gran coglione >>

Eddie << Magari avevano anche una di quelle spille appuntate sul petto >> Charles ridacchia

Newt << E avrà corso nudo per il campus in cerca di un povero animale sodomizzato per la squadra di cricket>> ridacchiando beve altro Scotch << Sul serio>> guardando Christopher << Se fate qualcosa del genere non disturbatevi a mandarmi gli auguri di Natale>>

Chris fa un sorriso sghembo e prende due bicchieri di Scotch. Uno lo passa a Charles e uno lo tiene per sé. Lo alza guardando gli altri << Direi di brindare, allora, al nostro buon gusto>>

Eddie << Che rimanga per sempre tale>>

Newt << E che nessun gruppo di esaltati in toga nera possa mai comprare la vostra anima>> sorridono e bevono << Sul serio, non ne varrebbe la pena. Nemmeno se dovessero offrirmi la Johansson>> gli alti ridacchiano

Christopher, scuotendo la testa << Decisamente sopravvalutata>> posa il bicchiere e si piega per tirare di nuovo << Anche se, ad essere sinceri, ai tempi di Scoop non era ancora sbocciata>>

Charles << Vuoi ancora infinocchiarci la storiella dell'attrice alle prime armi che apre le gambe al minorenne che si spaccia per il figlio maggiorenne del produttore?>>

Christopher, facendo spallucce << Ho sempre dimostrato qualche anno in più>> fa un sorriso sghembo e mentre gli altri riprendono a contestarlo, lui lancia un'altra occhiata alla libreria, fra i due tomi: nota solo il quel momento qualcosa sul dorso del libro, un serpente d'argento che si morde la coda.

***

I cortili della St. Andrew sono affollati dall'orda di ragazzi che si registrano nei padiglioni dei corsi del primo trimestre. Christopher svogliato continua a seguire Elizabeth verso l'ennesimo addetto all'informazione che non ha ancora tormentato

Christopher, sfogliando uno dei tanti depliant << Hai intenzione di partecipare a tutte le attività previste nel trimestre?>>

Elizabeth sospira esasperata e continua a camminare, la gonna blu scuro sbalza con eleganza ogni volta che muove un passo. I lunghi capelli rossi le ricadono in onde innaturalmente ordinate: quasi come se preferissero sfidare l'attrito del vento piuttosto che le pretese di perfezione della ragazza. Nonostante ci sia molta gente e quello non sia esattamente il più esclusivo dei suoi abiti, emana abbastanza eleganza da non passare inosservata. Un ragazzo quasi fa un inchino quando le passa accanto. << No, solo i primi cinque.>>  guarda Chris sorridendo ignorando il ragazzo << Ma devo prima capire quali sono realmente importanti e quali solo da arrampicatori sociali>> Chris scuote la testa, lei si avvicina a un ragazzo che le sorride affabile << Salve, posso avere il depliant delle informazioni del corso di letteratura e politica russa?>>

Addetto << Certo!>> si gira e prende diversi fogli, Christopher vedendoli sospira, Elizabeth gli lancia un'occhiata di traverso << Ecco, se vuoi posso anche consigliarti gli orari di Lingua e Traduzione così da poter seguire entrambi i corsi insieme>>

Elizabeth accenna un sorriso sbattendo le folte ciglia << No, grazie. Ho già seguito quei corsi circa tre anni fa>> l'addetto spalanca gli occhi sorpreso e poi sorride nervosamente. Chris ed Elizabeth si allontano

Christopher, ghignando << Direi che ufficialmente questo è l'addetto che hai terrorizzato di più>> Elizabeth lo guarda esasperata << Sul serio, almeno quello della squadra di Badminton non è impallidito quando gli hai detto di aver vinto tre titoli senza aver ancora messo tutti i denti da latte>>

Elizabeth si ferma e gli sbatte nel petto il depliant << Sarà. Almeno io non mi sto mimetizzando con la fauna.>> sul viso di Christopher fa di nuovo capolino il sorriso sghembo << Qua ci sono i moduli per Nuoto, Polo e se ti senti particolarmente coraggioso persino quello di Scacchi>> sgrana i grandi occhi verdi in un'impeto di ironica eccitazione

Christopher << Solo perché non vado in giro per il patio a pavoneggiare le mie doti non significa che voglia restare nell'ombra>> guarda i moduli << Penso che aspetterò il secondo trimestre prima di distruggere psicologicamente Rupert J. Watson>> Elizabeth lo guarda confusa, lui gli mostra il modulo del club degli scacchi << Campione nazionale per tre anni consecutivi, amico di tutti i mammiferi della Scozia del Nord - che solo stagionalmente osa impallinare - e>> da un'altra occhiata al foglio, leggendo << Da poco single>> solleva le sopracciglia fingendosi sorpreso, sorride ad Elizabeth << Direi che avete almeno due cose in comune>>

Elizabeth << Hai ragione>> prende il depliant << Anche se in effetti lascio che siano altri a impallinare Bambie, al massimo acquisto la borsetta della collezione Autunno-Inverno>> Christopher accenna un sorriso la prende e la bacia. Tornano a camminare << Hai già scelto la camera?>>

Christopher, guardandosi intorno << No in realtà sto aspettando l'arrivo di Charles per litigare su chi dormirà nel letto di sopra>> guarda l'orologio << E' in ritardo>>

Elizabeth << Se ha deciso di arrivare insieme a Cordelia credo che passeranno ancora un paio di giorni>> Christopher la guarda confuso, lei scuotendo la testa << Ho sentito mia madre, a quanto pare è stata trattenuta alle Mauritius. Credo per qualcosa che abbia a che fare con un'epifania mistica, con la quale ha scoperto di voler entrare a far parte di una setta locale>>

Christopher << E allora, che c'è di male? Le sette possono essere divertenti>>

Elizabeth alza scettica un sopracciglio << Sono il modo meno discreto di intraprendere un percorso verso il suicidio. Sia che si parli di sette religiose o surrogati sociali, sono il modo più sfigato in cui una persona può dire "Salve, sono un essere inutile e solo. Pur di far parte di qualcosa mi faccio volentieri manipolare il cervello: fate pure">> scuote la testa << Roba di gente priva di spina dorsale>>

Christopher sbuffa divertito << Ti va di passare a prendermi prima della cerimonia di stasera?>>

Christopher << D'accordo, ci vediamo fuori dall'alloggio per le sei>>

Elizabeth, gli da un bacio sulla guancia e si allontana

Christopher, urlandole dietro << Non ti azzardare ad avvicinarti alla Chiesa Locale>> Elizabeth si gira e alza gli occhi divertita << Qui la corruzione è presa sul serio>> lei si rigira e se ne va.

***

Christopher ed Elizabeth ringraziano il docente che li saluta e si allontana. La sala principale della facoltà di Giurisprudenza è stata adibita per la Cerimonia di Inizio Anno con cibo e bevande gentilmente offerti dai docenti delle diverse facoltà per accogliere al meglio i giovani rampolli appena immatricolati. Elizabeth ferma un cameriere voltato di spalle chiedendogli un altro bicchiere di Champagne.

Charles sorridendo << Mia madre me lo aveva detto che con questo modello superato mi avrebbero scambiato per uno dei camerieri>> prende bicchiere li vicino e lo porge ad Elizabeth

Christopher << Sapevo che non ti saresti perso tutto questo alcol>> brinda insieme a Charles

Charles, guardandosi intorno << Direi che il corpo docenti non perde occasione per ingraziarsi i figli dei loro principali finanziatori>> fa sorriso a Christopher che risponde con un ghigno

Elizabeth << Io direi piuttosto che hanno a cuore le menti che si occuperanno di plasmare nei prossimi mesi>>

Charles, sorridendole educatamente << Avranno anche a cuore le nostre menti, ma evidentemente non si può dire lo stesso per i nostri fegati>> Elizabeth scuote la testa sorridendo, Charles la squadra sorridendole << Sei molto carina stasera, è chiaro che il verde ti doni>> sorseggia lo champagne continuandola a guardare, Elizabeth accenna appena un sorriso e torna a guardare la sala.

Elizabeth << Ho appena intercettato la docente di Economia del Terzo Mondo>> sorridendo a Chris e avvicinandosi << Depennato il suo nome, ho ufficialmente concluso la mia lista di persone da traumatizzare>> Christopher accenna un sorriso e si baciano.

Elizabeth si allontana, i due ragazzi la seguono con lo sguardo

Charles, sorseggiando << Sei fortunato ad avere la tua compagna per il debutto in società>> lo guarda divertito <>

Christopher, aggrottando la fronte << Guaio?>>

Charles vago << Come al solito credo abbia infranto qualche regola del buon costume di Port Louis>> Christopher ridacchia e riporta il bicchiere alle labbra.

Christopher, guardando la folla intercetta una persona di suo interesse. A Charles << Quello non è il professor Bower?>>

Charles guardandolo stranito << Si, ma è il docente di Diritto Penale. A te cosa importa?>>

Christopher facendo un sorriso sghembo << La filosofia di Elizabeth è di mettere quante più persone nel sacco>> e si allontana.

Christopher, avvicinandosi al professor Bower << Professor Bower?>> tende la mano verso l'uomo << Christopher Hamilton>> si stringono la mano

Bower lo guarda perplesso << Si,Mr Hamilton. So perfettamente chi è lei. Non ho ancora avuto modo di ricambiare suo padre per quella battuta di caccia nello Yorkshire>> aggrotta la fronte <<  E se non ricordo male, in quell'occasione suo padre non ha risparmiato parole di lode per la sua imminente iscrizione al corso di Economia>>

Christopher infila le mani in tasca e distoglie un attimo lo sguardo << Si, sono molte le parole che mio padre ha speso per assicurarsi che seguissi i suoi consigli incondizionati>> sorride << Ma in effetti le mie sono state decisamente più persuasive quando gli ho spiegato perchè il corso di Giurisprudenza era una scelta più consona>>

Bower annuendo contento << Mi fa piacere, non avevo ancora ricevuto la notizia dalla segreteria. Se le cose stanno così immagino che le farebbe comodo ricevere qualche dritta>>

Christopher sorridendo e avvicinandosi << Si, in effetti avrei qualche consiglio da chiederle, ma non inerente al suo corso.Mi chiedevo se potesse indicarmi quali delle attività promosse dall'Università tornerebbero comode per il mio percorso di studi>>

Bower sorridendo sorpreso << Se mi sta chiedendo se il Polo possa tornarle utile in Tribunale temo di doverla deludere. Anche se mi stanno a cuore le sorti del nostro Campionato.So che ha vinto diversi titoli>>

Christopher sorridendo imbarazzato << No, non era alle attività sportive che mi riferivo>>

Bower lo guarda curioso << In tal caso sarà meglio se le presento il mio assistente, si è laureato lo scorso Giugno, a quanto ne so ha partecipato a diverse attività che gli hanno comunque permesso di arrivare facilmente alla lode>> guarda alla sua destra e richiama un ragazzo << Wrigth?>> il ragazzo si gira, saluta educatamente la persona con cui stava parlando e si avvicina con aria interessata ai due. Bower, indicandogli Christopher << Questo è Christopher Hamilton. E' una matricola del nostro corso interessata alle attività contingenti a una buona riuscita dell'avvocatura>> sorride guardando Christopher << Mi sembra scontato dirle che per questo basterebbe essere abili nel corrompere la Direzione della Sala Mensa>> i due ragazzi ridono educatamente << Ma credo che Cole saprà dirle qualcosa in più>>

Cole stringe la mano a Christopher e lo guarda incuriosito << Non c'è problema, nel caso la mia esperienza non basti conosco un paio di direttori dei vari club che sarebbero ben contenti di averla>>

Bower << Bene, allora il mio lavoro è finito>> sorride a Christopher << Ci vediamo in aula>> Christopher sorride e Bower si allontana

Cole e Christopher si avvicinano al tavolo delle bevande. Cole prende due bicchieri di Champagne << Inutile dirti che il Club del libro ha una spasmodica tendenza a prediligere la Austen>> lo guarda sconcertato << Purtroppo alla direzione c'è sempre qualche ragazza>> alza la mano << Non che io sia un sessista, ma bisogna riconoscere che proporre di seguito Emma, Pride and Prejudice e Sense and Sensibility chiama da sé questo giudizio>> sorseggia e iniziano a camminare << Se vuoi restare al passo col programma, ti sconsiglio anche Dibattito Politico e Cineforum>> lo guarda << Tra l'altro anche lì hanno poca fantasia: in un solo trimestre potresti ritrovarti a guardare solo corti di David Lynch>>

Christopher, sorridendo << Fra le righe mi pare di capire che tu mi stia consigliando proprio di lasciar perdere>>

Cole, facendo spallucce e guardando verso la sala << No, ci sono un corso o due che vale la pena seguire qui alla St. Andrews>> guarda Christopher << Ma ti consiglio di aspettare. Dei migliori non si fa molta pubblicità, e solitamente iniziano poco dopo che la massa è defluita in quelli più scontati>> Christopher lo guarda incuriosito, lui sorride e porta il bicchiere alla bocca. Christopher nota qualcosa di familiare che luccica sul suo indice << Se ti serve qualcos'altro non esitare a chiedere>> fa un cenno di saluto e si allontana. Christopher rimane lì fermo per qualche secondo e lo segue perplesso con lo sguardo. Arriva Elizabeth al suo lato

Elizabeth << Fatte conoscenze interessanti?>>

Christopher, girandosi a guardarla << Credo di si. Non ne sono sicuro>>

Elizabeth guardando l'orologio appeso lì vicino << Direi che è meglio andare. Domani abbiamo lezione molto presto>>

Christopher guardandola serio << No, in realtà la mia prima lezione è alle tre del pomeriggio>>

Elizabeth sorridendo scettica << Impossibile, ho consultato il calendario mille volte. Abbiamo Economia Aziendale alle nove...>>

Christopher, mantenendo lo sguardo << Lo so. Infatti mi riferivo a Diritto Privato>> Elizabeth lo guarda confusa << Alla fine ho deciso di iscrivermi a Giurisprudenza>>

Elizabeth sorpresa, sussurrando << E perché me lo stai dicendo solo ora?>>

Christopher << Perché solo ora ne sono sicuro>> Elizabeth aggrotta un attimo la fronte contrariata, ma subito dopo si rilassa e sospira

Elizabeth << Ad ogni modo meglio andare, direi che qui abbiamo fatto>> guarda un attimo curiosa Chris, lui annuisce tranquillo << Vado a prendere i cappotti>> si gira e se ne va. Christopher rimane lì a guardarla, non preoccupandosi di quella reazione. Ha appena riconosciuto la forma dell'anello di Cole: un serpente d'argento che si morde la coda.

***

La mattina seguente Christopher esce di buon ora dalla camera. Elizabeth la sera prima gli aveva scritto un messaggio specificando che approvava la sua scelta e aveva superato il trauma dell'omissione. Lui aveva preferito darle la buonanotte senza aggiungere altro. Avrebbe voluto prendere un Caffè insieme a Charles per parlargli di Cole, ma anche lui era fuggito a lezione alle prime ore del mattino. Così si gode tutto solo il parco della St. Andrews, osservando l'andirivieni degli altri studenti. Un paio di ragazze passano lì davanti scambiando dei generosi sorrisi, lui ricambia accennando appena una smorfia sotto il bicchiere. Non era il caso di iniziare ad aver problemi con Liz, non adesso che la situazione è già abbastanza tesa. E poi, non è il suo stile. Alza il viso dal caffè fumante e scorge Cole poco lontano che cammina in una delle gallerie che collegano i cortili. Sembra andare di fretta e non si accorge di Chris. Lui lo segue curioso con lo sguardo, ma quando gira l'angolo verso est lo perde definitivamente di vista. Vorrebbe seguirlo, e vedere di scoprirne di più. Ha la netta sensazione che non gli avesse spiegato tutto al sera prima...ma decide di lasciar perdere.

<< Chris Hamilton?>> Chris si gira e trova un ragazzo dai capelli rossi a sorridergli. Anche lui quella mattina aveva deciso di indossare qualcosa di più pesante << Non sapevo che fossi qui!>> Sorride a Chris, e lui risponde affabile. Conosceva Alfred Collins dalle elementari, poi si era trasferito a Edimburgo e si erano persi di vista

<< Come va?>> gli sorride e gli stringe la mano. Si stringe un pò per il freddo. Indossa un maglione di cotone pesante blu scuro, forse era meglio aggiungere anche una giacca.

Alfred << Alla grande. Sono iscritto al corso di Ingegneria Astronomica ma ancora non riesco a muovermi in questo labirinto>> si guarda attorno

Chris fa un ghigno << Che ci vuoi fare, nel Quindicesimo secolo non erano per la topografia semplicistica>> Alfred sorride << Se vuoi ti faccio compagnia per la ricerca>> Alfred annuisce e iniziano a camminare

Alfred << Scommetto che sei già titolare della squadra di Polo>>

Chris fa un sorriso imbarazzato << No, preferisco aspettare un pò prima di scegliere a quale sport dedicarmi. Sembra incredibile ma mi sono un pò stancato del Polo. Mi sa che torno a lucidare il mio fioretto>>

Alfred << Impossibile, Hamilton. Tu sei nato a cavallo e con un bastone in mano. La scherma è roba da Van Der Bilt...>>

Christopher << Proprio per questo penso di tornare in pista. Sarebbe troppo comodo lasciare a Charles tutto lo spazio d'azione. Ascolta>> Chris si guarda in torno circospetto << Hai sentito parlare di qualche associazione diciamo...un pò più esclusiva all'interno del campus?>>

Alfred lo guarda perplesso, poi sorride << Non parli del Club degli Scacchi, immagino>>

Christopher << No, direi di no>>

Alfred sospira pensieroso << Beh, si ci sono parecchie storie qui alla St. Andrews. Mio padre è stato a Westminster, ma mio nonno si è laureato qui nel '53. E una volta mi ha accennato a un gruppo elitario di cui faceva parte>> Chris lo guarda curioso, lui ride scettico << Ma da come ne parlava sembrava per lo più roba di aspiranti politici e accademici. Parecchio noiosa>> Chris fa espressione delusa e continua a camminare. Alfred lo guarda << Tu ti riferivi a qualcosa in particolare?>>

Christopher guardandolo << No, in realtà ne so poco. Praticamente zero. Speravo solo ci fosse in ballo qualcosa di più interessante, sai il convenzionale mi ha un pò annoiato. Non sarebbe male avere una marcia in più per godersi la vita del College...>>

Alfred, scettico << Tipo una confraternita?>> Chris lo guarda imperturbabile <> ride << Qui verrebbero pestati il secondo giorno persino dai più sfigati>>

Christopher, sorridendo nervoso << Secondo me sei ipocrita, potrebbe essere divertente>>

Alfred << Andiamo, Chris. Mettiamola così: le confraternite sono nate in un paese dove il potere politico viene conquistato o al massimo comprato. Un'istituzione che ricalchi in privato i ruoli sociali ancora prima che si stabiliscano nel pubblico sono una marcia in più di cui noi non abbiamo bisogno.>> si fermano << Non ho bisogno di far capire alla gente chi sono, ho un albero genealogico più esteso del Salice piantato qua fuori.>> Chris sorride divertito << Conoscono il nostro cognome persino le persone che ancora non sanno nemmeno parlare. Se proprio hai voglia di farti una bevuta senza che a passarti il boccale sia un barista, puoi sempre far trasferire qui il tuo maggiordomo>>

Chris, sorridendo e guardandosi intorno << No, direi che non si parla di maggiordomi.>>

Alfred, guardando il portone di fronte a loro << Oh, eccola finalmente: "Albert's Hall">> guarda Christopher << Quando ti annoi, sai dove trovarmi.>> Chris sorride e si allontana, lui richiamandolo << Hey, salutami Elizabeth>>

Chris, aggrottando la fronte << Come fai a sapere che anche lei è qui?>>

Alfred, stranito << Beh perché me l'ha detto lei. Quest'estate l'ho beccata alla Fashion Week a Parigi, non te l'ha detto?>>

Christopher rimane in silenzio per qualche secondo, poi sorride << Si, in effetti si. Ho una pessima memoria, scusami>>

Alfred << Tranquillo, nemmeno lei si ricordava di me.>> Chris gli sorride di nuovo poi lui si gira ed entra nell'edificio. Il sorriso scompare dal viso di Chris, che diventa nervoso e teso.

Elizabeth esce dall'edificio di Economia facendo risuonare il rumore dei tacchi nella galleria a volte. Si blocca sorpresa quando trova Chris appoggiato alla parete lì accanto

Elizabeth << E questa imboscata?>> Chris le sorride e le passa il bicchiere di Cappuccino caldo << Grazie>> sorride e gli da un bacio. Iniziano a camminare per la galleria

Christopher << Allora? Com'è andata la prima lezione?>>

Elizabeth ammiccando << Niente di che, in effetti. Mi aspettavo qualcosa di più da un corso tenuto dalla prima donna che ha rivoluzionato il concetto di imprenditoria femminile del ventunesimo secolo>> sorseggia il cappuccino << Ma le darò un pò di fiducia, e staremo a vedere>>

Christopher sorridendo e incalzandola << E com'è andata a Parigi, quest'estate?>>

Elizabeth fa un sorriso nervoso << Parigi? Io non sono andata a Parigi>>

Christopher fa una risata nervosa guardando dritto << Oh, giusto. Allora è per questo che il povero Alfred Collins ha subito quella terribile gaffe: ha scambiato la tua omonima sottopagata per i lavori sporchi per te>> la guarda << E tu non le avevi aggiornato la lista dei conoscenti dalla seconda elementare>> Elizabeth fa espressione perplessa, lui la guarda serio << Cosa sta succedendo, Liz? Prima mi molli, poi mi riprendi e poi ti metti a mentire?>>

Elizabeth nervosa << Io non ti mento>>

Christopher, alzando la voce << E allora perché non vuoi che sappia che sei stata a Parigi, quest'estate?>>

Elizabeth si guarda intorno a disagio << Chris, per favore>> lui respira un attimo e distoglie nervoso lo sguardo. Lei si avvicina << Ti ho detto che non sono stata a Parigi, perché non sono andata a Parigi. E' vero, sarei dovuta andare alla Fashion Week, ma era il giorno dopo che abbiamo litigato. Perché noi abbiamo litigato, non ti ho mollato. Sei tu che sei sparito ritirandoti nel Galles. Ho trascorso quei giorni a casa di mia cugina Elsa, a Kengsinton. Se non mi credi puoi anche chiamarla per fartelo confermare.>>

Christopher, sussurrandole vicino << E allora perché Alfred dice di averti vista lì?>>

Elizabeth, guardandolo fisso << Bella domanda, immagino che dovrò chiederglielo personalmente>> Chris la guarda in silenzio per qualche secondo, poi si calma

Christopher << Devo andare a prendere i libri in camera. Ho lezione fra un'ora>>

Elizabeth << D'accordo, allora mangiamo una cosa al volo>> Chris sospira e poi annuisce.

Elizabeth e Christopher camminano lungo il cortile principale

Elizabeth << Allora, come sta Alfred?>>

Christopher, guardando davanti a sé << Sempre lo stesso. Ho provato a fargli qualche domanda in più su questo posto, suo nonno ha studiato qui. Ma non sapeva granché>>

Elizabeth curiosa << A che ti riferisci? Tutto quello che c'è da sapere lo trovi nella pila di fogli sopra la mia scrivania>>

Christopher << No, in realtà mi riferivo a qualcosa di meno...noto>> Elizabeth lo guarda curiosa, lui sospira << Una sorta di Club esclusivo di cui mi ha parlato Newt>>

Elizabeth ride scettica << Newt De Viels? Quel cervello è stato bruciato dalla cocaina, non c'è da ascoltarlo>>

Christopher fissando curioso i ragazzi attorno a sé << Sarà>> Arrivano davanti il dormitorio maschile, lui le accenna un sorriso << Forse è meglio se aspetti qui>> lei lo guarda con aria interrogativa << Stamattina c'era più di un ragazzo nudo che girava per il corridoio>> Elizabeth alza gli occhi al cielo e lo invita a entrare << Arrivo subito>>

Chris sale di corsa le scale e sorride vedendo alcuni ragazzi che escono dalla stanza con dei panni alla vita. Apre la porta della sua camera e indietreggia di soprassalto: per terra, vicino il suo letto, c'è una piccola serpe. Un ragazzo lì vicino guarda dentro la camera

<< Amico, non ti spaventare. Siamo in piena campagna scozzese, può succedere>>

Chris si raddrizza nervoso << Non ho paura. Ma non pensavo che gli animali potessero attraversare porte chiuse e finestre sbarrate>> si avvicina e cautamente afferra la serpe e la avvicina al ragazzo. Lui indietreggia spaventato e lui sorride beffardo << Vuoi un animale domestico?>> Il ragazzo indietreggia

<< No, grazie. Ho lasciato mia madre a casa proprio per questo. Si gira e se ne va>> Chris sorride e poi guarda curioso la serpe, aggrottando la fronte.

Esce dal dormitorio

Elizabeth << Ci hai messo una vita>>

Christopher << C'era un membro di troppo in camera mia>> Elizabeth aggrotta la fronte ma lui scuote la testa <> lei fa espressione schifata. Si avvicinano al cortile principale e si bloccano. Una folla di ragazzi intralcia il passaggio

Elizabeth << Che succede?>> una ragazza lì accanto si gira eccitata

<< Qualcuno ha deciso di venire in limousine. Tanto per non attirare l'attenzione>> si gira impettita e se ne va. Elizabeth e Christopher si fanno avanti. Da una lunga macchina nera scende una ragazza col viso coperto da un cappello a retina nero. Un uomo la accompagna all'entrata senza lasciar avvicinare nessuno

Elizabeth sospira << E' solo Cordelia>>

Christopher guarda curioso la confusione << Perché portarsi dietro tutta la servitù?>>

Charles << Perché la stampa la tormenta da quando il suo aereo è atterrato a Heathrow>> lui si appoggia a una delle colonne in marmo e sorseggia da un bicchiere. Fissando la ragazza che attraversa il cortile << A quanto pare non si trattava di conversione religiosa ma più di perversione oltraggiosa>> sorseggia altro Caffè, senza guardare gli altri due << L'hanno beccata mentre si faceva uno dei sacerdoti appena iniziati dentro un tempio>> sorride beffardo << E la cosa veramente seccante è che lui ha pensato bene di rilasciare un'intervista dettagliata ai Tabloid>> Chris lo guarda preoccupato, lui gli lancia sorriso << Sto bene. La conosco, è fatta così e non l'ha mai nascosto. E io...in qualche modo la amo comunque>> Elizabeth e Chris si scambiano occhiata << Meglio se vado da lei>> gli fa cenno di saluto e se ne va.

Elizabeth, guardandolo mentre si allontana << Non posso credere che abbia fatto una cosa del genere>>

Chris la guarda curioso << Chi? >>

Elizabeth annuisce << Cordelia. E' autodistruzione pura. Potrebbe almeno avere la decenza di comprarsi il loro silenzio>>

Chris alza le sopracciglia e poi torna a guardare in direzione di Charles << Pensavo di riferissi a Charles.>> Elizabeth lo guarda di scatto, lui la guarda << Non potrei mai sopportare di essere tradito così, pubblicamente>> fa un sorriso sghembo << E a dirla tutta, nemmeno con discrezione>> Si gira e si allontana, Elizabeth lancia un'ultima occhiata nervosa verso Cordelia.

Qualche mese prima, a Parigi, la sera della Fashion Week: Elizabeth sta seduta a un tavolino del Baudelaire's scolando una bottiglia di vodka mentre le sue amiche si complimentano con uno stilista per la collezione appena mostrata. Lei rigira il suo bicchiere facendo tintinnare il ghiaccio e scoppia in una risata isterica

Charles << Attenta>> lei si gira di scatto, lui è lì in piedi e sorridendo prende posto accanto a lei, che lo scruta arcigna. Lui si versa della vodka nel bicchiere vuoto << Chi ti conosce potrebbe mettere in dubbio la tua serietà nei confronti del buon costume. E chi non ti conosce...>>

Elizabeth << ...direbbe che sono una ricca ragazzina inglese che si ubriaca da sola>> si scola il bicchiere << Fanculo, che lo pensino.>>

Charles ridacchia << Il problema è che se sei a un After Party di Alessandro Dell'acqua, ci sono parecchi fotografi. Molti dei quali ben pagati dai nostri tabloid>> versa dell'altra Vodka nel suo bicchiere << Ti consiglierei, da buon amico, di trovare quantomeno un posto più appartato>>

Elizabeth, ubriaca << Tu non sei un mio buon amico. Sei un buon amico per Christopher. In realtà tu mi odi, pensi che sia una rompicoglioni.>>

Charles facendo spallucce << Si è vero>> sorseggia la sua Vodka mentre Elizabeth gli lancia un'occhiata torva. lui la guarda << Una bellissima rompicoglioni vestita di verde.>> Elizabeth aggrotta la fronte infastidita, lui sorride e si avvicina << Che c'è? Ti fa strano sentire una spudorata verità? Credevo che Chris avesse abbastanza fegato da tenerti testa>>

Elizabeth << Evidentemente il fegato lo avrà corroso, perché ci siamo mollati>> beve ancora, si gira a guardarlo sorridendo << E tu lo sai benissimo>> Charles fa un sorriso e rimane in silenzio << Quindi smettiamola con queste cazzate e dimmi che cosa vuoi, Cordelia non c'è a farti compagnia e ti senti tutto solo?>>

Charles << Cordelia è in vacanza, così come lo sono io>>

Elizabeth lo guarda sprezzante

Charles sorridendo educatamente << Si, fa pure. E' la serata della sincerità spudorata>>

Elizabeth sorridendo beffarda << Mi fa schifo la vostra relazione depravata e aperta, e non mi sembra di averlo mai celato.>> beve ancora, Charles alza il bicchiere in segno di brindisi << Penso che tu sia solo una nullità che corre dietro alla sua ombra pur di avere un minimo di notorietà. Da solo la gente non ricorderebbe nemmeno il tuo nome.>> fa un sorriso sprezzante e alza il bicchiere in segno di brindisi

Charles inclina la testa sorridendo in silenzio

Elizabeth << Che c'è? Ne vuoi ancora?>>

Charles << Oh no, è il mio turno.>> si inclina per avvicinarsi a lei, che aggrotta la fronte per quell'improvvisa invasione di spazio << Io penso che tu in realtà stia bevendo perché sei segretamente contenta di aver rotto con Chris. Lui è solo l'idea del buon ragazzo di famiglia a cui tanto aspiri, ma gli manca quel tono in più che farebbe troppo scandalo al tuo buon nome ma di cui evidentemente non riesco a fare a meno>> indica il bicchiere << E ti stai ubriacando solo per nascondere l'euforia evidente nel luccichio eccitato dei tuoi occhi>>

Elizabeth << Sei solo un pervertito, tu e Cordelia vi appartenete.>>

Charles << Si,lo so. Ma so anche che le ragazzine come te nell'ombra delle loro camere pensano più a tipi come me che a quelli come Chris.>> Elizabeth lo guarda serio << E per una felice coincidenza stasera ho proprio voglia di accontentare quel desiderio represso per dieci anni, dimmi tu se questa non è cavalleria>>

Elizabeth << Preferirei scoppiare piuttosto che preferire a Chris uno come te>>

Charles sussurrando << Lo so, per questo domani mattina tornerai disperata a Londra per riconquistarlo>> Elizabeth lo fissa serio, lui avvicina la mano e le accarezza le labbra << Sarà il nostro piccolo segreto>> lei lo guarda immobile. Pochi minuti dopo Elizabeth chiude la porta della sua camera d'albergo, seguita da Charles.

***

Christopher prende posto al secondo banco, guardandosi attorno. L'aula circolare ha delle pareti color crema, con qualche dipinto di un vecchio magistrato qua e là. Ci sono solo due finestre a volta, alte tanto quanto la parete a est. Nonostante fossero vecchie di almeno cinquencento anni, non lasciavano traspirare nemmeno un soffio di vento. I lunghi banchi in legno seguono ad anfiteatro il profilo della parete centrale. Il professore entra in aula e invita tutti a fare silenzio

Professor Drake << Ragazzi prendete il libro a pagina venti e statemi dietro. Diritto Privato non è roba leggera, ve lo assicuro sin da subito>>

Chris prende il libro e lo apre, sgranando gli occhi. La copertina è quella giusta, ma il contenuto delle pagine non è lo stesso. Anziché vedere i caratteri neri stampati, sono bianche. Si guarda attorno nervoso, ma nota che tutti hanno lo stesso libro con le pagine normali. Lo sfoglia, e si blocca trovando qualcosa in una pagina a metà libro:

"Facilis descensus averni. Sed revocare gradium superasque evadere ad auras: hoc opous, hic labor est"

E un simbolo nero stampato sotto, un serpente che si morde la coda.

  
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